Comunicato stampa

Scritto da:  | 26 Gennaio 2012 | 40 Commenti | Categoria: Zibaldone

Riceviamo da Janis Nisii il seguente comunicato stampa:

Il torneo di Reggio Emilia rifiuta un accredito stampa a causa di un articolo “non gradito”

La singolare concezione del diritto di opinione e di stampa degli organizzatori del Torneo di Capodanno

In occasione del recente torneo scacchistico internazionale di Reggio Emilia (Torneo di Capodanno), ho ricevuto l’incarico di scrivere un report sull’evento da parte della rivista olandese New In Chess (NIC), così com’era avvenuto lo scorso anno.

Ho inviato quindi una e-mail al direttore tecnico del torneo, Roberto Mogranzini, per informarlo della circostanza.

La risposta di questo signore merita di essere integralmente trascritta perché una mia rappresentazione indiretta potrebbe dare luogo ad equivoci.

“Cara Janis, l’organizzazione di Reggio Emilia non ha gradito il tuo articolo sulla rivista NIC l’anno scorso e neppure i tuoi commenti rilasciati sul blog “Scacchierando”.
Di conseguenza non ti sarà rilasciato un accredito stampa. New in Chess sarà avvertito riguardo a tale decisione. Saluti. Roberto Mogranzini”.

Il testo di tale comunicazione non merita commenti.

Ho appreso che l’organizzazione del torneo di Reggio Emilia (composta da: Circolo Scacchistico Ippogrifo, Accademia Internazionale di Scacchi e Scacchi Randagi) concede l’accredito stampa soltanto se il giornalista si esprime secondo i desideri dell’organizzazione e non perché possa svolgere il suo lavoro liberamente secondo la propria coscienza e intelligenza.

È evidente che definire singolare tale concezione della libertà di opinione e indirettamente di stampa è semplicemente un eufemismo.

Ritengo che il mio articolo pubblicato sul numero 1/2011 di New In Chess sia uno scritto equilibrato che ha messo in ottima luce lo scacchismo italiano e la rinascita di cui il Torneo di Capodanno è stato oggetto dalla edizione del giubileo in poi. Leggere per credere.

Sarebbe interessante conoscere il pensiero delle istituzioni competenti in ordine a un episodio che non riguarda me come singola persona, ma esprime all’evidenza una violazione di principi che appartengono al patrimonio culturale e al sistema giuridico italiano e di tutte le società democratiche.

Janis Nisii
gennaio 2012
janis.nisii@gmail.com

N.B.: Il presente comunicato (qui in formato pdf) viene inviato a media, istituzioni e personalità scacchistiche sia nazionali che internazionali ed è liberamente riproducibile.

avatar Scritto da: La Redazione di SoloScacchi (Qui gli altri suoi articoli)


40 Commenti a Comunicato stampa

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    controgambetto 26 Gennaio 2012 at 07:04

    certo che le parole del direttorissimo si prestano a mille interpretazioni…io vorrei avanzare una timida proposta agli organi competenti: vietare nei prossimi eventi eccezionali di loro proprietà l’uso di gambetti e di conseguenza di controgambetti.
    Eventualmente si potrebbe pensare di accompagnare il divieto da altre possibili catastrofi, tipo alla seconda infrazione via le aperture di re.
    A mio parere potrebbe essere una risposta sensata e moderata.

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    Joe Dawson 26 Gennaio 2012 at 07:53

    “Un anno grigio per la libertà di stampa”: come riportato su Repubblica proprio oggi, cfr. qui

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    Fabio Lotti 26 Gennaio 2012 at 10:20

    Sarò l’unico a dissentire ma lo faccio con la sincerità che mi contraddistingue ed il rispetto nei confronti di tutti. Mi dispiacerebbe che “Soloscacchi”, con il quale collaboro con grande passione, diventasse il tam tam di tutti gli eventuali attriti personali che possono succedere nella vita scacchistica del nostro paese.

