“Notte stellata sul Bosforo”

Scritto da:  | 7 Settembre 2012 | 11 Commenti | Categoria: Internazionale, Olimpiadi

Chiedo a Bagadais XXIV se ha notizie di Anand e di Carlsen, i due grandi assenti alle Olimpiadi. Lui direttamente  no, ma con un giro di messaggi ai Bagadais di tutto il mondo riusciamo  presto a trovare tracce dei due campioni negli Stati Uniti. Carlsen la scorsa settimana era in visita a New York, Anand in questi giorni era a Los Angeles, invitato dai locali circoli ad una serie di manifestazioni volte alla diffusione del gioco ed alla “migliore comprensione dei suoi elementi educativi”.

Bagadais XXIV spalanca i suoi occhioni verdi e mi guarda. Ci comprendiamo al volo (al volo, con lui, per forza, e come, sennò?).

Con tutto il massimo rispetto per due personaggi che, già per i loro intrinseci risultati ottenuti, fanno indirettamente molto per la diffusione del gioco, nella loro patria e fuori, e che per la loro presenza in giro per il mondo, invitati per convegni, simultanee od altro ancora, aggiungono a ciò ancora altri tasselli, a parer mio e di Bagadais i più famosi giocatori del momento non dovrebbero esimersi dal prender parte ad una manifestazione come quella Olimpica.

E questo per due motivi: il primo è che questa loro decisione non costituisce, o almeno dà l’impressione di non costituire, un esempio di riconoscenza verso la terra in cui sono nati e che, più o meno, dovrebbe averli aiutati a realizzare  i loro obiettivi.  Rappresentare la propria nazione farebbe sì, con quello che più loro riesce, cioè giocare a scacchi,  che ancor di più  nel mondo si parli di quella terra. E chi meglio di due campioni dello sport può essere ambasciatore di una bandiera e di determinate culture e tradizioni?

Il secondo è che la loro non partecipazione infligge un neo alla stessa credibilità, nel pubblico meno informato e generico, di certe manifestazioni e dello sport medesimo.

Giorni or sono parlavo di queste Olimpiadi con un amico, che sa giocare a scacchi ma che non si è mai interessato particolarmente di tornei.  Lo informavo che non ci potevamo vedere quella sera per cena perché dovevo ultimare un articolo su queste Olimpiadi. Lui mi ha chiesto se era possibile vedere in diretta una partita del campione del mondo. Gli ho spiegato di no, e ho dovuto anche dirgli che non c’era a Istanbul il numero uno delle classifiche attuali.

Sua immediata riflessione: “Ma allora ho capito. Si tratta, come succede sempre, di ingaggi e di possibilità economiche, tue o della tua federazione: se ti pagano bene o ti puoi pagare la trasferta e non hai di meglio da fare, ci vai, sennò te ne buggeri, e così succede che il valore tecnico di certe gare è svilito e che le classifiche finali contano solo per le statistiche”.

Vagli poi a spiegare che non è esattamente così, che c’erano a Istanbul più di 150 nazioni, circa 300 grandi maestri e almeno 200 fra i migliori del mondo, eccetera, eccetera. Il danno, ormai, è fatto.

Per il profano o quasi, contano sempre e solo i numeri uno delle classifiche, è inevitabile.

Sarebbe come se si tenesse a Viterbo o a Trento o a Palermo una riunione  fra i capi di stato o di governo delle principali nazioni del mondo e poi si venisse a sapere che per gli Stati Uniti e per la Russia non partecipano Obama e Putin, ma che a rappresentarli c’è qualcun altro: non è più la stessa cosa, ci sarà almeno qualche migliaio di curiosi e fotografi in meno, qualche milione di interventi in meno in giro sulla rete.

(V.Van Gogh, “notte stellata sul Rodano”)

Capisco che agli scacchisti di oggi del profano non importa generalmente nulla, ma è proprio nel grande serbatoio dei giovani profani di oggi che si debbono andare a pescare agonisti, campioni, organizzatori, manager e sponsor del futuro, altrimenti è la fine, è l’inizio del declino.

