Il turco è una macchina che gioca a scacchi creata nel 1769 dal Barone Wolfgang Von Kempelen (Bratislava 1734/Vienna 1804), celebre inventore che nel 1791 stupì il mondo con la sua “macchina parlante”.
La macchina che gioca a scacchi venne creata con sei mesi di lavoro, e presentata alla corte della imperatrice austriaca Maria Teresa, a Vienna, nel 1770, ed è il primo e il più celebre automa scacchistico.
La macchina era composta da una grossa scatola piena di ingranaggi, sopra la quale stava una scacchiera ed un uomo vestito alla turca, con un turbante (da qui le venne dato il nome “il Turco”
.
Von Kempelen affermava che non vi era trucco, e le mosse venivano escogitate dalla macchina, e così poteva apparire agli spettatori……
infatti alcuni sportelli consentivano di vedere l’interno della macchina prima di far comiciare la partita, e naturalmente non vi si vedeva traccia umana, ma…….
in realtà, gli ingranaggi prendevano solo una parte dello spazio interno reale, lasciando il posto per una persona di bassa statura…….
e gli sportelli dimostrativi venivano aperti uno alla volta, dando modo alla persona all’interno di spostarsi all’interno della cassa per non farsi vedere.
Il giocatore all’interno della macchina vedeva le mosse dell’avversario di turno grazie a dei magneti, le riportava su di una piccola scacchiera e poi comandava le braccia del manichino per fare la mossa.
Per vedere utilizzava una candela, il cui fumo usciva dal turbante, e si mischiava al fumo dei candelabri che venivano messi vicino alla macchina.
Il Turco venne ispezionato più volte senza scoprire l’inghippo, e in quegli anni fece una trionfale tournèe in Europa, esibendosi anche a Parigi e Londra.
Nel 1776 il Turco fece una tournèe in Russia, nel 1783 si esibì a Vienna per l’imperatore Giuseppe II e a Parigi dove sconfisse Benjamin Franklin, nel 1786 sconfisse Federico il Grande di Prussia.
Nel 1805 Von Kempelen morì, e l’automa venne acquistato da Johann Maelzel (1772/1838).
Nel 1809 il Turco (con all’interno il maestro Allgaier) sconfigge Napoleone Buonaparte in sole 24 mosse.
Dopo una breve parentesi in cui il Turco diviene proprietà del Principe Eugene de Beauharnais, tra il 1811 e il 1817, Maelzel scappa in America per fuggire dai creditori.
Nel 1819, guidato da Jacques-Francis Mouret (1787-1837), nipote di Philidor, ottenne grossi successi in Gran Bretagna.
Nel 1826 il Turco è in America, e ottiene grandi successi, manovrato da una donna!
E ora iniziano i guai. Due ragazzini vedono la donna uscire dalla macchina!
Poi nel 1834 Mouret vende il segreto del Turco a una rivista francese. Nel 1836 Edgar Allan Poe pubblica un articolo, che diventerà racconto nel 1850, dove spiega il falso meccanismo.
Durante una tournèe a Cuba, nel 1838, Maelzel muore, e la macchina finisce in un museo cinese a Philadelphia, dove rimarrà bruciata in un incendio nel 1854.
Napoleone Buonaparte – Il Turco, Parigi 1809
1.e4 e5 2.Qf3 Nc6 3.Bc4 Nf6 4.Ne2 Bc5 5.a3 d6 6.O-O Bg4 7.Qd3 Nh5 8.h3 Bxe2 9.Qxe2 Nf4 10.Qe1 Nd4 11.Bb3 Nxh3+ 12.Kh2 Qh4 13.g3 Nf3+ 14.Kg2 Nxe1+ 15.Rxe1 Qg4 16.d3 Bxf2 17.Rh1 Qxg3+ 18.Kf1 Bd4 19.Ke2 Qg2+ 20.Kd1 Qxh1+ 21.Kd2 Qg2+ 22.Ke1 Ng1 23.Nc3 Bxc3+ 24.bxc3 Qe2# 0-1
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)Tags: cserica
Le due fotografie in b/n sono tratte dal film di Raymond Bernard “The chess player”, uscito nel 1926, che racconta la storia del Turco e del Barone von Kempelen
Nella mia biblioteca ho un libro, un romanzo, intitolato “Il giocatore di scacchi” di H. Dupuy-Mazuel che parla di Von Kempelen, del Turco, della zarina Caterina e della Russia di fine ‘700. Addirittura un capitolo si intitola “Estratto delle Memorie del signor barone di Kempelen”. La mia edizione è del 1958, ma si tratta di una ristampa, la prima pubblicazione risale al 1928. Son passati vent’anni da quando l’ho letto, quindi i ricordi sono molto affievoliti, ma non mi era dispiaciuto. cserica me l’ha fatto tornare in mente 🙂
mi incuriosisci biker, dovresti avere il libro di Poe, che è stato anche ristampato nel 2000 dalle edizioni SE:
“Pubblicato per la prima volta nell’aprile del 1836 sul “Southern Literary Messenger”, “Il Giocatore di Scacchi di Maelzel”…. È l’acume per i dettagli, che consente a Poe di costruire perfette macchine narrative e di smontare insidiosi meccanismi come il Turco scacchista.”
Io a casa ho un raro documento d’epoca, la piece teatrale “La macchina degli scacchi” di G.Beck, scritta nel 1797 (la mia edizione italiana è del 1839), dove viene citata una macchina scacchistica chiaramente ispirata a quella di Kempelen.
No, ho anche l’opera di Poe, sono due testi completamente diversi.
Il romanzo di Henry Dupuy-Mazuel è proprio quello su cui si basa il film che citi nel primo comento all’articolo.
http://www.imdb.it/title/tt0018045/
ops, ‘commento’ ovviamente…
Hai ragione, ho confuso Mazuel con Maelzel!
Dagli scritti di Henry Dupuy-Mazuel ho visto sono stati tratti vari film di scacchi (almeno tre, 1928, 1938 e 1945) cercando su IMDB
A proposito di film, in questo caso si tratta di un documentario, ma si tratta di una vera chicca per gli appassionati di filmati storici sugli scacchi:
http://art-sluza.ru/
con immagini tra gli altri di Botvinnik, Petrosian, Spassky, ecc.