Power Play

Scritto da:  | 20 Agosto 2010 | 4 Commenti | Categoria: Mediogioco, Partite commentate, Strategia, Tattica

Spero di non attirarmi le antipatie dei Lettori di Soloscacchi se andrò a presentar loro una partita non proprio recentissima ma mi conforta l’idea che mi possano perdonare trattandosi di una prestazione di cui vado particolarmente fiero. L’incontro risale al Memorial Staunton del 2003, un torneo ad inviti. In Inghilterra le manifestazioni di tal prestigio non sono moltissime e probabilmente nessuna in grado di regger il confronto, per quanto riguarda la sala di gioco, con la “Simpson’s in the Strand”, al centro di Londra. Questo celebre club è di fatto il focolare spirituale degli scacchi in Inghilterra.
L’Immortale tra Anderssen e Kieseritzky del 1851 è stata giocata proprio in questo luogo e la maggior parte dei giocatori di spicco del XIX secolo hanno frequentato questi saloni prestigiosi, compreso il Campione del Mondo ufficioso Howard Staunton. Era uno dei punti di ritrovo più “in” e di classe dei migliori giocatori.
Sugli scaffali della mia libreria fa bella mostra di sè una copia del celebre volume “Modern Chess and Chess Masterpieces” stampato a Londra nel 1889 e scritto da Henry Bird, libro che contiene innumerevoli riferimenti a questo locale. Già nell’introduzione l’Autore si esprime in questi termini: “Quando Morphy fece la sua prima apparizione nella nostra nazione mi ero ritirato dall’attività agonistica e da un lungo periodo non avevo più rimesso piede nella capitale ma al mio ritorno, in visita presso “Simpson’s in the Strand”, ebbi la piacevole occasione di affrontarlo alla scacchiera e, a dispetto di un poco fortunato esordio, in quella e nell’occasione successiva, ebbi la buona sorte di rifarmi prontamente, al St. Georges Chess Club, vincendo e pattando due belle partite…”
Henry Bird (1830-1908) è stato una delle personalità di maggior rilievo negli scacchi in Inghilterra nel XIX secolo. L’Oxford Companion to Chess lo descrive  come “l’habitué probabilmente più rinomato e di lunga data dei saloni di Simpson’s” tanto che sulla copertina nel profilo dell’Autore se ne riporta l’indirizzo nei termini: “H.E. Bird (of 5, Heygate Street, S.E., and Simpson’s, Strand)”. Il medesimo celeberrimo dizionario scacchistico conferma la sua residenza virtuale presso Simpson’s secondo questa definizione: “E’ stato un assiduo frequentatore del Circolo per oltre 50 anni (…;) maestoso per statura, in quanto a circonferenza del girovita, a calvizie della sua grande testa, forse un po’ meno maestoso circa la manutenzione della tabacchiera del suo panciotto ma sempre con un sorriso di giovialità sul volto”. Un uomo che aveva decisamente trovato il suo scopo nella vita.

In epoche più recenti Simpson’s è stato utilizzato come sala stampa per la sfida del 1993 tra Short e Kasparov, e come sede di gioco per il match di esibizione tra lo stesso Kasparov e Terence Chapman del 2001. I saloni di questo Circolo sono assolutamente spettacolari. E’ un’autentica gioia poter giocare in questo scenario, per non parlare delle delizie del ristorante! Tuttavia, giusto per tornare all’ambito scacchistico, il mio avversario, David Howell, era estremamente giovane all’epoca in cui questa partita fu giocata ed il suo non fu un torneo particolarmente agevole. Ricordo che esordì con tre sconfitte consecutive ma riuscì a non crollare sotto tale pressione ottenendo due patte, nella seconda parte del torneo, proprio a seguito di battaglie estremamente combattute. Aggiungerei che agli inizi della mia carriera scacchistica trovavo piacevole esser considerato io il ragazzino che sfidava i veterani, i maestri di esperienza: la pressione era tutta sulle loro spalle, io non avevo nulla da perdere. In quest’occasione invece i ruoli si erano ribaltati. Come il mio collega il GM John Emms ebbe a farmi osservare prima dell’inizio del torneo, gli incontri tra i Grandi Maestri erano virtualmente ininfluenti. L’interrogativo di fondo per il mondo degli scacchi consisteva invece sulla possibilità che David riuscisse a stendere uno dei Golia tra i Grandi Maestri. Di fronte a questa prospettiva, invero assai poco stimolante, mi recai alla mia scacchiera per affrontare David, il mio giovane avversario. Aveva già perso le sue due prime partite di modo che la pressione che sentivo su di me si era fatta ancora più incalzante. Dovevo batterlo a tutti i costi almeno per salvare l’immagine!

