Se sia più famosa per le sue spiagge o per il suo Carnevale, che risale al 1873, è arduo dirlo. Viareggio è una cittadina di poco più di sessantamila abitanti in provincia di Lucca, con una storia quasi millenaria, da sempre sinonimo di cultura marinara: i suoi cantieri navali erano nell’ottocento tra i più importanti al mondo, grazie alla produzione di cutter, golette e brigantini, al giorno d’oggi sono rinomati per la costruzione di imbarcazioni di piccolo cabotaggio.
Località balneare e mondana di chiara fama, sede di importanti eventi sportivi e culturali, il suo nome ricorre raramente nelle cronache scacchistiche, anzi, ne è quasi completamente assente. Solamente nel decennio che va tra il 1912 e il 1921 gli scacchi furono di casa nella amena località balneare, e questo grazie ad un uomo di ingegno e volontà, Alberto Batori.
Figlio di un navigatore, e lui stesso uomo di mare, il maestro Batori fondò insieme al marchese Stefano Rosselli la rivista “L’Italia Scacchistica”, che diresse dal 1916 fino alla morte, avvenuta a soli 39 anni nel 1923. Come giocatore vinse il magistrale di Viareggio del 1912 e si piazzò quarto nel torneo nazionale di Bologna del 1913. Grazie alla sua spinta vennero organizzati a Viareggio i tre importanti tornei nazionali del 1912, 1920 e 1921, quest’ultimo primo campionato italiano ufficiale.
Queste sono le classifiche dei tornei:
Con la improvvisa morte del Batori gli scacchi a Viareggio caddero rapidamente nel dimenticatoio, e siamo ancora in attesa di una nuova rinascita.
Ecco la consueta rassegna di immagini centenarie sulla cittadina marinara:
a Viareggio fu attivo per molti anni anche il maestro Guido Bonanno (1880/1961)
A Viareggio, il 3 marzo 1914, Bonanno sconfisse Tarrasch che giocava in simultanea 9 partite.
Magnifico, come sempre… 😛
Vorrei segnalare ai lettori alcuni aspetti d’interesse, che naturalmente sono ben noti a cserica ma che per evidenti ragioni spazio non ha inserito nel suo pezzo, come sempre accattivante: Batori, senz’altro lo scacchista Viareggino più noto (anche come problemista), era inserito nell’attivissima Accademia Scacchistica Viareggina. Questo “Circolo” è stato tra i fondatori della Federazione Scacchistica Italiana (inizialmente undici circoli), grazie all’iniziativa della rivista “L’Italia Scacchistica”.
Ho avuto modo di consultare, presso il Centro Documentario Storico del Comune di Viareggio, alcune annate di un periodico di inizio secolo: “La Realtà”. Al di là dell’interesse intrinseco nel leggere e accarezzare le pagine di un secolo addietro, e stupirmi nello scoprire che i problemi politico-sociali di allora sono quelli di oggi, mi sono, logicamente, concentrato nell’individuare dei trafiletti che mi fornissero delle notizie utili sulla vita scacchistica di Viareggio e della Versilia. Sfogliando il n. 3 di quella rivista, del 19 febbraio del 1909, in terza pagina, taglio basso, ho trovato quello che cercavo. Niente di eccezionale, nulla di speciale, forse qualcosa di ordinario, ma ho avuto la sensazione di essere un archeologo in qualche altipiano dell’Anatolia che aveva fatto una scoperta straordinaria. Si tratta di una piccola rubrica scacchistica, i caratteri di stampa e la grafica del diagramma rinviano a giornate passate al Caffè Margherita o al Bagno Balena. Nel trafiletto, di cui ho copia, si fa riferimento alla convocazione dell’assemblea dei soci dell’Accademia Scacchistica Viareggina, ma non era indicata la sede (che in quel periodo doveva essere ubicata presso il Caffè del Regio Casino, in Via Regia a Viareggio). Però, proprio per la mancanza di tale indicazione, è chiaro come a Viareggio il gioco degli scacchi fosse diffuso e altrettanto noto doveva essere il luogo in cui si giocasse, tanto da rendere superfluo per i redattori del periodico ribadirlo nell’articolo.
Grazie.
Zenone così sarai tu il protagonista di ‘Indiana Jones ed il mistero delle 64 case’ di prossima uscita. 😉
Semplicemente superlativo!!!!!
Complimientos!
aggiungo che a Viareggio apprese i primi fondamenti scacchistici il maestro Pierluigi Beggi ( 1926 – 2008 ). Mi raccontò infatti di avere abitato e trascorso alcuni anni dell’infanzia proprio in Viareggio. La sua casa, adiacente al Gran Caffè Margherita ( quello prediletto da Puccini), affacciava col terrazzino sulla omonima passeggiata e nei dintorni doveva esserci un circolo di scacchi dove amorevolmente il padre lo accompagnava; da lì la scintilla….
come sempre, splendido articolo
Il M° Beggi era un assiduo frequentatore dei tornei – anche i più piccoli – che si sono giocati a Viareggio anche in tempi più recenti, grazie all’attività del Circolo Scacchistico della Versilia di Seravezza che cerca, tra mille difficoltà, di riunire i giocatori di scacchi del comprensorio (che sono molti ma poco propensi ad attività agonistiche). Molti dei giocatori versiliesi avranno certo conservato, come me, i formulari delle partite giocate contro il M° Beggi durante la serie di eventi UISP deniominata “Un torneo al mese”, che si giocavano presso la Bocciofila “Pardini” di Viareggio, qualche anno fa. In Versilia il ricordo del M° Beggi è ancora vivo tra tutti quelli che lo hanno incontrato nel corso dei tornei sia per il valore scacchistico che umano.
