Celle Ligure, gli scacchi ieri e oggi

Scritto da:  | 11 Aprile 2012 | 2 Commenti | Categoria: Nazionale, Tornei

L’imminente svolgimento a Celle Ligure del Torneo “Week-End” in programma dal 4 al 6 maggio p.v. mi fa tornare con la mente ai gloriosi anni Ottanta e Novanta, quando Celle era una delle capitali italiane degli scacchi, sede per quattordici anni di un piccolo ma rinomato festival, che, per l’intera settimana pasquale, riempiva il piccolo comune della Riviera di una strana ma felice umanità, che alternava le lotte sulla scacchiera con le prime timide escursioni balneari.

Il torneo era nato a metà degli Anni Ottanta dall’iniziativa di Cesare Damele, per oltre un trentrennio presidente della Società Scacchistica Savonese, di Mario Barbin (che del circolo savonese fu per un decennio indiscusso factotum) e dell’indimenticabile AI Pietro Tonna: la prima edizione fu organizzata quasi per scommessa, ma ebbe un successo insperato che diede un forte stimolo per andare avanti, grazie anche alla “fame” di tornei che avevano all’epoca i giocatori. Sono passati poco meno di trent’anni, ma sembra davvero di parlare della preistoria: in un’epoca in cui i festival erano pochi e i week-end non esistevano ancora, un evento come Celle Ligure riusciva facilmente a catalizzare oltre cento partecipanti ogni anno.

Per la cronaca, il primo magistrale fu vinto da un giovanotto di belle speranze, di cui si diceva che avrebbe “fatto strada”: l’allora diciottenne Michele Godena, primo di una sequenza di nomi illustri che onorano l’albo d’oro del torneo. Fra i vari Zlochevski, Efimov, Skembris, Chatalbashev, Delchev, un pensiero particolare va al GM bosniaco Dizdarevic, che vinse nel 1992, proprio mentre le televisioni diffondevano in tutto il mondo le immagini della devastazione della sua Bosnia.

Nel 1996, il giorno dell’inizio del torneo, si presentò a sorpresa un ragazzone russo, timido ed educato, che già dimostrava più dei suoi quindici anni: si chiamava Vladimir Malakhov e vantava già al suo attivo un titolo mondiale under 14 e una norma GM. Con un gioco estremamente efficace sbaragliò quasi tutta la concorrenza, in quello che fu il più forte Celle Ligure di sempre, e sembrava sul punto di conseguire la sua seconda norma di Grande Maestro: poi, proprio in dirittura di arrivo, fu mandato in tilt, in una Siciliana Alapin, dal sempre coriaceo Nurkic, allora presenza fissa di tutti i festival italiani, e dovette cedere il primo premio a Efimov. Per Volodia, come incominciammo subito a chiamarlo tutti, l’appuntamento con il massimo titolo era comunque rinviato di poco.

Nella storia di Celle Ligure non mancano naturalmente gli episodi divertenti, come quella sera (direi nel 1998) in cui il giovane presidente del circolo savonese fu indotto da un simpatico MI slavo a scommettere sul risultato della partita che si sarebbe giocata l’indomani mattina (Domenica delle Palme) fra un valido maestro di Varazze e il GM Skembris: l’accordo fu che, se il giocatore locale avesse vinto, il presidente avrebbe offerto pizza per tutti. Sembrava una scommessa abbastanza sicura, ma il mattino dopo l’incauto organizzatore arrivò bello tranquillo a metà del turno, portando come tradizione alcuni ramoscelli d’ulivo… appena in tempo per vedere il GM greco autoincastrarsi il Re in una rete di matto! Fu una cena costosa, offerta a tutti i titolati che partecipavano al Magistrale, ma fu anche una bella soddisfazione per il circolo.

La tradizione del Festival è finita nel 1999, per una serie concorrente di motivi, non da ultima la difficoltà di mantenere in piedi, con un budget limitatissimo, una manifestazione il cui livello, nelle ultime edizioni, era fortemente cresciuto. Restano vivi i ricordi (soprattutto il ricordo della fatica di quelle tre o quattro persone che si facevano carico di gestire tutta l’organizzazione), e resta la grande soddisfazione di incontrare ancora oggi molti amici di ogni parte d’Italia che rimembrano con soddisfazione le loro Pasque cellesi.

avatar Scritto da: Fabrizio Ivaldo (Qui gli altri suoi articoli)


2 Commenti a Celle Ligure, gli scacchi ieri e oggi

  1. avatar
    Marramaquìs 11 Aprile 2012 at 21:42

    Le spiagge di Celle Ligure e dintorni (Varazze, Invrea, Cogoleto, Arenzano) sono state in anni molto lontani le spiagge della famiglia di mia nonna materna, nonna Emilia Calcagno.
    Non posso non provare una certa emozione sentendo di esse e vedendone una bella cartolina in bianco e nero.
    A parte l’interessante articolo, un grazie da parte mia anche per questo, Fabrizio.

  2. avatar
    Stefano 11 Aprile 2012 at 23:26

    Ciao Fabrizio, complimenti per l’articolo!
    Ricordo un’edizione in cui il GM (forse all’epoca era ancora IM) Zenon Franco fece esordire in Italia un suo giovanissimo e promettente allievo, un certo Francisco “Paco” Vallejo…
    Speriamo che Celle possa tornare presto agli antichi splendori: in bocca al lupo.

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