il veliero olimpico è al giro di boa

Scritto da:  | 3 Settembre 2012 | 18 Commenti | Categoria: Internazionale, Olimpiadi

(ma la boa è sopra la nostra testa e non lo sapevamo?)

Ieri sera con Bagadais XXIV abbiamo festeggiato e brindato (ma niente champagne, solo spumante rosso Cesanese), al suo ennesimo viaggio. Ho dovuto però tenere a bada Mosè (il gatto), che continua a scorgere in Bagadais un pennuto come tanti e nient’altro.

Allora, il nostro nobile pennuto che impressioni ci ha portato da Istanbul al giro di boa?

E Bagadais estrae subito dalla sua borsa una seconda foto di ragazza con cappellino. Ma sì, è quella di frau Merkel, pardon, di frau Paehtz. Sì, frau Elisabeth Paehtz, che è la prima scacchiera della squadra femminile di Germania, è nata ad Erfurt, capitale della Turingia, nel gennaio 1985, è Maestro Internazionale “open” ed è giunta alla sua nona Olimpiade. Il suo score olimpico complessivo è di 29 vinte, 29 patte e 13 perse (61%). Peccato che le statistiche tengano conto anche della sua prima Olimpiade, quella del 1998, quando aveva 13 anni e come prima riserva la ragazzina dovette ingoiare 5 amare sconfitte a fronte di una sola vittoria. Non considerando il 1998, la percentuale salirebbe al 72, tanto di ..ehm.. cappello, Elisabeth!

Due anni fa a Khanty finì imbattuta, quest’anno già non lo è più perché ha avuto la sfortuna di incocciare subito in quello schiacciasassi della campionessa mondiale Hou Yifan.

Non sempre le varianti scelte da Elisabeth sono irreprensibili, ma i suoi lievi cappellini “anni 20”, che indossa regolarmente durante le partite (non dovrebbero essere vietati dai regolamenti) sono di un lirismo e una leggiadria da far invidia alle antiche cartoline del nostro cserica e agli acquerelli dell’espressionista australiano Garry Shead.

Elisabeth Paehtz: cappellino celeste come occhi ed orecchino, o rosso amarena da teenager?


Bagadais, sai che ti dico? Meglio i cappellini di oggi che le megacappelle dei giorni scorsi!” .

E poi, siccome Bagadais è abituato a volare tanto, noi voliamo qualche attimo a Mosca, per me direi soltanto un “volo pindarico”, perché a Mosca si sta giocando (2/9) la sessantaseiesima edizione del tradizionale torneo blitz di inizio settembre, che ha sempre richiamato tanti campioni e che in passato è stato vinto anche da Tal, Bronstejn e Petrosjan.

Alla presentazione c’è persino Ilyumzhinov, a sottolinearne il prestigio acquisito: una cerimonia simpatica, pur in un ambiente anonimo, ma tutto molto alla buona, con una bambina bionda a sorteggiare da un contenitore palline bianche con i nomi dei giocatori e con i foglietti dei loro nomi che volano via uno appresso all’altro, costringendo la presentatrice ad inseguirli uno alla volta lungo il palco. Persino il tabellone è preparato con carta e pennarello, niente computer in vista (saranno nascosti).

Vi partecipano quest’anno forti Grandi Maestri del calibro di Dreev, Bareev, Malakhov, il giovane Daniil Dubov, Grachev, I.Popov, Igor Glek e (udite,udite!) nientemeno che Nepomniachtchi e Morozevich, purtroppo assenti a Istanbul. Tranquillizzatevi, allora, tifosi del Moro, visto che è già tornato in campo. Oggi lo vedo giocare avvolto da una pesante e larga mantella antipioggia, ma non perché stia poco bene, pur apparendo piuttosto dimagrito in volto. Forse nasconde il matto o i matti nella manica?

