La redazione è lieta di presentare questo interessante articolo con partita commentata scritto da Bilguer74, personaggio ben conosciuto in campo nazionale, sul Campionato Italiano appena terminato (nella foti FSI: Bruno contro Vocaturo).
Lexy Ortega vince il 69° campionato italiano assoluto, svoltosi a Sarre in Val d’Aosta, superando allo spareggio rapid Michele Godena. Un verdetto giusto, sostanzialmente, in un torneo avvincente dove nessuno è rimasto imbattuto. L’ex cubano Ortega si laurea campione italiano alla sua prima presenza dopo l’ottenimento della cittadinanza: una vittoria meritata, benché raggiunta sul filo di lana degli spareggi. I due Grandi Maestri si conoscono bene, entrambi da anni militano assieme per i colori della squadra di Marostica, si stimano e si rispettano vicendevolmente. Michele Godena, sconfitto nella gara ufficiale in sole 22 mosse dopo l’incerta apertura, ha voluto rifarsi a tutti i costi, forzando troppo la mano in posizioni a lui superiori, ma a corto di tempo. Ortega ha saputo aspettare, con estrema saggezza, giocando “all’italiana”, per vincere in contropiede. I meriti dei due compagni di squadra in questa finale sono enormi.
I più si attendevano un exploit dei tre moschettieri dell’89, predestinati ad un futuro radioso, mentre il responso finale premia la vecchia guardia, Ortega, Godena, D’Amore, Bruno. Giocatori che hanno saputo mantenersi al passo dei tempi, talenti da sempre, preparati a reggere l’urto di una generazione con vent’anni di meno sulle spalle.
Carlo D’Amore ha meritatamente strappato il podio agli spareggi rapid ai contendenti Fabio Bruno e Denis Rombaldoni. Non bisogna mai dimenticare che lo psichiatra romano non è un professionista degli scacchi, gioca poco rispetto agli altri big, ma mantiene un punteggio da sempre a ridosso dei 2500. Qualcosa vorrà pur dire… Fabio Bruno, combattente di razza, non si è cucito addosso i panni del Direttore Tecnico, ma si è buttato a testa bassa nel caos, con partite intense e senza compromessi, sconfiggendo spesso il battistrada di turno.
Denis Rombaldoni è stato il più in palla dei ventenni. Partito con un po’ troppe patte all’inizio, ha disputato un torneo all’insegna della regolarità, con una sola sconfitta subita per opera di D’Amore.
Qualcosa di più era lecito attendersi dai suoi coetanei Sabino Brunello e Daniele Vocaturo. Sabino ha avuto in questo 2009 alti e bassi che lo hanno portato ad alternare prestazioni come lo strabiliante 7 su 7 nella serie master a Senigallia con performance da capogiro, a tornei di basso profilo come Bratto dello scorso agosto. Daniele ha avuto in 1.d4 la sua bestia nera: tre sconfitte consecutive, due con la prediletta Est Indiana ed una con un Gambetto di Donna rifiutato. Può consolarsi con la combinazione sicuramente più bella, il sacrificio di Donna Dxf8+ con cui ha sconfitto Daniele Genocchio. Quest’ultimo ha dato sprazzi di bel gioco ed ha sprecato alcune situazioni favorevoli, mancando la tanto attesa norma di Maestro Internazionale. Axel Rombaldoni, Alessio Valsecchi ed Andrea Stella sono tre giovani promettenti, che potranno fare tesoro di questa straordinaria esperienza: hanno buoni istruttori alle spalle che sapranno guidarli verso un futuro scacchistico che guarda loro con favore.
Carlos Garcia-Palermo, il più “anziano” partecipante alla finale, è stato l’ombra di se stesso. Ha spesso cercato in apertura linee alternative per evitare la superpreparazione teorica dei più giovani, commettendo però nel medio gioco errori di valutazione, anormali per un GM della sua esperienza.
