il comportamento dei giocatori

Scritto da:  | 31 Gennaio 2012 | 2 Commenti | Categoria: Regolamento

Questo articolo inizia con una novità introdotta alcuni anni or sono; in sostanza si richiamano i giocatori a non prendere “iniziative che arrechino discredito alla partita a scacchi”, questo significa che è sanzionabile chiunque che, a discrezione arbitrale, prende tali iniziative, ad esempio un giocatore che perde “apposta” una partita rientra in questa tipologia. La frase del regolamento è volutamente vaga per dare all’arbitro uno strumento per disciplinare i comportamenti scorretti che non rientrino in tipologie specifiche.

Sulle possibilità di spostamento dei giocatori, innanzitutto occorre distinguere l’area del torneo dall’area di gioco.

  • l’area del torneo comprende: la sala gioco, i bagni, lo spazio destinato a chi fuma, il bar o ristorante dove i giocatori possono prendersi un caffè o mangiare qualcosa, ed altri spazi che, in teoria, l’arbitro potrebbe definire prima dell’inizio del torneo (anche se in pratica questo non avviene quasi mai, ad esempio l’arbitro potrebbe includere un’eventuale sala analisi tra gli spazi appartenenti all’area del torneo).
  • l’area di gioco è lo spazio dove si svolgono le partite (di solito una o più sale di alberghi o edifici vari).

Stabilito questo, il giocatore che HA LA MOSSA (vedi precedenti articoli) non può uscire dall’AREA DI GIOCO senza il PERMESSO DELL’ARBITRO. Il giocatore che NON ha la mossa non può uscire dall’AREA del TORNEO senza il PERMESSO dell’ARBITRO.
Caso classico: ho appena giocato la mia mossa e faccio per alzarmi per fare due passi quando, il mio avversario muove a sua volta (quindi TOCCA A ME). In tale situazione posso comunque fare una piccola passeggiata purché sia ALL’INTERNO della SALA DA GIOCO, senza chiedere il permesso di nessuno; se volessi invece andare in bagno lo posso fare solo se l’arbitro ACCONSENTE.

Durante la partita è vietato farsi aiutare da: appunti, analizzando su altra scacchiera, chiedere oppure ottenere consigli (perciò l’amico che ci da una valutazione della nostra partita, che sia o meno richiesto il parere, agisce scorrettamente e siamo sanzionabili entrambi; lo stesso ovviamente se vengono suggerite mosse o altro).
È vietato AVERE nell’area del torneo telefoni portatili o altri apparecchi elettronici di comunicazione accesi, SENZA IL PERMESSO DELL’ARBITRO, siete sanzionabili per il solo fatto di portare con voi un cellulare che non sia completamente spento. L’arbitro, bontà sua, ve lo ricorda prima dell’inizio del torneo, ma non contateci perché non è tenuto a farlo.
Basta che uno di questi apparecchi emetta un suono – durante il gioco – per avere partita persa. L’avversario vincerà invece la partita se ha il materiale sufficiente per dare matto, altrimenti otterrà la patta.
Si può fumare solo, ovviamente, negli spazi destinati allo scopo.
I formulari, che sono di proprietà degli organizzatori, vanno utilizzati ESCLUSIVAMENTE per segnare le mosse, il tempo dei due giocatori, le offerte di patta, e altri dati di rilievo.
Quando si termina la propria partita non si è più considerati giocatori bensì SPETTATORI.
È vietato distrarre o infastidire l’avversario in qualsiasi modo, anche introducendo una fonte di rumore nella sala o con IMMOTIVATE offerte o richieste di PATTA (esempio: se offro patta al mio avversario 3 volte nell’arco di 10 minuti con una posizione sostanzialmente invariata sulla scacchiera è probabile che io rischi di venire sanzionato).
Si ricorda che le infrazioni a quanto detto sopra, e le infrazioni al regolamento in generale, comportano sanzioni da parte dell’arbitro che possono andare dalla semplice ammonizione all’espulsione dal torneo, indifferentemente (questo lo vedremo nel dettaglio la prossima volta).
Il giocatore che persiste nel non osservare le regole subirà sicuramente la sanzione della partita persa (il risultato dell’avversario sarà deciso dall’arbitro). Se invece sono colpevoli entrambi i giocatori partita persa per tutti e due.
Quando si giocano partite con il sistema del Q.P.F. (cosiddetta cadenza a “ghigliottina” o con tempo a finire, argomento che vedremo prossimamente) ovvero senza abbuono di tempo, un giocatore NON può appellarsi contro le decisioni dell’arbitro in merito appunto alla richiesta di patta che si fa in quelle situazioni (art. 10 d) o appendice D del regolamento). In tutti gli altri casi, a meno che non sia stabilito diversamente dal bando del torneo o dall’arbitro all’inizio del torneo stesso, un giocatore può fare appello (viene cioè creata un’apposita commissione d’appello, di solito in numero dispari di poche persone. Spesso fanno parte di tale commissione un forte giocatore del torneo, l’organizzatore ed uno degli arbitri).

avatar Scritto da: AF Sergio Nanni (Qui gli altri suoi articoli)


2 Commenti a il comportamento dei giocatori

  1. avatar
    Mongo 1 Febbraio 2012 at 01:05

    Ma cosa dice il regolamento FIDE sul comportamento degli organizzatori? 😉

  2. avatar
    Gesio Lanfranchi 19 Agosto 2015 at 15:54

    C’è ancora la regola su chi durante una partita ferma a torto l’orologio?
    http://chess-news.ru/node/19786

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