Battaglie turche: assalto all’arrocco!

Scritto da:  | 5 Settembre 2012 | 2 Commenti | Categoria: Internazionale, Olimpiadi

Della Turchia, paese ospitante, ho brevemente accennato all’inizio della gara. Ma non ho ancora detto nulla dei suoi giocatori, che lo meritano.

Qualche giorno fa, durante il filmato ufficiale, è stato inquadrato uno di loro che si aggirava fra le scacchiere: da solo, piccolino, cartellino ufficiale sul petto, zainetto sulle spalle, in mano un gelato, andamento lento da osservatore curioso, ma nello stesso tempo quasi da estraneo, da uno che è capitato lì per caso: era certamente uno dei bambini che stanno giocando nella squadra “Turchia 2023”.

Non conta nulla parlare delle loro partite e della loro classifica, ma mi piace ancora una volta evidenziare l’opportunità di una scelta, da parte della Federazione turca, che privilegia il settore giovanile, investe nel futuro e non si limita ad accontentare qualche vecchia gloria amica di potenti, come diversi spesso fanno in altri settori sportivi.

Ricordo personalmente che in un altro paese europeo, in uno sport che qui non mi va di specificare per ovvie ragioni, ogni anno e per tanti anni, in occasione di un evento annuale e internazionale di rilievo, i responsabili della relativa federazione concedevano uno degli “inviti” a loro disposizione sempre alla stessa persona. Costei, invariabilmente, non lasciava la minima traccia sportiva delle sue partecipazioni, eppure, imperterrita, era lì ogni anno, invitata, ai nastri di partenza. Così non si rende un buon servizio né allo sport, né alla giustizia, né ai tanti giovani che desiderano avvicinarsi alle grandi manifestazioni e che possono rappresentare una insostituibile forza futura (e propaganda presente) per ogni paese.

Anche per questo ho ancor più apprezzato la decisione della Turchia di schierare, oltre alla squadra nazionale, altre due formate da soli giovani e giovanissimi, bambini. E mi piace trascrivere qui i loro nomi, tutti. Eccoli.

Turchia A schiera Solak, Ipatov, Esen, Ylmaz e Can Emre. Turchia 2016 ha Firat, Ali Marandi, Sanal, Dastan, Emiroglu. Turchia 2023 ha Tarlabasi, Aydincelebi, Ozenir, Uzumku e Can Isik. Auguri!

Una nota in più per Alexander Ipatov, diciannovenne nativo di Leopoli (Lvov), che è stato incoronato poche settimane fa, ad Atene, campione mondiale Juniores (under 20) e che nel turno 7 incrocia i suoi pezzi con quelli di Gata Kamsky.

Alexander Ipatov

Bagadais XXIV, dal canto suo (ma canta? E chi lo ha mai sentito?), è rimasto sorpreso nel vedere quello che succede poco prima dell’inizio delle partite, quando i contendenti prendono posto e sono lì ad attendere il via per stringersi la mano.

Ognuno ha il suo tic, mi dice, e un suo diverso modo di mascherare la concentrazione. I più cominciano freneticamente e quasi in maniera maniacale ad aggiustare i propri pezzi sulla scacchiera. Come fa l’inglese Adams, ad esempio. Avete mai fatto caso ad Adams? Generalmente si cerca di posizionarli nel centro esatto della loro casa di partenza, ma c’è qualche “bastian contrario” che li mette male, apposta per infastidire l’avversario.

Avete visto i Cavalli? C’è chi li sistema col muso diagonalmente rivolto verso il centro della scacchiera, o verso il proprio Re (come facevo io), chi entrambi verso l’esterno, chi non ci fa caso per niente, eccetera.

Mi viene in mente, in proposito, un aneddoto di quando ero ragazzo e partecipavo a qualche torneino studentesco. Mi ricordo ancora di un tipo, un certo Palmiro, che aggiustava sempre i propri Cavalli col muso diritto in avanti. Gliene chiesi un giorno il motivo.

A te, te lo posso dì” mi rispose, “intanto sei troppo forte e mi batteresti lo stesso” (beh, si sbagliava di grosso, io non sono stato forte, né allora, né mai, ma lui non immaginava, poverino, che era lui ad essere proprio una schiappa infinita!) “li metto così, così il mio avversario li può confondere con gli Alfieri, che sono più stretti, ed io, zac, gli faccio forchetta all’improvviso!”. “Forchetta coi Cavalli, Palmì?” “Sì, e pure con gli alfieri, anzi, con gli Alfieri un paio d’infirzate”.

Ehi, Bagadais, cos’è che ti fa sorridere, stai serio altrimenti qui il pezzo non viene e Martin Eden non ci paga più”.