“Non vivo per me, ma per la generazione che verrà” scriveva Vincent Van Gogh. Ah! Se tutti lo tenessimo, anche in piccola parte, ad esempio!

Bene, caro Bagadais, anzi, poco bene, ma andiamo avanti, le Olimpiadi non si fermano a pensare e chi si ferma arriva ultimo, benché talvolta più in salute.

Qualche indicazione sui migliori risultati individuali fino all’ottavo turno compreso. Se prendiamo come metro di riferimento la performance Elo, i primi 5 sono nell’ordine: Radjabov 6 su 7 e 2929, Mamedjarov 6 su 7 e 2854, Grischuk 6 su 8 e 2828, Wang Hao 5 su 7 e 2827, Nakamura 4,5 su 6 e 2823.

Intanto mi riferisce Bagadais che qualche commentatore di qualche sito si diverte a riportare un altro tipo di classifica, diciamo la classifica di “Miss Istanbul”. Pare che qui la spunti, e di gran lunga, la neozelandese Natasha Fairley. Giudichino i lettori di SoloScacchi, Natasha è questa in primo piano:

Sale pertanto a Istanbul la temperatura, e non solo per ragioni atmosferiche.

Turno n. 9

Sul tavolo n. 1 big match USA-Russia.  Kamsky, nero contro Grischuk, sente anche lui molto caldo ed oggi è in canottiera e cappellino come un qualsiasi giovane campeggiatore di Albinia o di Baia Domizia, e in quanto tale gioca coraggiosamente una Alekhine.  I russi schierano Jakovenko in quarta e non Tomashevsky: è evidente che, contro Robson, non si accontentano a priori della solita patta del Toma.  Nakamura invece, che  ha una maglietta nera che sponsorizza se stesso, non vuol dare a Kramnik troppi appigli di teoria e apre Cf3 e g3, ma contro il Kramnik di questi giorni non si potrà concedere troppe licenze. Onischuk-Karjakin è una Catalana sonnacchiosa.  Grischuk tergiversa e ha da fare 20 mosse in 7 minuti, in compenso non ha vantaggi evidenti, anzi tutt’altro.  Pari Karjakin, sta meglio Jakovenko, ma sulle prime due scacchiere gli americani giocano spavaldamente e mettono paura. Emozionante il finale Nakamura-Kramnik, quasi come un film giallo, col russo (un pezzo in meno per due pedoni) ad un passo dal baratro. Jakovenko vince, ma pure l’atleta Kamsky vince, ed il baratro alla fine si apre per il Re di Kramnik, che non può evitare il matto di Naka. USA-Russia 2,5-1,5, tutto da rifare per i russi e tutto ancora può accadere.

Sul secondo tavolo c’è Cina-Filippine:  il leggendario Torre, “l’ultimo dei Mohicani”, affronta di Bianco Bu, mentre Wesley So deve vedersela con Wang Hao. Il giovane So tiene botta, ma  Ding Liren-Barbosa è ben presto 1-0 (26 mosse) ed Eugenio stavolta è in affanno, con due Cavalli che non hanno pace. Cede anche Paragua con Chao Li e So dovrà salvare la squadra da un cappotto. Infatti sarà 3,5 a 0,5.

