Non ci interessa. In fondo il risultato ufficiale non ci interessa, noi ci emozioniamo per il ciclista che ha dominato la corsa, che ha lasciato tutti dietro a mangiar la polvere della propria ruota e che, appena vede il traguardo, alza le braccia al cielo per esultare vittorioso…
Manca ancora una partita alla conclusione, centocinquanta metri al traguardo, ma Daniele la sua corsa l’ha già vinta…
Come il grande Roger De Vlaeminck, Le Gitan, Daniele è andato in fuga sulle pietre del pavé del nord fin dalla partenza, ha fatto la corsa in fuga… ha forato tre volte ma è sempre ripartito, alla grande, come solo gli autentici fuoriclasse son in grado di fare… Ora, là in fondo, si vede il traguardo, lontano… vicino… e può esultare vittorioso, a braccia alzate… complimenti Campione!
La leggenda racconta che il grande De Vlaeminck, in quattordici Roubaix a cui ha preso parte (nove podi, un autentico record! con ben quattro vittorie, quattro secondi posti ed una medaglia di bronzo…, abbia forato solo tre volte…
Daniele da il perpetuo ed è campione!!!
Una prestazione eccezionale di Daniele. Una cosa ormai è chiara a tutto il mondo scacchistico: Daniele è uno scacchista di enorme talento! Le sue partite non sono mai banali, lui rischia sempre e cerca sempre il risultato pieno. Oggi una patta equivaleva ad una vittoria e l’ha ottenuta in un modo spettacolare!
Complimenti al “nostro” campione, complimenti ai suoi allenatori e a chi ha saputo supportarlo fino ad ora: una bella vittoria anche per loro.
Nonostante gli bastasse una patta, ha rischiato anche quest’oggi; a gioco corretto probabilmente il sacrificio (28.Tg3) era sbagliato, ma tra umani (Tal docet) si può osare. Che carattere! Complimenti!
Complimenti a Daniele e grazie per l’accostamento al grande Roger de Vlaeminck, il mio ciclista preferito, uno dei pochi che poteva metere la sua ruota davanti a quella del Cannibale.
Roger era, come si suol dire, matto come un cavallo, ma per dire che corridore era, in un momento in cui il ciclismo (oltre che dal doping) è devastato dalle super-specializzazioni, nel Giro del ’75 (vinto da Bertoglio su Galdos) fu capace di vincere 7 tappe. In pochi giorni vinse per distacco, in volata sul gruppo compatto e nella tappa dolomitica battendo facilmente in volata gli scalatori da cui non si era fatto staccare.
A mio modo di vedere il corridore dalla classe più cristallina che abbia visto, insieme a Beppe Saronni e a Moreno Argentin.
Auguro a Daniele anche anche solo la metà dei successi di Roger (aggiungiamo 3 Sanremo, 2 Giri di Lombardia, Fiandre, una ventina di tappe al Giro, un mondiale di ciclocross.. )
Fu come Ivanchuck: gli mancò solo il mondiale (secondo nel 75 dietro a Kuiper)