Va bene, va bene, allora torniamo a cose più serie. Sta per prendere l’avvio il 7° turno ed oggi sono qui in prima fila (ma no, non come il lettore fds, beato lui che è lì, intendo dire che io sono davanti al video).

Allora, “open” con Azerbaijan-Russia, Cina-Armenia, Filippine-Ungheria, Ucraina-Spagna, Moldavia-Germania, Argentina-India, USA-Turchia, Israele-Francia, Georgia-Inghilterra, Italia-Macedonia.

Femminile con Russia-Polonia, Georgia-Cina, Ucraina-Francia e Italia-Armenia.

Settimo turno con qualche novità pure nelle aperture: Wang Hao-Aronian è una Scozzese, Vocaturo – Pancevski una Philidor, Grischuk-Safarli è una Siciliana “Tajmanov”, Nakamura esordisce con 1.g3 contro Solak e parte subito all’assalto dell’arrocco turco con 13.h4. C’è un Torre-Berkes inatteso nelle primissime fila, mentre sperduti in mezzo alla sala (lontani in classifica dalle prime piazze) s’affrontano Topalov e Giri per Bulgaria-Olanda, e il bulgaro ha un’espressione molto, molto cattiva, quest’oggi, cioè un po’ più del solito.

Cina-Armenia e arrocchi eterogenei nella Wang Hao-Aronian, ma qui nessun assalto, è la prima partita a terminare: una patta alla trentesima, con un Aronian che ha impiegato pochissimi minuti del suo tempo, ma che deve forse smaltire del tutto la delusione di ieri.

Ma subito dopo, non sono appena le 15,30, contro Wang Yue, Movsesian mette il piede in fallo: con 16.f5?, orribile da vedere, rovina irrimediabilmente la sua buona struttura pedonale centrale, in verità in cambio della coppia degli alfieri e dell’apertura della colonna “f”, ma ora Sergei dovrà pescare nel torbido per trovare la via d’uscita (possibile che non l’abbia valutato?).

L’incontro oggi più seguito è Radjabov-Kramnik. I due si sino già incontrati in partite regolari, in passato, 23 volte, ed il bilancio è a favore di Kramnik per 4 a 1, con 18 patte. Fra Mamedyarov e Kariakin il bilancio è invece di 3 pari. All’inizio della terza oro di gioco tutte e quattro le partite di questa sfida sono appena entrate nel medio-gioco, e l’impressione è che la bandierina potrà essere decisiva.

Wesley So è vicino a sgambettare Leko, ma sembra troppo timido, la sua torre fa retromarcia e le occasioni perdute di solito non ritornano, mentre Eugenio Torre, con i suoi 200 punti Elo meno di Berkes, è addirittura eroico e sta lottando alla pari.

Fabiano Caruana gioca con V.Georgiev come il gatto con il topo, e acciuffa il topo in sole 27 mosse. Lui sì, che assalta l’arrocco! Speriamo che il risultato galvanizzi i compagni.

qualcuno riesce a vedere il topo?!?

Il mio Mosè mi ricorda che è quasi ora di cena, e a quest’ora i risultati sono delineati.

Qualche partita è ancora “ai supplementari”, ed ecco che ….. Goooooool! Torrrreeeee! Scusatemi, ma non posso che essere felice per l’incredibile risultato del vecchio campione (e mio coetaneo) Eugenio Torre: battuto Berkes dopo un indovinatissimo sacrificio di qualità per procurarsi due pedoni passati! Spero soltanto che domani gli diano un turno di riposo perché alla nostra età 81 mosse sono difficili da digerire. Ricordo che Torre ha gli stessi anni di Karpov!

Tiriamo ora le somme di una giornata che ha movimentato parecchio la classifica.

Russia-Azerbaijan 2,5-1,5. Ha deciso Grischuk superando Safarli.

Cina-Armenia 2,5-1,5. Non poteva sostenere a lungo, Movsesian, una posizione tanto brutta: il rammarico è che ci è finito dentro da solo, e Wang Yue non è uno che è disposto a perdonare. E’, questa partita, un’altra riprova di quanto pesi, nel nostro gioco, la solidità di una struttura integra di pedoni, e viceversa.

Filippine-Ungheria 2-2. Almasi su Barbosa e poi Torre su Berkes..

Ucraina-Spagna 2,5-1,5. Ivanchuk si rifà subito e non perdona Lopez Salgado.

Germania-Moldavia 2,5-1,5. Vincono Khenkin e Gustafsson, vince Svetuskhin per i moldavi.

