Editoriale

Scritto da:  | 11 Gennaio 2012 | Categoria: Zibaldone

A seguito dell’acceso dibattito degli ultimi giorni, tanto acceso che di molto ha fatto crescere l’“audience” di SoloScacchi (ma davvero non era questo il nostro scopo), riteniamo anzitutto di ringraziare tutti coloro che hanno pensato di dover intervenire.

Tutti, abbiamo detto: anche i più critici nei nostri riguardi.

Infatti è proprio nello scambio delle idee e nel confronto corretto delle posizioni, pur diversissime fra loro, che spesso risiede il seme della crescita e del comune miglioramento.

Ma, lo ripetiamo, il dibattito acceso non era il nostro scopo e neppure rientrerà mai fra i nostri temi preferiti, e ciò anche perché SoloScacchi non rappresenta, e non vuole rappresentare, proprio niente e nessuno.

SoloScacchi è una piccolissima voce nel firmamento mondiale degli scacchi, non detiene nessuna verità e non pretende di non poter mai sbagliare, come tutti del resto. Anzi.

SoloScacchi non ha quindi alcuna difficoltà a scusarsi con chiunque per errori presenti e passati, per le inesattezze, incertezze, sviste e incomprensioni che sovente sono derivate da iniziative forse discontinue o incomplete o da valutazioni talora non sufficientemente approfondite.

SoloScacchi ci tiene, però, a rassicurare, con grande forza e serenità, i suoi lettori affezionati (e tutti gli altri) intorno alla fondamentale circostanza che ha sempre avuto e avrà sempre, come sua unica guida e obiettivo, l’assoluta indipendenza di giudizio e l’assoluta autonomia dei suoi redattori e dei suoi collaboratori, ovvero la possibilità per chiunque di scrivere qui (o di non scrivere, o di come scrivere) su ogni cosa, senza tema di censure o gabbie di alcun tipo.

Il fatto che appaiano da tempo sulle nostre pagine alcuni “logo” riferiti a persone o aziende che hanno avuto od hanno interessi nel campo economico o scacchistico (o entrambe le cose), non significa né che queste persone possano minimamente incidere nelle scelte e nei giudizi della Redazione, né che la Redazione si sia mai sentita, o si sentirà mai, in qualche modo obbligata e indirizzata verso determinati comportamenti e opinioni anziché verso altri.

La fortuna (e la forza) di SoloScacchi è stata proprio quella di non avere comandanti, finanziatori, proprietari, dipendenti, sottosegretari, direttori. E di non cercarne. Chiunque vuole può validamente collaborare con noi e affiancarsi a noi: non abbiamo preclusioni e pregiudizi e ambizioni di alcun tipo.

Siamo lontani dall’avere interessi economici o altro, ci guida soltanto la comune passione per gli scacchi e per lo scrivere, non abbiamo nulla da guadagnare, né vogliamo guadagnare altro se non la vostra stima e il vostro rispetto. E l’apprezzamento e la soddisfazione dei lettori è infatti l’unica cosa che abbiamo potuto, e voluto, guadagnare in questi anni.

Se talvolta è giunta, a qualcuno di Voi lettori, una sensazione di segno opposto, potete star certi che nostra può esser stata la responsabilità di averla data, ma anche che si sia trattato soltanto di una sensazione del tutto priva di fondamenti reali. Ne terremo, ad ogni modo, il massimo conto.

Una precisazione, piuttosto, è utile: qualcosa che forse dovremmo rivedere è proprio il nostro nome, che fin dall’inizio poteva meglio esplicitarsi in “NonSoloScacchi” o “Unpo’diScacchi”. Infatti, come i nostri più vecchi e abituali lettori hanno avuto modo di constatare, lo spazio che dedichiamo ai tornei e al gioco in senso stretto è infinitamente minore di quello che portano via, complessivamente, altri temi: esperienze, ricordi, film, passatempo, musica, storie, località, quiz ed altro ancora.