La verità è che sono tutti copertissimi, perché a Mosca piove e fa già un freddo cane (minima +4, massima +10), direi più freddo lì adesso che a Roma in Gennaio. Resiste per un poco, in un abito rosso estivo che le lascia coraggiosamente le spalle scoperte, soltanto la presentatrice, finché non è soccorsa da un personaggio che le poggia, mosso a pietà, la sua larga giacca da uomo sulla schiena.

è quasi inverno a Mosca…

Morozevich rinuncia al mantellone soltanto quando sale sul palco per la premiazione: è sua infatti la coppa del vincitore, con punti 17 su 21 (13 vinte e otto patte), secondo è Malakhov a 15, terzo Chadaev a 14,5. Poi Nepo e Belous a 14. Tra le donne prevale invece la giovane Karina Ambartsumova (che non deve essere troppo abituata alle premiazioni perché sul palco non sa dove mettersi), davanti a Olga Girya e Charochkina.

Bagadais, prima di tornare a volar via, mi batte il becco sulla spalla e mi ricorda che devo dare la presentazione del sesto turno (degli 11) di Istanbul. Benone, vediamo un po’. E per fortuna a Istanbul la temperatura è accettabilissima, sempre intorno ai 26 – 28 gradi e con un teso, ma umido, vento da Nord Est.

Open:

Questo lo avevo già anticipato, ma è il caso di ripeterlo perchè si tratta del match clou: è Russia-Armenia, quindi suppongo Kramnik-Aronian in prima scacchiera.

Le altre: Azerbaijan-Croazia (che inseguono ad un punto le prime due), poi, tutte con due punti in meno, Germania-USA, Bosnia-Cina (altro buon sorteggio per i cinesi), Ungheria-Polonia, Montenegro-Ucraina, India-Israele, Rep.Ceca-Spagna, Filippine-Bulgaria e Inghilterra-Italia (Adams-Caruana, quindi). Ha debuttato nel 5° turno, finalmente, Anish Giri, appena arrivato ad Istanbul; ma è ormai troppo tardi, la sua Olanda già annoverava due sconfitte in quattro turni, e con due sconfitte nessun recupero è ragionevolmente prevedibile.

Femminile:

Cina-Russia! E arrivata l’ora del big match che può decidere molto, le russe hanno un punto in più in classifica e potrebbe star loro bene un 2 a 2. Due anni fa prevalsero di stretta misura e fu decisivo per l’oro.

T.Kosintseva, V.Gunina e N.Kosintseva, da destra a sinistra

Poi Polonia-Serbia (entrambe a punti 9 con la Cina, e vediamo se durerà la striscia positiva di Maria Manakova, fin qui 5 su 5!), Slovacchia-Georgia (pure la Slovacchia ne ha 9 e pertanto le georgiane, a 8, sono obbligate a vincere), Ucraina-Azerbaijan, più indietro India-Germania (chi perde, esce quasi certamente dalla zona podio) e Danimarca-Italia.

Questa e un’occasione per risalire ancora, al momento siamo in un folto gruppo a 6 punti, con tre vittorie e due sconfitte. Ecco, fin qui, i risultati individuali dei nostri: Caruana 2,5 su 4, Godena 2 su 4, Brunello 3,5 su 4, Vocaturo 4 su 5, Dvirnyy 2,5 su 3.

Partito il sesto! Ma come ….?!

Ostrega, Mosè, ma qui sono le tre e non le due, abbiamo perduto altre strepitose aperture per via del fuso, o dell’ora legale, non so, come tutti i giorni, ogni giorno un errore diverso, ma sempre lo stesso guaio! E allora inseguiamo le immagini e cerchiamo di capire……

Ostrega, vedi di soccorrermi, Mosè, svegliati e smetti di sbadigliare, altrimenti Martin Eden ci licenzia e poi dove lo vado a trovare un altro stipendio mensile di cinquemila euro più contributi più rimborso spese più trasferte, come quello che mi paga SoloScacchi da due anni? Mi dici dove lo vado a trovare? Te li vuoi guadagnare o no i tuoi croccantini senior al tonno? E allora aiutami, ché sono in alto mare …. Cerchiamo di recuperare e mettiti a studiare! Dai!

