Mikhail Tal, album di famiglia

Scritto da:  | 5 Giugno 2012 | 7 Commenti | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri

Son quasi quarant’anni che inseguo un sogno… ebbe tutto inizio quando, bambino, ebbi la fortuna di trascorrere qualche ora tra le scacchiere del leggendario Torneo Internazionale di Milano del 1975. Li ricordo tutti quei campioni: dall’inavvicinabile Karpov, l’unico con guardie del corpo al seguito, a Bent Larsen di cui mi colpì il cerone sul volto e le due anziane signore che lo accompagnavano… il fascino mediterraneo di un giovanissimo e brillante Mariotti, ambita “preda” di avvenenti signorine in minigonna, l’aspetto da contadinotto gioviale del grande Petrosian… i tic nervosi da cui era afflitto senza sosta il giovane astro australiano Walter Browne, l’eleganza ineffabile del serbo Gligoric, lo sguardo acuto, schivo e penedetrante del timidissimo Ljubojevic, il piglio dell’arbitro principale, il nostro Enrico Paoli… ma colui che mi ha conquistato per la vita, divenendo il mio eroe allora e per sempre, è stato solo lui: Mikhail Tal! …per il suo sguardo magnetico e inimitabile, per il carisma che ispirava nei suoi atteggiamenti cordiali e gioviali, per il suo gesticolare quasi da italiano, per un modo di fare unico e inimitabile anche lontano dalla scacchiera… e così negli anni si è creato per me una sorta di vero e proprio mito, sono andato raccogliendo tutti i libri possibili e immaginabili su di lui, ritagli di giornale, fotografie, riviste… Ecco, è diventato per me, come penso per migliaia di appassionati, una sorta di compagno di viaggio, di figura di riferimento e, in questi giorni in cui si va a celebrare un torneo in sua memoria, desidero semplicemente ricordarlo, stimolato anche dal bel pezzo dell’amico Jas e riferito all’affaire di Lublino ’74, in una sorta di album privato, un diario fotografico personale di rare immagini della sua vita domestica e familiare, insieme alle persone a lui care… la prima moglie Sally, i figli Gera e Zhanna, la terza moglie Angelina, alcuni amici… Пока Миша!

Misha che gioca con Sally, la prima moglie con cui si sposò nel 1959

Entrambi giovanissimi

Sorridenti e felici

Eccoli il giorno delle nozze, il matrimonio durò fino al 1971

L'atto è siglato, escono entusiasti dopo la firma

Misha con sua mamma e Sally

Un altro momento di felicità. Da notare la blusa di Sally: un regalo della suocera??

Lo stupendo libro di ricordi scritto da Sally che ora vive ad Antwerp in Belgio

Sally Landau Tal col suo affascinante sorriso

Finalmente arriva Gera, qui coccolato dal papà e ammirato dal nonno

Gera alla chitarra

Tal senior e Genna Sosonko

Genna Sosonko e Tal junior

Un Misha giovanissimo qui ritratto durante uno dei tanti ricoveri in ospedale che lo afflissero per tutta la vita

Non solo scacchi: in doppio con Tigran!

Nel 1970 Misha incontra Angelina, Gelya per tutti, qui con Bella Korchnoj (a sinistra)

Nel 1975 (quando Misha gioca a Milano) nasce Zhanna

Eccoli tutti insieme

Zhanna che sfida papà

Zhanna oggi

insieme al fratello maggiore Gera

Qui con Karpov, amico e avversario di Misha in tante epiche battaglie

avatar Scritto da: Martin (Qui gli altri suoi articoli)


7 Commenti a Mikhail Tal, album di famiglia

  1. avatar
    Mallovic 5 Giugno 2012 at 10:04

    Fantastico album.

    Mi piace 1
  2. avatar
    Mongo 5 Giugno 2012 at 10:18

    Un tuffo nel passato di notevole valore e spessore umano. Martin sei sempre il numero uno. 😉

  3. avatar
    Ivano E. Pollini 5 Giugno 2012 at 11:08

    Caro Martin,

    concordo con Mongo: sei il migliore!

    L’archivio dei tuoi contributi è molto ricco e vario.

    Questo tuo pezzo, in particolare, presenta delle foto molto belle, originali e rare.