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      Stefano Lupini 26 Gennaio 2012 at 17:27

      Non sono d’accordo.
      Attrito personale si avrebbe nel caso in cui una generica Janis litigasse con un generico Roberto.
      Qui la situazione è diversa.
      Il più importante mensile di scacchi in Europa si vede negare l’accredito al più importante torneo di scacchi in Italia perchè agli organizzatori del torneo non piace ciò che scrive il (la) giornalista mandato a “coprire” l’evento.
      Meno male che la testata è olandese: fosse stata francese, inglese o tedesca – espressione cioè di popoli afflitti da gravi complessi di superiorità nei confronti degli italiani – avremmo dato loro l’ennesima occasione di scrivere il solito articolo in stile pizza, mafia e mandolino…
      Gli olandesi, più imparziali, si limiteranno a tacciarci di provincialismo e dilettantismo sgangherato…

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      Janis Nisii 26 Gennaio 2012 at 18:27

      Perdona Fabio, ci conosciamo? Di quale attrito personale parli?
      Io non ho mai avuto alcun attrito personale con Mogranzini o chiunque altro dell’organizzazione di Reggio Emilia.
      Hai letto l’email di Mogranzini, non dice “per i nostri attriti personali” ma parla di articolo e post non graditi all’organizzazione. Perché non rispetti il testo della sua comunicazione e commenti su questo, invece di fare ipotesi stravaganti che non solo sono false, ma, quelle sì, possono dar luogo a polemiche su altro?
      Direi di non provare a sviare la discussione su altro, su cosa verte la discussione l’ha scritto Mogranzini in modo molto chiaro e verte sul gradimento deglli articoli che fanno la differenza tra chi entra come inviato a RE e chi non entra.
      Saluti.

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    LMS 26 Gennaio 2012 at 11:01

    Caro Lotti, trovo davvero curioso e sorprendente il fatto che la “sincerità che la contraddistingue” e il suo conclamato “rispetto nei confronti di tutti” la portino a ritenere che una denuncia circostanziata come quella esibita qui sopra da Janis Nisii sia da derubricare al rango di mero “attrito personale (…;)”. Cordiali saluti.

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    Fabio Lotti 26 Gennaio 2012 at 13:07

    Non c’è niente di curioso e sorprendente. Da lettore e collaboratore mi piacerebbe che “Soloscacchi” rimanga un momento importante di cultura e amicizia scacchistica, lasciando che gli scontri si risolvano in altro ambito. Poi, detta la mia, la Redazione, i collaboratori e i lettori agiscano come meglio credono. Però, vi prego, non fate insinuazioni che non appartengono al mio modo di essere.

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      Janis Nisii 26 Gennaio 2012 at 18:41

      Fabio, se apprezzi la cultura e l’amicizia scacchistica, penso che tu debba prendertela con chi attacca, bandisce, insulta e crea scompiglio, e magari cercare anche di capire perché lo fa.
      Insomma, se qualcuno fa una rapina in banca, non puoi accusare la rivista o il sito di informazione perché crea violenza e ruberie, devi accusare chi mette in atto la rapina, non trovi?
      Se gli organizzatori di RE mi avessero fatto entrare avrebbero ricevuto un altro report presumibilmente positivo (almeno sul gioco e sulla combattività, poi non so, visto che non c’ero!) sul loro torneo. Pace e amore e tutti contenti.
      Invece no, evidentemente il loro intento non era tanto pacifico.
      E te la prendi con chi pubblica il comunicato?
      Bizzarro…

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    Giorgio Gozzi 26 Gennaio 2012 at 15:57

    Mi inserisco in questa discussione semplicemente per un motivo: mi considero amico sia di Garrett che di Montalbini. Sono venuto a conoscenza di questo odio insanabile tra i 2 soggetti un paio d’anni fa (e non ne ho ancora capito le ragioni!) e da allora ho avuto modo di partecipare ad eventi organizzati da una parte e dall’altra. La sgradita impressione (una delle mie tante paranoie sicuramente) è che fossi visto come una sorta di quinta colonna della controparte. Parlandone con amici mi è stato detto che per evitare questi equivoci avrei dovuto schierarmi (eeehh?) Il problema è che io sono già schierato: sto con gli scacchi!
    Vedo che la situazione sta degenerando. In questi casi si usa dire alle 2 fazioni (mi costa scrivere questa parola ma ormai di questo mi sembra si tratti) di fare un passo indietro.
    In questo caso invece chiedo di fare un passo avanti visto che, mi pare, siate tutti (o quasi) in questo momento presenti in una “ridente” località olandese.
    Che ne dite di riunirvi tutti domenica 29 davanti alla mitica “pea soup” e dopo esservi detti in faccia tutto quello che pensate (senza usare le posate, eh?) facciate una bella pace sancita da una foto di gruppo con tutti gli azzurri lì presenti Caruana, Vocaturo, Axel Rombaldoni, Testa senior e junior ecc.magari facendola scattare a Carlsen! da pubblicare su Soloscacchi e Scacchierando nonché poi stampare su Torre e Cavallo e Italia Scacchistica?

