Antiochia, il Mondiale Panettone

Scritto da:  | 12 Dicembre 2010 | 4 Commenti | Categoria: Campionati, Internazionale

ovvero “ahi, ahi, cose turche ad Hatay!”, appunti critici e altro in margine al Campionato Mondiale Donne…

Hatay è una storica e bella regione della Turchia con affaccio sul Mar Mediterraneo, al confine con la Siria.  Ne è capoluogo l’antichissima e biblica Antiochia, oggi Antakya.

Posta sulla riva del fiume Oronte, in una fertile vallata sotto alte ma dolci montagne dalle forme di panettone, Antiochia era un tempo città lussuosissima. Il suo museo conserva una delle più ricche collezioni esistenti di mosaici romani. Una interessante curiosità, non a tutti nota, è che il termine “cristiano”, attribuito ai seguaci di Gesù Cristo, venne coniato per la prima volta proprio ad Antiochia.

Dal 2 al 24 Dicembre si svolgerà qui il Campionato Mondiale Individuale Donne.

Verrebbe quasi da dire “Ahi, ahi, cose turche ad Hatay!”, ma mi riferirei con ciò soltanto all’astruso regolamento e non certo all’organizzazione o ai simpatici abitanti della regione di Hatay. Anzi, personalmente apprezzo moltissimo la popolazione turca, soprattutto per la grande sensibilità che in genere sa dimostrare nei confronti della natura e del mondo animale.

Ma le regole del mondiale femminile sono, sfortunatamente per molti, quelle che vado qui a descrivere. Il Panettone Mondiale sta per iniziare !

Hanno avuto diritto di partecipare a questa fase finale del Campionato del Mondo Donne: le quattro semifinaliste del precedente mondiale, le due campionesse mondiali under 20 del 2008 e 2009, le 5 migliori della lista rating FIDE fra luglio 2008 e gennaio 2009, un gruppo di giocatrici uscite dai tornei zonali di qualificazione e  n. 2 “candidate del Presidente” (mah, questa poi ?! … ).

C’è dunque un “tabellone” di 64 scacchiste, che si affronteranno ad eliminazione diretta su matches di 2 partite (40 mosse x 90 min. + 30 min.) in 2 giorni successivi + eventuali tiebreaks decisivi al 3° giorno.

E così per il secondo, terzo, quarto e quinto turno, quando saranno rimaste ad affrontarsi solo 4 giocatrici.

Per i tiebreaks si prevedono due partite rapide di 25 minuti (+10 sec/mossa) e, in caso di parità, altre due partite lampo di 5 minuti (+ 10 sec/mossa).  Se il punteggio è ancora pari, allora decide un’ ulteriore ultima partita (“morte improvvisa”) in cui il Bianco ha 6 minuti ed il Nero 5. Chi vince il sorteggio sceglie il colore. Se la partita è patta, passa il turno il Nero.

Le due semifinaliste vittoriose giocheranno fra loro il match di finale sulla distanza di 4 partite su 4 giorni consecutivi + tiebreak eventuale al 5° giorno, anch’esso su 4 partite di 25 minuti.  Poi, eventualmente, si passerà a due blitz di 5 minuti e alla “morte improvvisa” (blitz armageddon), con le stesse regole delle semifinali.

Alexandra Kosteniuk, campionessa del mondo in carica

Permettetemi di esporre su questo sistema la mia personale idea, che, sia ben chiaro, potrebbe essere lontana anni luce (non so) da quella degli altri amici della Redazione e da quella dei lettori.

Probabile che la vincitrice di Antiochia non sarà una donna che avrà demeritato il titolo, probabile pure che uscirà fra le migliori dell’attuale rating FIDE.

Probabile anche, però (ma nessuno lo potrà sapere mai), che si sarebbero potuti avere ben diversi risultati con altre regole, a mio parere di gran lunga più giuste di queste, che mi paiono, consentitemi, una vera e propria schifezza.

Non saremo mai convinti che chi vincerà ad Antiochia sarà stata la più brava giocatrice al mondo, la più meritevole di fregiarsi del massimo titolo, come lo furono di sicuro, ad esempio, Vera Menchik o Nona Gaprindashvili o Maia Chiburdanidze. Forse potrà essere la più in forma, la più fortunata, la più completa sulle varie specialità, la più salda di nervi, questo sì.

