Lutti genovesi negli anni della seconda guerra mondiale

Scritto da:  | 7 Ottobre 2012 | Un commento | Categoria: C'era una volta, Italiani, Personaggi

Sull’Italia Scacchistica del luglio 1942, pag. 61, viene indetto un concorso per problemi in 2 e 3 mosse in memoria di Annibale Passaggi, deceduto in maggio,“valente latinista, a lui è dovuta un’egregia traduzione di Orazio, membro di accademie, luminare della classe medica genovese, chirurgo di fama”.

Scrive ancora Chicco:

“Di fronte a lui, vecchio socio del Centurini, impeccabile nel sereno abito un tempo distintivo di categoria, noi giovani avremmo avuto motivo di sentirci a disagio, se all’autorità della cultura ed alla levatura sociale il buon Professore non avesse abbinato una innata e spontanea cordialità (…;) sempre pronto ad aiutare e sovvenzionare le manifestazioni sociali, in questi ultimi anni si era interessato particolarmente agli automatti, invogliato dalla consuetudine quotidiana con De Barbieri, al quale era legato da viva amicizia”.

Il concorso ha un ottimo successo e il verdetto assegna il primo premio a Stocchi nei due mosse e a Chicco nei tre mosse.

Alcuni passi della rivista fiorentina, maggio 1943, pag. 54, illustrano le difficoltà dei tempi:

“I compositori siciliani dovettero interessare il Dopolavoro, per ottenere di spedire i diagrammi in continente; dall’Africa solo problemi in notazione poterono spiccare il volo, via aerea, per l’Italia; ma soprattutto l’invio del verdetto della sezione tre mosse, dall’Olanda, sembrò urtare contro ostacoli insormontabili. Diagrammi, commenti e notazioni, cose chiarissime per noi, apparirono – e forse non senza ragione – disegni e formule di colore oscuro, se non sospetto, al profano ed al censore”.

Ad Annibale Passaggi Genova dedicherà una strada, nel quartiere di San Martino, tra via Lagustena e via Pratolongo. La targa porta le indicazioni “1860-1942 Chirurgo”. Sul numero di giugno 1943, pp. 61-62, appare un nuovo necrologio scritto da Adriano Chicco e dedicato a Vittorio De Barbieri, studista e problemista di fama (Odessa 12/3/1860-Genova 4/5/1943).

Dopo avere a lungo commerciato in grano fra la Bessarabia e l’Italia “stabilitosi definitivamente a Genova nel 1915, divenne assiduo frequentatore del circolo di scacchi genovese, al quale recò l’apporto del suo talento scacchistico. Ottimo giocatore, prese parte a quasi tutte le sfide sociali, ai tornei, alle sedute simultanee”.

I suoi ultimi anni sono dolorosi.

“La guerra sembrò non turbarlo. Lo si vedeva spesso seduto sulle panchine della spianata di Castelletto, dove chiedeva al sole un sollievo per i disturbi bronchiali che lo affliggevano. Ma il destino preparava una rivincita: durante un bombardamento aereo, un ordigno gli esplose a pochi metri di distanza, sconvolgendogli la casa e costringendolo a mutare ancora una volta abitudini. Cominciò allora per lui una tristissima peregrinazione, che si concluse con un ricovero in un ospedale della Riviera. Di qui mi scrisse ultimamente una lettera commovente, quasi presaga: i dolori che egli vedeva intorno a sé e sopra di sé ormai lo soverchiavano. E in quello stesso mese di maggio in cui ricorreva il primo anniversario della morte del suo grande amico, Annibale Passaggi, anche De Barbieri si adagiò nell’eterno riposo”.

In memoria di De Barbieri, l’Italia Scacchistica, agosto 1943, pag. 90, indice un concorso per fantasie. Poiché la fine ultima stabilita per l’invio dei problemi a Chicco è indicata nel febbraio 1944, solo la consultazione delle prime annate postbelliche, di cui non disponiamo, può chiarire se il concorso sia terminato con un verdetto o si sia fermato alle opere pubblicate negli ultimi mesi del 1943.

A De Barbieri saranno intitolati un gruppo scacchistico messinese dell’USI e un circolo genovese che ha vita effimera intorno alla metà degli anni Cinquanta, la cui esistenza è attestata non solo nell’organo ufficiale della FSI, ma anche nella monografia del Centurini.

