Tortura Catalana

Scritto da:  | 26 Maggio 2011 | 4 Commenti | Categoria: Mediogioco, Partite commentate, Strategia

Ecco l’analisi della decisiva e drammatica sesta partita del match dei Candidati che ha permesso a Boris Gelfand di sconfiggere Alexander Grishuk e sfidare, l’anno prossimo, Anand per il titolo di Campione del Mondo…

GM Boris Gelfand vs. GM Alexander Grishuk 1-0
Kazan, FIDE Candidates Matches 2011

1.d4 Cf6 2.c4 g6 3.Cf3 Ag7 4.g3

4.g3: l'inizio della Tortura Catalana

Quando vedete questa mossa sapete che ben difficilmente si potrà sfuggiare ad una lunga battaglia strategica, una vera e propria “tortura catalana”.

4…d5 5.cxd5 Cxd5 6.Ag2 Cb6 7.Cc3 Cc6 8.e3 O-O 9.O-O Te8 10.Te1 a5 11.De2 Ag4 12.h3 Ae6 13.b3

Una novità di Gelfand, anche se l’idea non è certo la prima volta che si vede.  L’intento principale non è tanto sviluppare l’alfiere in fianchetto, quanto togliere la comodissima casa c4 ai pezzi leggeri del nero (in particolare l’alfiere). Ovviamente esistono controindicazioni: il bianco si indebolisce sull’ala di donna e rende il pedone b3 (apparentemente) debole.  A conti fatti è curioso che Grischuk non si sia curato di giocare troppo sull’ala di donna e abbia concentrato tutti i suoi sforzi sulla debolezza dell’ala di re.

13…a4 14.Tb1 axb3 15.axb3 Dc8

[15…Ca5 16.Dc2 Cc6 poteva essere un tentativo di concludere le partite a cadenza classica con una sfacciata tripla ripetizione.]

16.Rh2 Ta5

Posizione dopo 16...Ta5

Una mossa audace al quale non ho voluto mettere nessun particolare segno grafico.  Vista l’originalità dell’idea la si potrebbe definire arte pura, ma l’importanza di un tale incontro doveva suggerire a Grischuk di intraprendere strade più normali.  Ciò che adesso rimane è l’amaro sarcasmo di un internauta, il quale ha fatto notare che la manovra Ra8-a5-h5 è costata a Grischuk ben cinquecentomila euro e la possibilità di giocarsi un campionato mondiale. [16…Td8 17.Td1 Ca5 18.b4 Cac4 è una variante più tranquilla e forse più adatta al risultato che Grischuk avrebbe sperato.]

17.Td1 Th5 18.Ch4 Af6

Fin qui il gioco di Grischuk è stato perfetto. Ha giocato così bene che per i mostri al silicio è perfino in leggerissimo vantaggio.  C’è, però, l’altro lato della medaglia.  Il tempo scarseggia e la posizione è complicatissima.   Credo che ogni scacchista amante del gioco posizionale non possa non trovare godimento nelle prossime mosse di Gelfand: il continuo “rimescolare le carte” della posizione, cambiando pochi pezzi e cercando di mantenere la posizione aperta a profondi calcoli è ciò che di peggio potessero aspettarsi Grischuk e il suo zeitnot.

19.f4

Posizione dopo 19.f4

Difficile trovare qualcosa di meglio. Si difende la casa e5 (si veda la variante che ho riportato sotto) e si minaccia pure f5. [I computer suggeriscono 19.Af3 e dopo 19…Txh4 (il sacrificio è chiamato) 20.gxh4 Axh3 21.h5 Ce5! il computer non riesce a risolversi su chi stia meglio. Penso che pochi preferirebbero avere il bianco.]

19…Td8

Il nero si trova a dover parare tutta una serie di minacciette tattiche (la torre “pericolante in h5”, la forchetta in d5, la spinta in f5) che non hanno l’effetto di dare un vantaggio in sede di analisi al bianco, ma che certo rendono difficoltoso un corretto approccio della posizione da parte del secondo giocatore.

20.Df2

Posizione dopo 20.Df2

Come nella seconda guerra mondiale, arrivati i nazisti a pochi km da Mosca sembrava che la Germania fosse sul punto di vincere il conflitto, ma l’armata sovietica mise in moto la sua lenta, ma poderosa macchina bellica e partì per non indietreggiare più.  Così Gelfand subisce per le prime venti mosse, difende gli ultimi punti deboli (case d4 e h4) e una volta che ha preparato tutto al meglio mette pressione all’avversario con mosse pesanti come macigni.

20…Axh4 21.gxh4 Cd5

Fino a quando il tempo  glielo ha consentito Grischuk non è stato da meno. Un sacrificio di qualità di notevole spessore che, se accettato, avrebbe potuto benissimo ribaltare il risultato della partita.

22.Cxd5 Thxd5 23.Ab2

Posizione dopo 23.Ab2

Il tempo di risposta del nero ha fatto propendere, me compreso, per una mossa non calcolata da parte di Grischuk, il quale si aspettava l’automatica presa. [23.Axd5 Axd5 24.f5!? Ae4 25.fxg6 hxg6 26.Ta1 De6 27.Tg1 Rg7 28.Df4 Th8 seguita da Th5 con gioco eccellente per il nero.]

23…Tb5

Ecco il primo  errore del nero.  La torre ciondola sulla quarta traversa, ma è costretta a tornare indietro. [23…Dd7!? 24.e4 Txd4 25.Axd4 Cxd4 con posizione molto sbilanciata.]

24.De2

[Preferisco 24.e4 Axb3 25.Tdc1 con posizione simile a quella avutasi in partita.]

24…Th5

Quarta mossa sulla stessa traversa di questa imprendibile torre!

