Devo dire la verità… avendo visto le firme che scrivono su SoloScaccchi, nomi come Vugar, Boris, Yelena, Sabino… e cognomi come Gashimov, Avrush, Dembo, Brunello, per non parlare poi dei patronimici, ecco, mi sono sentito un filino… come dire?!? …inadeguato? non all’altezza?? insomma, avete capito… Però la cosa non mi andava tanto giù: “se c’è spazio per loro, perché non io??” Allora mi son rimboccato per benino le maniche, ho scartato gli inviti da Reggio Emilia, Wijk aan Zee e Gibilterra ed ho optato per un forse meno roboante ma altrettanto valido “Provinciale Pisano” onde garantirmi un ingresso dalla porta principale nel gotha degli scacchi… ah, la performance, chiedete voi?? Ecco, 2721, mica male, no? Leggere qui per i San Tommaso di turno…
Ed ecco alcune miniature che vi propongo prima che l’Informatore (scientifico del farmaco) le pubblichi…
In effetti Antonio è famoso nell’ambiente per il suo uso spregiudicato del Gambetto Elefante, della Difesa Coccodrillo, dell’Urang-Utang ed ora, ormai è conclamato… dell’Ippopotamo! 😉
…il famoso repertorio dello zoo!! Avanti… 😉
L’ippopotamo è una buona difesa finché il bianco non gioca la micidiale 11) f4!!, …; qui incominciano i dolori per il nero!!!
Consiglio gli scacchi australiani con l’introduzione di un alfiere salterino: il canguro.
😛
Bravo Antonio, complimenti !
Tanto per.. parafrasare, con particolare riferimento alla partita Pinto-Serra, mi sia consentita una citazione letteraria ( da Ligeia di E. Allan Poe ) : ” Quale vario-Pinto dramma : oh, rassicurati, non sarà dimenticato.. “
Confermo, uso il repertorio dello zoo…
Grazie Giancarlo, troppo buono!