Mondialacci veloci: “Rapid e Blitz”

Scritto da:  | 11 Luglio 2012 | 5 Commenti | Categoria: Campionati, Internazionale

Astana

Non potevamo perderci i mondiali “Rapid” e “Blitz” di Astana, in Kazakistan, perché c’erano quasi tutti i migliori.

Il punto è che Jas Fasola ha ragione, dovremmo studiare meglio la geografia, o almeno io devo farlo per forza: quando mi hanno chiesto della capitale del Kazakistan ho risposto “Alma Ata”, ma era un ricordo di ragazzo. Oggi la capitale è Astana, città modernissima e ricca, come si vede dalle immagini.

Io, inviato speciale e distratto di Soloscacchi, ho pagata cara l’impreparazione: purtroppo ho preso l’aereo per Alma Ata anziché per Astana!

Qui ho chiesto se c’era un pullman per Astana e son venuto a sapere che c’erano da fare altri 980 km. Insomma, ho scelto di prendere un volo interno della Kazai West, ma per acquistare il biglietto ho dovuto vendere la mia nuova macchina fotografica, pertanto niente foto da Astana…. e ho venduto anche la penna (niente male: 200 dollari per una biro con la scritta “Roma Colosseo”!), pertanto niente autografi!

E non si è trattato del mio unico errore, questo della capitale, il secondo è stato quello di portarmi dietro cappotto e colbacco perché mi avevano detto che i luoghi erano gelidi, con temperature che in inverno raggiungono anche i meno 30 gradi. Invece, “li mondialacci” che caldo a luglio! Eravamo quasi a più 30!

Ho dovuto, di conseguenza, barattare il mio registratore portatile con qualche abito più leggero, pertanto niente interviste!

E per di più nemmeno vi parlo in diretta, perché l’ultimo e unico mezzo di comunicazione, il cellulare, l’ho dato via in cambio di due preziose ampolle di acqua del famoso lago kazako Balkash, l’unico lago del mondo che ha per metà acqua dolce e per l’altra metà acqua salata.

In conclusione, come inviato, cari Martin e cserica, non sono il massimo, anzi sono un disastro totale. E’ di gran lunga meglio l’amico Mongo, tenetene buon conto. In compenso, sappiate che ho allacciato vaghi contatti con i responsabili di imprese petrolifere kazake per una collaborazione futura con SoloScacchi…

Ecco l’immensa Cosacchia: ma Astana dove sta? Chi me lo dice?

Arrivo ad Astana il giorno dopo e mi precipito in sala gioco mentre si va concludendo l’undicesimo turno del “Rapid” (6-8 luglio, 15 minuti + 10 secondi a mossa). Vedo la maglietta a righine di Grischuk, quella a rigone di Karjakin, l’immancabile camicia a rigacce di Radjabov e meno male, penso, che non c’è Nakamura con i suoi colori letali.

Già, perché non c’è Nakamura? Chiedo in giro. Una signora in rosa molto gentile mi riferisce che lui ha detto di essere stato invitato in ritardo. Mi sorge il dubbio che sia vero, che l’abbiano fatto apposta …. “li mondialacci”!

Anche in sala fa piuttosto caldo, tutti hanno in mano una bottiglia d’acqua, speriamo che non sia quella del lago.

Il turno 11 è finito, getto uno sguardo alla classifica, vedo Carlsen nettamente primo con 9,5. Non potevo certo pensare che al n.1 mondiale, che aveva dato già forfait alle fasi finali del mondiale “vero”, potesse sfuggire almeno uno dei due titoli FIDE, quello Rapid e quello Blitz, anzi ritenevo che li avrebbe vinti tutti e due.

Ma subito dopo (turni 12 e 13) il cammino di Magnus s’infrange in due sconfitte con Ivanchuk e Grischuk, poi in due pareggi conclusivi e così Karjakin, pur sconfitto al decimo turno nello scontro diretto, piazza lì un 4 su 5 finale, scavalcando il norvegese di un punto, agguantando il titolo e i 40.000 dollari del primo premio e succedendo a Kamsky nell’albo d’oro (n.b.: nel 2011 questi mondiali non si disputarono, l’ultima manifestazione è del 2010).

Terzi a pari merito un redivivo Topalov e Mamedjarov. Lo spareggio tecnico assegna il bronzo al bulgaro.

Sergey Karjakin ha strappato ai suoi tre inseguitori solo mezzo punto, ma ha ottenuto contro gli altri 12 finalisti la bellezza di 11 punti, per una performance Elo pari a punti 2917! Veramente ottimo!

Il giovane ex ucraino ha meritato sicuramente il titolo mondiale, dimostrando di essersi scrollato di dosso quella timidezza e quella propensione al “primo non prenderle” che lo avevano condizionato un poco lo scorso anno. Splendido, mi dicono, il suo sacrificio di Donna contro Grischuk nella quarta partita (Cxf5!), forse la mossa migliore del torneo.

E dire che era giunto all’ultimo momento ad Astana, quasi senza aver dormito perché ha avuto una disavventura del tipo della mia: aveva perso l’aereo!

Qualcosa in più ci si attendeva da Al Morozevich , undicesimo con sole 3 vittorie, e da specialisti quali Radjabov , n. 2 della lista Elo e appena nono, e da Gelfand.