Questa è stata la nostra scelta fin dall’inizio, quella di essere un sito che non si occupa prevalentemente di attualità scacchistica, ma di altro. Un sito vagabondo, nel quale possono trovar casa gli argomenti più strani. Un sito povero ma orgoglioso di esserlo, per il quale gli scacchi sono a volte solo il pretesto per parlare d’altro. Un sito che non lancia, pregiudizialmente, strali verso nessuno. Ma pure un sito che si sente, e si sentirà sempre, libero di esercitare il proprio diritto di critica nei confronti di azioni di chicchessia, ad ogni livello. E su queste strade desideriamo, dobbiamo, continuare.

Così, può accadere che ci si possa interessare magari di una piccola manifestazione o di un episodio di gioco di secondo piano e che si possa, invece, del tutto tralasciare il Supertorneo del momento. Nessuno di ciò se ne abbia mai troppo a risentire, per favore. O, meglio, può risentirsene ma senza farcene una colpa.

Il nostro eventuale silenzio, ad esempio, su Mosca non starà mai a significare che ce l’abbiamo con Mosca o con i moscoviti o con il sindaco di Mosca o con il grande maestro moscovita o con la Pravda…

Del resto, ci sono altri siti, italiani e non, che svolgono questo ruolo, prettamente di “resoconto giornalistico”, con brillantezza, ampiezza e puntualità, largamente superiori alle nostre mire e possibilità.

Ringraziamo nuovamente tutti, in particolare chi ci ha dimostrato in questi giorni la propria stima e coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino in fondo questo lungo e forse noioso, ma necessario, editoriale.

Pensiamo, perfino, di non lasciar fuori dai ringraziamenti neppure chi ha contattato telefonicamente, nei giorni scorsi, il nostro Martin Eden, rivolgendosi a lui, nell’occasione, con accenti singolarmente e sgradevolmente pesanti e minacciosi.

Ecco, critiche e dibattito sì, sottolineare i nostri errori pure, evidenziare posizioni e valutazioni completamente opposte sì, ma le minacce no, davvero no, perché non rientrano nella civile convivenza.

Comunque ringraziamo, senza però porgere l’altra guancia, anche costui (o costoro), in anticipo. Perchè? Perché prima o poi non potranno non comprendere di aver ecceduto.

I nostri lettori possono star certi che da determinati princìpi non fletteremo mai e che saremo sempre uniti, fino all’ultimo e insieme a chi ci apprezza, a fianco di Martin Eden e di SoloScacchi (o “NonSoloScacchi”?).

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


15 Commenti a Editoriale

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    Mandriano 11 Gennaio 2012 at 21:51

    Ho appena visto le previsione del tempo…prevedono pioggia!! 🙄

    Ci siamo….

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      Mandriano 11 Gennaio 2012 at 21:52

      Chi risponde dove??….è messo all’indice!! 😀

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    lancillotto 11 Gennaio 2012 at 22:41

    E’ incomprensibile che per una querelle fra due organizzatori scacchistici qualcuno se la prenda con un blog scacchistico che sia Soloscacchi o Scacchierando. Trovo la cosa molto meschina anche se questi blog, o altri, parteggiassero apertamente per uno dei due contendenti. Continuate a scrivere ciò che vi pare e a seguire i tornei che volete, per fortuna ci sono tanti appassionati come me che continueranno a leggere voi come gli altri blog. Lo stesso penso continuerà a fare Messa pubblicando quello che preferisce su Torre & Cavallo nonostante le polemiche sull’intervista a Garrett o su quella ad altri personaggi.
    Purtroppo c’è gente che si diverte a inveire e minacciare ma ripeto è solo gente meschina che non ha altro scopo nella vita.
    Andate avanti per la vostra strada.

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    Janis Nisii 11 Gennaio 2012 at 23:17

    Continuate così ragazzi, con la vostra passione, i vostri articoli belli e anche le vostre sciocchezze se dovessero capitarvi 😉
    Non sporcatevi mai le mani con i mercanti ignoranti, aggressivi e bugiardi. Ma soprattutto, non guardate, non guardiamo più così in basso. Se teniamo lo sguardo alto, state sicuri che non incroceremo più i loro occhi.
    In bocca al lupo!

