In cerca di Bobby Fischer

Scritto da:  | 2 Dicembre 2009 | Un commento | Categoria: Curiosità, Scacchi e cinema, Stranieri

“Nei giorni precedenti l’evento tutto il Mondo si chiedeva se si sarebbe fatto vivo. Mentre un aereo dopo l’altro lo aspettava in pista lui dormiva, passeggiava, mangiava panini… Henry Kissinger gli telefonò chiedendogli di fare onore al Paese.

Appena arrivato offese subito gli islandesi chiamando l’Islanda “inadeguata” perché non aveva il bowling. Si lamentò delle telecamere, delle luci, del tavolo e delle sedie, del contrasto delle pedine sulla scacchiera. Disse che la vista dalla sua stanza era troppo bella. Niente di tutto questo aveva a che fare con gli scacchi. O forse sì. Se avesse vinto sarebbe stato il primo americano a diventare Campione del Mondo, se avesse perso sarebbe stato solo un altro poveraccio di Brooklyn.

Alla quarantesima mossa della ventunesima partita rispose all’alfiere in e6 di Spassky con un pedone in h4, e fu tutto. Tornò a casa come un eroe. Si era sempre vantato che un giorno avrebbe battuto i russi, e c’era riuscito. Ora poteva guadagnare quanto un peso massimo, era invitato a cena da Capi di Stato e da Re. Poi Bobby Fisher fece la mossa più originale e inaspettata di tutte: scomparve.”

Da allora Bobby Fischer è mancato agli scacchi e gli scacchi sono mancati a Bobby Fischer… morì nel Gennaio del 2008. Da allora, ma forse anche da molto prima, negli Stati Uniti, ma anche altrove, la ricerca spasmodica di un prodigio di ugual grandezza è stata febbrile, fino a quando probabilmente non è subentrata anche un po’ di rassegnazione. Una pellicola del 1993 ne testimonia esplicitamente  l’affannosa ricerca.

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Bobby Fischer aveva sei anni quando ha iniziato a giocare a scacchi. Josh Waitzkin ne ha appena compiuto sette quando scopre gli scacchi vedendo giocare un gruppo di uomini di colore nel parco di Washington Square, a New York. Affascinato, Josh inizia a giocare e presto il padre lo affida agli insegnamenti di un maestro all’inizio riluttante ma ben conscio del talento naturale del bambino. Josh, senza neanche saperlo, gioca come Bobby Fisher, “usando i pezzi in combinazione per attaccare”. Ma non è così che si gioca seriamente, e l’insegnante cercherà in tutti i modi di farglielo capire. Quello che però né l’insegnante né il padre riescono a capire è che Josh è ancora un bambino, e anche se sono vent’anni che gli Stati Uniti stanno cercando il nuovo Bobby Fisher, Josh ha bisogno di crescere.

Lungo metraggio di Steven Zaillan, tratto dal libro di Fred Waitzkin che racconta la vera storia di suo figlio, piacevole e toccante pur se non privo di stereotipi, ben realizzato e capace di parlare di scacchi senza rendere la visione ostica a chi gli scacchi non li conosce.

Sostenuto da un cast di ottimo livello, “In cerca di Bobby Fischer” si prende più di una libertà rispetto alla storia vera ma ne conserva lo spirito e la morale di fondo. Così come migliaia di altri scacchisti statunitensi prima di lui, Josh gioca come Bobby Fischer, replicandone la determinazione e lo stile ma rifiutando inconsciamente la totale identificazione di carattere che il suo insegnante sembra volergli imporre. Per Josh vincere è importante, ma gli scacchi non sono la sua ragione di vita, né vuole che lo diventino. Josh riesce a prevalere sulla sua nemesi e a vincere il Campionato Nazionale giocando a modo suo, facendo uscire la Regina “troppo presto”, ma rispettando l’avversario e comportandosi correttamente.

Non è tanto la sfida quella che qui conta, non è tanto il vincere il torneo o perderlo, quanto capire fino a che punto ci si può spingere per non perdere il giusto equilibrio mentale e far saltare la propria scala delle priorità.

