Indecisione
Durante un recente torneo semilampo ( ero in visita e non ero l’arbitro del torneo ) mi è capitato di assistere a due episodi riguardanti la promozione del pedone. Nel primo il giocatore col bianco raggiunta l’ottava col pedone, lo tolse, prese la Donna e schiacciò l’orologio, vincendo dopo poche mosse.
Un paio di turni dopo nacque invece un’accesa contestazione da parte di un giocatore che in precedenza aveva assistito all’episodio. L’avversario giunto col pedone in settima traversa lo tolse prendendo tra le mani la Donna. Accortosi però che la promozione avrebbe messo l’avversario in stallo la sostituì immediatamente con la Torre, mettendola nella casa d’arrivo del pedone ( il tutto con il proprio tempo). La cosa mandò il suo avversario su tutte le furie in quanto sosteneva che non solo:
1) la promozione fosse avvenuta in maniera non corretta (citando l’episodio di due turni prima) ma che
2) l’avversario fosse costretto a promuovere a Donna in quanto, sosteneva, era stato il primo pezzo preso in mano!
Quindi riteneva che l’avversario avesse effettuato una mossa illegale e richiedeva la vittoria, o in subordine almeno la patta ( un po’ come succede nei tribunali con il patteggiamento! ). L’arbitro non accolse il reclamo e nel proseguio il giocatore finì col perdere.
Al termine, lungi dal placarsi, il giocatore continuò la protesta, ma l’arbitro fu irremovibile, sostenendo che entrambe le modalità di promozione potessero essere accettate, in considerazione del fatto che anche le scacchiere elettroniche utilizzate nei tornei ad alto livello accettano questa modalità di promozione, e che per consuetudine molti giocatori tendono a promuovere come nel secondo caso, e soprattutto, che la promozione del pezzo diventa effettiva solo quando lo stesso ha toccato la casa d’arrivo. Riguardo alla seconda contestazione vediamo cosa dice il regolamento della FIDE all’art. 4.4d:
“ If a player having the move promotes a pawn, the choice of the piece is finalised, when the piece has touched the square of promotion “
ovvero:
“ Se un giocatore avente la mossa promuove un pedone, la scelta del nuovo pezzo diventa definitiva quando il nuovo pezzo ha toccato la casa di promozione.”
Quindi il fatto di avere preso in mano la Donna e immediatamente dopo aver cambiato con la Torre non implica nessuna scorrettezza da parte del giocatore. Conseguentemente il reclamo è stato, a mio avviso, giustamente respinto.
La promozione a Donna (Schmidt 1909)
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)
Scusate se in questo caso faccio l’avvocato del diavolo, il mio scopo sarebbe quello di approfondire la questione: se vale il principio del pezzo toccato, pezzo mosso, perché non dovrebbe valere in questo caso il principio del pezzo scelto, pezzo in gioco? Questi episodi testé citati sono contestabili perchè oggettivamente falsano la partita. Comprendo le legittime reazioni, capisco la posizione dell’arbitro e del regolamento, ciò non toglie che dal punto di vista sportivo, l’azione di chi ha cambiato pezzo durante la promozione non è eticamente corretta.
Ma non è obbligatorio dire in quale pezzo vogliamo trasformare il nostro pedone giunto in ottava? Sapete, ho qualche anno di esperienza in tornei, anche se da 1^ naz, e mi sono sempre regolato così: pedone in ottava, dichiarazione del pezzo che voglio, ricerca del pezzo e sostituzione, completamento della mossa schiacciando l’orologio. Sarebbe tutto più semplice e la dichiarazione del pezzo in cui viene trasformato il pedone eliminerebbe – o quasi – ogni problematica.
Una domanda, ma la regina si deve prendere necessariamente con la stessa mano con cui si preme l’orologio e si muove il pedone?