Forza, siamo in diretta e potremmo prendere qualche granchio… me lo consentirete, cari lettori di SoloScacchi?

Armenia-Russia, intanto. E che altro di meglio, sennò?

Sto apprezzando l’intelligenza strategica di Gabriel Sargissian, quarta scacchiera di Armenia. Lui sa mettere le proprie forze e possibilità al servizio della squadra, umilmente ma puntualmente come nessun altro al mondo. Da parecchie Olimpiadi succede che un giocatore in gamba come lui, ma non un campione, ottenga il massimo del raccolto per i propri colori, superando quasi sistematicamente avversari di rango inferiore e bloccando sul pari, altrettanto sistematicamente, avversari di rango superiore. Complimenti!

Ma ora sta accadendo che, in prima scacchiera, Kramnik, sulla troppo prevedibile e solita Slava di Aronian, ha preso all’armeno, via via, il pallino del gioco e ha intelligentemente deciso di dare un Cavallo per due pedoni, passati, sul lato di Donna, sterilizzando del tutto ogni contro gioco del Nero.

Luci sulla ribalta: Kramnik

Ho sempre ritenuto, da quasi profano, che Lev, per fare l’ultimo salto di qualità (e cioè per diventare n. 1 al mondo e campione del mondo), dovrebbe decidersi di smetterla per sempre con la sua Slava e di giocare per vincere anche di nero, ma che a questo scopo dovrebbe optare per sistemi difensivi molto più elastici e a doppio taglio, come le difese indiane. Ripeto: da profano (anche questa è una “sensazione”). E’ eloquente il fatto che, secondo Houdini, il Nero non ha sbagliato praticamente nulla, ma che intanto si ritrova, appena alla trentesima mossa, alle prese con un finale quasi disperato. I pedoni bianchi viaggiano su un’autostrada verso l’ottava traversa e Aronian non può inventarsi più nulla, praticamente non ha giocato. Ma bravissimo Kramnik, oggi “chirurgico” e impeccabile come nei suoi giorni migliori.

Luci sulla ribalta: Hou Yifan

Un’occhiata ai nostri, tutti con posizioni apparentemente soddisfacenti o incerte, ma Godena ci ha preso gusto a farci soffrire anche oggi, con i suoi 7 rimanenti minuti già al ventesimo tratto.

Intanto Safarli e Mamedov, col nero, portano a casa azera il loro mezzo punto, fidandosi di un Radjabov che sta sempre più stringendo i suoi pezzi sul collo di Saric.

Sono le cinque, l’ora del thè, e Aronian può andare al bar a sorseggiarlo e a riflettere su questa significativa partita. E vi assicuro che il thè turco alla menta è qualcosa di delizioso, qualche volta fa anche dimenticare le amarezze.

Karjakin si accoda al suo capitano firmando il pari contro un ottimo Akopian, cui non si poteva chiedere di più, mentre non si vede come anche Sargissian possa ottenere più della patta in un finale di Torre e 5 pedoni per parte, senza reciproche debolezze. Rimane Movsesian-Grischuk, intricata e intraducibile per me come molte altre partite di questi due giocatori: l’armeno ha la qualità per due pedoni, potrebbe pure farcela, ma, se non gioca attivamente, i pedoni h-g del nero potrebbero imitare quelli di Kramnik. Mossa numero 44 del bianco, siamo a un bivio, qui si può decidere … e Sergei continua a non sbagliare.

Uno sguardo alle donne, ovvero a Russia-Cina, dove Hou Yifan conferma di essere di un’altra categoria (potrebbe stare bene nell’open come ci sta Judit Polgar) : vince e ora costringe agli straordinari le tre altre russe per agguantare un risultato positivo. A proposito di Judit: lei oggi è strepitosa contro Darius Swiercz, che non è uno qualunque, e prende per mano l’Ungheria (3 a 1 su Polonia), riportandola molto in alto, come pure in alto tornano l’Ucraina (3 a 1 sui montenegrini), e soprattutto la temibile Cina, che oggi ha letteralmente schiacciato i fin qui sorprendenti bosniaci.