    Hai ragione di “studiare” TAL: it is “Morphy-like”!

    Congratulazioni

    PS Anch’io ero tra il pubblico al Torneo di Milano (!)

  4. avatar
    Fabio Lotti 5 Giugno 2012 at 15:05

    Molto bello. Il mio pezzo su Tal parte proprio dagli occhi. Infernali… 🙂

  5. avatar
    Martin Eden 5 Giugno 2012 at 21:13

    Grazie a tutti ma io, davvero, non ho proprio nessun merito: le foto (purtroppo) non le ho fatte io e Tal è Tal… è solo a lui che dobbiam esser grati, no?

  6. avatar
    Ivano E. Pollini 3 Luglio 2012 at 11:35

    Caro Martin Eden,

    …ancora qualcosa su Tal…

    “Tal is Morphy-like”! non è vero?

    …ho letto recentemente alcuni libri su Tigran Petrosjan, tra cui “Petrosjan, oltre i confini della teoria”(Prisma Editori) e il libro di Vik L. Vasiliev:”Tigran Petrosian, his life and games” (Batsford,London) ecc.

    Petrosjan è importante (e mi interessa) per il suo notevole gioco posizionale e per la sua strategia generale.

    Ricordo che era anche un notevole lampista,tra i primi del mondo.

    Queste qualità lo avevano fatto un pò assimilare a Capablanca: anche Petrosjan aveva tenuto il titolo per 6 anni – pur avendolo messo in palio dopo tre anni – e non aveva praticamente rivali nel gioco lampo (!)

    Orbene, parlando dei suoi predecessori Petrosjan aveva mostrato un’enorme ammirazione per Paul Keres e David bronstein, ma, passando ai “Genii” degli Scacchi aveva poi indicato nell’ordine – Morphy, Steinitz e (forse!) TAL.

    Ora, sapendo come Petrosjan ponderasse le sue mosse e le sue dichiarazioni, questa sua opinione è veramente notevole e interessante!

    E se non è un Genio Tal, che in tre anni è passato da semplice giocatore a Campione del Mondo, all’età di 23 anni, chi lo è?

    So che oggi si possono fare altri notevoli confronti (primo fra tutti Kasparov), ma Tal ha combattuto con un Campione del calibro di Mikhail Botvinnik, i cui successi tra gli anni 30 fino al Campionato del mondo del 1948, sono stati ineguagliati.

    A tal punto, che alcuni commentatori hanno ritenuto i suoi successi perfino superiori a quelli del grande Lasker (Barcza et al., Les Champions du Monde, Grasset, Paris).

    Ciao Martin!

    Spero che questo pezzo ti sia piaciuto!

    IEP

  7. avatar
    Raul Montanari 5 Dicembre 2012 at 13:15

    Bellissimo album dedicato al campione che forse si è fatto più amare nell’intera storia degli scacchi, senza i chiaroscuri satanici di Fischer. Bravo Martin Eden.
    Sì, c’ero anch’io a vedere quel torneo. Mi sa che c’eravamo tutti!
    Ci sono stato solo un giorno, perché con gli scacchi avevo già deciso di chiudere. Ricordo che Karpov giocava con Portish, e alla fine della partita un uomo piccolo, con pochi capelli, è salito sul palco e ha cominciato ad analizzare muovendo i pezzi sulla scacchiera. Portish ogni tanto replicava e scuoteva la testa, mentre Karpov guardava quell’uomo con occhi da bambino (quello sguardo infantile, tondo, che non ha mai perso) e non faceva che annuire in silenzio – si capiva che doveva avere per lui un immenso rispetto.
    Non avevo riconosciuto nell’uomo Tal, perché di lui avevo il ricordo di immagini molto giovanili. Ho chiesto a qualcuno chi fosse quella persona così carismatica, e quando me l’hanno detto ho fatto una cosa che non ho mai ripetuto con nessuno, in tutta la mia vita, nemmeno con grandi scrittori o altri campioni spoertivi: gli ho chiesto un autografo su un libro di sue partite commentate, che avevo portato con me.
    Particolare comico: siccome ovviamente Tal ha scritto il suo nome in caratteri cirillici, io ho aggiunto fra parentesi: “(Tal)”, per potermi vantare con i miei amici! 😎

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