Una scala sulla cui cima Bobby Fischer ha messo per gran parte della sua vita gli scacchi, dimostrandosi pronto a tutto pur mettersi in condizioni di superiorità psicologica rispetto all’avversario. Un atteggiamento che ne avrebbe potuto fare l’ennesimo poveraccio di Brooklin… e la ricerca continua!!

Insomma una storia vera, anche se a prestare il volto al Josh Waitzkin dello schermo è Max Pomeranc, che all’epoca delle riprese era uno dei 100 migliori scacchisti degli Stati Uniti della sua età (8 anni). Mentre l’avversario nello scontro finale aveva un nome di fantasia, Jonathan Poe, ma era interpretato dall’astro nascente americano Jeff Sarwer.

 

Ma che fine hanno fatto oggi i protagonisti della pellicola??

Josh Waitzkin, ormai trentratrenne, è un professionista degli scacchi, nel senso che vive di questo, anche se non gioca più in un toreno ufficiale da quasi 10 anni. Infatti non sono l’unico interesse gli scacchi, tant’è che non è mai diventato Gran Maestro, ma in compenso è Campione del Mondo di Tai Chi Chuan. Scrive libri e riviste è Maestro Internazionale con elo di circa 2460

Elo: 2464

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Jeff Sarwer conquista il titolo mondiale giovanile Under 10 nel 1986 a Portorico, rappresentando il Canada, ad appena 7 anni e mezzo di età, mentre contemporaneamente la sorella Julia vinse il titolo mondiale Under 10 femminile!

E’ stato ritenuto da molti come uno dei prodigi più forti nella storia del gioco. Allen Kaufman, capo della statunitense Chess Foundation, disse, “Jeff  a 9 anni vale più di un Bobby Fischer a 11”. Il suo maestro Bruce Pandolfini ha detto, “Tra le diverse migliaia di ragazzi cui ho insegnato gli scacchi, Jeff è sicuramente il giovane più bravo che io abbia mai visto”.

Jeff è stato spesso al centro di grandi dimostrazioni nelle quali ha giocato anche a scacchi contro 40 persone contemporaneamente. Sarwer incontrò veramente l’altro en-fant prodige americano Joshua Waitzkin nel campionato statunitense del 1986 e la partita fini patta (partita in calce). Attualmente Sarwer non possiede un punteggio elo FIDE, ma ciò è dovuto al suo abbandono precoce dalle competizioni. Tuttavia Jeff Sarwer è tornato a giocare un Rapid chess a 30 minuti nel 2007 in Polonia concludendo al terzo posto con 7 su 9 in un torneo con 86 giocatori, di cui 4 GM. In tale occasione, poiché Jeff non aveva elo gli fu attribuito un elo provvisorio di 2300 punti. Attualmente è giocatore professionista di poker.

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Max Pomeranc come giovane  attore  ha raggiunto alcuni importanti riconoscimenti che ne hanno sancito e comprovato il talento, confermando e avvalorando il positivo apprezzamento ricevuto dall’attore da parte del pubblico ed espresso dalla critica. Pomeranc ha infatti conseguito 2 nomination, di cui una agli Young Artist Awards per il film Sotto scacco, e una ai Saturn Awards per il film Fluke. Non gioca più a scacchi…

… e la ricerca continua!!

Significativa la partita Jeff Sarwer contro Joshua Waitzkin nel campionato giovanile americano del 1986.

Sarwer J. – Waitzkin O.