Mirabile Eugenio Torre in terza scacchiera per le Filippine di Wesley So: patta con Cheparinov, non con l’ultimo arrivato, la classe davvero non è acqua, come si diceva una volta. E So ferma Topalov sulla patta.

Miracoloso è pure Godena, che batte i nostri patemi, prima ancora di Gawain Jones, ed equilibra il risultato, vista la sconfitta di Brunello con Short: un apprezzabile 2 a 2 con i fortissimi inglesi, patte di Caruana e Dvirnyy.

Il Movsesian che non t’aspetti: l’avevo detto, doveva per forza incalzare Grischuk, senza paura, e ci riesce alla grande, riagguantando il pari, e ancora tutte le speranze di successo, per l’Armenia. Sargissian e Jakovenko concordano la patta due secondi dopo. I quattro giocatori indugiano a commentare, molto sportivamente, le loro partite. Mi sa tanto che le amate magliette a righe orizzontali stanno a Grischuk come i capelli stavano a Sansone: ogni volta che non le indossa, come oggi, non vince.

Teimour Radjabov, con Sergei Movsesian, un altro protagonista del sesto turno

Sono le 19,00 precise: Zhao Xue stringe la mano a Nadezhda Kosintseva, che vendica così la sorella e salva il risultato per le russe: 2 a 2, anche se in quarta ancora si sta giocando.

Oggi vince Jelena Dembo e c’è anche, finalmente, un bel 4 a 0 per le nostre azzurre. Perde invece Manakova con Iweta Rajlich e le polacche travolgono le serbe 3,5 a 0,5.

In breve i risultati principali e la classifica dell’open, dopo il turno n.6:

Russia-Armenia 2-2; Azerbaijan-Croazia 3-1; Germania-USA 2-2; Spagna-Rep.Ceca 2,5-1,5; Filippine-Bulgaria 2,5-1,5; Cina-Bosnia 3,5-1,5; Ungheria-Polonia 3-1; Ucraina-Serbia 3-1, Italia-Inghilterra 2-2; India-Israele 2-2; Moldavia-Slovenia 3,5-0,5; Georgia-Colombia 3,5-0,5; Francia-Finlandia 2,5-1,5; Olanda-Belgio 3-1;

Armenia, Azerbaijan e Russia prime con 11 punti. Seguono a 10 Spagna, Filippine, Cina, Ungheria e Ucraina. L’Italia ne ha 9.

.e del femminile:

Russia-Cina 2-2; Polonia-Serbia 3,5-0,5; Georgia-Slovacchia 2,5-1,5; Ucraina-Azerbaijan 3,5-0,5.

Russia e Polonia sono in testa con 11 punti, Cina, Ucraina ed altre sono dietro di un punto. Ma non tutte le partite, mentre scrivo e chiudo, sono ultimate: ad esempio l’estone Vahtra Tuuli sta cercando il matto con alfiere e cavallo contro il solo re della montenegrina Marija Stojanovic.

A risentirci dopodomani, in sintonia con gli orari di viaggio del nostro instancabile e gagliardo Bagadais XXIV!

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


18 Commenti a il veliero olimpico è al giro di boa

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    Jas Fasola 3 Settembre 2012 at 22:33

    Eccellente cappotto delle italiane sulla Danimarca ❗

    Ma domani… prima scacchiera Russia-Polonia !! 😯

    Mi raccomando… cantiamo insieme l’Inno di Mameli…

    Già l’Aquila d’Austria
    Le penne ha perdute.
    Il sangue d’Italia,
    Il sangue Polacco,
    Bevé, col cosacco,
    Ma il cor le bruciò.
    Stringiamci a coorte
    Siam pronti alla morte…

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    Prugno 3 Settembre 2012 at 23:20