Alla consueta precisa descrizione degli eventi,alla bellezza delle
immagini che ci rammentano sempre negli articoli di cserica quanto
fossero più semplici e vivibili le nostre città,mi permetterei di
aggiungere il match tra Stefano Rosselli del Turco ed Esteban Canal
che la cittadina di Viareggio ospitò nel 1921.Complimenti per il
bel pezzo.
😉 Complimenti soprattutto per le cartoline, che sono davvero meravigliosamente strepitose!!!
Splendido articolo Claudio, che ricorda gli straordinari fasti di una città che ha dato molto alla storia degli scacchi in Italia. Il Maestro Beggi mi parlò spesso di Bonanno, a suo parere molto più forte di Batori. Ricordo inoltre che oltre al già citato Beggi, in Versilia si cimentavano moltissimi scacchisti toscani: classici erano i tornei lampo estivi, che in assenza degli orologi negli anni ’50 e ’60 si svolgevano col cosiddetto “cicalino”, a scandire il tempo di riflessione. Anche il grande Sergio Mariotti, più volte vi ha trascorso le vacanze. Sempre a Viareggio, poi nei primi anni’70, fu organizzata la cosiddetta “Coppa Carnevale”, un fortissimo torneo a squadre, dove parteciparono anche diverse formazioni jugoslave. In quel periodo il migliore scacchista locale era Gianfranco Ghiselli, prima nazionale, ma di valore ben più elevato, giocatore di ampie conoscenze teoriche e ferratissimo in ogni fase della partita.
negli ultimi 40 anni non dimentichiamoci il mitico Carlo Alberto Pieraccini, classe 1926. Non solo un buon giocatore, candidato maestro, ma un artigiano di primissimo livello, io conservo in casa una sua splendida vetrata artistica.
Sì, hai ragione, anche lui un frequentatore dei tornei in pineta (e non solo), un giocatore piuttosto forte e coriaceo e senz’altro un’artista anche fuori dalla scacchiera!
Aggiungiamo allora all’elenco anche un altro nome: il primo scacchista dell’intera provincia di Lucca a conquistare il titolo di Candidato Maestro nel secondo dopoguerra fu sul finire degli anni’70 Giorgio Pala di Lido di Camaiore, poi trasferitosi per lavoro a Roma, ma rimasto comunque sia molto legato alla sue terra d’origine.
Già, ricordo (ricordiamo) anche lui. Ero un ragazzino e lui, molto giovane, era davvero fortissimo; quando arrivava prima al Bar Sport (Via Foscolo), poi al Bar OK(Via XX Settembre) e poi, mi sembra, alcune volte alla bocciofila “Pardini” tutti erano attenti ai suoi commenti. Gli unici che lo impegnavano, le rarissime volte che l’ho visto giocare, erano Paolo Belli e il compianto Raffaello Bianchi. Quanti ricordi e quante persone più o meno forti scacchisticamente hanno frequentato Viareggio e la Versilia!
Come diceva il vigile urbano Sordi, trasferito a Milano ripensando a Roma, in “Guardia, Guardiascelta, Brigadiere e Maresciallo”: “El Magun…Ammazza che magone che c’ho… aho!”.
sono la figlia di Raffaello Bianchi e la volevo ringraziare perchè mi ha fatto molto piacere sapere che gli amici di papà lo ricordano sempre. Anche io ricordo quando venivo al Bar Sport e al Bar ok a trovare il papà e il nonno Gigi “Baffino” gran bei momenti! un saluto e grazie ancora
Barbara, tuo padre (così come il nonno) rimane sempre nei nostri cuori, non fosse altro per le sonore mazzate che hanno propinato agli scacchisti di Viareggio!
Un abbraccio.
Troppo buono, ricordo Ghiselli, Pieraccini, Bianchi e l’amico Paolo Belli che ho rivisto un paio di anni fà! Era un bel gruppo di persone. Tu Zenone non ricordo è il tuo vero nome?
Ricordo anche Sandro Luporini autore di Gaber e il proprietario del Bar Sport e suo figio simpaticissimo, ho solo il rimpiantio di avere trascurato di frequentare Beggi e Wagman a Pisa e anche Claudio Evangelisti che vedevo stupidamente come rivale. Ah quella partita sciupata nel finale per il tempo a Lido di Camaiore, ciao a tutti. Ma se controllate sono tornato a giocare alla mia non ancora veneranda età a Roma adesso !!
Ho cosciuto bene Gianfranco Ghiselli giocandoci anche tante partite al Bar Sport di Viareggio negli anni 70. Giorgio Pala
Impareggiabile come al solito !!
Per completare le informazioni su Viareggio e le sue attività scacchistiche è bene ricordare che dal 1996 al 2001 è stato organizzato, a cura del Circolo Scacchistico della Versilia, il Torneo Internazionale denominato “Carnevale di Viareggio” con il patrocinio del comune di Viareggio e della Fondazione Carnevale e, anche se si svolgeva nella vicina Lido di Camaiore, ebbe discreto successo di partecipazione, a incominciare dalla prima edizione del 1996 con 126 partecipanti e che vide primeggiare il GM ucraino Dimitri Komarov.
Sì, hai ragione. Ancora una volta il Circolo Scacchistico della Versilia è stato protagonista di una stagione unica che ha portato in Versilia gli scacchi di alto livello.