La fortuna di chiamarsi Capablanca

Scritto da:  | 20 Agosto 2010 | Categoria: Curiosità, Partite commentate, Stranieri

“Capablanca nacque certo in un giorno di festa e tripudio, cantavano gli angeli nelle alture e le muse danzavano intorno alla casa un gaio girotondo, mentre la dea Fortuna gli preparava i regali: bellezza, ricchezza, salute, talento, intelligenza, tutto ben dosato e senza eccedere; soltanto il cartoccio della saggezza era bucato, e buona quantità di questo pepe andò perduto.”

(Esteban Canal)

C’è una partita di scacchi che forse ha suscitato un dibattito più acceso del gol fantasma di Hurst nella finale dei mondiali di calcio tra Inghilterra e Germania nel 1966: la Nimzowitsch-Capablanca, San Pietroburgo 1914. Il campione cubano all’ottava mossa viene colto da balbuzie improvvisa in una tardigrada Spagnola Variante Steinitz, l’inciampo vien colto al volo da Nimzowitsch che “ghiottoso” s’avventa su un pedone caduto per strada. Ohibò. Capablanca ha perso un pedone. Interpellato in proposito, Capablanca risponde: “Una novità, improvvisata al momento con l’intenzione di discostarmi dalle solite linee, troppo ben conosciute da Nimzowitsch, in modo da costringerlo a risolvere nuovi problemi direttamente alla scacchiera.”

Sarà vero? Gli crediamo? Neil Mc Donald si fida ciecamente arrivando a sostenere che Capablanca “aveva deliberatamente sacrificato il pedone”. Garry Kasparov in persona ritiene che Capablanca avesse intrapreso “un progetto rischioso” con quel suo sacrificio di pedone.

Eppure anche il partito degli scettici annovera i suoi esponenti di spicco. Max Euwe al riguardo scrive: “Non era così difficile accorgersi della perdita forzata di un pedone in due o tre mosse, ma sembra che Capablanca non si sognasse nemmeno che una cosa del genere potesse accadere nella solida Difesa Steinitz della Partita Spagnola. Gli errori di Capablanca sono limpidi come le sue mosse migliori.”

A questa autorevole opinione s’aggiunge il parere del nichilista John Watson, che soprattutto stigmatizza la condotta di gioco successiva di Nimzowitsch, come già avevano fatto sia Shereshevskij, che Znosko-Borovskij ne Il mediogioco negli scacchi (il primo a guardare la partita con occhio critico).

Dell’argomento ho spesso parlato anche con l’amico Maestro Claudio Evangelisti, che faceva giustamente notare come quel giorno paradossalmente Capablanca avesse di fatto “inventato il Gambetto Benko”. Insomma: piano di gioco di lungimiranza adamantina o svistone di bassa lega, mascherato da genialata?

Vogliamo rivedere la partita velocemente, per rinfrescare la memoria?

Nimzowitsch,Aaron – Capablanca,José Raul

Spagnola   C 62

San Pietroburgo (1), 21.04.1914

1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Cc3 Cf6 4.Ab5 d6 5.d4 Ad7 6.Axc6 Axc6 7.Dd3 exd4 8.Cxd4 g6 9.Cxc6 bxc6 10.Da6 Dd7 11.Db7 Tc8 12.Dxa7 Ag7 13.0–0 0–0 14.Da6 Tfe8 15.Dd3 De6 16.f3 Cd7 17.Ad2 Ce5 18.De2 Cc4 19.Tab1 Ta8 20.a4 Cxd2 21.Dxd2 Dc4 22.Tfd1 Teb8 23.De3 Tb4 24.Dg5 Ad4+ 25.Rh1 Tab8 26.Txd4 Dxd4 27.Td1 Dc4 28.h4 Txb2 29.Dd2 Dc5 30.Te1 Dh5 31.Ta1 Dxh4+ 32.Rg1 Dh5 33.a5 Ta8 34.a6 Dc5+ 35.Rh1 Dc4 36.a7 Dc5 37.e5 Dxe5 38.Ta4 Dh5+ 39.Rg1 Dc5+ 40.Rh2 d5 41.Th4 Txa7 42.Cd1 0–1

Tuttavia, spulciando qua e là, ci si può imbattere in un secondo indizio che ci fa propendere per la fatale distrazione. La partita che proponiamo forse fa poco testo, trattandosi di un incontro tratto da una simultanea, eppure le analogie col primo turno di San Pietroburgo 1914 sono di palmare evidenza. Capablanca gioca l’apertura con sufficienza ed anche stavolta ci infila un fianchetto, per il quale certo non andava pazzo. Oltretutto la Siciliana Chiusa evocava oscuri fantasmi, come quell’inopinata sconfitta subita da Ilyin-Zhenevskij a Mosca, uno dei suoi incubi peggiori.

Tant’è… siamo in simultanea. Ma come contro Nimzowitsch alla dodicesima mossa accade il fattaccio ed al grande José Raul salta un pedone, dell’arrocco per giunta! Esteban Canal avrebbe indagato per scoprire se la disattenzione fosse bruna o bionda. Noi possiamo soltanto limitarci a guardare la partita, dove possiamo scommetterci, il lieto fine non mancherà.