    Al campionato blitz di Mosca è arrivato ultimo quell’Alexander Zlochevski a cui SoloScacchi ha dedicato un recente articolo e che gioca ancora sotto bandiera italiana.
    Da un GM ormai fuori attività non ci si poteva aspettare molto di più fra cotanto senno.
    Oltre tutto “Sasha” è una persona affabile e alla mano che non sembra avere il killer instinct del vero agonista. Nel nostro unico incontro risalente al lontano 1995 mi propose patta in una posizione dove magari non stava benissimo, ma sono sicuro che continuando l’avrebbe vinta, vista la differenza di livello!

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    Anto 4 Settembre 2012 at 07:32

    Originalissimo!

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    fds 4 Settembre 2012 at 09:14

    La tedesca multicappello è famosa anche per questo.
    Onestamente, c’è da dire che in generale i tedeschi non brillano in eleganza nel vestire, almeno secondo gli standard italiani, ma l’altro giorno la signora si è superata, andando a giocare con indosso 4 capi di vestiario (tra scarpe e cappello) di diversi colori tra loro.
    Un cazzotto nell’occhio quando la guardavi!
    :mrgreen:

    Ieri si fiondato in sala gioco Kasparov e si è piazzato al tavolo della Russia, ignorando il resto del torneo.
    Ero lontano è non ho potuto capire bene cosa facesse o dicesse, tranne diversi commenti con Kramnik quando ha finito di giocare e che la sua presenza attirava frotte di fotografi e curiosi, con evidente disturbo per i giocatori…

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      Marramaquis 4 Settembre 2012 at 09:50

      Queste sì che sono vere ed originali primizie, altro che Bagadais e me! Grazie, fds, dei tuoi interventi così …. coloriti!

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      lordste 4 Settembre 2012 at 11:04

      Per quanto riguarda la Paethz, ricordo che a Torino 2006 si presentò un giorno vestita di tutto punto con ladivisa della nazionale tedesca… di calcio! (pantaloncini e calzini compresi, non solo la maglietta)
      E devo dire che, nonostante questo, faceva lo stesso una ottima impressione :mrgreen:

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      Mongo 4 Settembre 2012 at 12:03

      😉 Whei… Kasparov è già fuori!! Lo facevo ancora a spaccare pietre giù in Siberia!!

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        Giovanni 4 Settembre 2012 at 14:23

        X Mongo: la tua ironia è vergognosa per uno scacchista e per uno che ha la fortuna di poter vivere in una democrazia. La Russia farà un grande passo avanti quando sarà guidata da grandi uomini, intelligenti e coraggiosi come Garry Kasparov, e quando i piccoli satrapi e gli ex KGB avanzati dal vecchio regime ci andranno loro a spaccare le pietre in Siberia.

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          Mongo 4 Settembre 2012 at 14:42

          X Giovanni: Mi hai frainteso!! Sono arci-felice che Kasparov sia fuori, ci mancherebbe!! D’accordo anche sui futuri grandi passi della Russia guidata da grandi uomini, non ‘piccolezze’ come gli attuali: magari un bel piano quinquennale sarebbe la soluzione. 😉
          Vivere in una democrazia? Qui non sono completamente del tuo stesso parere; l’attuale primo ministro chi lo ha votato? Tu? Io? Altri comuni cittadini? 😎

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    Mongo 4 Settembre 2012 at 12:00

    Ma come, solo 5.000 euro? Guarda caro Marramaquis che Martin Eden ti sta gabbando. La RSU della nostra redazione ha portato a casa un integrativo da favola: 10.000 euro netti al mese, auto aziendale (benzina compresa), trasferte con hotel a 5 stelle e spese viaggio rimborsate, ecc. ecc. Unico neo del contratto è che non è previsto alcun bunga-bunga (tanto per non dimenticare!!), ma i redattori di SoloScacchi non avrebbero ne tempo ne più energie da dedicare a queste ‘frivolezze’ perchè la loro missione è unicamente e solamente una: ‘SoloScacchi’.
    Complimenti anche ai notri validissimi ‘commentari’. 😛

