Storie minime: la Saar

Scritto da:  | 25 Ottobre 2010 | 10 Commenti | Categoria: C'era una volta, Curiosità, Stranieri

Otto Benkner, miglior giocatore della Saar

Olimpiadi di Amsterdam, 7 settembre 1954, il wonder team yugoslavo (composto da Gligoric, Trifunovic, Rabar e Matanovic) che battaglierà fino alla fine contro URSS e Argentina, conquistando il terzo gradino del podio, viene inopinatamente sconfitto dalla cenerentola del torneo, la Saar. Ma perchè, la Saar è una nazione, qualcuno dirà?

La bandiera della Saar

Ebbene si, anzi, no. La sarebbe potuta diventare. Piccolissimo territorio al confine tra la Germania e la Francia, già tra le due guerre era amministrata dalla Società delle Nazioni, ma scelse nel 1935 l’annessione alla Germania, con un plebiscito.

Il plebiscito del 1935

Dopo la seconda guerra mondiale,  il Saarland ricadde  sotto amministrazione francese. Francia e Germania decisero nel 1954  di istituire un Saarland indipendente, ma questo progetto venne rifiutato da un plebiscito. Finchè il 1° gennaio 1957 venne definitivamente inglobata nella Germania Ovest.

Nel 1957 viene annessa alla Germania Ovest

Territorio di 2570 km² e un milione di abitanti, è oggi il più piccolo e il meno popolato stato della Germania.

La piccola Saar, parte della grande Germania

Nei suoi pochi anni di vita semi-indipendente, comunque, la Saar ebbe l’occasione di schierare la sua formazione in ben tre Olimpiadi scacchistiche.

Olimpiadi di Helsinki 1952

Nel 1952, ad Helsinki, giunse 24a su 25 squadre, ma diciamo subito che il risultato non era così negativo, se fece gli stessi punti dell’Islanda, e mezzo in meno di Norvegia e Svizzera, tutte squadre con una buona tradizione. Il giocatore più esperto della pattuglia, Otto Benkner, si tolse la soddisfazione di battere Pachman.

Olimpiadi di Amsterdam 1954

Nel 1954, ad Amsterdam, nel girone eliminatorio vi fu la grande sorpresa. Considerato che la Yugoslavia era fuori portata (un match amichevole era terminato 18-2 per i balcanici), venne lasciato riposare Benkner, ma quello che successe ha dell’incredibile. Lorson bloccò sul pari Gligoric, col nero, mentre Kastel e Weichselbaumer, due giocatori che nella storia degli scacchi comparvero solo in questa occasione, liquidarono con autorità Rabar e Matanovic!

Quello fu un evento isolato, ma comunque la Saar si comportò bene, giungendo 22a su 26 squadre, e seppe pareggiare contro Italia, Danimarca e Finlandia. Il numero uno Benkner giocò benissimo, realizzando 10/16 e sconfiggendo Yanofsky, Paoli e Bent Larsen.

Olimpiadi di Mosca 1956

Nel 1956, poco prima della riunificazione alla Germania, vi fu la terza partecipazione Olimpica, a Mosca. La Saar giunse seconda in finale C, e 26a su 34 squadre. il miglior risultato individuale fu il pareggio di Lorson contro Smyslov.

Un breve racconto, una nazione mai nata, una piccola pagina di scacchi.

avatar Scritto da: cserica (Qui gli altri suoi articoli)


10 Commenti a Storie minime: la Saar

  1. avatar
    Martin Eden 25 Ottobre 2010 at 01:07

    Questi sono gli articoli per cui ci entusiasma e ci fa sentire orgogliosi di far parte di SoloScacchi! Stupendo!! Complimenti!!!

    • avatar
      Mongo 25 Ottobre 2010 at 10:44

      Vero!!! C’è proprio tutto: scacchi, storia, geografia… Questa è Cultura.
      Ottimo lavoro

  2. avatar
    jazztrain 25 Ottobre 2010 at 07:03

    Wow! Che storia interessante e coinvolgente, qui nulla è lasciato al caso. Complimenti sinceri al fondatore per aver estratto dal cilindro una storia poco conosciuta.

  3. avatar
    Marramaquìs 25 Ottobre 2010 at 07:05

    Proprio così, Martin Eden. Cserica, con te e gli altri, ha saputo ripristinare l’I.C.I. senza che nessuno possa lamentarsene.
    I.C.I. = Informazione, Cultura, Immagine !
    E la cosa più bella, a differenza della vecchia ICI, è che qui nessuno deve pagare e nessuno è pagato.
    Complimenti anche da parte mia. Bravissimi !

  4. avatar
    visarjan 25 Ottobre 2010 at 22:15

    articolo bellissimo !

  5. avatar
    diego marchiori 25 Ottobre 2010 at 23:01

    Articolo stupendo, una realtà che non conoscevo. grazie per aver portato alla luce una storia poco conosciuta, di solito sono le più interessanti. Complimenti!

  6. avatar
    francisco calderon 26 Ottobre 2010 at 00:57

    La Geografía, la Historia y el Ajedrez, una trilogúia indisoluble… ! Interesante história del Sarre.
    Cuánto se aprende de Geografía e Historia mediante el Ajedrez…!!!

  7. avatar
    Davide Giovanelli 26 Ottobre 2010 at 07:34

    Bravo cserica, articolo molto bello, complimenti.

  8. avatar
    carla ramos 26 Ottobre 2010 at 09:30

    😛
    molto interessante!!!

  9. avatar
    YG 26 Ottobre 2010 at 14:22

    Come mi piace Soloscacchi… :)

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