    Nello specifico chiedo a Roberto di consentire a Janis o chiunque altro di poter fare report sul Torneo di Capodanno con la possibilità di effettuare qualunque critica (si spera costruttiva) si ritenga di voler fare.. Dai fate pace!

    Gens Una Sumus

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      Stefano Lupini 26 Gennaio 2012 at 17:35

      Caro Giorgio,
      dalle tue parole mi sembra di capire che hai arruolato d’imperio Janis fra le truppe cammellate del Generale Garrett. Ciò non corrisponde a verità, come lei stessa ti farà certamente notare presto o tardi.
      Per il resto, quoto il tuo auspicio per il bene degli scacchi e per la salute degli zebedei di chi legge :mrgreen:
      Ciao,
      Stefano

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        Giorgio Gozzi 26 Gennaio 2012 at 18:11

        Sapevo di entrare in terreno minato. Io ho semplicemente pensato che l’argomento dell’articolo “Il torneo di Reggio Emilia rifiuta un accredito stampa a causa di un articolo “non gradito” fosse dovuto a quella contrapposizione G-M e cercavo di mediare. La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni. Se ho sbagliato chiedo scusa. Però francamente la foto di gruppo mi piacerebbe veramente la facessero (indipendentemente da chi sono i soggetti sottintesi 🙂
        P.S. sto cercando di ottenere le ferie per Portomannu4/la vendetta (ma quanto costano i traghetti!)

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          Stefano Lupini 27 Gennaio 2012 at 11:32

          Traghetti? Parliamone!
          Ti farò un’offerta che non puoi rifiutare!
          🙂

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      Janis Nisii 26 Gennaio 2012 at 18:36

      Giorgio, ascolta.
      Io farò ogni cosa in mio potere perché questo episodio increscioso non venga derubricato come fatto personale.
      Come fatto personale era superato dopo 10 minuti dalla ricezione di questa email.
      Sono invece amareggiata per lo stato dello scacchismo italiano e per la figuraccia internazionale che questa azione sconsiderata da parte degli organizzatori di RE portà con sé.
      Io mi rifiuto di essere considerata nella schiera di qualcuno, perché io non ho mai fatto parte di alcuna guerra ed avevo anche qualche dubbio a credere che fosse del tutto unilaterale, ora non ne ho più un accenno di dubbio.
      Questa non è una guerra tra due fazioni, questo è un attacco sconsiderato verso chiunque non dica esplicitamente di odiare Garrett o addirittura ne apprezzi l’operato.
      Ma tu credi davvero che si possa affermare che io faccia parte di una fazione e poi, non avendo mai scritto una riga su un torneo di Garrett, decida di scrivere DUE DIVERSI REPORT uno più positivo dell’altro su un bellissimo torneo organizzato dalla mia ipotetica controparte e offra una copertura da reporter (considerata di maggior pregio rispetto agli editoriali fatti dalla poltrona di casa) sui maggiori giornali internazionali?
      Strano modo di condurre una guerra, non c’è che dire.
      Ma le carte sono abbastanza scoperte, giacché a marzo, su un altro blog italiano, uscì un attacco furioso (e naturalmente anonimo) a questo articolo in cui ben più di un anonimo si lamentò del fatto che io nominassi Garrett nel mio articolo.
      Sarà questo l’aspetto non gradito agli organizzatori?