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      Yanez 11 Gennaio 2012 at 23:57

      Grazie supermiticissima Janis!!! 🙄

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    Mongo 11 Gennaio 2012 at 23:32

    SoloScacchi è come ‘The Swamp’, guai a chi ci tocca!!! Potrebbe ritrovarsi a fare la doccia con Bollore (beh, questa non sarebbe una cosa poi così brutta 😉 ), con Cassiodoro inviperito o con un Radar sempre avanti…
    John Trapper McIntyre ed Occhio di falco Pierce sempre ‘veglieranno’ su di noi ed i nostri lettori.

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    Giangiuseppe Pili 12 Gennaio 2012 at 02:08

    Salve,

    Non voglio entrare in merito ad una discussione che mi è estranea e di cui non posso essere un buon giudice. Mi viene, però, spontaneo il mio sostegno aperto, sincero e totale ad un gruppo di persone che, senza ragioni di vantaggio alcuno, mettono il loro tempo e la loro voglia a disposizione degli scacchisti e NON degli scacchi. Non esistono “gli scacchi”. Esistiamo tutti insieme, bravi, meno bravi, schiappe e campioni del mondo. Tutti insieme. Chi promuove lo sviluppo dell’umanità anche negli scacchi fa del bene.

    Non mi risultano precedenti di censura, né mai ho avuto da lamentarmi per nessuna ragione né, credo, potranno rivendicare in molti di sensate. E’ vero che, come nel resto, l’Italia scacchistica sta attraversando tensioni. Tanto poco comprensibili, io credo, perché fondate, spesso, su fatti pretestuosi e per ragioni poco valide.

    C’è da dire che questi focolai insoliti di rabbia incomprensibile, e di ingiustificabili attacchi variamente personali, sono anche dovuti alla facilità del mezzo-blog, che non consente un sano e ragionato “autocontrollo” e, grazie al linguaggio naturale che è (secondo l’opinione di TUTTI i filosofi) ambiguo, il tutto si condisce, anche non volontariamente, di confusione e di circoli viziosi. Il mezzo-blog avrà molti pregi, sicuramente; e devo dire, che sono sempre rimasto ammirato da SOLOSCACCHI per la capacità di limitarsi a commenti sereni, pacati e sinceri, senza i troppo comuni alterchi, come in altri siti. Questo caso, sicuramente non desiderato, si può considerare sicuramente come una spiacevole conseguenza di fornire a tutti la possibilità di intervenire che, come tutti sappiamo, spesso si traduce in queste cose. Anche la democrazia ha il suo prezzo e Tucidide già ci ricordava (come Tocqueville) che gli uomini che son liberi di dire la loro, si lanciano in gare di sciocchezze e non si tirano in dietro che di malavoglia.

    Questo mio punto di vista vuole essere solo un sostegno esplicito e fermo su un punto di riferimento intelligente (SOLOSCACCHI), come è raro trovarne. Purtroppo, la natura umana e il linguaggio non sempre rendono il mondo facile. Ad ogni modo, bisogna convivere anche con gli errori altrui.

    Un saluto.

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    Stefano Lupini 12 Gennaio 2012 at 09:48

    Per me, Soloscacchi è un bellissimo luogo-non luogo, dove le persone si incontrano per parlare di tutto e di niente. A volte di scacchi.
    La cosa che apprezzo maggiormente di Soloscacchi? Ciascuno ha diritto di parola ed a nessuno viene negata la soddisfazione di dire la sua, anche se straparla. Ma vige una tacita, implicita intesa tra i suoi frequentatori: chi urla e strepita, anche se ha ragione, viene guardato con riprovazione. A prescindere.
    Bello, bello, bello.
    Per nessuna ragione al mondo vorrei che un posto così cambiasse.
    Con stima.

  7. avatar
    IronButterfly 12 Gennaio 2012 at 10:56

    Stefano, se stasera hai dei problemi ad addormentarti, chiamami.
    Conosco una bellissima favola che ti farà addormentare.

    La conosci Biancaneve ed i sette nani?