Capablanca o Lasker  si rivolterebbero nella loro tomba se potessero vedere queste moderne formule spettacolari, più attinenti ad uno show televisivo che ai princìpi del “nobil giuoco”. Dal punto di vista meramente tecnico questo sistema è improponibile e fastidioso, una vera lotteria che mi sembra una assurdità per l’attribuzione del titolo di Campionessa del Mondo.

Con il sistema in vigore una cosa è quasi certa: saranno spesso decisive  le partite “blitz”.  Ma voi, amici, avete mai visto in un mondiale di atletica leggera che quelli che sono stati i migliori sui mille o sui diecimila metri abbiano dovuto poi affrontarsi in una finalissima-spareggio sui 100 metri?  I 100 metri, è ovvio, sono una cosa diversa, un’altra specialità rispetto ai diecimila. Il mix di specialità in atletica esiste, ma si chiama decathlon, o eptathlon per le donne, ed è, infatti, tutta un’ altra gara, con altri specialisti ed altri titoli.

Non posso immaginare una campionessa mondiale che diventi tale grazie ad una o più partite lampo.  Non la sentirei mai come la vera campionessa, neppure se a vincere sarà una delle primissime della lista FIDE.

Mi si può obiettare: “Ma le eliminazioni dirette su più di due partite regolari darebbero luogo a fasi troppo lunghe e noiose, improponibili agli organizzatori. E i tornei all’italiana sarebbero fonti d’ ingiustizie: un conto è che tu affronti Maria al primo turno, quando Maria è in corsa come te, un altro conto è che tu l’ affronti all’ultimo quando Maria, ormai fuori gara, ti può concedere il punto pieno. E ancora: nei tornei all’italiana si favoriscono i giochi di squadra fra appartenenti alla stessa nazione”.

Va bene, tutto questo è giusto, ma non determinante e conclusivo per difendere le attuali sconclusionate regole.

Purtroppo, così com’è oggi, su un match secco di soli due turni basterà un unico errore a determinare il risultato ! Pensate: il mio gioco è superiore nella prima partita, ma il  mio avversario riesce a salvare il finale. Sono superiore anche nella seconda quando una sola svista (una sola!) mi butta fuori dal mondiale senza possibilità di appello. E se invece finisce 1-1, eccoci alla lotteria delle partite-lampo !  No, proprio non ci sto.

Perché allora non si fanno tre distinti campionati mondiali: blitz 5 minuti, rapid 25 minuti e tempi regolari di 90’+30’ ?  Possono andar bene tante formule, per carità, ma evitiamo di mischiare le carte e cerchiamo di tenere ogni specialità nel suo distinto recinto. Mettiamo un parafulmine alle lampo!

L’ottimo Aronian si è da pochi giorni e con gran merito laureato a Mosca Campione Mondiale Blitz. Interessantissimo torneo, grande spettacolo davvero (credo che ne riparlerò), ma pure parecchie  sviste clamorose. E gli errori, se non inficiano la regolarità del risultato (ci mancherebbe!), inficiano per definizione la qualità del gioco. E la qualità del gioco dovrebbe essere il massimo obiettivo per una Finale di Campionato del Mondo su tempi regolari!

Lasciamo, pertanto, il blitz nel suo dorato e spettacolare box, non lasciamogli inquinare i veri matches dei Campioni e delle Campionesse, facciamo che costoro abbiano almeno il tempo di gestire al meglio le prime 40 mosse di tutte le loro partite.

Cosa propongo io …… di diverso ? Consentitemi di provare, senza pretendere di aver trovato il meglio, ovviamente.

Propongo un torneo a sistema svizzero di 11 turni con 36 partecipanti: le prime 20 del rating FIDE, le 4 precedenti semifinaliste, le due ultime campionesse under 20, più altre 10 uscenti dai tornei zonali. Penso che undici partite siano abbastanza per far emergere quattro delle più meritevoli aspiranti al massimo titolo (una grande giocatrice almeno alla quarta piazza ci arriva). Soprattutto, si possono sbagliare una o due partite senza compromettere nulla. Inoltre, per evitare sospetti di “combine”, si potrebbe pensare d’inserire nel sistema di accoppiamenti una regola che eviti scontri fra giocatrici della stessa nazionalità negli ultimi due o tre turni.

Mosaici del museo di Antiochia

Poi, propongo che le prime quattro di questo torneo preliminare si affrontino, entro i due mesi successivi,  preferibilmente in altra località, su due semifinali di 6 partite (1 vs 4, 2 vs 3). In caso di parità nelle semifinali (3 a 3) va in finale chi ha il miglior risultato della prima fase .

