Khanty Mansiysk, un pronostico siberiano

Perché, mi son chiesto, non provare ad azzardare un bel pronostico (torneo uomini, intanto) per l’Italia e per i primi dieci team del torneo olimpico ?

Non costa nulla, al massimo la brutta figura di non averci azzeccato. E poi i pronostici sono fatti apposta per essere smentiti, altrimenti che gusto c’è?

Ebbene, l’Italia è n. 31 del seeding (Elo medio 2583), ma la squadra è giovane, motivata, reduce da buoni risultati e non avrà difficoltà a sopravanzare (se i ragazzi si esprimeranno tutti ai loro migliori livelli) almeno una decina di compagini che sulla carta la precedono. Credo che,  a parte le prime dieci, ci possiamo misurare alla pari con chiunque. Di sicuro faremo meglio della Norvegia di Carlsen, anche se loro sono più abituati di noi a certi climi siberiani.

Penso che Soloscacchi ci parlerà diffusamente, nei prossimi giorni, dei nostri ragazzi e delle ragazze.

Inoltre l’Italia è al completo (o no?), mentre per la Francia, ad esempio, non c’è Bacrot, per l’India non c’è Anand e adesso pare che i romeni Nisipeanu e soci abbiano dato forfait in blocco per contrasti con la loro federazione.

Conterà tantissimo avere nervi saldi ed anche un pizzico di fortuna, perché saranno decisivi per il piazzamento, come sempre in questo tipo di competizioni, gli accoppiamenti (e il gioco) del penultimo e dell’ultimo turno.

E per il podio ?

Non saliranno sul podio e non arriveranno neppure tra le prime 6 i bi-campioni uscenti di Armenia (n. 6 del seeding, 2698 Elo): negli ultimi anni hanno perso alcuni affidabili elementi (K.Asrian, S.Lputian, T.L.Petrosian), difficilmente Sargissian potrà replicare Torino e Dresda,  Akopian è piuttosto in declino e il n. 1 Aronian non pare nel suo miglior momento. Auguro naturalmente ai simpatici armeni, che hanno un grandissimo spirito di squadra, di sapermi smentire, ma ne dubito assai.

Non saliranno sul podio neppure le altre due premiate di Dresda, Israele e Stati Uniti (qui n. 11 e 9, rispettivamente con Elo 2676 e 2691): non credo molto nella solidità degli statunitensi guidati da Kamsky (comunque già terzi anche a Torino 2006) , mentre l’inossidabile Gelfand potrebbe sì portare Israele molto vicino alle prime, ma gli israeliani hanno una squadra per tre quinti diversa da quella medagliata a Dresda 2008.

La Francia (n. 10, 2681) gioca la carta Tkachiev in prima anziché quinta scacchiera: vedremo se questa tattica produrrà frutti (e quanto  Tkachiev sarà effettivamente utilizzato), ma io  non punterei troppi denari sull’equipe transalpina.

Il vice campione mondiale Topalov guida la Bulgaria (n. 8, 2693): ecco chi potrebbe fare la sorpresa se Veselin avesse voglia di rischiare, con Cheparinov e soprattutto con un Kiril Georgiev apparso in grande spolvero nelle ultime settimane. Tuttavia non dimentichiamo che i bulgari nelle competizioni a squadre hanno quasi sempre deluso. E poi: il quattordicenne Berbatov sarà abbastanza maturo ?

L’ Azerbaijan (n.7, 2694) di Mamedyarov e Radjabov avrebbe potuto lottare persino per la vittoria assoluta se avesse schierato in terza il discusso Gashimov, escluso, pare, per motivi disciplinari: una decisione, questa, che gli azeri potrebbero rimpiangere.

Non vedo per niente fra le prime sei-sette l’ Ungheria (n.5, 2698): non sarà facile per un Leko ed un Almasi piuttosto spenti andare molto oltre il 50% dei punti e non ritengo che la brava Judit Polgar ed il fresco campione nazionale Berkes possano compensare a sufficienza; si tratta comunque di una squadra assai solida, ma certo lontana da quella che fu di Portisch e Ribli.

La n. 4 (2702) del seeding è Russia 2 del pimpante Nepomniachtchi: vuoi vedere che i russi, fuori dal podio nelle ultime due edizioni, vi piazzano stavolta ben due squadre ? E’ vero che gli altri componenti di Russia 2 non hanno fatto sfracelli quest’anno, però giocano in casa e sono motivati dalle sfide interne.

Al n.3 (2703) c’è la Cina, seconda a Torino 2006, soltanto settima a Dresda ma sempre sul punto di esplodere, con due coriacei campioni in prima e seconda scacchiera e con un Bu Xianghzi che in terza potrebbe dare la paga a molta gente.

Che dire di Ucraina (n. 2, 2737) e di Russia 1 (n.1, 2749) ? Qui non si può prescindere dal considerare la posizione   dell’ex n. 2 ucraino Karjakin, novello russo. Se il giovanotto fosse ancor oggi fra gli ucraini avrei dato senza dubbio per favorita l’equipe di Ivanchuk,  Eljanov e Ponomariov, tutti provenienti da un’ottima annata. Allo stato dei fatti, invece, Russia 1 parrebbe un tantino superiore, grazie appunto al neo-acquisto e con un Malakhov riserva di lusso giungendo da un’altisonante prestazione nel campionato a squadre cinese.

In definitiva: Russia 1 e Ucraina per la vittoria assoluta; per il 3° posto Russia 2, Cina e Bulgaria.  Sorprese ? Forse l’Olanda (n.13, 2665), se Van Wely “tiene” in prima e con Anish Giri da seguire in quarta, o la Polonia (14, 2662) di Wojtaszek, o Russia 3 (20, 2616) di Jakovenko o Cuba (21, 2614) dell’ostico e petrosianesco Dominguez Leinier. Il Vietnam (28, 2587) di Le Quang Liem farà sicuramente molto bene.  Peccato manchi Anand, l’India (17, 2645) poteva essere molto temibile, l’Inghilterra (12, 2673) è una mina vagante, può arrivare 7ª o 27ª, come pure la Spagna (15, 2658) di un risorto Shirov. Una curiosità: la Serbia (22, 2609) schiera i suoi giocatori in ordine inverso di Elo.

Mette invece un poco di tristezza vedere la Lettonia appena 58ª (2472) nel seeding.

Stiamo per partire con le Olimpiadi siberiane, forza ragazzi col passo-spinta e speriamo di aver indovinato la preparazione, la sciolina  e gli sci ! Non fate prender freddo ai cavalli e, come ci ricordano Nabokov, Zenone e Mauro: un sigaro ogni tanto sì, ma niente vodka !

Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)