Daniel King vs. David Howell, 1-0
London, “Staunton Memorial”, 2003

1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Aa4 Cf6 5.O-O Ae7 6.Te1 b5 7.Ab3 O-O 8.a4

Tutto come previsto. A Davide piace giocare il Gambetto Marshall, (8 c3 d5) cosa ovviamente da evitare a tutti i costi. Quale infatti il motivo per cui concedere l’iniziativa all’avversario? Credo infatti che sia assolutamente qualcosa che parla da solo il fatto che Garry Kasparov, intrepido teorico e rinomato esperto  della Ruy Lopez, non abbia mai, a mia memoria, permesso al suo avversario di giocargli il Gambetto Marshall. 8 a4 è una delle molteplici maniere per impedire di giocare il Gambetto Marshall. 8 h3 e 8 d3 sono altri ottimi deterrenti di 8…d5.

8…Ab7 9.d3 d6 10.Cbd2 Te8 11.Cf1

Mi basavo sul metodo di Kasparov per trattare questa posizione – seguire il cui consiglio mi pare una buona idea.

11…Af8

[11…h6 12.Ad2 Af8 13.c4 bxc4 14.Axc4 Tb8 15.Ac3 Ce7 16.Cg3 Cg6 17.d4 exd4 18.Dxd4 con posizione soddisfacente per il Bianco come nella Kasparov-Tkachiev, Cannes 2001.]

12.Ad2

Posizione dopo 12.Ad2

Mossa astuta, che impedisce al Cavallo Nero di saltare in a5 coprendo al tempo stesso la casa b4.

12…g6

David gioca senza premettere …h6. A quel tempo mi pareva una strada alquanto rischiosa da percorrere dato che c’è sempre Cg5 in agguato con minaccia su f7 ma probabilmente è un piano giocabile.

13.c4

Sempre conformemente all’idea di Kasparov’s come nella partita sopra citata. Di fatto è una manovra straconosciuta in questo genere  di posizioni. Il Bianco cerca di aprire qualche colonna sul lato di Donna.

13…b4

Posizione dopo 13...b4

Una mossa ambiziosa. Il Nero ovviamente manovra per chiudere sul lato di Donna. A David evidentemente non piaceva la piega che stavano prendendo le cose [13…bxc4 14.Axc4 (minacciando Db3) 14…Tb8 ovviamente il Nero è forzato a giocare in questo modo. In confronto alla partita tra Kasparov e Tkachiev,  qui il Nero è meglio attrezzato per uno sfondamento centrale da parte del Bianco dato che il proprio Alfiere si può andare a collocare in g7 senza troppo sforzo. Nondimeno dopo 15.Ce3 prevenendo …d5, mi pare che la posizione del Bianco sia ancora preferibile. L’Alfiere in c4 è piazzato in maniera eccellente e cercar di spingere viadalla scacchiera il Pedone b è un piano molto logico.]

14.a5

Posizione dopo 14.a5

Isolando il Pedone b. Il Nero non tempo a sufficienza per rimaner aggrappato ad esso, almeno senza compromettere con questo la propria posizione.

14…Tb8 15.Aa4 Cd7 16.Ce3 Ah6

[16…Cc5 17.Cd5 che significherebbe anche la fine dell’esistenza del Pedone b.]

17.Cd5 Axd2 18.Dxd2 Cc5

[Invece, 18…Rg7 era di fatto necessaria, anche se il Bianco rimarrebbe così con un Pedone netto di vantaggio: 19.Axc6 Axc6 20.Cxb4 Ab7 21.Cd5 David non sembrava troppo propenso a disfarsi in questo modo, quasi senza colpo ferire, di un importante Pedone, e questo lo portò a sottovalutare il mio attacco.]

19.Dh6

Posizione dopo 19.Dh6

Minacciando Cg5. Se 19…Ce6, allora 20 h4, con la medesima minaccia.

19…f6

Era forse difficile prevedere un attacco del Bianco tanto potente, dato che dopo tutto non ci sono colonne aperte ed i Pezzi del Nero possono facilmente accorrere in ausilio sul lato di Re, giusto?

20.Ch4

Posizione dopo 20.Ch4

Nel caso si presenti l’opportunità occorre sempre tener presente la possibilità di sferrare un affondo del genere, ma nella pratica non funziona così spesso, e quello che succede è che poi bisogna riconciliarsi a manovrare in un gioco più prudente e noioso. Tuttavia più mi addentravo nell’analisi più risorse riuscivo a scovare fino a quando mio convinsi una volta per tutte che stavo decisamente vincendo.

20…Cxa4

[Invece 20…Cxd3 incoraggia giusto la Torre del Bianco  a svariare sul lato di Re attraverso la terza traversa con attacco devastante – cfr. il seguito della partita.]

21.Cf5

Posizione dopo 21.Cf5

[Il sacrificio che sembra più naturale, 21.Cxg6 , è invece quello meno efficace. Il Nero dovrebbe giocare 21…Cd4 ed effettuare il cambio di Cavallo in d5 il più rapidamente possibile. Le conseguenze sono poco chiare da definire. Diversamente invece da quanto avvenuto in partita.]

21…gxf5 22.Te3

La posizione del Nero è senza scampo, dato che la sua Donna, dominata dal Cavallo in d5,  è incapace di unirsi alla difesa del lato di Re.