Sul tavolo 3 Armenia-Germania, con Francese/Tarrasch aperta fra Akopian e Meier. Aronian muove molto veloce, sulla teoria, contro Naiditsch, ma questo significa, a mio modestissimo parere (può essere che sbaglio), rinunciare a raccogliere vantaggi in apertura dalla propria superiore classe: con questa tattica si può guadagnare tempo, sì (alla quarantesima Lev ha un’ora di vantaggio), ma si può anche facilitare la difesa dell’avversario. Patta alla 32 Khenkin-Movsesian (in una situazione complicata il tedesco preferisce accontentarsi). Akopian ha un’occasione, ma non la sfrutta adeguatamente e i due si approssimano alla quarantesima con un finale di Donne e pedoni equilibrato. Sargissian è troppo prudente contro un Fridman in ottima forma, e cede terreno, fin troppo. La Germania si sta rivelando un osso duro, a conferma del risultato degli europei dello scorso anno. Sargissian infatti è costretto all’abbandono, ma Aronian e Akopian riescono nel miracolo di ribaltare il risultato: è 2,5 a 1,5 per l’Armenia e a Meier va il diploma per lo svarione più grosso della giornata. Questo qua:

(Vladimir Akopian – Georg Meier)

Il Nero, che non ha neppure l’alibi dello zeitnot, muove 44…exf3??? E abbandona senz’attendere Dg4+. Vladimir stasera ha trovato la sua stella!

Sul tavolo 4 c’è  Polonia-Azerbaijan , con subito scintille in prima tra Wojtaszek e Radjabov. Termina presto pari Guseinov-Macieja. Mamedjarov chiude Socko in una rete di matto, però Radjabov è appeso ad un filo sottile, mentre tra Swiercz e Mamedov è ancora lotta aperta: belle partite, anche queste. Si salva Mamedov, non Radjabov, ed è 2 a 2.

Sul tavolo 5 Ucraina-Francia, con Ivanchuk e Vachier-Lagrave in prima. Patta alla 30 Fressinet-Ponomariov, Vassily torna grandissimo oggi e vince in maniera spettacolare prima del controllo del tempo. Strepitoso! Anche qui partite tesissime, tutto è possibile in terza e quarta scacchiera (Eljanov-Eduard e Bauer-Moiseyenko), finché Bauer sbaglia e il pedone “a” del nero diviene inarrestabile. Vince l’Ucraina 3-1.

Sul tavolo 6  giocano Giri-Gelfand per Olanda-Israele, col vicecampione del mondo che si accontenterà del solito mezzo punto….. ritorno sui miei passi: patta rapidissima. Vincere in appena 18 mosse, col nero e con la Scandinava, se non è un record ci manca poco. Però è successo, e nemmeno fra due sconosciuti. Ecco la posizione della Emil Sutovsky- Loek Van Wely, seconda scacchiera di questo match, dopo la mossa n. 11 del Bianco dxe5??

(Emil Sutovsky- Loek Van Wely)

Bisognava prendere il Cavallo in e5 col pedone “f”, ma il gioco del bianco è già stato troppo allegro fin dalle prime mosse. Adesso Van Wely non si lascia sfuggire l’occasione d’oro: 11…Txd2!, 12.exf6 (Rxd2,Ad5 è ugualmente perdente),Txc2  13.Ad3, Txb2  14.Tc1,exf6  15.0-0,h5  16.g5 (non ci si può permettere di attivare  l’ennesimo pezzo del Nero),fxg5  17.Cd1 (disastro bianco, come una slavina!), Ac5+  18.Rh1,g4  e 0-1, quasi pazzesco. Molto più tardi Smeets batte Avrukh ed è 3-1 per l’Olanda.

Sul tavolo n.8 Ungheria-Italia, sorteggio non proprio fortunato per i nostri colori. Siciliana di Caruana contro Leko, ed è una “Rossolimo”, “BogoIndiana/Nimzovitsch di Almasi con Brunello, Spagnola fra Polgar e Vocaturo, Caro-Kann “classica” è la Dvirnyy-Berkes, con arrocco lungo per entrambi. Imprecisione di Vocaturo alla 23 e Judit si prende un buon pedone. Brunello, che sta giocando un bel torneo, tiene testa ad Almasi, i due sono alla mossa n. 21 con 5 minuti a testa. Cede il punto intero Daniyyl, ma Brunello patta, bravissimo!  Daniele tenta una difesa disperata contro un’implacabile Polgar, difficile, molto difficile. Lungo braccio di ferro fra Leko e Caruana: Donna e Torre per parte e numerosi pedoni, ma più che la patta, purtroppo, non vedo. A questo punto ci vorrebbe un miracolo, ma i nostri si sono oggi battuti come leoni, alla pari con una delle squadre migliori del mondo:finale 3-1 Ungheria, bravi comunque!