Mi si obietterà: “ma così una delle due già parte avvantaggiata perché gli basta il 3 a 3”.

E che c’è di male? Ad Antiochia non parte forse avvantaggiata chi, sentendosi più forte nel blitz (talvolta chi ha un Elo inferiore) punta decisamente ad un 1-1 sui tempi regolari per poi lanciarsi nella “lotteria dove tutto può succedere”? E un tempo, non accadeva forse che in caso di parità mantenesse il titolo il campione uscente ?

Propongo infine che la finale si svolga nella stessa località delle semifinali, di seguito alle stesse, e che si sviluppi su (almeno) 10 partite (sempre, naturalmente, con normali tempi di riflessione). In caso di parità (5 a 5), sia nominata vincitrice chi ha realizzato più punti nella fase preliminare a sistema svizzero.

Insomma, mi piacerebbe vedere il blitz fuori dal mondiale assoluto.

Va be’! Basta, è tardi per elucubrazioni regolamentari, perché il campionato sta partendo e perché, senz’altro, avremo occasione per riparlarne e sentire il parere di chi ci legge e, probabilmente, anche qualche proposta migliore della mia.

La numero 1 di tabellone è la ventiseienne russa, campionessa uscente 2008, Alexandra Kosteniuk, n.2 è Humpy Koneru (attenti all’indiana che pare in grande forma!), n. 3 la giovane e determinata cinese Hou Yifan, poi via via Tatiana Kosintseva, Dzagnidze, Stefanova, Anna Muzychuk, Pia Cramling ecc…

Anna Muzychuk, n.7

Kateryna Lahno, n.11

La n. 11 del rating è l’ucraina Kateryna Lahno, campionessa blitz 2010 e quindi da seguire attentamente con questo tipo di formula, che pare tagliato su misura per lei.

Però, mi andrebbe quasi di azzardare un pronostico per Viktorija Cmilyte : la lituana è appena n. 12 di tabellone, ma da tempo è lì lì per ottenere un risultato di grande prestigio.

Credo che tra le 4 ex-campionesse in gara (che sono Kosteniuk, Zhu, Stefanova e Chiburdanize) solo la russa abbia qualche chances di farcela nuovamente.

L’Italia non ha rappresentanti, c’è invece Yelena Dembo, che al primo turno affronta la Munguntuul. Speriamo di vedere presto, qui, una sua bella vittoria commentata!

Natalia Pogonina, n. 23 (come vedete, ha i mezzi per suonarle a tutte)

Non sono presenti, tra i nomi di rilievo,  Nadezhda Kosintseva e la neo campionessa russa Alisa Galliamova.

Come al solito, non c’è Judit Polgar: ogni scelta è rispettabile, però è un gran peccato che nell’albo d’oro del mondiale donne mancherà, forse per sempre, il suo nome.

Ma adesso i motori si stanno scaldando e le partecipanti sono ormai ai nastri di partenza!

Vedremo, alla vigilia di  Natale, quale nome sarà uscito da questo strambo ma appassionante Mondiale Panettone e chi sarà pertanto a brindare più delle altre e a tagliare il più bel panettone dell’anno !   Auguri !


avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Antiochia, il Mondiale Panettone

  1. avatar
    Mandriano 2 Dicembre 2010 at 11:16

    Vorrei sentire un “pezzo” di Natalia Pogonina… si può?!? 😉

    • avatar
      jazztrain 2 Dicembre 2010 at 13:55

      Magari un brano di Jimi Hendrix!

      😀

  2. avatar
    Ernst 2 Dicembre 2010 at 11:20

    Occhio, cow-boy della pampa… e’ un attimo che quella ti suona la “stangata”! 😉

  3. avatar
    Luca Monti 15 Febbraio 2014 at 10:03

    Vorrei esprimere il mio senso di gratitudine verso il Marramaquis,il grande Mongo ed
    il simpatico Jas Fasola per i loro impagabili contributi quotidiani nel sito.Per i
    gli articoli ed impegno verso i Lettori dico a voi grazie.Estendendo il senso delle
    poche righe a tutte le persone di buona volontà operanti,ognuno con le proprie esperienze, in SoloScacchi. Marramaquis,grande Mongo e Jas Fasola,ogni bene a voi.
    Luca Monti.

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