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    fds 4 Settembre 2012 at 23:51

    Oggi ho avuto l’onore e la soddisfazione di arbitrare il match n. 1 del torneo femminile: Russia-Polonia.
    Le leggiadri fanciulle hanno tirato randellate come boscaioli. Il match è iniziato alle 15 e alle 20 avevo ancora tutte le signore/signorine con il fondoschiena ancorato alla loro sedia. L’ultima partita del match è terminata alla 20.30, siglando una patta di partita e match.
    In pratica ho chiuso la playing venue insieme ai custodi!

    Note di colore.

    1) Le leggiadri fanciulle, da vere professioniste quali sono, non rivolgono mai la parola all’avversaria. Quindi anche quando si è creata una triplice ripetizione di posizione, a richiesta ho dovuto verbalmente mediare per far firmare loro l’armistizio.

    2) Al tavolo di fianco si svolgeva l’incontro Georgia-Cina.
    Per momentanea assenza della collega arbitro sorvegliavo anche questo match.
    Alla 25a la Hou Yifan e l’avversaria avevano semplificato tutto quanto era umanamente e tecnicamente semplificabile, rimanendo ciascuna con tre pedoni a est e alfieri di colore contrario. Hanno dovuto tirare, per regolamento, fino alla 30a muovendo più o meno a caso gli alfieri. Alla 30a del bianco hanno rapidissimamente firmato i formulari concordando la patta ma, con la campionessa del mondo (il nero) già in piedi per andar via, ho dovuto far notare che mancava qualcosa… La terribile (scacchisticamente parlando) cinese ha sgranato i suoi graziosi occhi a mandorla su di me, poi ha realizzato e mosso a caso il suo alfiere scrivendo la sua ultima mossa sul formulario. Poi con un sorriso e un simpatico bye bye a me rivolto se n’è andata.

    3) Ieri scrivevo che Kasparov con la sua presenza ha aumentato l’entropia in sala gioco :o. Sulla scorta di questa esperienza a partire da oggi gli organizzatori hanno transennato i primi tavoli dell’open e del femminile, in tal modo riducendo la calca su giocatori e giocatrici.
    Alle 18 il tizio si ripresenta in sala gioco, e stavolta si affaccia pure sul primo tavolo del femminile, ove c’è la sua Russia (invero c’era pure ieri…;). Però si infila nello stretto corridoio tra sedie e transenne, cosa da me preventivamente decisa vietata :twisted:, e soprattutto così facendo si piazza **di fronte** alle sue russe, cosa assolutamente vietatissima per Capitani et similia.
    Come recita quella pubblicità?
    Ah si, non ha prezzo questa frase:
    “Mr. Kasparov, you are not well there, and you have to move to the other side.”
    Vagamente sdegnato si è invece allontanato… Per poi tornare più tardi, ma senza infilarsi più in quello stretto corridoio.

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      Jas Fasola 5 Settembre 2012 at 00:16

      Grazie! Do’ la mia impressione da chi ha seguito il match sul sito.

      Verso la 25esima tutte le partite erano equilibrate ma anche con tutte le polacche in vantaggio di tempo. Kosteniuk (con Jola Zawadzka) e Kosintseva (con Iweta Rajlich) appena prima del controllo del tempo hanno cappellato. Subito dopo la Gunina (con Monika Socko) vedendo come andavano le compagne ha forzato una posizione pari ed e’ andata a stare peggio pure lei…

      Poteva finire con un clamoroso 3,5 a 0,5 per le polacche
      invece 🙁 …

      Rajlich nonostante un bel +10 di Houdini (ma non era facile trovare quella mossa) e comunque vantaggi vari non ce l’ha fatta, con la Socko la Gunina si e’ difesa bene e se l’e’ cavata mentre sulla quarta Karina con la Pogonina in posizione pari (ma non facile) fino alla 60esima ha poi sbagliato.