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        Giorgio Gozzi 27 Gennaio 2012 at 12:47

        Per quanto riguarda il tema di questo articolo ribadisco che secondo me non si può negare a nessuno la possibilità di fare un articolo su di un evento (scacchistico e non). Si può eventualmente criticare l’articolo in questione dopo averlo letto.
        Per il resto del mio discorso la finisco qui (tanto so perfettamente che ho irritato gli uni e gli altri). Parlare di guerre, di fazioni ecc. in un blog scacchistico non deve esistere. Chiedo scusa a tutti.
        Lancio un’ultima farneticazione e poi torno in letargo: che bello sarebbe una “Große Koalition” scacchistica con tutti tesi a portare nel 2020 (centenario della FSI) le Olimpiadi Scacchistiche a Roma! Pensateci

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    Massimo Benedetto 26 Gennaio 2012 at 17:24

    Non ho letto l’articolo della signora Janis sul torneo di Capodanno dell’anno scorso, ma ne ho letto altri della stessa autrice che mi sembrano veramente ben fatti, sia per completezza che per correttezza ed obiettività.
    Negando alla signora Janis la possibilità di scrivere un articolo sul torneo per una rivista prestigiosa come NIC, il signor Morgranzini ha rinunciato ad una grande opportunità dalla quale, a mio modesto avviso, avrebbe avuto solo da guadagnare.
    Quali che siano i motivi che hanno determinato la censura, di per se il fatto è molto triste, soprattutto in un periodo in cui assistiamo, a tutti i livelli, ad una progressivo, inarrestabile tentativo di sopprimere la libertà di espressione e il diritto di cronaca.
    Mi viene da pensare che, se fosse stato ipoteticamente possibile, la direzione del torneo di Reggio Emilia (imitando il buon Staunton) avrebbe esercitato anche il diritto di copyright sulle partite, impedendone pure la pubblicazione…

    Saluti a tutti quelli che amano gli scacchi!

    Massimo Benedetto

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      Janis Nisii 30 Gennaio 2012 at 16:25

      Grazie per i complimenti e per il sostegno! :)

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    Fabio Lotti 26 Gennaio 2012 at 19:08

    Mi spiego meglio. Il mio desiderio è che blog come “Soloscacchi” e “Scacchierando” siano luoghi di incontro, di cultura e divertimento. Se non è possibile evitare scontri, e non mi interessa da quale parte stia la ragione, fate pure che io ho espresso solo il mio dissenso, partendo da questo episodio per un discorso più generale. Detto questo confermo il giudizio estremamente positivo sul blog nel suo complesso e sul valore dei collaboratori(tanto per essere chiari).

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    Marco Albano 26 Gennaio 2012 at 19:30

    Ho seguito con piacere la nascita e la maturazione del blog soloscacchi: articoli sempre interessanti ed originali e
    che traspirano entusiasmo verso lo sport che ormai pratico da (sic!) 47 anni.

    Peccato!
    Avevo intenzione di scrivere di scacchi ma il poco tempo a disposizione e la consapevolezza che -se inizio poi e’ difficile fermarmi, meglio non iniziare nemmeno!- mi ha bloccato.
    Ed ora … dannazione, invece di parlare di scacchi mi faccio coinvolgere in sterili polemiche .. dannazione!!

    Peccato!
    In pochi hanno capito il senso dell’intervento di Lotti!

    Peccato!
    Mi sembra che da alcune settimane, con articoli e repliche ad altri articoli, un gruppo di lettori (spero non di redattori)
    stia schierandosi a favore di un “gruppo di potere” che, forse giustamente o forse no (ma sinceramente NON mi interessa!),
    si lamenta di aver perso il proprio “potere” a favore di un altro “gruppo di potere”.

    Marco

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    Giancarlo Cheli 26 Gennaio 2012 at 21:52

    Sono completamente d’accordo – in particolare , per la parte finale -con Marco Albano, che saluto con grande affetto – da quanto tempo non ci si vede… .
    Rimane il fatto che negare un accredito stampa mi sembra una cosa
    fuori dal mondo, e totalmente inaccettabile, ma conoscendo certi “ambienti “- parlo in via generale – , non mi sorprende più di tanto..

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    Elena 26 Gennaio 2012 at 23:21

    Legalmente Mogranzini può essere condannato?
    E dalle istituzioni scacchistiche può essere deferito?

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    AGOSTINELLI ANDREA 27 Gennaio 2012 at 13:02

    NYC ci chiede un articolo e questo non viene permesso ?? Pessima figura negare un accredito di stampa su di una rivista cosi importante. Soprattutto motivando il tutto con un ….” non ha gradito e quindi nega “.

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    Mandriano 27 Gennaio 2012 at 14:15

    Marco Albano è un fenomeno!! 😉

    Fabio Lotti è un altro fenomeno!! 😉

    E non parlo di loro solo dal punto di vista scacchistico(anche li sono fenomeni!!), ma soprattutto parlo di loro come persone. Sono “ragazzi modelli” e possono insegnare tanto a tutti!!