Ancora una splendida nota di merito per gli argentini, che sul tavolo 7 piegano di misura i serbi grazie ad una vittoria di Peralta su Ivanisevic e sono ad un solo punto dalla vetta! Argentina-Serbia 2,5-1,5.

Classifica da brivido: Armenia, Cina, Russia e Stati Uniti punti 15, Argentina, Olanda e Ucraina p. 14, poi un bel gruppo di squadre a 13. Domani, 7 settembre, decimo e penultimo  turno con: Cina-USA, Argentina-Russia, Olanda-Armenia e Azerbaijan-Ucraina!

Nel torneo femminile allungano la Cina (3-1 su Francia) e la Russia (3-1 su India).

Mi sentirei di dire, per concludere, che le partite di questo combattutissimo turno 9 dell’open sono state, mediamente, le più belle ed emozionanti, fin qui, del torneo Olimpico.

E’ ormai notte ad Istanbul, e stanotte le stelle sul Bosforo brilleranno più del solito!

avatar Scritto da: Marramaquís (Qui gli altri suoi articoli)


11 Commenti a “Notte stellata sul Bosforo”

  1. avatar
    Mongo 7 Settembre 2012 at 01:02

    Apriamo ufficialmente il concorso di Miss e Mr Chess Olimpiad Istanbul 2012.
    La Miss è senza ogni dubbio l’indiana Tania Sachdev.
    Per ciò che riguarda il Mr… Ehm, passo: non è il mio campo. 😉

    Ottimo lavoro Marramaquis. 😎

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    prugno 7 Settembre 2012 at 11:17

    Peccato che Carlsen non sia andato alle Olimpiadi (come tutti i migliori norvegesi, almeno così oggi l’Italia ha qualche possibilità di vincere l’incontro!).
    In compenso Magnus ha tenuto una serie di corsi e di esibizioni a New York. Fra queste mi ha colpito una sua partita lampo contro il mitico Ken Rogoff, già campione giovanile USA, partecipante all’interzonale del 1976 e poi ritiratosi dagli scacchi per diventare economista (oggi professore a Harvard). E’ stato anche capo economista del FMI e forse oggi è il GM più influente del mondo, alla faccia dei vari Garry, Anatoly ecc. …

    • avatar
      Jas Fasola 7 Settembre 2012 at 13:16

      mah, se consideri quanto e’ stimato il FMI forse era meglio se continuava a giocare a scacchi (strano che sia io a scrivere questo, toccava a Mongo 😆 )

      • avatar
        Mongo 7 Settembre 2012 at 14:09

        Vero, ma sono riuscito a collegarmi solo ora.
        Il FMI è una delle cause maggiori della crisi attuale, con tutti i ‘maneggi’ ed i ‘mangia-mangia’ che stanno al suo interno. 🙂

  3. avatar
    Luca Monti 7 Settembre 2012 at 11:34

    Ho riletto un poco la cronologia.Dalla fine Luglio ad oggi,
    Marramaquis ha pubblicato 12 articoli e Mongo 9 credo.Senza mai
    che la eccellente qualità degli stessi ne abbia risentito. Un
    lavoro incredibile ed impagabile, per il quale, sono loro profondamente grato.

