SoloScacchi cambia nome e volto!

Il lavoro sotterraneo di accordi, riunioni, viaggi, videoconferenze, telefonate ed accordi finalmente è terminato e tutto il team di SoloScacchi è lieto ed orgoglioso di dare il tanto sospirato annuncio: la fusione con ChessBase ormai è ufficiale! Da oggi, sia in termini operativi che organizzativi e legali, le due case scacchistiche saranno soltanto una: rimangono da definire giusto alcuni dettagli operativi, quali la nuova sede di rappresentanza mentre per alcuni mesi ancora rimarranno perfettamente funzionanti sia quella tedesca di Amburgo che quella ligure in Val Bisagno, in attesa soltanto di ultimare i lavori di ammodernamento a Londra dei nuovi uffici di rappresentanza a One Hyde Park. Per il nuovo nome rimane ancora un po’ di suspence anche se le ipotesi più accreditate sono quelle di “ChesSolo” e “SoloBase”, nella scontentezza assoluta del buon Mongo che avrebbe preferito una sede operativa a La Habana, nome “Movimento 26 Luglio” e cimeli autentici di Simón Bolívar, Ernesto De la Serna e Lupo Alberto. Inutile sottolineare che alla fine hanno avuto un peso maggiore i petrodollari degli sceicchi neoproprietari della joint venture appena nata. Mongo è stato sedotto da una scatola di soldatini della Atlantic ad effige di Engels, Mao e Pol-Pot, Martin Eden da un abbecedario bibliografico in formato mignon di tutti i libri pubblicati sull’apertura Sampierdarena, Marramaquís da un vecchio VHS usato e tutto dedicato alla vita e alle opere di Garfield, Fabio Lotti da un ormai introvabile volumetto in pergamena intitolato “Elogio dell’orologio”, cserica da una serie di incatramate cartoline ritrovate sulla spiaggia di Scheveningen e di cui ha già incaricato GreenPeace delle opere di restauro dai molluschi incrostati sul carapace, Zenone invece si è invaghito dei manubri con la pece originale toccata dai polpastrelli della Comaneci in un vecchio tram di Bucarest, Mandriano di un cavallino di Troia somigliante a Furia con dentro masterizzato l’emmeppitre di Mal, Luca Monti è stato adescato da una reliquia del Santo: le ciabatte spaiate ritrovate alle pendici del Machu Pichu e appartenenti ad un postino inca che avrebbe presumibilmente consegnato in una notte di tregenda una missiva alla sorellastra adottiva nientedimeno che di Esteban Canal (!!!) mentre i neoacquisti Jas Fasola e Massimo Benedetto sono stati molto più facilmente corrotti, il primo con un plico di ciclostili tratti da una trascrizione apocrifa in polacco medievale del manoscritto originale contrabbandato a Montecassino da un bracconiere di orsi sulla variante Alapin ed il secondo con una serie di bottigliette contenenti essenze di idrocarburi da tutte le petroliere del mondo.
Chi manca?!? Ah, ecco… corso obbligatorio di tedesco per tutti, con frequenza obbligatoria presso il Gothic Institute di Brema e seminari tenuti dal Pifferaio Magico alias Ramón l’uomo del quiz inventore del format “Chi vuol essere pallonaro”.
E Janis e YG?!? La prima è ancora nel bel mezzo di un’aspra vertenza legale con la direzione di SoloScacchi accusata di aver proditoriamente riprodotto a suo nome alcuni termini notoriamente protetti da strettissimo copyright quali “scacchi”, “regina”, “Boris Gelfand” e affini, mentre il secondo sembra definitivamente sparito alla ricerca della Terra Promessa cantata dai Dik Dik.

C’è tuttavia chi giura di aver visto alcuni lupacchiotti che ululano ancora sulle dune sabbiose di Porto Mannu invocandone il nome nelle notti di luna piena…

Breakfast al Festival Internazionale Capo d'Orso

Nella conferenza stampa di presentazione i vertici di ChessBase si son detti oltremodo ottimisti e fiduciosi sul successo commerciale del neonato web-magazine, mentre più modesti magazzinieri degli angiporti di Voltri hanno mugugnato un sibillino: “ooooh, belandi…”
Nel frattempo i pescatori degli scogli continuano a buttar l’amo nella speranza che qualche pesciolino ancora abbocchi… 😉

Scritto da: Joe Dawson (Qui gli altri suoi articoli)