    Quindi come non condividere il fatto di trovare un posto multimediale dove attenerci strettamente al gioco degli scacchi che faccia incuriosire e appassionare i visitatori, lascinado magari uno spazio marginale alla politica scacchistica?? E come non condividere il fatto che sperino che questo posto sia proprio Soloscacchi.net?

    Ora, purtroppo, entrando nello specifico:

    – se uno organizza un torneo e non vuole accreditare parte della stampa, penso ne abbia facoltà; decisione discutibile, ma incontestabile; 🙄

    – se la giornalista che gli viene censurato un articolo si infuria, penso sia legittimo…e anche che faccia di tutto per palesare questa sua insoddisfazione; 😥

    – se ad un redattore arriva un comunicato stampa, penso che si debba fare degli scrupoli a non pubblicare quell’articolo, ben che sia più o meno opportuno farlo, per il ruolo che rappresenta… cioè la divulgazione del pensiero, anche se non condiviso; 😯

    – che poi questo articolo, pubblicato, riceva più commenti e attestazioni, susciti più curiosità di tanti altri, anche molto di più della cronaca mondiale, probabilmente da una risposta anche alla domanda sull’intelligenza dell’essere umano scacchistica; 😐

    – che a me di questa storia, come a molti altri penso, interessi il giusto è altrettanto una certezza.
    O meglio mi può dispiacere per la giornalista, mi faccio qualche domanda sul perchè un organizzatore faccia una tale mossa…ma se non trovo risposte… ma non è che non ci dormo la notte!! 🙂

    E con questo spero vivamente che il prossimo aticolo sia un bel pezzo di Marco Albano sul mondo degli scacchi visti dal suo punto di vista: 1-c4… e anche Karpov si deve inchinare!! O no?? Avanti….

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    Elena 27 Gennaio 2012 at 15:05

    Ma se Mogranzini non può essere nè condannato nè deferito, dov’è il problema?!
    Vediamo di capire:
    lui (dico lui ma intendo, beninteso, ciò che rappresentava al momento del diniego) secondo la Janis non poteva permettersi tale gesto e lei invece può inscenare questa campagna contro di lui?
    Lei (la Janis) è libera di decidere le sue azioni e lui non lo doveva essere??
    Non è magari che lei (la Janis) si faccia forza del fatto di essere donna e magari utilizzi (sto solo chiedendo eh) ad arte le menti maschili per prendersi qualche rivincita? Possiamo pensare che lei (sempre la Janis) ritenga che se fosse stata maschietto anzichè femmina avrebbe trovato gli stessi appoggi per tale campagna contro Mogranzini?
    Mah. Ci sto pensando su.

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      Ricardo 29 Gennaio 2012 at 17:27

      L’utente “Elena” è, in realtà, il noto troll Riccardo Musso. Occhio, gente.

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        Kasparoff 30 Gennaio 2012 at 09:22

        Che delusione….. 😥
        Ed io che pensavo che si trattasse di Monica Bellucci! 😯
        Recentemente ho letto su NIC dei rumors su un flirt con Morgranzini… :mrgreen:

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    Fabio Lotti 27 Gennaio 2012 at 16:10

    Mi pareva di avere espresso un mio pensiero in maniera civile, tra l’altro senza tanti punti esclamativi. Non mi sembra nemmeno di essere un fenomeno o un ragazzo modello come avrebbe voluto che fossi mio padre. La Redazione ha tutto il diritto di pubblicare quello che vuole ed il sottoscritto di intervenire con la giusta educazione. Detta la mia fate un po’ come vi pare. Pregherei, però, di non affibbiarmi altri appellativi che io non li ho affibbiati a nessuno.

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    Marco Di Felice 27 Gennaio 2012 at 20:05

    Immagino che il rifiuto dell’accredito risalga ad oltre un mese fa. Perchè Janis Nisii non ha reso subito nota la spiacevole vicenda?

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    Kob 28 Gennaio 2012 at 12:43

    Comunque il fatto che sia stato negato l’accredito stampa non significa mica che è stato impedito di scrivere un articolo sul torneo di RE … e l’organizzazione ha il diritto di attribuire o negare l’accredito stampa a chi meglio crede, o sbaglio?

