L’indiscutibile progresso del movimento scacchistico avvenuto nel nostro paese negli ultimi decenni, quanto deve all’opera di Alvise Zichichi?
Crediamo non poco.
In primis di Lui apprezzammo e amammo l’uomo. Garbato, signorile, fermo quando le circostanze lo richiedevano, pronto nell’aiutare il prossimo e con la giusta dose di modestia che fa grandi le persone. Coloro che lo frequentarono, lo rammentano e forse lo rimpiangono per ciò che fu: un vero galantuomo. Io che ebbi la gioia di conoscerlo solo di striscio sono tra quelli.
Interpretò con dinamismo e saggezza il prestigioso e delicatissimo ruolo di Presidente della FSI, mise a frutto altre capacità nella organizzazione dei prestigiosi Tornei del Banco di Roma, senza tregua si spese nella divulgazione e promozione del nostro bel gioco e, non ultimo, fu anche un apprezzato giocatore.
L’avere tratto Esteban Canal da quella sorta d’immeritato oblio nel quale, ancora in vita e suo malgrado si dibatteva, fu tra i meriti forse meno noti di Zichichi.
Nel fascicolo di Luglio/Agosto anno 1978, la rivista L’Italia Scacchistica, pubblicò un corposo articolo a sua firma dal titolo Omaggio ad un nostro grande campione Esteban Canal. Fu un lavoro di grande rilevanza, per una serie di meritorie e nobili ragioni. Da subito il pensiero di non essere del tutto dimenticato, certo scaldò il cuore al vecchio campione e poi, il contenuto dello scritto, espresse in forma larvale quanto da lì a qualche anno sarebbe maturato. E’ probabile che poco prima, Zichichi abbia pure recitato un ruolo da suggeritore o sostegno, nei confronti del Maestro Marco Bonfioli ed altri valorosi nella pubblicazione del volumetto in forma di ciclostile Profili di campioni del passato, una raccolta degli splendidi articoli di Canal visti in precedenza nel L’Italia Scacchistica.
L’AMIS, fu una associazione a dir poco benemerita. Se solo pensiamo alle iniziative di carattere culturale messe in cantiere e portate a termine,dovremmo rammaricarci per il fatto che sia cessata. Eletto Presidente e sentendone nuovamente la necessità, Alvise Zichichi assieme ad altri, si adoperò finchè nel numero di Ottobre/Dicembre 1988 del notiziario trimestrale Mondoscacchi, apparve in forma d’inserto la biografia con scritti scacchistici di Esteban Canal.
Ecco uno stralcio dall’Editoriale.
Come auspicato, in seguito questi fascicoli furono raccolti divenendo la struttura portante del libro: Esteban Canal insegnamenti ed esperienze di un grande maestro, edito dalle Messaggerie Scacchistiche. Con la pubblicazione del volume, l’unica raccolta organica esistente su Canal, si chiuse il percorso iniziato con l’articolo del 1978 in altra parte citato.
Torneo Principale di San Benedetto del Tronto 1961, più di mezzo secolo fa. Tanto dobbiamo tornare all’indietro per assistere al primo scontro alla scacchiera tra uno Zichichi allora ventitreenne ed un Canal già da qualche anno sopra la sessantina. Sappia il lettore che il giovane prevalse sull’anziano, ma, se interessati in quale maniera e con quali effetti, rimanderei all’appassionata descrizione dell’accaduto come raccontata dallo Zichichi nell’opera curata su Esteban Canal. Sembra che il peruviano lasciando la scacchiera meditasse la rivincita…
Trascorse un bel lustro, pieno. D’altronde un vecchio adagio suggerisce come quel piatto vada servito freddo! Sempre in riviera, ma dalle ombrose palme di San Benedetto, passarono al bel Levante di La Spezia.
Per non farla troppo lunga, lascio spazio al manoscritto di Esteban Canal. In alcuni passi, si percepisce con pienezza quale grado di stima avesse verso Alvise Zichichi ed anche, con una punta di comprensibile orgoglio, la gioa per avere sconfitto uno dei giovani scacchisti italiani di maggior talento e di più ampie prospettive.
Canal curò per un cospicuo tempo una rubrica scacchistica all’interno della Rivista di Attualità e Cultura Fenarete, diretta da Francesco Montuoro. Lo scritto altro non è che un frammento di una prima bozza preparatoria di tale lettura.
Dopo questo risultato, Canal sembrò prenderci gusto. Ancora a La Spezia nel 1968 e nuova vittoria, forse facilitata da un Zichichi in precarie condizioni di salute; perlomeno ciò racconta l’autorevole L’Italia Scacchistica.
Lasciate le marine, i due si diedero appuntamento per l’ultima volta sui magnifici altopiani di Asiago in terra vicentina, nel 1971 per il CIS. L’ultimo atto della loro sfida,segnò il pieno recupero di Alvise Zichichi. Nelle due partite,si giocò con un doppio turno all’italiana, una vittoria ed un pareggio a suo favore. Il computo totale delle cinque partite, sancì un salomonico pareggio : +2 -2 =1 per ciascuno.
Per finire un documento.Una cartolina spedita da Malta in occasione delle Olimpiadi Scacchistiche del 1980. Oltre a quella di Zichichi, riconoscerete altre firme. Un piccolo e squisito gesto di vicinanza, amicizia e rispetto.
Vorrei prendere queste ultime righe, per ringraziare le persone che custodirono con cura molti dei documenti sin’ora presentati: il Signor Giancarlo Cassani, presso la cui dimora familiare Esteban Canal e la Signora Anna Klupàcs, soggiornarono dal 1946 e fino alla loro morte ed il Circolo Scacchistico Esteban Canal di Cocquio, nella quale sede sempre fui benevolmente accolto.
