Corre l’anno 1950 e ad Amsterdam si disputa un grande torneo di scacchi, che vede la partecipazione di venti maestri di primo piano. Purtroppo mancano in blocco i giocatori sovietici, ma questo poco toglie alla splendida vittoria di Miguel Najdorf, che con l’elevato punteggio di 15/19 stacca con decisione grandi maestri del calibro di Reshewsky, Stahlberg, Pirc, Gligoric ed Euwe.
Tra gli invitati vi è anche l’uomo che in Italia ha riportato gli scacchi internazionali nel secondo dopoguerra, il veneziano Eugenio Szabados. Di origine ungherese, Szabados organizza già dal 1947 un fortissimo torneo in laguna, torneo che vedrà negli anni la partecipazione di grandi campioni. Ed è proprio la partecipazione al torneo di Venezia di Euwe e Donner, alla base di questo invito ricambiato dagli organizzatori olandesi.
Szabados è appena diventato presidente della FSI, carica che ricoprirà fino al 1958, e quindi si trova ricoperto di un onere gravoso, rilanciare gli scacchi in Italia. Decide comunque di partecipare al torneo di Amsterdam, con il miglior spirito sportivo, e considerandosi un “vacanziero tra tanti professionisti”.
Ben presto fior di grandi maestri si accorgeranno che questo distinto signore di mezza età non è così facile da superare…..
Vediamo quattro sue buone prestazioni.
La prima è la sua splendida vittoria contro Jan Donner. Il bianco con slancio giovanile cerca la vittoria in ogni situazione, ed inizia a compromettere la posizione con 32.Ta5?. Prosegue poi nello sottovalutare le possibilità nere con 34.Tb5?, peggiore della più prudente 34.Ta1. Szabados non si fa pregare ed inizia un contrattacco con 37…f4! La posizione alla 42a mossa sembra di parità, ma ecco la sorpresissima 42…De1!!, lasciando i pedoni in presa. A questo punto la partita è segnata. Una brillante chiusa!
Altra prestazione molto importante quella contro Reshewsky. L’americano prova diverse vie per ottenere il punto intero, ma grazie alla precisione del veneziano si ritrova con in mano un pugno di mosche, e addirittura è Szabados che giocando 65.g4! al posto di 65.Tb5? avrebbe potuto vincere. Comunque un ottimo pareggio.
Anche Xavielly Tartakower si deve accontentare della spartizione del punto, per giunta con una ripetizione di mosse.
Ed ecco infine il buon pareggio contro il vincitore del torneo Najdorf, ottenuto, a scanso di equivoci, nella prima fase del torneo.
Insomma, un ultimo posto ma con molte soddisfazioni!
tra i 20 partecipanti ben 13 ottennero in carriera il titolo di grande maestro, 6 quello di maestro internazionale (tra i quali Szabados).
Unico a morire, nel 2007, senza titoli, l’islandese Gudbiartur Gudmundsson, che si comportò molto bene nel torneo pattando contro Euwe e sconfiggendo Rossolimo.
Come al solito cserica ci stupisce con i suoi meravigliosi articoli dedicati ai giocatori del passato. Volevo chiedere all’autore, ci sono altri tornei importanti nei quali il nostro portabandiera ha partecipato? Perché una figura così interessante come Szabados è raramente ricordata nelle pubblicazioni scacchistiche?
Szabados ottenne i suoi risultati in campo internazionale dopo i cinquant’anni, partecipando a cinque edizioni del torneo veneziano, a manifestazioni a squadre e tornei minori all’estero. Giunse secondo nel campionato italiano del 1951.
Nonostante nel complesso ottenne risultati accettabili, sconfiggendo più di un buon giocatore, il titolo di maestro internazionale, all’epoca molto arduo da raggiungere, gli fu dato forse anche per il suo contributo alla diffusione del gioco.
Una cosa curiosa la voglio svelare. In numerose sfide sia di club che nazionali contro la Yugoslavia, venne regolarmente schierato contro il GM Trifunovic, con cui pareggio regolarmente tutte le partite (si sa che lo slavo era un pattaiolo DOC….)
Gran bell’articolo su un grande giocatore “dilettante”, di professione era armatore.
Quando morì l’Italia Scacchistica gli dedicò la copertina e questo articolo del suo amico veneziano Monticelli:
http://www.veneziascacchi.com/index.php/maestri/eugenio-szabados
Donner fu il più forte giocatore olandese dopo Euwe e prima di Timman (intendo temporalmente): un tipo interessante che ebbe un fratello primo ministro batavo. Quando morì Szabados Monticelli lo ricordò anche nella sua repubblica settimanale (un trafiletto ) su Il Corriere della Sera da cui era in pensione dopo averci lavorato per molti anni nella Redazione Esteri di cui fu anche capo. Propose la posizione della Donner Szabados prima della bellissima …De1. Non ricordo il titolo dell’articoletto. Jan Donner era un fervente comunista, molto intransigente. Chissà che rabbia perdere una partita contro un esponente del capitale come un armatore… Lo ricordo ai tornei di Venezia. Una figura non proprio smilza che suscitava grande rispetto.
Pezzo di grande qualità come del resto tutti quelli del nostro cserica…
Szabados viene citato anche dal grande Tal nella sua stupenda autobiografia. Ricorda “il mago di Riga” quando ancora giovanissimo (fine anni ’50, comunque prima di conquistare il suo primo titolo di campione sovietico) venne invitato insieme alla nazionale giovanile del suo paese (la Lettonia) a fare una specie di tour scacchistico in Italia. Con ironia, sincerità e ingenuità Tal rammenta che la sera prima dell’incontro con la squadra del Circolo di Venezia Szabados, con garbo ebbe a citare di aver pattato con diversi campioni e giocatori di spicco del passato… Tal non capì l’implicita allusione ad una gradita patta e sconfisse in poche mosse per ben due volte il più anziano e (all’epoca) più illustre avversario…
La signora al centro della foto è forse la seconda moglie di Najdorf (la prima moglie e il figlio morirono in campo di concentramento) ?
Sì, la signora al centro è la moglie di Najdorf
Ringrazio Cserica per averci ricordato alcune vicende legate alla
carismatica e generosa figura di Eugenio Szabados.