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      Mauro kob Cereda 28 Gennaio 2012 at 13:54

      Poiché chi scrive il precedente commento usa uno pseudonimo che potrebbe creare confusione mi permetto di intervenire in questa faccenda, esprimendo alla signorina Nisii tutta la mia solidarietà. Fermo restando che chi organizza una manifestazione ha il diritto di concedere o negare accrediti o ciò che vuole a chi vuole, io, nel mio piccolo, nemmeno avendo letto gli articoli della Janis, mi chiedo quali potrebbero essere i motivi per cui i suoi non sono stati graditi. Ed è difficile, se non impossibile, trovare una risposta che non sia quella che tutti immaginano ma non dicono. Onde evitare comunque simili incidenti in futuro invito gli organizzatori di Reggio Emilia a marcare ogni articolo su qualunque testata con il disclaimer: ‘questo articolo è stato preventivamente approvato dalla direzione del torneo’…

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        Janis Nisii 30 Gennaio 2012 at 14:06

        Ciao Mauro,
        ti chiedo scusa, ma non riesco ad interpretare correttamente il tuo pensiero.

        All’inizio del tuo post tu sembri ammettere che sia del tutto normale negare un accredito stampa per via di articoli non graditi all’organizzazione.

        Come ho scritto altrove, questa libertà esiste per motivi logistici: se tutti i giornalisti/inviati dovessero essere obbligatoriamente ammessi, eventi come un concerto rock, la finale del mondiale di calcio o delle olimpiadi di atletica, si troverebbero nell’impossibilità di gestire logisticamente questa gran massa di inviati.

        La libertà di rifiutare un accredito stampa dovrebbe essere utilizzata con criteri generali, come ad esempio: rilevanza del media per l’evento in questione (evitando magari riviste di giardinaggio nel concerto rock), loro fama e diffusione (il giornalino della scuola nel caso delle Olimpiadi di atletica) e limitando il numero di giornalisti per medium.

        Di sicuro non è nello spirito del nostro ordinamento e nel sistema di valori di una società democratica che la selezione avvenga in modo da negare la libertà di espressione e di stampa che sono principi di rango costituzionale (e quindi il più elevato) nel nostro ordinamento.

        In realtà la chiusura del tuo post richiama più atmosfere da 1984 che il clima che ci si aspetta di vivere in un paese libero e democratico, e per questo non riesco bene ad interpretare la tua opinione.
        Se ti va, mi piacerebbe che chiarissi cosa intendevi dire.
        Grazie.

        • avatar
          Mauro kob Cereda 30 Gennaio 2012 at 18:23

          Ciao Janis, mai detto che sia normale negare un accredito o quello che sia. Credo che chi fa delle cose, chi organizza qualcosa, acquisisce potere. Il modo in cui gestisce questo potere, piccolo o grande che sia, chiarisce – almeno a me – quanto vale. Io, anche se non ci sarà, quel disclaimer di cui sopra lo leggerò su ogni articolo proveniente da tornei di quell’organizzazione…

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            Janis Nisii 31 Gennaio 2012 at 01:17

            Chiarissimo, grazie.
            E anche giustissimo!
            Non ci avevo pensato a questi ulteriori danni: ora chi andrà e scriverà dei loro tornei, anche se dovesse essere super indipendente ed obiettivo, sarà avvolto dall’ombra del ‘sei gradito all’organizzazione, quindi un assimilato’, con triplo anno sia al giornalista, sia alla pubblicazione, sia al torneo, giacché ci sarà sempre qualcuno che dubiterà che il pezzo sia sincero.
            Strike!
            Mamma mia, tutto ‘sto casino e non ho ancora capito perché gli viene il sangue al cervello quando sentono nominare Garrett!

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              Janis Nisii 31 Gennaio 2012 at 01:41

              triplo danno, non anno!

  18. avatar
    Elena 28 Gennaio 2012 at 14:34

    > Mauro kob Cereda ha replicato:
    gennaio 28th, 2012 alle 13:54

    > … Fermo restando che chi organizza una manifestazione ha il diritto di concedere o negare accrediti o ciò che vuole

    chiuso il discorso!