      Risultato: hanno vinto Zawadzka e Pogonina e le altre due scacchiere hanno pattato. Peccato! Domani la Cina 😯

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      fede 5 Settembre 2012 at 01:48

      Fantastico: “mr. Kasparov lei ha una cattiva posizione e deve fare una mossa obbligata”

  7. avatar
    Mario Ban 5 Settembre 2012 at 07:29

    Secondo voi come si spiega lo scivolone di ieri con la Macedonia?? Premesso che a quei livelli tutti son agguerritissimi e che nessuno ti regala niente la mia sensazione è che forse l’approccio al match sia stato un po’ superficiale, probabilmente l’ottimo risultato con l’Inghilterra ci ha illuso troppo, chissà…

  8. avatar
    Marramaquis 5 Settembre 2012 at 07:31

    Ringraziamo “fds” per le sue colorite e simpaticissime cronache dirette arbitrali.
    Con i miei, purtroppo “lontani”, appunti vi rimando a stasera al termine dell’ottavo turno.
    Ieri nell’open Cina e Russia hanno prevalso su Armenia e Azerbaijan (e la Russia è prima da sola) e oggi big match Russia-Ucraina.
    Sconfitte di misura per le due squadre italiane, ma poco prevedibile quella dei ragazzi.

  9. avatar
    Mongo 5 Settembre 2012 at 12:16

    Caro Marramaquis,
    ieri sera, tornato a casa dopo una riunione al partito, non riuscendo a prendere sonno mi sono messo a girovagare sul sito delle nostre olimpiadi ed ho fatto una scoperta che mi ha reso felice.
    Lo sai che ad Istanbul gareggiano ben 6 atleti italiani nell’open; oltre ai 5 della nostra nazionale, c’è il CM altoatesino Ruben Bernardi (Rubiňo per gli amici) che gareggia nel team multi-nazionale dei disabili fisici.
    In gara nei due tornei olimpici ci sono in tutto 6 squadre di ‘disgraziati’ (Villaggio dicit), 3 nell’open e 3 nel femminile: Phys. Disabled Chess Assn. (disabili fisici), Braille Chess Association (non vedenti) e la Committee of Silent Chess (non udenti – Strano che non ci sia il nostro Collutiis, che come Elo sarebbe stato in prima scacchiera!!).
    A proposito di ‘disgraziati’, hai visto alle para-olimpiadi di Londra quell’atleta senza una gamba e senza alcuna protesi che ha vinto l’oro nel salto in alto superando l’asticella posta alla misura di 1 metro e 74 centimetri; Villaggio farebbe fatica a superare con le due gambe la misura di 10 centimetri.
    Questi atleti ‘disgraziati’ sono un grande insegnamento per tutti, disabili e non, sul come affrontare e superare le difficoltà che la vita ci propone quotidianamente.
    Chiudo ricordandoti di cambiare l’acqua a Bagadais.
    Hasta la vista,
    tuo Mongo

    • avatar
      lordste 5 Settembre 2012 at 13:53

      eh già, paolo villaggio l’ha fatta fuori dal vaso.
      e bisognerebbe ricordarlo a tutti che negli scacchi le olipmpiadi e le paralimpiadi sono la stessa cosa, con giocatori “normodotati” che gareggiano alla pari con disabili, sordomuti e ciechi!!!!

      (ps: collutiis ha già giocato in passato per la ICSC, non so perchè non ci sia quest’anno, forse anche loro fanno una “rotazione”. Nella IBCA ad esempio ricordo che la prima scacchiera era un forte IM ucraino, Krylov se non ricordo male il nome, che non c’è quest’annno)

    • avatar
      Marramaquis 5 Settembre 2012 at 16:04

      I miei saluti e apprezzamenti, amico Mongo. Bagadais, però, l’altra sera s’è scolato mezza bottiglia di Cesanese, rischiando il ritiro della patente da parte dei …. controllori di volo!

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