Capablanca,José Raul – Rather,JC(*)

Siciliana   B 25

New York – simultanea, 14.12.1936

1.e4 c5 2.Ce2 Cc6 3.Cbc3 d6 4.g3 In simultanea mica si possono fare partite tutte uguali… Mettiamoci in fianchetto! 4…g6 5.Ag2 Ag7 6.d3 Cf6 7.Ae3 0–0 8.h3 Ad7 Il signor Rather è un tipo oculato e sa che tranelli vischiosi possono sbucare da un momento all’altro. Tale sviluppo potrà sembrar anemico, ma fare …b5 costerebbe un pezzo dopo la spinta e5. 9.Dd2 a6 10.Ah6 Tradisce una certa fretta, spesso lo sfianchettamento viene rimandato a momenti migliori. 10…Cd4 11.Axg7 Rxg7 12.0–0?

Posizione dopo 12.0-0?

Giocata senza dubbio a fari spenti. Qui  12.f4 evita le acrobazie successive. 12…Axh3! Chissà quale emozione pervase Mister Rather! Aveva guadagnato un pedone a José Raul Capablanca alla dodicesima mossa! Avrebbe mai immaginato di dover abbandonare alla ventesima? A questo punto è inevitabile che Capablanca, riscossosi dalla distrazione, tradito da un certo rossore del volto, abbia aggrottato la fronte, e senza bisogno di rimboccarsi le maniche abbia intuito che a mali estremi occorre far fronte con estremi rimedi. 13.Cxd4 Una presa, al solito bislacca, che qui tuttavia fa di necessità virtù. 13…Axg2 Poteva andare anche 13…cxd4 14.Axh3 dxc3 15.Dxc3 Db6, ma Mr. Rather non rinuncia facilmente al suo pedone! 14.Cf5+!

Posizione dopo 14.Cf5+!

Perso per perso il Cavallo decide lui del proprio destino! 14…gxf5 15.Rxg2 fxe4 Mr. Rather è uomo d’appetito, l’abbiam capito… 16.Th1!

Posizione dopo 16.Th1!

Toh… una colonna aperta! Vi ricorda qualcosa? 16…d5? Il Nero fa sfoggio del suo centro mobile con un esibizionismo sfacciato, che verrà punito al più presto. Mr Rather avrebbe dovuto contravvenire alla propria indole restituendo il maltolto con 16…e3 17.Dxe3 d5. 17.Dg5+ Rh8

Posizione dopo 17...Rh8

18.Cxd5!! Che sta succedendo al centro del Nero? 18…Dxd5 [18…Cxd5 19.Txh7+ Rxh7 20.Th1#] 19.Txh7+!

Posizione dopo 19.Txh7+!

Et voilà, une petite combinaison! 19…Cxh7 20.Dxd5 Con un sorriso dedicato alla disattenzione più bella, bionda o bruna che fosse. 1–0

(*) Alcuni database attribuiscono la partita al sovietico Boris Ratner, ma ciò a New York nel 1936 mi pare alquanto improbabile.

Scarica qui entrambe le partite in formato pgn

avatar Scritto da: Riccardo Del Dotto (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a La fortuna di chiamarsi Capablanca

  1. avatar
    Luca Monti 22 Luglio 2010 at 18:46

    Bilguer.
    Anche Esteban Canal s’interessò a questa famosa partita;questa volta
    tralasciando le ben note passioni bionde o brune del cubano !
    A corredo dell’articolo “Il virtuoso Capablanca”,Canal illustra la partita in questione commentando alla ottava mossa del Nero:” Uscendo dalle vie battute.La mossa del Nero
    implica un sacrificio di Pedone,senza complicazioni ne attacco diretto.Le conseguenze sono assolutamente incalcolabili,ma l’intuizione di Capa intravvede guadagno di tempo e di spazio e
    nient’altro.”
    Avvalorando nei fatti l’idea di tale Neil Mc Donald.
    Grazie e continuate così,siete tutti molto bravi e preparati.

  2. avatar
    Martin Eden 22 Luglio 2010 at 21:52

    Un altro autentico pezzo di bravura del nostro mitico Bilguer74! 🙂

    • avatar
      Jazztrain 22 Luglio 2010 at 21:57

      Concordo!

  3. avatar
    Claudio Evangelisti 22 Luglio 2010 at 22:59

    la partita simultanea è un gioiellino e la svista sembra più una trappola d’apertura ; ciò nonostante la punizione è così immediata ed energica che l’esclamazione sorge spontanea : MITICO CAPA

  4. avatar
    Bilguer74 22 Luglio 2010 at 23:14

    Grazie a tutti per le precisazioni ulteriori ed i vostri pareri in merito alle due partite.
    Un ringraziamento speciale a Martin Eden, che sa dare colore con le sue splendide coreografie ai miei pezzi altrimenti troppo grigi!

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Ultimi commenti

Problema di oggi