Bergamo come l’ho vis(su)to io…

Scritto da:  | 17 Luglio 2012 | 8 Commenti | Categoria: Nazionale, Tornei

Ecco, come promesso, il mio contributo fotografico… il torneo come l’ho vis(su)to io con gli occhi del giocatore…

avatar Scritto da: Sergio (Qui gli altri suoi articoli)


8 Commenti a Bergamo come l’ho vis(su)to io…

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    Yanez 17 Luglio 2012 at 09:16

    Benvenuto Sergio! Grazie per il reportage fotografico… tutte molto belle e suggestive! Aspettiamo con piacere anche qualche riga di racconto sul torneo: qual era l’atmosfera, quello che ti ha colpito di più… non dev’essere facile aver a che fare con giocatori così agguerriti, no? …mi viene in mente la promozione a Cavallo al primo turno del turno del tuo illustre avversario… certo da uno che per cognome fa Kasparov, eh? 😉

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    sergio 17 Luglio 2012 at 11:09

    Sensazioni… Non è facile descrivere quello che si prova nel momento in cui ci si appresta a partecipare ad un torneo magistrale (nel mio caso) di così elevato spessore, la mente va al passato quando ho iniziato a giocare a scacchi nell’ottobre del 1976 e quando andavo a vedere il torneo internazionale di Marina Romea dove il magistrale si giocava all’interno del prestigioso Hotel Corallo. Quando sono entrato la prima volta nella sala di gioco ho subito notato e assaporato l’aria che si respirava, l’aurea che avvolgeva i maestri partecipanti, le scacchiere singole e non le immense tavolate, il silenzio solenne, le lunge “ponzate” dei giocatori già dalla fase di apertura, il vedere alcuni grandi nomi che hanno fatto la storia degli scacchi in Italia e non solo: Mariotti; Paoli; Zichichi; Szekely per citarne alcuni… Insomma una sola parola per descrivere tutto ciò “AFFASCINANTE”. Tornando a casa da quella visita sognavo e mi vedevo proiettato nel futuro a giocare il loro stesso torneo seduto al tavolo con di fronte l’illustre avversario e comodamente quasi riverso in quelle comode poltrone che assomigliavano più a scranni reali e dopo una lunga analisi, scrivere la mossa sul formulario con lentezza e leggerezza quasi da “scriba” e premevo il pulsante del meraviglioso orologio GARDE con stile quasi da danzatore.
    Cavolo!!! Devo diventare subito di categoria magistrale deve essere il mio obiettivo primario, la scuola?? Gli amici?? La fidanzata?? Nulla mi avrebbe emozionato più del giocare un MAGISTRALE. In effetti poi negli anni di categoria magistrale lo sono diventato ma nel frattempo la mia mitizzazione del torneo SUPERIORE è stata riportata alla realtà del quotidiano vivere, mi sono allontanato dagli scacchi giocati per oltre 20 anni e solo raggiunta una certa tranquillità economica e famigliare mi ha permesso nel 2007 di riprendere, anche se molto sporadicamente, a giocare.

    I tempi sono cambiati è come se fossi stato ibernato per venticinque anni e mi fossi risvegliato ora improvvisamente… Tutto è cambiato, il magistrale sembra abbia perso molto del suo fascino; spesso si gioca in sedi fatiscenti, tutti seduti a tavolate che ricordano mense aziendali, orologi elettronici che scandiscono il tempo in maniera fredda dove non vi è più nemmeno il gusto di notificare all’avversario “CADUTA BANDIERA”, il livello di gioco decisamente innalzato “dove sono finiti i pollastri che razzolavano allegramente nella mia aia”… Bambini di 10/11 anni che giocano come diversi maestri degli anni 80… Nessuno che ti lascia in presa un pezzo anzi… Tutti preparatissimi, agguerriti; Chiedo umilmente patta e il mio avversario invece di rispondermi magari “vorrei continuare ancora qualche mossa mi scusi”… Scarabocchia qualcosa sul formulario e senza rivolgermi la parola continua imperterrito, cosa scriverà sul formulario? Forse: “ma questo qui cosa vuole dalla mia vita?”. Forse l’impatto più drammatico con il ritorno agli scacchi agonistici è stato rappresentato dai cellulari o per meglio dire dal loro spegnimento, Proprio a Bergamo nel 2007 ho vissuto il dramma da spegnimento del cellulare perdendo ben due partite consecutive per via di questo mio approccio goffo agli scacchi del ventunesimo secolo, del resto ero rimasto ibernato come potevo sapere del cambiamento epocale.

    Mi sono a fatica adattato, la voglia di ritornare in “ibernazione scacchistica” mi ha sfiorato più volte ma fortunatamente mi sono fatto coraggio ed ho continuato, sto continuando e vivo questa mia seconda “vita scacchistica” con tranquillità, serenità cercando di sorridere anche alle più pesanti sconfitte che, nel frattempo, sono diventate sempre più numerose, riappropriandomi del sano gusto del gioco e chi se frega se negli anni passati ero arrivato ad avere un elo nazionale vicino ai 2200 punti tanta anche quello è andato nel tempo scomparendo e chi se ne frega se ho più norme di maestro che titoli di studio tanto al titolo non arriverò mai perchè ci sarà sempre il ragazzino di turno che pur non toccando con i piedi a terra quando si siede di fronte a me, mi massacrerà senza concedermi neppure l’onore delle armi.

    Cosa c’entra tutto questo con Bergamo qualcuno si potrà chiedere… Nulla dico io proprio nulla a Bergamo penseremo più tardi

    Ciao a tutti e scusate per le tedianti riminiscenze da vecchio spingilegna quale io sono

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      Ramon 17 Luglio 2012 at 11:31

      Emozionante, coinvolgente, avvincente… ci sai proprio fare con la penna, Sergio! 😉 Dai, vogliamo leggerti ancora!

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        sergio 17 Luglio 2012 at 11:44

        Grazie Ramon troppo gentile.

        Mi sono accorto che scrivendo di getto ho commesso diversi errori dei quali mi scuso, altra cosa di cui mi devo riappropriare: la scrittura.

        Parlo tanto (molto spesso a vanvera) e scrivo poco, lo stretto necessario… Starò più attento in futuro… Spero

        Se sbaglio mi corigerete – frase di Wojtyłana memoria

  3. avatar
    Luca Monti 17 Luglio 2012 at 11:48

    Ben arrivato Sergio ed un augurio a ben proseguire con SoloScacchi.
    Un caro saluto. 😛

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    sergio 17 Luglio 2012 at 12:00

    Grazie Luca,

    spero un giorno di potervi conoscere tutti di persona… va bene internet ma vuoi mettere una bella scampagnata con laute libagioni in qualche posticino caratteristico?

  5. avatar
    Mongo 17 Luglio 2012 at 12:00

    Mi associo ai complimenti ed alla voglia di rileggerti espressa dai messaggi sopra.
    Belle le foto che ci mostrano, tra l’altro, in anteprima (lordste, ad onor del vero, già ce lo aveva anticipato) il nuovo look del Michelone nazionale… Non è malaccio, completamente diverso, più ‘cattivo’…. O forse aveva, semplicemente, dimenticato le lamette a casa!!! 😉

  6. avatar
    Del Ponte 20 Luglio 2012 at 10:58

    Mitico curtaccione!

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