Lo studio scacchistico è una affermazione di risultato che deve essere dimostrata partendo da una posizione determinata dall’autore in base alla propria creatività o perchè ripresa dal gioco reale ed adattata appunto per l’analisi. In genere la soluzione è nascosta, complessa e brillante. Personalmente preferisco gli studi con posizione iniziale dei pezzi compatibile con una naturale successione di mosse, senza moltitudine di varianti complesse, ma con l’idea solutiva intrigante, “ ah , se mi capitasse in partita “. Lo studio seguente è semplicissimo per soluzione e varianti ma molto carino.
La soluzione? Trovatela voi, e se proprio non ci riuscite, è in fondo all’articolo.
Il forte giocatore e compositore cecosolovacco è anche autore della “manovra Prokes”, un metodo per pareggiare nel seguente finale:
La missione sembra impossibile, e dopo le mosse 1.Rg4, e2 2.Tc1+, Rd4 3.Rf3,d2 , giungiamo nella seguente posizione:
E qui il bianco gioca 4.Tc4+, Rd3 5.Td4+, Rxd4 6.Rxe2, Rc3 7.Rd1, Rd3 stallo!
Vediamo infine la soluzione dello studio bonsai:
1.Ca5, b2 2.Cb3+, Axb3 3.Ra3! e se il nero promuove a donna o torre, è stallo! Se promuove a cavallo perde l’alfiere.
Esempi semplici ed eleganti, che possono aver riscontro anche in partita. Ovvero l’ideale. Ottimo!
La manovra di Prokes – molto utile.. – la conoscevo, ma solo dalla pratica..
Per quanto riguarda lo studio ” bonsai ” ( !? ), lei, caro Maestro-fido- , ormai si diverte così…