Il mistero Claude Bloodgood

Scritto da:  | 3 Dicembre 2009 | Nessun Commento | Categoria: Curiosità, Stranieri

ClaudeBloodGood

“Claude Bloodgood rimane un mistero che cresce man mano che si investiga su di lui. Egli fu capace di raccontare delle frottole stravaganti ogni volta che ne ebbe voglia”.
Corrispondence Chess News

I giocatori di scacchi sono immaginati come persone tranquille, miti e riflessive. Claude Frizzel Bloodgood è stato l’eccezione: collerico, crudele, impulsivo… durante il suo processo sputò al proprio avvocato. Passò 32 anni in prigione.

Figlio di cittadini tedeschi, imparò a giocare a scacchi da suo padre in giovane età. La sua carriera scacchistica ebbe inizio nel 1957 e fino al 1961 vinse più della metà dei tornei che la Federazione Scacchistica degli Stati Uniti (USCF) organizzò in Virginia.

Purtroppo la sua carriera scacchistica non poté  mai svilupparsi a causa dei suoi numerosi problemi con la legge. Dal 1962 al 1964 e poi dal 1965 al 1967 fu in carcere per scontare due condanne per furto con scasso. Venne incarcerato nuovamente dal 1968 al 1969 per falsificazione. Nel 1969, appena nove giorni dopo essere stato rilasciato dal carcere, uccise sua madre fracassandole la testa con un cacciavite e poi strangolandola con le sue stesse mani, per essere sicuro che fosse morta. Nel 1970 venne condannato per omicidio e rimase in cella in Virginia per due anni in attesa dell’esecuzione sulla sedia elettrica.

Finché era nel braccio della morte, per la quasi totalità del tempo, riprese la sua vecchia passione per gli scacchi giocando una serie enorme di partite per corrispondenza , fino a 2.000 nello stesso tempo ( un record!!) ;  diventando uno dei primi 30 giocatori USA.

Quando nel 1972 lo stato della Virginia commutò in ergastolo tutte le pene capitali, Claude divenne l’ergastolano 99432 e cominciò a scontare la sua pena nel penitenziario di Richmond. All’interno del carcere fondò un circolo di scacchi dove insegnò a giocare a molti detenuti che iscrisse tutti alla federazione; data la sua profonda conoscenza del sistema di rating organizzò parecchi tornei fra detenuti in carcere riuscendo a mettere in crisi il sistema di rating . Venne accusato di giocare parecchi tornei al giorno con detenuti che avrebbero deliberatamente perso contro di lui e questo per vari anni e per migliaia di partite, cosicché il suo ELO crebbe a dismisura e nel 1996 salì a 2702 punti, facendolo diventare il secondo giocatore del suo paese dopo Gata Kamsky.

Nessuno seppe mai dire quale fosse la sua vera forza, ma si stimò che potesse essere un buon Maestro tra i 2000 – 2200 punti Elo con una punta di 2400 punti nel periodo di maggior forza nei primi anni ’60.

Durante la sua permanenza in carcere, Bloodgood finanziò la sua passione per gli scacchi scrivendo articoli e libri, che ancor oggi sono apprezzati (“La Tattica Grob”, “Nimzovich attacco: il gambetto Norfolk 1.Cf3 d5 2.b3 c5 3.e4 “, “Il Blackburne-Hartlaub Gambit: 1.d4 e5 2.dxe5 d6!?”;).

Il 4 agosto 2001 morì per un cancro ai polmoni. Fu un criminale, gran giocatore e gran bugiardo ….

Il repertorio di Bloodgood è molto simile a quello di molti giocatori che giocano su scacchisti.it, almeno nel gioco blitz,  chissà se le loro mamme sono ancora vive?!

Un mistero: il mistero Bloodgood!!

avatar Scritto da: Mandriano (Qui gli altri suoi articoli)


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