La parola all’arbitro: le 50 mosse nel gioco rapido

Scritto da:  | 12 Ottobre 2010 | Nessun Commento | Categoria: Regolamento

Un po’ di tempo fa, durante un torneo semilampo che stavo arbitrando, due giocatori si trovarono  entrambi con le bandierine alzate, (credo fossero un paio di minuti o forse meno ).  Il Bianco aveva Torre e Re contro Cavallo e Re.  Si trattava, a dire il vero, di due giocatori molto corretti e mentre il Bianco cercava di catturare il Cavallo o mettere alle corde il Re avversario con minacce di matto le mosse andarono avanti. Ad un certo punto, il Nero mi guardò ripetutamente, come ad invitarmi ad intervenire per dichiarare patta. Ovviamente, non avendo ricevuto  esplicita richiesta, mi guardai bene dall’entrare in merito alla partita, tanto più che non eravamo in una “posizione morta” ovvero una posizione nella quale non era possibile dare matto e lasciai che i giocatori continuassero. Il mio intervento arrivò solamente al termine della partita quando, prima la bandierina del Nero, poi quella del Bianco, caddero (entrambi presi dalla foga del gioco non se ne accorsero).
A quel punto, dichiarai patta la partita.
Premesso che, entrambi i giocatori erano sostanzialmente contenti del risultato, il giocatore coi Neri mi chiese (con fermezza ma con cortesia!) come mai non avessi dichiarato prima patta la partita, visto che stavo osservando il gioco da un po’ di tempo e lui mi aveva ripetutamente guardato per invitarmi ad intervenire.
Spiegai al mio interlocutore che, innanzitutto l’intervento d’ufficio dell’arbitro in una partita lampo può avvenire solamente in casi particolari, come ad esempio, dichiarare patta quando entrambe le bandierine sono cadute.
“Ma noi avevamo fatto cinquanta mosse, le avevo contate!” fu la replica simpatica e un poco ingenua del giocatore.
A parte il fatto che, non mi era stata fatta nessuna richiesta ufficiale di intervento, (guardare alternativamente arbitro e scacchiera non costituisce di per sè una valida richiesta!) avrei dovuto dichiarare patta sulla base dell’affermazione di un solo giocatore (ovviamente l’altro, in possesso della Torre, non sarebbe stato d’accordo!) che sosteneva aver fatto le fatidiche 50 mosse per l’aggiudicazione della patta.


“Ma allora come avrei dovuto fare, visto che nel lampo non si scrive?”. Se il giocatore avesse chiesto le 50 mosse, l’arbitro avrebbe iniziato a contarle ad alta voce; allo scadere della 50ª il giocatore avrebbe dovuto reiterare la richiesta e la patta sarebbe stata immediatamente concessa. Probabilmente, si tratta di una regola poco conosciuta nei tornei lampo, ma che spesso consente di salvare il mezzo punto alla parte in difficoltà ( immaginate Re + Alfiere + Cavallo contro Re ).
Feci peraltro osservare che, anch’egli avrebbe potuto vincere qualora all’avversario fosse caduta la bandierina, in quanto come ognuno potrà facilmente verificare, esiste la posizione nella quale il Cavallo può dare matto anche in presenza della Torre.  In altri termini, se cade la bandierina dell’ avversario, la partita è vinta se e’ possibile raggiungere (con qualunque sequenza di mosse legali) una posizione in cui i pezzi diano matto.
Torneremo ancora sulla casistica del gioco lampo, in quanto particolarmente ricca, ma per il momento qualora abbiate richieste da formulare durante una partita, che siano ragionevoli e non arrechino disturbo all’avversario, consiglio di fermare l’orologio e chiamare il direttore di gara.

avatar Scritto da: AF Claudio Tornaboni (Qui gli altri suoi articoli)


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