  4. avatar
    Marramaquis 7 Settembre 2012 at 13:34

    Ancora tre parole prima dell’inizio del penultimo turno.
    L’attuale formula di abbinamento assicura colpi di scena, emozioni e spettacolo ad ogni turno, e la classifica viene rivoltata con facilità, basta che una sola partita prenda improvvisamente una piega invece di un’altra.
    La formula ha inoltre messo da parte quelle polemiche che derivavano da presunti accordi nei tornei all’italiana, come un tempo lontano poteva succedere, allorquando una squadra, ormai fuori di classifica, doveva incontrarne un’altra ben più interessata o addirittura in corsa per il podio.
    Quindi va bene così.
    Che poi accada che una formazione come l’Olanda, che ha giocato fin qui contro nessuna delle nazionali sulla carta più forti, si ritrovi in corsa per una medaglia, a un punto dalla testa a due turni dalla fine, ci può anche stare (ma non dimentichiamo che Anish Giri ha saltato le prime quattro partite).
    Difficile, però, che alla fine, non si potrà dire che le squadre premiate non saranno state le migliori in assoluto o tra le migliori.
    Certo che il successo di ieri degli Stati Uniti sulla Russia ha rimescolato le carte come una volta accadeva solo in un film di Hitchcock. A ciò contribuisce anche il livellamento in alto dei valori, almeno nell’open.
    Nel femminile, infatti, le squadre favorite non erano più di 3 o 4, e a due turni dalla fine mi sentirei di dire che la Cina dovrebbe combinare parecchi guai per perdere un oro che ha a portata di mano, benché vanti appena un punto di vantaggio sulla Russia.
    Azzardo, allora, un pronostico anche nell’open, dove penso che la Russia, nonostante la doccia fredda di ieri e gli errori nella composizione della squadra, potrà vincere, se avrà assorbito il colpo di ieri, gli ultimi due incontri e la medaglia d’oro. Argento per Cina o Armenia.
    Errori, sì, perché una squadra che pretende l’oro non potrebbe, in teoria, permettersi di iscrivere in quarta scacchiera un giocatore che oltre la patta non riesce ad andare mai o quasi mai.
    Ma vedremo stasera, prima del riposo che precederà l’ultimo turno, se avremo avuto o meno altri colpi di scena. Senza dubbio gli Stati Uniti, per sperare, devono aver bisogno di almeno due altre prestazioni fenomenali di Nakamura e Kamsky negli ultimi due difficili turni, se basteranno.
    Tra le squadre a 14 punti, l’Ucraina può avere ancora buone chances di medaglia.
    La mia impressione (ma qui ci vorrebbe il parere di esperti) è che fino ad oggi chi ha fatto meglio è stata la Cina, che ha fallito un solo incontro (quello, fondamentale, con la Russia) ma che ha giocato ogni partita per vincere e che sa vincere sulle scacchiere “basse” come nessun altro.
    La mia simpatia, anche se cerco di essere sempre obiettivo, è ancora per l’Armenia, e non mi dispiacerebbe un eventuale ultimo turno decisivo con un Aronian-Nakamura 1-0…
    Oggi l’Italia open avrà la Norvegia, occasione per risalire di nuovo. Purtroppo, ogni volta che ci siamo affacciati in alto, il sorteggio ci ha messo davanti una delle big (Cina, Ungheria) e ci sarebbe voluta un pizzico di fortuna in più per rimanere agganciati alle primissime piazze.
    Le nostre ragazze, che ieri hanno vinto, avranno oggi l’Uzbekistan: sperare in un ottimo piazzamento conclusivo è del tutto lecito.
    Un grazie a Luca Monti. E un saluto a “fds”, va tutto bene? Buon divertimento.

    • avatar
      fds 8 Settembre 2012 at 00:37

      Tutto bene, grazie.