Altri risultati: Argentina-India 2-2 (Vincono Gupta e Felgaer), USA-Turchia 3,5-0,5, Francia-Israele 2-2 (Sutovsky e Tkachiev), Inghilterra-Georgia 2,5-1,5 (Short), Uzbekistan-Messico 3-1, Olanda-Bulgaria 2,5-1,5 (Topalov, Smeets e Stellwagen).

Dispiace per i nostri. Il successo facile di Caruana aveva illuso. Vocaturo ha pattato a stento con Pancevsky, Dvirnyy non è riuscito a frenare l’iniziativa dell’esperto Kizov, consentendogli presto di arrivare in settima con un pedone intoccabile, mentre Godena ha mancato a sua volta il contro-gioco alla mossa 26 e si è arreso alla 64, dopo una lunga ma vana lotta, al solito condizionata dallo zeitnot, con Nedev.

Insomma, Italia-Macedonia 1,5-2,5. Un vero peccato, perché stavolta gli avversari erano ampiamente alla nostra portata e perché, forse, al turno successivo avremmo potuto noi, anziché la Macedonia, incontrare gli Stati Uniti, e a quel punto sognare, con un Caruana come questo di oggi, non sarebbe stato del tutto proibito.

Eugenio Torre, un primo piano strameritato

Nel femminile, buon pari delle polacche con le russe (vincono Zawadzka e Pogonina), Cina-Georgia 2,5-1,5, tutte patte tra francesi ed ucraine. Italia-Armenia 1,5-2,5, sfiorato il miracolo. Cina, Polonia e Russia prime con 12 punti.

Per quanto concerne la conclusione delle partite, son rimasto colpito dall’annotazione, quasi in diretta, del nostro amico “fds”, arbitro di Polonia-Russia, e mi chiedo se quell’evitare di parlarsi per concordare le due patte sia stato dovuto ad una rivalità specifica fra quelle ragazze o quelle due nazionali oppure se è un fenomeno più frequente, nelle principali competizioni a squadre, di quanto possiamo immaginare.

Turno 8, mercoledì 5 settembre.

Nell’Open la classifica è adesso questa: Russia 13, Cina e Ucraina 12, Ungheria, Azerbaijan, Armenia, Germania, USA, Inghilterra, Filippine e Uzbekistan 11.

Cielo sereno e 28 gradi ad Istanbul quando s’inizia a giocare il turno ottavo. E vento assente. Il vento negli scacchi può essere di fondamentale importanza, come nella vela. Bagadais XXIV, infatti, mi ha già anticipato che se trova vento contrario, dopodomani (dopo il 10° turno) tornerà indietro, e allora per me niente più notizie (“fds”, aiuto!).

Accoppiamenti: Russia-Ucraina, Cina-Azerbaijan, Armenia-Uzbekistan, Macedonia-USA, Germania-Ungheria, Inghilterra-Filippine, Mongolia-Italia. Nel femminile: Polonia-Cina, Russia-Ucraina, Francia-Spagna, Sri Lanka-Italia.

Ma, prima d’iniziare, arriva una notizia curiosa dall’Argentina, che non posso non citare, visti i nostri commenti sudamericani dei giorni scorsi: Augustin Pelettieri, centrocampista del Racing, ha parato un calcio di rigore con un fenomenale balzo alla sua destra! (su internet troverete il filmato, se interessa a qualche scacchista amante anche del calcio, o meglio del calcio strano …).

Fra tutte le partite da seguire oggi, Bagadais m’indica spassionatamente la Shirov-Giri, anche se conta poco per le medaglie. Stanno su una Gruenfeld, ma sarà un pari-delusione. Ancora schierato dai filippini Eugenio Torre, che affronta Nigel Short.

Vedo che Caruana, contro i mongoli, ha un turno di riposo. Rimango perplesso, abbiamo un campione e non lo facciamo giocare? Ma forse ci sono motivazioni che neppure Bagadais sa, forse ieri sera Fabiano ha mangiato troppe scodelle di zuppa di lenticchie rosse, uno tra i piatti più tipici della cucina turca, ed è per questo che sta fermo un turno. Comunque vincono facile Brunello e Dvirnyy ed è presto un buon 3 a 1 per noi.

Rientra Tomashevsky fra i russi: patta assicurata sulla quarta? Alla terza ora di gioco è evidente che Mosca sta puntando tutto sull’ex Karjakin, che ha un sanissimo pedone di vantaggio su Volokitin. Le speranze ucraine sono poste sull’intramontabile Ivanchuk, che oggi, nero contro Kramnik, pare concentratissimo come mai.

Disastro Mamedov con Ding Liren, rimedia Mamedjarov per gli azeri, patta in terza, braccio di ferro in Wang Hao-Radjabov: il Nero ha un pedone in più nel finale, ma il Bianco bilancia con una migliore attività dei residui pezzi (Torre+Alfiere di uguale colore).