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    Stefano Lupini 12 Gennaio 2012 at 11:04

    Forse non te ne rendi pienamente conto, IronB., ma sei la migliore conferma alle mie parole…

  9. avatar
    Massimo Benedetto 12 Gennaio 2012 at 14:25

    Complimenti a tutti i collaboratori Soloscacchi per l’eccellente opera di divulgazione del gioco degli scacchi, sia per la qualità degli articoli pubblicati, sia per la varietà dei temi trattati.
    Gli scacchi sono scienza, tecnica ed arte ma, a mio avviso, anche cultura e Soloscacchi si mostra, nel panorama dei siti italiani, forse il più attento a illustrare questo aspetto.
    Con la qualità, la competenza, la correttezza, l’obiettività e l’eleganza che li caratterizza, i collaboratori di Soloscacchi fanno onore allo scacchismo italiano.
    Questo è il motivo per seguo quotidianamente le attività di questo sito: il tempo speso per leggere gli articoli è sempre ripagato dal piacere di apprendere cose nuove e interessanti.
    A tal proposito un particolare plauso va al sig. Giangiuseppe Pili, i cui articoli sono semplicemente straordinari!
    Personalmente ritengo invece inutili, irritanti e talvolta anche volgari la sfilza di messaggi pubblicati sulla insulsa questione delle foto del torneo di Reggio Emilia. Chiunque fosse curioso di visionare queste immagini non avrebbe alcuna difficoltà: basterebbe fare una ricerca in internet per trovarne a iosa.
    Ma a quale scopo visionare quelle foto? Cosa aggiungono alla bellezza e alla comprensione del nostro gioco?

    Saluti

    Massimo Benedetto

  10. avatar
    controgambetto 12 Gennaio 2012 at 22:26

    la passione per gli scacchi non dovrebbe preoccuparsi di io si e tu no, la palla è mia ed altre amenità simili, ma solo di errori, mosse dubbie e di belle strette di mano alla fine.
    I barbari che sempre tendono al guadagno non dovrebbero impicciarsi delle segrete motivazioni e dei desideri incomprensibili di chi del gioco ne apprezza il giocar..
    Grazie soloscacchi

  11. avatar
    Claudio Mercandelli 13 Gennaio 2012 at 17:40

    Beh, ricordo dagli studi classici, un invito piuttosto calzante alla bellezza del gioco scacchi e di spregio verso chi lo infanga…

    Mi pare suonasse così:
    “Fatti non foste a viver come bruti
    ma per giocar a scacchi tutti i minuti!”

    :mrgreen:

  12. avatar
    Martin Eden 13 Gennaio 2012 at 20:51

    Solo per ringraziare anch’io tutti i nostri tantissimi Lettori per l’affetto dimostrato al nostro modesto sito il cui fine è stato chiarissimamente illustrato dall’amico Marramaquís in questo splendido editoriale.

    Non è ovviamente il caso di lasciarsi andare alla retorica, che avrebbe solo il sapore di falsa modestia, ma, se un’unica chiosa mi è qui concessa, è per sottolineare e ribadire ancora una volta che la vera, unica “forza” del nostro piccolo ed al contempo enorme gruppo, è quella di poter contare su persone che, come esprime in maniera impeccabile il nostro caro amico Professor Ivano Pollini, non mettono al servizio di nessuno il proprio intelletto ma “staccano da sé i propri lavori e li inviano pirandellianamente nel mondo affidandoli alla benevolenza dei lettori scacchisti e non: se meriteranno delle lodi ne saremo lieti per ‘essi’, mentre se ne riceveranno delle critiche ne faremo tesoro per migliorarci…”

    • avatar
      Ramon 13 Gennaio 2012 at 21:21

      A proposito del Professor Pollini siamo orgogliosi di segnalare che il suo primo pezzo -cfr. qui, a breve ne uscirà infatti un secondo- è stato ripreso e citato dal mensile n° 12 OK Salute-dicembre 2011 (fondazione U. Veronesi), in un articolo di Alberto Cavallotti dal titolo: “Impara a battere il tuo avversario come in un partita a scacchi”

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