Qualora tra i pazienti lettori ci fosse qualcuno che abbia in un proprio archivio personale materiale su Canal giudicato di un qualche interesse (foto, partite, articoli od altro ancora), ritenendolo opportuno, potrebbe contattarmi a questo indirizzo: soloscacchi@gmail.com
Eccezzzzzzzionale !!
Infatti… Luca è una miniera di gemme preziose e articoli come questo ne sono la prova lampante! 😉
Grazie, Luca.
Un articolo bellissimo. Complimenti.
Dopo quello di Marramaquís ecco un altro preziosissimo ricordo di quella grande figura degli scacchi italiani che fu Alvise Zichichi…
Articolo semplicemente deludente,in linea con i precedenti dell’autore.Un tempo del mitico Canal,se ne occupavano Rosino,Zichichi,Chicco,Opocensky.In questo stesso sito appaiono
splendidi articoli del grande MF Cserica e del maestro Bilguer74;
prestigiose e competetenti firme.Nella speranza che un pensiero
diverso dai soliti non venga cancellato,vi chiedo in una bella e dinamica
redazione come quella di soloscacchi,vicino agli spendidi Yanez,Mongo,Ramon,Lotti e tutti gli altri,quale sia il ruolo di questo articolista.
Vorrei anche io capire. Oggi è stato pubblicato su questo blog il mio primo articolo. Se questo di Monti è un articolo così scarso allora il mio, che pure ricorda gli anni passati, cosa è?
Puoi spiegare che cosa non ti piace e non solo criticare per favore? Vorremmo cercare di migliorarci.
Gentile Signore.
Le sono debitore di una risposta. Mi spiace che i miei pezzi le risultino deludenti, in futuro vedrò di migliorarli; a volte neppure al sottoscritto convincono in pieno.Certo che in passato i “bibliografi” di Esteban Canal possedevano statura e conoscenza largamente superiori alle mie più modeste, di semplice amatore.
Certo è altrettanto che le persone della Redazione e non del sito, meritino l’appellativo di splendidi da Lei ricordato. Un giorno, incontrandola, sarei felice di stringerle la mano. Continui a seguire con piacere la quotidianità del sito e magari, se in futuro le dovesse capitare di leggere qualcosa di mio, piuttosto
che avvelenarsi l’umore, passi oltre.
La saluto caramente.
Luca Monti.
Gentile signor Monti,
l’articolo é oggettivamente molto ben fatto, come lo sono anche gli altri che ha pubblicato su questo sito e che leggo sempre con estremo interesse.
La risposta che ha dato al “lettore” dimostra che oltre ad essere un bravo articolista, lei è anche un vero gentiluomo, per cultura e maniere.
Continui così signor Monti. La ringrazio a nome di tutti i lettori che come me apprezzano i suoi articoli.
Con stima.
Caro “Lettore che cerca di capire”, nel pieno rispetto delle tue opinioni ti invitiamo ad altrettanto rispetto nei confronti del nostro amico e collega Luca che, in primo luogo, si firma in charo con nome e cognome e inoltre rappresenta uno dei punti di forza del nostro modesto sito mettendo a disposizione, innanzitutto nostra, ma soprattutto di tutta la comunità scacchistica internazionale una mole enorme di materiale e documenti inediti relativi alla figura del mitico Canal come giustamente l’hai definito tu.
In ultimo ti vorremmo semplicemente far presente che le pur illustri figure da te citate (Rosino, Zichichi, Chicco, Opocensky) hanno pubblicato le proprie ricerche e lavori legittimamente remunerati mentre Luca, da signore nell’animo qual egli è, si è mai guardato bene dal menzionare neppure di sfuggita la benché minima possibilità di retribuzione.
Inoltre, per concludere, ti invito a leggere le nostre note in merito ai commenti su questo sito pubblicate proprio ieri: ecco qui il link.
Grazie, continua a seguirci 🙂
Per conoscenza diretta dei fatti e delle persone menzionate, vorrei precisare che Antonio Rosino scrive a volte legittimamente remunerato altre volte per il puro piacere o per spirito di servizio nei confronti della comunità scacchistica nazionale. Lo stesso discorso vale per Alvise Zichichi: di certo per la redazione del bollettino trimestrale dell’AMIS (l’Associazione Maestri di cui sono stato per diversi anni suo vice-presidente) non percepiva alcunché, come per tutto il tempo che dedicava alle iniziative e all’organizzazione di eventi targati AMIS, come è ovvio data la natura dell’Associazione. Sono “troppo giovane” per poter dare informazioni di prima mano su Adriano Chicco, ma scommetterei che l’illustre storico e problemista non chiedesse mai compensi per i suoi scritti, tutt’al più avrà “subito” gli effetti economici dei contratti editoriali che immagino abbia sottoscritto con Mursia per gli indimenticabili tomi che scrisse a quattro mani con Giorgio Porreca (il Libro Completo degli Scacchi, pubblicato nel 1959 e ristampato o aggiornato per un’infinità di edizioni anche molto recenti, e il Dizionario Enciclopedico degli Scacchi del 1971)
Il problema, a mio avviso, non è la remunerazione o meno. Se un articolo è buono lo è per se stesso, pagato o non pagato. La critica, poi, va bene, basta esprimere un giudizio sul testo. Se il lettore che fatica a capire si fosse limitato alla prima frase non ci sarebbero state obiezioni. A me il pezzo piace per lui è deludente. Quello che colpisce è il seguito scritto con un tono sgarbato e sprezzante che non può essere accettato, tra l’altro verso una persona sempre educata e gentile.
Una puntualizzazione.Solo di recente,potendo contare ora su una ampia conoscenza di Fenarete,ho scoperto che la partita con Zichichi, venne pubblicata a pagina 72 del fascicolo 2/3 del1966.