Olimpiadi al femminile

Sapevate tutti che la Russia non aveva mai vinto le Olimpiadi di scacchi al femminile ? (scrivo, badate, come se già avessero matematicamente vinto queste Olimpiadi).

Sì, perché dopo l’ultimo successo della ex-URSS a Dubai ne1 1986, le ragazze di Mosca e dintorni avevano poi collezionato soltanto tre medaglie d’argento e fra il 1998 ed il 2004 non avevano saputo opporsi all’egemonia delle cinesi. Eppure la loro squadra era spesso stata data per favorita. A Dresda furono appena quarte.

Sembrava che Tatiana, Nadezha e Alexandra, 24, 25 e 26 anni rispettivamente, fossero più adatte alle competizioni individuali che a quelle a squadre.

Sembrava, perché l’impresa che stanno realizzando a K.M. è finora notevole. Pensate che vengono da 8 matches vittoriosi consecutivi, e qualcuno in maniera pesante come quello con l’Ungheria.

Ora le sorelle Kosintseva e le loro compagne hanno 16 punti e 3 di vantaggio sulla Serbia, che stanno affrontando oggi mentre scrivo. Pensate che potrebbero bastare loro semplicemente dodici partite patte negli ultimi 3 turni per assicurarsi finalmente l’oro. Beh, hanno praticamente ammazzato la gara.

Un po’ me ne dispiace, perché col cuore mi sentivo vicino alla Georgia e all’Armenia.

Alla Georgia perché questa terra ha dato i natali a due grandi campionesse come Nona Gaprindashvili (quasi 70 anni ormai, ma ancora in gambissima) e Maia Chiburdanidze (quasi 50 anni e trascinatrice dell’oro georgiano di Dresda 2008). Comunque la Georgia è n. 5 del seeding e fino al passo falso di ieri con la Serbia si era ben comportata, specialmente con Salome Melia (ora 6 su 8) in terza scacchiera.

All’Armenia perché ci gioca una mia beniamina, la bella e simpatica Lilit Mkrtchian (posso parlarne tranquillamente perché mia moglie è fra quei pochi che in Italia ancora non leggono “Soloscacchi”).

E’ in suo onore che ho chiamato Lilith un delle mie tante gatte. Ma la ventottenne Lilit sembra aver perso (4,5 su 8) la grinta di qualche anno fa (se mai di grinta si può parlare per una fanciulla così dolce) e non pare sufficiente la brillante prestazione della prima scacchiera Elina Danielian (p. 7 su 8, ma oggi sta perdendo contro Eva Repkova) per portare così in alto l’Armenia.

Vado a parlare di come si stanno comportando le altre squadre che seguono Russia/1 (p.16) e Serbia (p.13) e che sono Russia/2 (p. 13), Cina, Georgia, Ucraina, Cuba, Ungheria, India, Bulgaria e Croazia (tutte a p. 12). La prestazione individuale migliore in assoluto è fin qui della cubana Yaniet Lopez Marrero (6,5 su 7 in 3^ scacchiera), mentre la migliore in rapporto al proprio Elo è dell’azera Zeinab Mamedjarova (6 su 8 in prima). La Croazia, come la Serbia, è una mezza sorpresa.

Mentre scrivo queste righe faccio un salto su ChessBomb e vedo che Valentina Gunina, 4ª scacchiera russa, ha già vinto in 30 mosse con l’avversaria serba. Ma attenzione! Kosteniuk perde contro Stojanovic. Tuttavia dopo poco N.Kosintseva ribalta un finale difficile contro Irina Chelushkina, anche grazie allo zeitnot dell’avversaria ! Merita qui senz’altro una menzione la bravissima e poco conosciuta serba Andielija Stojanovic (classe 1987, WGM Elo 2337, p. 7,5 su 9 in terza scacchiera), ma Russia/1 stasera è virtualmente campione olimpica !

Con la coda dell’occhio vedo anche gli altri risultati e m’accorgo che Caruana e Brunello (match uomini Italia-Brasile) hanno già vinto (e con il nero!), magnifico viatico per il morale e per un gran finale di torneo.

Parliamo adesso delle nostre ragazze, che fino a metà torneo avevano fatto faville, con 4 vittorie nei primi 5 matches e con Olga Zimina partita a razzo (5 su 5). Forse i sorteggi non sono stati troppo fortunati ed era difficile non perdere contro India (n.8) e Slovacchia (n.15), ma contro l’Islanda (n.69) si poteva onestamente auspicare qualcosa di più di un pareggio.

Questo lo score individuale fino all’ottavo turno compreso: Elena Sedina 1 su 5, Olga Zimina 5,5 su 7, Marina Brunello 4 su 8, Mariagrazia De Rosa 4,5 su 8, Marianna Chierici 0,5 su 4.

Ora siamo al 44° posto con altre 15 squadre e con 9 punti su 16, speriamo di risalire posizioni e di allontanare la stanchezza che pare essersi affacciata. Aggiornamento dell’ultima ora: Italia batte Austria 2,5 a 1,5; stiamo risalendo !

A proposito di stanchezza, ricordo un’intervista che Alexandra Kosteniuk rilasciò 5 anni fa ad un quotidiano italiano e nel corso della quale così si espresse “Ci vuole una preparazione fisica perfetta per sostenere la fatica di una partita che può durare sette ore. Una volta Karpov disse che le donne a scacchi sono più deboli degli uomini perché sono fisicamente meno forti. Non ci avevo mai pensato, poi mi sono detta che è vero. E’ per questo che, insieme allo studio della teoria e all’allenamento sulla scacchiera, ogni giorno passo ore in piscina oppure a correre”. Quest’anno Alexandra & C. corrono per davvero !

Ecco una facile vittoria della Kosteniuk nel match vinto per 4 a 0 contro le ungheresi.

Alexandra Kosteniuk (2524) vs. Szidonia Vajda, 1-0
Khanty-Mansiysk, 2010

1.e4 e5 2.Cf3 d6 3.d4 exd4 4.Cxd4 Cf6 5.Cc3 Ae7 6.g3

Posizione dopo 6.g3

l’apertura del fianchetto di Re è inconsueta nel trattamento della Philidor; qui sembrano più consone Ac4 o Ae2 o Af4, ma forse Alexandra vuol portare il Nero fuori dalle vie più battute

d5 7.e5 Cg4 8.Ag2 c6

e infatti alla Vajda manca il coraggio di replicare incisivamente con …c5

9.f4 Ch6 10.O-O Cf5 11.Cxf5 Axf5 12.g4 Db6+ 13.Rh1 Ad7 14.f5 Ca6 15.a4 Ab4 16.Ce2 h5 17.gxh5 O-O-O 18.Cd4 c5