Bilguer74
Elo Punti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 Perf
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1: Ortega, L 2459 7.5 X 1 = 0 = = = 1 1 = 1 1 2593
2: Godena, M 2537 7.5 0 X = 1 = = = = 1 1 1 1 2585
3: D'Amore, C 2489 6.5 = = X 0 1 0 = 1 1 = = 1 2522
4: Bruno, F 2460 6.5 1 0 1 X = = 1 0 1 = 1 0 2524
5: Rombaldoni, D 2504 6.5 = = 0 = X = 1 = = 1 1 = 2520
6: Brunello, S 2507 6.0 = = 1 = = X = = 0 0 1 1 2491
7: Vocaturo, D 2500 5.5 = = = 0 0 = X 1 1 1 0 = 2456
8: Genocchio, D 2464 5.0 0 = 0 1 = = 0 X = 1 = = 2423
9: Rombaldoni, A 2442 4.5 0 0 0 0 = 1 0 = X = 1 1 2396
10: Valsecchi, A 2336 4.0 = 0 = = 0 1 0 0 = X 0 1 2369
11: Stella, A 2346 3.5 0 0 = 0 0 0 1 = 0 1 X = 2337
12: Garcia Palermo, C 2475 3.0 0 0 0 1 = 0 = = 0 0 = X 2283
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Scritto da:
Riccardo Del Dotto (
Qui gli altri suoi articoli)
69°Cia: quando a vincere è la vecchia guardia
Lexy Ortega vince il 69° campionato italiano assoluto, svoltosi a Sarre in Val d’Aosta, superando allo spareggio rapid Michele Godena. Un verdetto giusto, sostanzialmente, in un torneo avvincente dove nessuno è rimasto imbattuto. L’ex cubano Ortega si laurea campione italiano alla sua prima presenza dopo l’ottenimento della cittadinanza: una vittoria meritata, benché raggiunta sul filo di lana degli spareggi. I due Grandi Maestri si conoscono bene, entrambi da anni militano assieme per i colori della squadra di Marostica, si stimano e si rispettano vicendevolmente. Michele Godena, sconfitto nella gara ufficiale in sole 22 mosse dopo l’incerta apertura, ha voluto rifarsi a tutti i costi, forzando troppo la mano in posizioni a lui superiori, ma a corto di tempo. Ortega ha saputo aspettare, con estrema saggezza, giocando “all’italiana”, per vincere in contropiede. I meriti dei due compagni di squadra in questa finale sono enormi.
I più si attendevano un exploit dei tre moschettieri dell’89, predestinati ad un futuro radioso, mentre il responso finale premia la vecchia guardia, Ortega, Godena, D’Amore, Bruno. Giocatori che hanno saputo mantenersi al passo dei tempi, talenti da sempre, preparati a reggere l’urto di una generazione con vent’anni di meno sulle spalle.
Carlo D’Amore ha meritatamente strappato il podio agli spareggi rapid ai contendenti Fabio Bruno e Denis Rombaldoni. Non bisogna mai dimenticare che lo psichiatra romano non è un professionista degli scacchi, gioca poco rispetto agli altri big, ma mantiene un punteggio da sempre a ridosso dei 2500. Qualcosa vorrà pur dire… Fabio Bruno, combattente di razza, non si è cucito addosso i panni del Direttore Tecnico, ma si è buttato a testa bassa nel caos, con partite intense e senza compromessi, sconfiggendo spesso il battistrada di turno.
Denis Rombaldoni è stato il più in palla dei ventenni. Partito con un po’ troppe patte all’inizio, ha disputato un torneo all’insegna della regolarità, con una sola sconfitta subita per opera di D’Amore.
Qualcosa di più era lecito attendersi dai suoi coetanei Sabino Brunello e Daniele Vocaturo. Sabino ha avuto in questo 2009 alti e bassi che lo hanno portato ad alternare prestazioni come lo strabiliante 7 su 7 nella serie master a Senigallia con performance da capogiro, a tornei di basso profilo come Bratto dello scorso agosto. Daniele ha avuto in 1.d4 la sua bestia nera: tre sconfitte consecutive, due con la prediletta Est Indiana ed una con un Gambetto di Donna rifiutato. Può consolarsi con la combinazione sicuramente più bella, il sacrificio di Donna Dxf8+ con cui ha sconfitto Daniele Genocchio. Quest’ultimo ha dato sprazzi di bel gioco ed ha sprecato alcune situazioni favorevoli, mancando la tanto attesa norma di Maestro Internazionale. Axel Rombaldoni, Alessio Valsecchi ed Andrea Stella sono tre giovani promettenti, che potranno fare tesoro di questa straordinaria esperienza: hanno buoni istruttori alle spalle che sapranno guidarli verso un futuro scacchistico che guarda loro con favore.
Carlos Garcia-Palermo, il più “anziano” partecipante alla finale, è stato l’ombra di se stesso. Ha spesso cercato in apertura linee alternative per evitare la superpreparazione teorica dei più giovani, commettendo però nel medio gioco errori di valutazione, anormali per un GM della sua esperienza.
Bilguer74
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