Il 22 settembre 1943 muore a Genova, ove è nato nel 1877, il maestro Attilio Luiselli. L’Italia Scacchistica ne pubblicherà il necrologio nel numero di aprile 1948, pag. 95:

“Apprendiamo ora la morte, avvenuta a Genova nel 1943 in seguito a emorragia cerebrale, del maestro Attilio Luiselli. Conseguì il titolo magistrale nel torneo nazionale minore “E. Crespi”, svoltosi a Milano nel 1916, classificandosi al primo posto (su 12 partecipanti), con punti 10 su 11. Fondò il circolo Scacchistico “Luigi Centurini”, che poi si fuse col Circolo Scacchistico Genovese già esistente presso le “Letture Scientifiche”. Di detto circolo valente e attivo segretario, indisse tornei e importanti concorsi di problemi. Ottimo e solidissimo giocatore, pur senza molto ausilio di teoria che egli, uomo di affari, non aveva tempo di studiare. Gentiluomo e cittadino perfetto ha lasciato fra gli scacchisti genovesi un incolmabile vuoto”.

Al di là della nequizia dei tempi, può essere che la morte passi sotto silenzio poiché il nome di Luiselli non si trova più o quasi nelle manifestazioni locali a partire dal 1930 circa, in anni nei quali forse non frequenta più l’ambiente scacchistico. Il bando di un concorso problemistico indetto dal Centurini e pubblicato sull’Italia Scacchistica, febbraio 1921, pag. 19, fornisce come recapito del dottor Luiselli quello di via Canneto il Lungo 37.

Tra le pochissime carte rimaste di Dario Vanni si trova questa partita, curiosa soprattutto per l’annotazione finale di pugno dello stesso Vanni.

Vanni – Luiselli [B06]
torneo sociale prima cat. Centurini, 28.10.1928 (un anniversario…;)

 

1.d4 g6 2.e4 Ag7 3.c3 b6 4.Ad3 e6 5.Ce2 Ce7 6.Ae3 Ab7 7.0-0 0-0 8.Dc2 d6 9.f4 f5 10.Cd2 Cd7 11.Cg3 Tc8 12.Db3 d5 13.e5 h6 14.Tae1 c5 15.Dd1 Tf7 16.Tf2 Af8 17.Ch1 Cc6 18.a3 Ae7 19.g3 cxd4 20.cxd4 Tg7 21.Cf3 Df8 22.h4 Cd8 23.Dd2 Cf7 24.Th2 Dd8 25.Rf2 Cf8 26.Tg1 Tc7 27.Re2 Ch7 28.Cf2 g5 29.hxg5 hxg5 30.Tgh1 gxf4 31.gxf4 Ac6 32.Dd1 De8 33.Tg1 Ch8 34.Df1 Ad8 35.Tgh1 Ab5 36.Dd1 Axd3+ 37.Dxd3 Da4 38.Ad2 Cg6 39.Ch3 Cgf8 40.Chg5 Axg5 41.Cxg5 Dc4 patta

“e qui il mio egregio avversario mi propose la patta che io accettai facendo un atto da milionario senza pensare né analizzare che con Ad2-b4 avevo la partita vinta! (Vanni)”.

Non sappiamo invece se ci siano scacchisti genovesi, militari o civili, rimasti vittime dello sconquasso della seconda guerra mondiale. Certo, ci sono giocatori i cui nomi si trovano nelle classifiche dei tornei degli anni immediatamente precedenti o negli elenchi dei tornei per corrispondenza in corso nei primi anni Quaranta e non più nelle classifiche dopo il 1945, ma questo, evidentemente, non è motivo sufficiente per ritenerli scomparsi durante il conflitto.

avatar Scritto da: Mauro Berni (Qui gli altri suoi articoli)


Un Commento a Lutti genovesi negli anni della seconda guerra mondiale

  1. avatar
    Zenone 7 Ottobre 2012 at 08:18

    Due considerazioni:
    a) questo pezzo, così come quello su Bianchetti di qualche giorno fa, è così interessante, curato ed esaustivo che non richiede particolari commenti se non per sottolineare le capacità dell’autore e ringraziarlo di voler voluto condividere con noi il suo Sapere;

    b) per quanto riguarda questo pezzo, c’è da meravigliarsi di come in quel drammatico periodo si senta la voglia di giocare a scacchi, impegnarsi nell’organizzazione, scrivere e vivere il Nostro Gioco. Ricordiamoci che Genova è stata vittima dei bombardamenti da parte degli Alleati nel 1940 (La battaglia di Genova), a quattro giorni dalla dichiarazione di guerra dell’Italia a Francia e Gran Bretagna. Nel 1941 un altro bombardamento, questa volta britannico, colpì Genova (ma anche Livorno, Pisa e La Spezia). Ancora tra ottobre e novembre 1942 i bombardamenti riguardarono Genova (e Torino).

    Un pezzo che aiuta a ricordare da dove veniamo e non solo negli scacchi.

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