25.e4 Axb3 26.Tdc1

Posizione dopo 26.Tdc1

La posizione di Gelfand è oggettivamente fantastica. Ha una massa di pedoni centrale dominante, la coppia degli alfieri in posizione aperta e le torre ben piazzate.  Non a caso l’esperto GM Dorfman, già secondo di Kasparov, ha qui sentenziato con un perentorio “Grischuk is loosing”.

26…Ca5 27.d5

Altra mossa esteticamente bella: con una spinta al centro il bianco taglia fuori dal gioco sia la torre sull’ala di re che il cavallo sull’ala di donna.

27…b6

[27…Aa2 28.Ta1 Cb3 29.Txa2 Cxc1 30.Axc1 c6 è il modo migliore di ritornare la qualità, ma il bianco sta sempre meglio.]

28.Ae5 c5 29.dxc6 f6 30.Aa1

Posizione dopo 30.Aa1

L’unica piccola sbavatura della partita del bianco. [30.c7 Td7 31.Db5 fxe5 32.Dxd7! è l’idea che probabilmente è sfuggiata a Gelfand.]

30…Tc5 31.Txc5 bxc5 32.Db5 Dc7

[Dopo il suggerimento del computer: 32…Aa2 33.Tb2 Dc7 34.e5 Ae6 35.Db6 Dxb6 36.Txb6 Tc8 37.exf6 exf6 38.Axf6 la posizione appare comunque persa.]

33.Txb3 Cxc6 34.e5 Cd4 35.Dc4+

35.Dc4+ e il Nero abbandona

Piovono minaccie da tutte le parti e a Grischuk non rimane che abbandonare.

1-0

Scarica qui la partita in formato pgn

avatar Scritto da: Rasko (Qui gli altri suoi articoli)


4 Commenti a Tortura Catalana

  1. avatar
    Marramaquìs 26 Maggio 2011 at 09:08

    Benissimo il commento di Rasko, grazie.
    Complimenti a Boris Gelfand, nuovo sfidante mondiale, il meno immeritevole fra i tentennanti grandi in opera a Kazan, un grande premio ad una bella e lunga carriera e poi chissà …
    Complimenti anche a Grischuk, che, intervistato dopo la sconfitta, ha onestamente e con sportività non comune dichiarato: “Non ho rimpianti per questa partita. Boris ha giocato brillantemente ed io mi congratulo di tutto cuore con lui”.
    Una fine egregia ed uno sfidante degnissimo da un Torneo dei Candidati tutto da rivedere.

  2. avatar
    Malfoy 26 Maggio 2011 at 10:33

    Premesso che la partita, ahimè, a parte una dozzina di mosse non ho potuto seguirla dal vivo, ma l’ho esaminata solo a cose fatte, concordo sull’impressione, sottintesa nel commento, che Grisha abbia fatto il passo più lungo della gamba. Mi spingo anzi ad affermare che ha proprio sbagliato l’impostazione della partita: se voleva arrivare tranquillamente agli spareggi rapid avrebbe potuto giocare l’ultrasolida linea che prepara la spinta in d5 mediante c7-c6, dalla quale solo un grande spremitore di rape come Karpov può riuscire a cavar qualcosa come Bianco.
    Trovo molto giusta, la tua osservazione al 16° tratto: il piano d’attacco sul lato di re mi sembra tarato alla base, perché è noto che senza un cavallo è difficile dare matto in mediogioco, e Grisha i suoi li aveva dall’altra parte. Non è un caso, quindi, che stando almeno al commento del GM Ramirez su Chessbase.com, l’errore decisivo sia stata la cattura in h4, laddove l’immediato riciclaggio di un equino con 26…Cd5 avrebbe tenuto la partita quantomeno in equilibrio, mentre con il cambio che Grisha ha preposto a questa manovra si è privato di un deterrente fondamentale all’avanzata dei pedoni centrali nemici, in cambio di un’impedonatura d’importanza strategica del tutto marginale.

    • avatar
      Rasko 26 Maggio 2011 at 21:18

      Aggiungo al tuo commento sul sedicesimo tratto un pensiero che non ho scritto perchè ritengo sia semplicemente un’opinione personale.
      Ritengo che l’errore di Grischuk sia stata un’eccessiva “freddezza”, per quanto possa sembrare strano che questo possa essere un difetto. Ha, infatti, seguito il dettame classico del: “Quando giochi per la patta non giocare mai aperture pattaiole” con troppo rigore.
      Non ho evidenziato l’errore in h4, e me ne pento, perchè in vero il commento di Ramirez mi è piaciuto proprio poco. Mi sembra si sia limitato a riportare le varianti di Fritz con qualche commento e basta, quando la partita concede ampi spazi anche al commentatore. E’, effettivamente, dopo quel cambio sul cavallo che Gelfand ha potuto spingere in e4, poi in d5 e prendere il largo.

      Grazie ancora per le tue sempre utili osservazioni!

      Ps: Mi permetto di rinviare ( http://ipermoderno64.blogspot.com/2009/11/match-kasparov-karpov-siviglia-1987.html ) all’analisi che ho fatto di una metà abbondante del match fra i due K al quale prima facevi riferimento.

  3. avatar
    purplerain 28 Maggio 2011 at 12:48

    Non riesco a capire perché Grisha abbia impostato la partita in questo modo e per di più col nero.
    Adesso è facile parlare a risultato acquisito ma chi doveva rischiare di più era certamente Gelfand per due ovvi motivi:
    1.Aveva il Bianco
    2.Doveva evitare gli spareggi visto che Grisha teoricamente sarebbe stato favorito.
    Valli un po’ a capire ‘sti GM… 🙄

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Problema di oggi