      Oggi ho visto da vicino con quanta sufficienza le pur brave cinesi hanno giocato le aperture. Quando hanno realizzato che le avversarie non si erano sedute al tavolo per fare ornamento, era già tardi per la vittoria.
      Le brave (e belle) giocatrici del Kazakistan – n. 22 del ranking iniziale, la sorpresa di questo torneo – ieri avevano battuto la squadra dell’Uzbekistan solo perché una delle giocatrici uzbeke aveva rifiutato un’offerta di patta alla 33a, per poi perdere alla distanza (un classico ;-)).
      Oggi la kazake lasciavano in ogni scacchiera 300 punti Elo alle avversarie. Per tale motivo l’unico dubbio era se avessero perso 4-0 (a mio parere) o avrebbero ricevuto una patta nell’ultimo incontro che si disputata, come forma di cortesia sportiva (a parere di una collega).
      E’ noto che abbiamo perso entrambi la scommessa :mrgreen:.

      Adesso la Cina si è complicata la vita, un pò come ieri ha fatto la Russia maschile con gli USA.
      Per arrivare all’oro devono non più contare solo sulle proprie forze nell’ultimo turno, ma sperare in un buon spareggio tecnico, oppure che la Russia inciampi anch’essa nel Kazakistan.
      Vedremo.

  5. avatar
    Vince 7 Settembre 2012 at 22:01

    Sarebbe bello se facessero un’Olimpiade ogni mese solo per leggere articoli belli come questi…

  6. avatar
    Marramaquis 8 Settembre 2012 at 01:03

    Aggiornamento su Istanbul.
    Ieri turno n. 10, oggi riposo.
    Risultati primi tavoli “open” e Italia:
    Cina-USA 2,5-1,5 (vince Ding Liren su Onischuk), Russia-Argentina 2,5-1,5 (vince Karjakin su Flores), Armenia-Olanda 3-1 (vincono Aronian e Akopian, di nero, su Giri e Sokolov), Ucraina-Azerbaijan 2,5-1,5 (vince Ponomariov su Safarli), Polonia Rep.Ceca 3-1, Ungheria-Danimarca 4-0, Germania Bielorussia 2,5-1,5, Italia-Norvegia 2,5-1,5 (vincono Caruana e Godena, perde Vocaturo).

    Classifica: Cina, Armenia e Russia p. 17, Ucraina p. 16, USA, Polonia, Ungheria e Germania p.15. L’Italia è a p. 13.

    Domenica mattina ore 10,00 (italiane) undicesimo ed ultimo turno: Ucraina-Cina, Ungheria-Armenia, Russia-Germania, Polonia-USA, Italia-Grecia.

    Risultati donne:
    Cina-Kazakistan 2-2 (!), Russia-Armenia 3,5-0,5, Ucraina-Polonia 2,5-1,5, Italia-Uzbekistan 2-2 (vince Zimina, perde Brunello).

    Classifica: Cina e Russia p.17, Ucraina p.16, Francia, Kazakistan, Germania e India p.15. L’Italia è a p.13.
    Ultimo turno domenica: Russia-Kazakistan, Bulgaria-Cina, Ucraina-Germania, Francia-India, Italia-Mongolia.
    A presto!

  7. avatar
    fds 9 Settembre 2012 at 18:26

    L”Armenia vince l’Open, la Russia il Femminle.

    E’ stata una bella avventura.
    Molto buona l’organizzazione e ottima l’ospitalità, in particolare quella fornita dai colleghi arbitri turchi, che rimarrano nei miei ricordi come ottimi amici, e qualcuno spero di rivederlo un giorno, semmai privatamente per ricambiare.

    Scappo alla cerimonia di premiazione e chiusura.
    Un saluto a tutti.

  8. avatar
    Jas Fasola 9 Settembre 2012 at 22:21

    Accontentiamoci della medaglia d’argento in terza scacchiera di Jola Zawadzka (9 su 11, 7 vittorie e 4 pareggi!) Prima la Nadezhda Kosintseva.

    Anche nel maschile argento per Wojtaszek in prima (dopo Aronian) e argento per Macieja in quinta (dopo Jakovenko).

    Per gli italiani un solo giocatore nei primi dieci, un ottimo Dvirnyy, appunto decimo in quinta.

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