Elo FIDE: finalmente Caruana a 2700!

Scritto da:  | 2 Settembre 2010 | 8 Commenti | Categoria: Cronaca, Elo FIDE


Nuova lista elo del 1 settembre 2010, e finalmente si può leggere a fianco del nome Fabiano Caruana il bel punteggio elo di 2700!
Ma i 3 punti guadagnati da Fabiano, che lo hanno portato alla fatidica quota, non sono gli unici motivi di interesse.
Partiano dalla lista Elo assoluta, dove Magnus Carlsen si avvicina sempre di più al mitico record di Kasparov, distanziando i diretti inseguitori.


In questa lista il nostro miglior rappresentante è al 36° posto, ma si spera che dato i suoi continui progressi riesca ad avvicinarsi rapidamente almeno alla top-20.
Se consideriamo poi il live-rating, che aggiunge già gli ultimissimi tornei, Caruana è 34° con 2709, il 20° ha 2726, il 10° ha 2750.
Ecco comunque la lista Elo ufficiale del 1 settembre 2010:


37 giocatori sopra i 2700 è un vero record. Vediamo adesso la lista Elo Italia, che dimostra  progressi di molti ragazzi:

Molti i giovani in crescita, a cominciare dall’impressionante 2581 di Vocaturo, un vero e proprio salto di qualità, se pensiamo che Daniele girava da qualche anno intorno ai 2500.


Sopra i 2500 anche Denis Rombaldoni, mentre Sabino Brunello , neo GM, col live rating è già a 2512, ma crescita anche per Dvyrnyy, Shytaj e Axel Rombaldoni.

Vediamo la classifica delle ragazze italiane:


Tornando alle classifiche mondiali, vediamo quella femminile:


Con la Polgar sempre molto distante, in lieve regresso la Koneru e la Hou (quest’ultima giovanissima, classe 1994), che negli anni scorsi avevano raggiunto i 2600, in grande crescita sono le sorelle Kosintseva, mentre la Dzagnidze, che è la giocatrice che quest’anno ha più impressionato, si avvicina. La campionessa del mondo è al decimo posto.

Judit a Positano nel 2007

Ed eccoci ai ragazzi Under 20:


Le Quang e Giri, più di So che ultimamente non è al massimo della forma, sembrano destinati senza dubbio a diventare le star dei prossimi anni.

Liem Le Quang

Ed ecco gli italiani Under 20. Caruana è di un altro pianeta, ma Dvirnyy e Axel Rombaldoni iniziano ad avvicinarsi seriamente alle norme di GM (entrambi la hanno fallita a Bratto, lottando fino all’ultimo turno per centrarla).

2010: Daniyyl Dvirnyy

Poi seguono tre giovani ormai a tiro del titolo di MI (Pomaro, Valsecchi e Stella), mentre non è ancora ben chiaro dove può arrivare Bonafede. Infine i più giovani e promettenti De Filomeno e Codenotti:


Non male è il posizionamento mondiale dell’Italia, che come media Elo dei migliori 10 giocatori (2523) si piazza in 33a posizione, con 7 GM, 37 MI e un totale di 174 titolati (impressionante la Russia con 1965 titolati). Le migliori medie Elo sono della Russia (2729) e Ukraina (2695):

Ricordo che classifiche complete e ricerche per punteggio Elo si possono effettuare nei seguenti siti ufficiali:

avatar Scritto da: cserica (Qui gli altri suoi articoli)


8 Commenti a Elo FIDE: finalmente Caruana a 2700!

  1. avatar
    DiegoChess 2 Settembre 2010 at 09:26

    Ecco, un’analisi statistica e tanti prospetti interessanti: grazie

  2. avatar
    SC 2 Settembre 2010 at 09:28

    Grazie.

  3. avatar
    Mandriano 2 Settembre 2010 at 09:33

    …povero Morozevich….

    • avatar
      Marramaquìs 2 Settembre 2010 at 21:44

      Sì, ma gli amanti del bel gioco, come tutti noi qui a Soloscacchi, non potranno che augurarsi che Alexander Morozevich, che fu n. 2 al mondo per alcuni mesi esattamente due anni fa, sappia riprendere fiducia e slancio dalla vittoria ottenuta domenica scorsa nel 64° campionato blitz di Mosca per scalare di nuovo le classifiche mondiali.
      Il suo stile spesso geniale e brillante, mai incline a compromessi, a tratti disperatamente fragile se non sorretto dal massimo della forma, comunque sempre piacevolmente ricercatore, avventuriero e coraggioso, meriterebbe ancora, a mio personale parere, molto di più dell’attuale 37° posizione mondiale.

      • avatar
        Martin Eden 2 Settembre 2010 at 21:56

        Vorrei ringraziare Marramaquís per le sue acute osservazioni su Morozevich. Un aspetto che mi aveva colpito molto, una volta mentre leggevo un libro del GM inglese Neil McDonald, è la sua profonda comprensione posizionale del gioco, cosa che ad un esame poco attento e superficiale potrebbe passare inosservata. Facile infatti bollarlo come giocatore votato ad attacchi sempre spericolati e rischiosi…

        • avatar
          Marramaquìs 3 Settembre 2010 at 07:40

          Proprio questo intendevo dire, Martin Eden, grazie a te per l’intervento. Aggiungo, per precisare meglio il mio pensiero, che spesso ho avuto la sensazione, guardando le partite di Morozevich, che la la sua profonda comprensione posizionale del gioco (=geniale), che lo trascina su percorsi complessi e insoliti (=brillante), non sia stata talvolta parimenti sostenuta al momento giusto (=fragile) da adeguati e risolutivamente pratici svolgimenti tattici.

  4. avatar
    Blueknight 2 Settembre 2010 at 15:02

    Dall’ultima tabella, perché praticamente tutti i paesi ex-sovietici e dell’Est hanno un rapporto GM:IM di 1:2 mentre per l’Italia tale rapporto è di 1:6 ? Mi pare un dati su cui riflettere molto… Come si interpreta? Cosa è che non va nel sistema del nostro Paese?

    • avatar
      Marramaquìs 2 Settembre 2010 at 18:08

      Credo che, per spiegare questo fenomeno, l’analisi non possa prescindere dal porre attenzione su quali siano i paesi che hanno, addirittura, un numero di GM più alto dei MI.
      Dalla tabella sopra esposta essi sono: Cina, Armenia, Azerbaijan e Uzbekistan.
      Evidentemente in certi casi (ma solo in certi casi) la spiegazione non va tanto ricercata sul perché un elevato numero di MI in attività non maturi un congruo numero di GM (come sembrerebbe in Italia), quanto sul perché presso alcuni paesi, prevalentemente orientali, l’elevata punta di GM non sia affiancata da un’altrettanto apparentemente congrua base di MI.
      Evidentemente presso determinate realtà chi pensa di poter vivere di scacchi deve necessariamente raggiungere il livello più alto, altrimenti è probabile un inesorabile rallentamento o abbandono dell’attività agonistica, quantomeno a livello internazionale.
      Preciso che questa mia è una considerazione del tutto personale e ovviamente non correlata a giudizi di natura politica sui paesi citati.
      Le tabelle presentate da Cserica sono assai interessanti da analizzare anche per questi aspetti nascosti.
      Molto bene, ragazzi!

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