  19. avatar
    Marco Spedicato 30 Gennaio 2012 at 01:46

    Chi organizza una manifestazione ha il diritto di concedere o negare accrediti o ciò che vuole, certo, ma NON per i motivi addotti: quello che è successo, indipendentemente dal tipo di articoli che scrive Janis Nisii, è UNA VERGOGNA. In casi del genere una soluzione appropriata sarebbe il BOICOTTAGGIO di tutti gli eventi organizzati da questi signori, perché l’unica lingua che gli affaristi capiscono è il danno economico. Naturalmente sono consapevole del fatto che, siccome gli scacchisti italiani sono, oltre che scacchisti, anche italiani, una soluzione così limpida e lineare non verrà mai attuata. In ogni caso, per quello che può servire, voglio esprimere la mia totale solidarietà alla signora Nisii per il trattamento ricevuto. L’unica cosa che le chiederei è di chiarire i motivi per cui non ha reso immediatamente pubblico il fatto, come è già stato notato in un commento precedente.

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      Janis Nisii 30 Gennaio 2012 at 13:41

      Finalmente qualcuno che mette in luce come l’astratta possibilità di selezione degli accrediti stampa diventa un’aberrazione se fatta con i criteri indicati nell’email di Mogranzini (gradimento o meno degli articoli).
      Che senso ha scrivere di alcunché se non si ha libertà di espressione? Che senso ha leggere articoli scritti nel timore che non siano graditi a qualcuno e che per tale motivo ci si trovi a subire azioni discubili che tendono evidentemente ad impedire alla persona di svolgere il proprio lavoro?

      Riguardo alla data del comunicato, il 26 è dovuta al fatto che volevo farlo coincidere con la mia partenza per Wijk aan Zee, dove avrei potuto rispondere più agevolmente alle domande dei colleghi e dei giocatori. Cosa che è puntualmente avvenuta.

      L’invio del comunicato alla fine del torneo e dopo la chiusura di tutti i mensili che coprivano l’evento rende evidente — semmai ce ne fosse stato bisogno — che la mia intenzione non era danneggiare né il torneo, né i giocatori e nemmeno gli organizzatori, ma solo suscitare la giusta dose di indignazione che possa spingerli, per il futuro, a rispettare le regole del vivere civili e il principio della libertà di espressione, fondante del nostro e di tutti i paesi democratici.

      Queste persone dovrebbero piantarla di attaccare unilateralmente chi non li sta attaccando, né sta mettendo in essere azioni di alcun tipo contro di loro.
      Io credo che la comunità scacchistica debba finalmente chiedere di rendere conto a loro delle ragioni dell’attacco contro Garrett e — ora, col mio caso ne ho le prove certe — a chiunque si renda colpevole di stimarlo e considerarlo una brava persona, e, orrore, di metterlo per iscritto in un articolo, che, presumibilmente per tale ragione, viene bollato come non gradito e causa di una serie di azioni di cui il mancato accredito è (l’ho appreso in questi giorni) era solo l’inizio.
      Ho avuto modo di sapere, infatti, che alle riviste che si sono rivolte all’organizzazione per avere le foto di Reggio, è stato chiesto il nome di chi avrebbe firmato l’articolo e ai giocatori del torneo di non rilasciare dichiarazioni alla sottoscritta.
      Che altro sucedera? Domani devo aspettarmi uno scagnozzo sotto casa?
      E davveo c’è gente che pensa che tutto questo sia okay?

  20. avatar
    Claudio E. 30 Gennaio 2012 at 18:41

    un bel casino che pretende un pò di chiarezza.
    Gent.le sig.ra Janis, se non avesse informato il direttore tecnico della volontà di fare un reportage sulla manifestazione ma, per contro, proceduto direttamente alla stesura dell’articolo chiedo:
    la rivista lo avrebbe pubblicato o è consuetudine subordinare la pubblicazione al nulla osta della direzione del torneo? ci sono dei vincoli giuridici? un torneo aperto al pubblico non può essere rendicontato da nessuno? se no, perchè?
    grazie

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      Janis Nisii 31 Gennaio 2012 at 01:35