Vediamo l’Armenia, se oggi sa reagire come dovrebbe contro gli uzbeki. Vince Akopian, un nome, una garanzia. Commento di qualcuno: “intrusione di Donna, specialità di Vladimir”. Le altre paiono avviate sul pari, Aronian è super prudente, ma la Kvon-Sargissian, con tutti i Cavalli in campo ancora al tratto 48, è complicatissima da valutare e da giocare, e Kvon è in gravissima lite con l’orologio.

Ma ecco, ecco che ….. Goooooool! Torrrreeeee! Goooooolazooooo! Di nuovo!! Scelleratezza di Nigel, Eugenio guadagna materiale, il bianco abbandona, ancora un’impresa incredibile di Torre.

Questo il diagramma.

Posizione dopo 40...Cc4

Il vecchio portabandiera filippino ha mosso la sua quarantesima, portando il Cavallo in c4. Forse Short (230 punti Elo di più) ha allentato un attimo l’attenzione, perché la minaccia nera è evidente perfino al sottoscritto. Ma segue 41.Ac3??, Tc1 e il Bianco abbandona perché non può più evitare la minacciata …. Ce3, con conseguente perdita di materiale. E non solo è impresa di Torre, ma delle Filippine, con Barbosa che non potrà non concludere vittoriosamente su Jones il finale con due pedoni di vantaggio.

Sorpresa anche in Germania-Ungheria 2,5-1,5, ma qui gli ungheresi sono colpevoli di aver lasciato presto qualche patta prematura (e ieri l’avevo detto che stavano in ciò esagerando), e poi, in prima scacchiera il fattaccio non previsto: Naiditsch scatenato ha letteralmente preso alla gola il re di Peter Leko, altro assalto all’arrocco (ma il titolo lo prevedeva)!

Israeliani e spagnoli se le stanno dando di santa ragione e tutto è ancora possibile; errori e spettacolo nella Vallejo Pons-Gelfand, indecifrabile e ancora “da tripla” alla quarantottesima. No, niente tripla, si accordano adesso per la divisione della posta, ma è l’unica, perché sulle altre tre c’è “en plein” per Israele. Nuova impresa argentina: 3 a 1 alla Romania. Facile USA su Macedonia: 3 a 1.

Torniamo al match del giorno, con Karjakin che in ultimo piega la resistenza di Volokitin e con Kramnik che invece pare reggere Vassily, pur in un finale apparentemente delicato (T+p+p vs T+p) che può pesare molto sul risultato finale delle Olimpiadi. E Kramnik regge, non sbaglia più e la Russia vola via.

Stasera si va a cena (ma io non ho la zuppa di lenticchie rosse) con Russia a 15 punti e due di vantaggio su Cina, Armenia, USA, Germania e la sorpresa Filippine. L’Italia è a 11, ancora siamo in corsa per un buon risultato.

E tra le ragazze?

Cina-Polonia 3-1, Hou Yifan pare veramente di un’altra categoria, e ora chi fermerà più le cinesi? Proveranno ancora ad appaiarle e a tenerle le russe, se le sorelle Kosintseva riusciranno, come sembra, a ribaltare un risultato (0,5-1,5) che le vede fin qui soccombenti contro le ucraine. Facili le azzurre, 3 a 1 su Sri Lanka, perde la sola Tiziana Barbiso in quarta, vincono Zimina, Brunello e De Rosa.

Grazie alla pazienza di Bagadais, mio collaboratore prezioso! E non ve ne andate, perché torneremo su Istanbul appena possibile.

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


2 Commenti a Battaglie turche: assalto all’arrocco!

  1. avatar
    fds 5 Settembre 2012 at 23:29

    Tra i professionisti top, ma anche meno, durante lo svolgimento di una partita è etico non rivolgere mai la parola all’avversario, come forma (non sostanza) di rispetto dell’altrui concentrazione. Non si apre bocca con l’avversario né per proteste né per richieste di qualsiasi genere, con l’eccezione di offerta di patta. Ma anche questa spesso è evitata, rimediando con un abbozzo di triplice ripetizione di posizione, o tacite mosse a vuoto, cui segue uno scambio di occhiata significativa e poi la stretta di mano.
    Qualsiasi possibile o inevitabile scambio verbale tra i giocatori è mediato dall’arbitro della partita.

  2. avatar
    Jas Fasola 5 Settembre 2012 at 23:50

    Tragedia cinese 😥
    Pazienza, domani e’ un altro giorno e le ragazze polacche (ora solo ottave in classifica, quando fino ad oggi erano prime a pari merito) giocano contro le bulgare, mentre le italiane affrontano l’Indonesia.

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