La classifica finale “Rapid”:

A Grischuk la palma della partita più breve, appena 20 mosse per perdere col bianco contro Topalov e perdere così (è il penultimo turno) anche il podio.

Eccola, si tratta della Grischuk – Topalov, giocata al 14° turno:

20...Dg5+ ed il Bianco abbandona

L’imprevedibile moscovita deve aver assorbito benissimo il colpo, tant’è vero che ha quasi dominato, fin dall’inizio, il successivo mondiale Blitz, svoltosi su 30 turni il 9 e 10 luglio (3 minuti + 2 secondi a mossa), quindi senza neppure un giorno di riposo, e che ha visto ai nastri di partenza 11 degli stessi 16 finalisti del Rapid.

Qui, dopo i primi 15 turni, Grischuk con 10,5 precedeva di un punto Ivanchuk, Karjakin ed il sorprendente Andreikin, di due punti un Carlsen ancora un pochino confuso e deluso.

Nel girone di ritorno, mentre crollava uno stanchissimo Ivanchuk (5,5 su 15) e sciupava Andreikin (1,5 su 6 contro gli ultimi 3), reagiva finalmente uno scatenato Magnus Carlsen con ben 10 vittorie e un 11 su 15, che però non gli bastava per raggiungere un convincente Grischuk che gli resisteva avanti di mezzo punto.

Ad Alexander Grischuk, dunque, il titolo che nel 2010 fu di Aronian e anche a lui 40.000 non disprezzabili dollari. Nuovamente niente allori, ma solo piazze d’onore, per Magnus.

Grischuk, che vinse questo titolo già nel 2006, ci ha abituati ad alti e bassi negli ultimi anni, ma qui ad Astana era davvero in uno stato di semigrazia, a parte la svista “già vista”.

Bronzo a Karjakin, che confermava così ampiamente la vittoria del Rapid e che ha mostrato grande sicurezza ed eccellente tecnica nel trattamento dei finali, mentre Morozevich si riscattava parzialmente con un’onorevole quarta piazza.

Stavolta nelle retrovie ritroviamo Topalov e Mamedjarov, ancora opaca la prestazione di Gelfand e di Svidler.

Curioso notare come Morozevich abbia perso entrambe le partite con Grischuk, ma vinto entrambe con Carlsen, il quale però piazzava un’importante doppietta contro Karjakin, già battuto nel Rapid, e contro un Radjabov ancora una volta non del tutto all’altezza delle aspettative .

La classifica finale “Blitz”:

Onorevole il comportamento dei quattro bravi giocatori kazaki invitati (due nel Rapid e due nel Blitz), che non hanno troppo sfigurato contro i big, specialmente Murtas Kazhgaleyev in Rapid.

Curiosa la premiazione, con il Grischuk d’oro che pareva quasi dispiaciuto, anzi affranto, o forse era solo stanco di sorreggere uno sproporzionato coppone alto quasi un metro, o forse stava per addormentarsi nell’ascoltare i discorsi di circostanza del presidente della FIDE e di altri.

Fatto sta che è stato opportunamente quasi svegliato da Karjakin durante l’esecuzione dell’inno russo.

Scusate, ora faccio un fax a Martin Eden e poi scappo di corsa perché non voglio assolutamente perdere l’autobus, prima tappa del lungo viaggio stradale e autostradale che mi dovrà riportare a casa (per l’aereo ormai non ci sono più soldi né baratti).

Mi hanno detto che ci vorranno dei giorni (sono svariate migliaia di km), e meno male che doveva essere un Rapid, ”li mondialacci”! Ma l’importante è arrivare.

Quindi avrete la non indifferente fortuna di non leggere altri miei commenti per un bel po’ di tempo. E vi pare poco?

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a Mondialacci veloci: “Rapid e Blitz”

  1. avatar
    Ferdinand Personne 11 Luglio 2012 at 18:56

    Marramaquís?!? …unico e inimitabile! Se non ci fosse bisognerebbe proprio inventarlo! 😉

  2. avatar
    Mongo 11 Luglio 2012 at 19:04

    Ottimo lavoro mio caro Marramaquis. 😉
    Fecero anche a me lo scherzo delle temperature polari, ‘li mondialacci loro!!

  3. avatar
    paolo bagnoli 11 Luglio 2012 at 22:01

    Se la foto è reale (e non ne dubito), Astana appare come la pubblicità di creme da barba (manca la marca sul fianco dei palazzi) o di “schiuma” per capelli.
    P.S. Questo vastissimo Stato fu, per secoli, il crocevia di importanti traffici intercontinentali. I cavalli di Tamerlano e di Gengis Khan si abbeverarono nelle acque dei due Darya, grandi affluenti del lago (quasi mare) di Aral.
    Chiedo scusa per le reminiscenze storiche…

  4. avatar
    Jas Fasola 12 Luglio 2012 at 00:11

    Marramaquís, per l’aereo non avrai piu’ soldi ma sai quanto dovrai spendere in biglietti di autobus per tornare a casa? 😆
    Grazie per la lezione di geografia, sai che ci tengo tanto. Ho rintracciato Astana, si trova un po’ a nord-est del laghetto della cartina (sopra le lettere hs di Kazakhstan).

  5. avatar
    Fabio Lotti 12 Luglio 2012 at 08:29

    Bell’articolo Marra.

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