Riprendiamo il discorso (iniziato qui) sul come si vincono e si perdono le partite. La causa scatenante è sempre un errore, l’ultimo errore per la precisione. Nell’ultima edizione del Memorial Tal, uno dei più forti tornei di sempre, la discriminante dell’errore fatale ha colpito la mia attenzione e così con la redazione abbiamo deciso di proporli tutti o quasi, così il giorno che ci capiterà di affrontare i vari Carlsen, Aronian, Radjabov, Caruana e compagnia bella riusciremo a giocare la partita del secolo, senza commettere manco un errore!
La partita che esaminiamo ora è la Tomashevsky – McShane del V turno, dove dopo 36. h5, …; il vantaggio del nero incomincia a farsi consistente.
Il bianco ha appena giocato 36) h5, ...;
L’inglese qui ha giocato 36. …, Txd4?; sciupando tutto il vanaggio sin ora accumulato e la partita terminò patta dopo un’altra decina di mosse. Il piano corretto, difficile però da trovare sulla scacchiera, era questo: 36. …, g5; 37. Dd3+, Rh6; 38. a3, Td8; 39. Dg6+, Dxg6; 40. hxg6, Tfxd4; 41. g7, bxa3; 42. bxa3, T4d5; 43. Tc1, Rxg7; 44. Re2, Td2+; 45. Rxe3, T8d3+; 46.Re4, Rg6; 47. a4, Td4+; 48. Re3, T 2d3+; 49. Re2, Ta3; 50. Tcd1, Te4+; 51. Rf1, Tf4+; 52. Re2, Taxa4; il nero a questo punto si ritrova con due pedoni, passati, di vantaggio, scusate se è poco!
Come buttare via un ottimo 1/2 punto contro un ex-campione del mondo? Chiediamolo al buon Tomashevsky, che al VI turno ci da la dimostrazione pratica. La partita in esame è la Kramnik – Tomashevsky; siamo arrivati a 68. Rd3, …; in una posizione di sostanziale parità.
Kramnik ha appena giocato: 68) Rd3, ...;
Il nostro anziché rispondere con 68. …, Ca4; finendo in un finale, abbastanza patto, con cavallo e pedone contro la sola torre bianca, ha preferito giocare 68. …, Re5?; che dopo la promozione del pedone ‘e‘ ha portato ad un finale, chiaramente perso per il nero, di torre e pedone contro la donna bianca.
Ultimo turno, c’è appena stato il ‘biscotto’ nella McShane – Carlsen che, con la vittoria dell’asso norvegese, obbliga il nostro Caruana a dover battere di nero Aronian per poter vincere il torneo. Fabiano sente un po’ di pressione, una vittoria lo lancerebbe definitivamente nell’olimpo scacchistico mentre un secondo posto, più che dignitoso, gli farebbe fare ancora un po’ di anticamera. Qualcuno lo teme!
La Aronian - Caruana dopo 53) Df2, ...;
Il finale anche se sembra vinto per il bianco è ancora tutto da giocare. Ormai qui l’italo-americano sa che non può più vincere ne la partita ne il torneo, non gli rimane che giocare per l’onore e pareggiare con il numero 2 del mondo. 53. …, Rxd5?; 54. Dc5+ 1 – 0. Avrebbe forse potuto provare a giocare 53. …, Dd1+; 54. Rb2, Dxd5; e solo un Aronian molto preciso nelle mosse sarebbe stato in grado di vincere la partita con il monarca nero impegnato, dopo il cambio delle donne, a controllare il pedone ‘a‘ lasciando al re avversario la libertà di fare i propri comodi sul lato opposto della scacchiera.
Giunti al termine del materiale a disposizione, i partecipanti al Memorial Tal in fondo non erano poi così scarsi, volevo mostrarvi una delle mie cappelle, ma avrebbe fatto sfigurare tutte quelle che ho presentato, per cui chiudo mostrando quest’altra. Una cappella storica: torneo di Linares 2005, XII turno, l’ultimo, in prima scacchiera giocano Topalov – Kasparov. Kasparov era all’epoca (e forse lo sarebbe ancora oggi) il giocatore con il punteggio Elo più alto, aveva già annunciato il suo ritiro al termine di questo torneo che stava stravincendo, da imbattuto, con un punto di vantaggio sul secondo in classifica, proprio l’avversario dell’ultima partita. Siamo nel centro partita, il bulgaro non può più sperare nella vittoria perchè la partita sta avviandosi verso un finale patto, ma dopo 21. Df1, …; succede l’inimmaginabile.
Topalov - Kasparov. Posizione dopo 21) Df1, ...;
Kasparov risponde giocando la naturale 21. …, Dxf1?; ma è un errore. Il cambio delle donne, a cui è seguito in sequenza il cambio delle torri e quello dei cavalli, porta ad un finale di pedoni praticamente perso per il nero. Garry per mantenere la posizione patta – ed aggiudicarsi da solo il torneo – avrebbe dovuto giocare 21. .., Dd8!;. Qui il tragico finale di questa partita, con la stizza, comprensibile, di Kasparov.
Scritto da: (Qui gli altri suoi articoli)
Come correttore di bozze ho mio malgrado 23 anni di esperienza sulle spalle, con il solo risultato di aver acquisito l’antipaticissima abilità di rilevare il 90% degli errori altrui e il 10% degli errori miei!
Così qui noto al volo che nella Kramnik – Tomashevsky la posizione del diagramma deve essere errata, perché un Re nero in f4 non può di certo giocare 68… Rd5.
Entrando nel merito della Aronian-Caruana, scommetterei invece che il nostro Fab. Fab. abbia visto e considerato in un nano-secondo che dopo 53… Dd1+ 54. Rb2 Dxd5 55. Dc5+ Dxc5 56. bxc5 si entra in un finale di pedoni elementare, un esempio “da manuale” in cui ogni buon giocatore valuta a colpo d’occhio, senza bisogno di calcolare alcunché, che il pedone passato ‘a’ terrà impegnato il Re nero per tutto il tempo necessario al Re bianco per arrivare in g7 e fare una scorpacciata. Perciò non si può mettere un punto di domanda a 53…Rxd5 se non nel senso che Fab. Fab. avrebbe potuto tranquillamente abbandonare una mossa prima.
Grazie della segnalazione, abbiamo corretto il ‘re-fuso’ tipografico e
ghigliottinato il nostro correttore di bozze!!. 😉
La posizione del diagramma era corretta, ma è la mossa che era stata scritta in modo errato; Tomashevsky giocò 68. …, Re5?;