22…Cd4

[Ci sono ancora delle varianti interessanti da eaminare. Se invece 22…Ce7 allora la continuazione più semplice è 23.Th3! [23.Tg3+? Cg6 24.exf5 Axd5 25.fxg6 De7 ed il Nero riesce a sopravvivere] 23…Axd5 24.Dxh7+ Rf8 25.cxd5 con le minacce analoghe di Tg3 e Th6.] [22…Rh8 fallisce per via di 23.Th3 Te7 24.Cxf6 . L’unica difesa contro Dxh7 consiste nel cedere la Donna mediante 24…Dg8.]

23.Tg3+ Rf7 24.Tg7+ Re6 25.Dxf6+ 1-0

25.Dxf6+ ed il Nero abbandona

Un cascata di diamanti e pietre preziose fu rovesciata sulla scacchiera! La folla ammirata ed in giubilo scattò in piedi estasiata in un fragore di applausi. Tappi di champagne si sentirono schioccare a migliaia tra flash di macchine fotografiche e fanciulle avvenenti che si slanciavano sulla scacchiera sgomitando tra loro per riuscire ad esser immortalate al mio fianco.
Prima che io mi riuscissi a render conto di quel stava succedendo attorno a me fui sollevato a spalla e condotto in trionfo sotto le navate del salone, dapprima lungo la scalinata ed infine lungo la via. La voce del trionfo si doveva esser sparsa in giro in un battibaleno dato che il traffico era già completamente in tilt, tutto bloccato, i clacson delle macchine in un fragoroso frastuono, i copricapi della gente lanciati in aria in segno di euforico slancio. Follia collettiva, gioia inesprimibile…
Vincere una bella partita a scacchi può provocare piacevoli sensazioni nella propria testa. Mi chiedo se davvero qualcuno abbia gettato monete d’oro sulla scacchiera… forse solo una delle tante leggende. Comunque la verità per me fu alquanto differente. Tanto per cominciare gli spettatori erano solo una dozzina o giù di lì e la maggior parte di essi era già scesa al piano di sotto per ascoltare i commenti di Bob Wade, che insieme a Jon Speelman aveva già messo su la posizione finale sulla scacchiera murale. Tra quelli che coraggiosamente avevano avuto l’ardire di trattenersi fino alla fine il più noto era il corrispondente del Times Chess, seduto nella fila di fronte, ad evocare involontariamente l’immagine di un frequentatore del Simpson’s dei bei tempi andati. Un misto di emozioni derivanti dall’eccitazione del momento – ed un abbondante pranzo – si erano dimostrate troppo soverchie per le sue deboli forze e così si era leggermente accasciato su un lato, a sonnecchiare un pochino, perdendosi il memorabile epilogo. Per fortuna senza russare. Be’, almeno non per quella volta.

Scarica qui la partita in formato pgn

il GM Daniel King (foto dal sito ufficiale: www.danielking.biz)

Il GM Danny King ha gentilmente scritto questo splendido articolo per i Lettori di Soloscacchi in occasione del lancio del suo nuovissimo sito web: www.danielking.biz al fine anche di promuovere tra gli appassionati italiani la bellissima serie di DVD interattivi dal titolo “Power Play”

Eccone l’elenco:

  • Power Play  1 – Schemi di matto
  • Power Play  2 – L’Attacco la Re
  • Power Play  3 – Assalto di Pedoni
  • Power Play  4 – L’inizio giusto
  • Power Play  5 – Pedoni
  • Power Play  6 – Pedoni, Pezzi e piani di gioco
  • Power Play  7 – Migliora i tuoi pezzi
  • Power Play  8 – Cavalli e Alfieri
  • Power Play  9 – Pezzi pesanti vs. pezzi leggeri
  • Power Play 10 – Il calcolo
  • Power Play 11 – La difesa
  • Power Play 12 – Il riccio
  • Power Play 13 – Manovrare
  • Power Play 14 – Esercita la tua Tattica (in uscita tra breve)

avatar Scritto da: GM Daniel King (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Power Play

  1. avatar
    biker 6 Agosto 2010 at 07:52

    Wow! Non avevo dubbi sulla bellezza della partita e sulla competenza delle analisi, ma la chiusura del commento è troppo simpatica: un brillante Danny King, complimenti!!

  2. avatar
    Mandriano 6 Agosto 2010 at 10:41

    Danny King super-star…. a proposito delle fanciulle avvenenti che si slanciavano sulla scacchiera…!!

  3. avatar
    Mauro Scacco 7 Agosto 2010 at 09:59

    16.., Ah6 è veramente una mossa che potrebbe giocare una Terza nazionale solo se addormentata, però…

  4. avatar
    Mauro Scacco 8 Agosto 2010 at 10:18

    1. e4 e5 2. Nf3 Nc6 3. Bb5 a6 4. Ba4 Nf6 5. O-O Be7 6. Re1 b5 7. Bb3 O-O 8. a4 Tutto come previsto. A Davide piace giocare il Gambetto Marshall, 8 a4 è una delle molteplici maniere per impedire di giocare il Gambetto Marshall.
    —————-
    Molto interessante, su 8 a4, il mio “Gambetto brevettato” 8…, Ca5 !?

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