Camp. Giovanile Americano 1986

E76: Estindiana: Attacco dei Quattro Pedoni. 1.d4 Cf6 2.c4 g6 3.Cc3 Ag7 4.e4 d6 5.f4 0–0 6.Cf3 Cbd7 7.e5 Ce8 8.Ad3 c5 9.dxc5 [9.Ae2 cxd4 10.Dxd4 Da5=] 9…Cxc5 [9…dxe5 10.fxe5 Cxc5 11.Ae2 Dxd1+ 12.Cxd1=] 10.Ac2 [10.Ae2 Ae6=] 10…a5 [¹10…Ae6!?³ dovrebbe essere considerata] 11.0–0² b6 [11…Ag4 12.Ae3²] 12.Ae3± Ab7 13.Dd4 [13.De1 Cc7±] 13…dxe5 14.Cxe5 Dxd4 15.Axd4 Td8 16.Axc5 bxc5 17.Ca4 Axe5 [17…Tc8!?= è interessante] 18.fxe5± Td2 [18…Tc8!?±] 19.Tf2+- Txf2 20.Rxf2 f6 21.e6 [21.Cxc5 fxe5+ 22.Rg1 Cd6+-] 21…Cd6± 22.Cxc5 Tc8 23.Cxb7 Cxb7 24.b3 Cc5 25.Te1 Tc6 [25…Rf8!?±] 26.Ae4+- Ta6 27.Ac2?? il Bianco ha rovinato la sua posizione [27.Rf3!?+-] 27…Txe6 [27…Tc6 28.Td1 Rg7±] 28.Txe6± Cxe6 29.Re3 Rf8 30.Re4 Re8 31.g3 [31.a3 Rd7±] 31…Rd7 32.Rd5 Il re bianco diventa pericoloso 32…f5 33.a3 h6?! [33…Cc7+!? e la partita si riequilibrava 34.Rc5 e5±] 34.b4+- axb4 [34…Cc7+ 35.Rc5 axb4 36.axb4+-] 35.axb4 [35.Aa4+!? Rc7 36.Rxe6 bxa3+-] 35…Cc7+ 36.Rc5 e5 [36…Ce6+ 37.Rb6 Rc8+-] 37.Aa4+ Rc8 38.Ac6 [38.Rd6 e4 39.Ac6 e3+-] 38…e4 [38…Ca6+ 39.Rd6 Cxb4±] 39.b5?! getta al vento una bella posizione [39.Rd6 h5+-] 39…e3?! indebolendo la posizione [39…Ce6+ 40.Rb4 Cd4µ] 40.Af3+- Ce6+ 41.Rd5 Cg5 42.Ae2 Rc7 43.Re5 [43.c5 Rb7+-] 43…Ce4 [43…Rb6!? 44.Rd4 Ce6+ 45.Rxe3 Rc5±] 44.Rd4+- Rd6 [44…Cg5 45.c5 Ce6+ 46.Rc4+-] 45.Rxe3 [45.g4!? Cc5 46.gxf5 gxf5 47.Rxe3 Re5+-] 45…Rc5 46.g4 [46.Rf4!? Cd6+-] 46…Cd6 47.Rf4 [47.gxf5!? Cxf5+ 48.Rf4+-] 47…g5+± 48.Re5 fxg4 [48…f4 49.h3] 49.Rf6 [49.Re6!? Ce4 50.Axg4 Rxc4 51.Rf5 Cd6+ 52.Rg6 Rxb5 53.Rxh6+-] 49…g3= 50.hxg3 Ce4+ 51.Rg6 Cxg3 52.Ad3 Ch1 53.Rxh6 g4 [53…Cf2= avrebbe tenuto vivo il Nero] 54.Rg5± g3 55.Ae4 [55.Af1 Cf2 56.Rh4+-] 55…Cf2= 56.Ad5 Cd1 57.Rf4 Cc3 58.Ac6 Ce2+ 59.Rf3 Cd4+ 60.Rxg3 Cxc6 61.bxc6 Rxc6 62.Rf3 Rc5 63.Re3 Rxc4 ½–½

…e la ricerca continua!!…

avatar Scritto da: Mandriano (Qui gli altri suoi articoli)


Un Commento a In cerca di Bobby Fischer

  1. avatar
    biker 8 Dicembre 2009 at 10:13

    Josh Waitzkin “giocatore professionista di scacchi”? Sono dieci anni che non gioca più scacchi.

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