      Non sono sicura di aver capito la sua domanda: io ho chiesto un accredito stampa e quindi, nel caso particolare di Reggio Emilia, questo implicava la possibilità di accedere all’interno dell’area gioco per fare foto, di avere un accesso facilitato ai giocatori, di poter in generale fare domande all’addetto stampa per avere eventuali ulteriori informazioni sul torneo. Non molto di più, perché da quanto ho visto lo scorso anno non è un torneo troppo friendly con i giornalisti (non ha sala stampa, facilitazioni, conferenze stampa e notizie riservate ai cronisti, ecc.). Però, ad esempio, lo scorso anno sia Montalbini che Mogranzini mi hanno concesso delle interviste che sono servite per la costruzione del mio articolo.
      Quest’anno l’accredito mi è stato negato e, l’ho saputo da pochissimo, in realtà sembrerebbe che sia stata messa in atto una vera e propria opera di boicottaggio come ho specificato in altri post (ne scopro una ogni giorno di azione cattiva quindi forse non è finita qui).
      Naturalmente avrei potuto scrivere un articolo comodamente da casa utilizzando il materiale diffuso dagli organizzatori (solo i bollettini e le partite, però, giacché le foto sono state concesse — sembrerebbe — solo alle riviste che non si sono avvalse di me per scrivere l’articolo). In tal caso gli organizzatori non avrebbero avuto diritto naturalmente a leggere prima l’articolo né tantomeno ad approvarlo. Al massimo potevano fare una querela se l’articolo riportava qualcosa di falso o offensivo, ecc.
      Tuttavia a me non interessa scrivere questo genere di articoli e in 4 anni di giornalismo scacchistico non l’ho mai fatto. Non perché li consideri brutti o sbagliati, ma semplicemente perché non mi interessa.
      A me piace fare esperienze dal vivo dei maggiori tornei mondiali, viaggiare, incontrare e interagire con i personaggi dello scacchismo mondiale.
      Lo faccio scrivendo report o, più spesso, interviste, e così non solo mi ripago tutte queste trasferte, ma posso dare indietro qualcosa (questo mio lavoro) al mondo degli scacchi.
      Infatti, malgrado ora con tutte queste polemiche non sembri, sono tanti quelli che apprezzano quello che scrivo e io sono felice così. Ah, tra questi Gelfand, prossimo sfidante al titolo mondiale, che al Melody Amber mi avvicinò apposta per complimentarsi per il mio articolo su Reggio Emilia. Ironia della sorte eh? :)

  21. avatar
    controgambetto 30 Gennaio 2012 at 23:14

    buonasera
    signor lotti, a mio parere la cultura è anche la difesa delle buone maniere , che sinceramente non mi pare di ravvisare nel comunicato del direttore, quindi dissentire in un luogo pubblico di questo uso del proprio potere per me è anche difendere gli scacchi dalle astrusità sopra citate.. Suvvia, spinger giù qualcuno dal paradiso emiliano terrestre non è un bel gesto, un rimbrotto non mi par cosa eccessiva nè mi pare che possa far perdere il sonno a tutto il’sito! Sapere se chi ha dato la spinta lo rifarebbe, bhé mi par cosa più seria, ed anche sapere se ci son altri che spingono per dare spinte, anche questa è cultura! Dove se non tra amici si può essere tanto preoccupati?
    Signor cereda, complimenti per come è riuscito in un amen a farmi comprendere una sfaccettatura e ghiribizzo del potere, sono con lei, giudicherò anch’io per l’uso che se ne fa, è un giochino semplice e diretto che vorrei tenere a mente..
    ed infine, signora giornalista, le esprimo tutto la mia contrarietà per il brutto modo con cui l’hanno trattata e se pur sono sicuro che la vis polemica non le farà certo difetto per questa maramalderia vorrei comunque dirle che l’appoggio nella sua difesa del gioco degli scacchi
    nel mio piccolo, prima nazionale, 4/5 tornei week end l’anno, una decina di serate al circolo ed un’occhiata quotidiana ad alcuni siti scacchistici, un abbonamento a torre e cavallo, qualche libro poco consultato ed ancor meno studiato, bhè, non farò certo collassare le finanze di cotanti organizzatori , ma la mia preferenza, il mio tempo, il mio emozionarmi, andranno di certo verso tornei, come dire, un poco più amatoriali..

  22. avatar
    Fabio Lotti 1 Febbraio 2012 at 09:12

    Caro Controgambetto
    anche se rimango della mia opinione, il suo intervento rivolto al mio pensiero e non alla persona va benissimo. Quello che non accetto sono insinuazioni e appellativi vari con i quali non si va da nessuna parte.

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