Sì, insomma… neppure faccio in tempo a pubblicare quattro rarità di foto inedite che i lettori di SoloScacchi già mi spiattellano nomi, cognomi e pedigree completo dei personaggi misteriosi… dai, riproviamoci ancora una volta, ma -attenzione- stavolta è proprio difficile! 16 punti in palio per i primi tre figuri, 26 per il quarto personaggio, il jolly della puntata di settembre del nostro concorso fotografico… buona fortuna! 😉
Ah, la classifica… eravamo rimasti qui:
- Casparoff: p.ti 76
- Luca Monti: p.ti 72
- Prugno: p.ti 69
- Cambio Gioco: p.ti 56
- Luca67: p.ti 55
- Massimilano Orsi: p.ti 38
- Giancarlo Cheli: p.ti 32
- Diego Marchiori e Jas Fasola: p.ti 20
- Blade: p.ti 19
- Francy: p.ti 18
- Sam e Claudio: p.ti 16
- Mario Car e LordSte: p.ti 14
- Lancillotto: p.ti 13
- Roberto Messa e Percy Jones p.ti 8
- Marramaquís: p.ti 7
- Paolo Bagnoli: p.ti 6
- Marco Pic: p.ti 4
- Zenone: p.ti 2
- Mongo: p.ti -0,5
Intanto ti dico che il secondo è Belotti…poi ci penso!
Dificil, esta vez. Eu estou no escuro. O ultimo parece me como um jovem Ramon ou um jovem Manuel Rodriguez Sanchez, Manolete! Olà, Ramon!
Il primo Nunn, il terzo Larsen
Il secondo Sutovsky
Ci assomigliano… forse… sicuramente però non sono loro! Dai, tentate ancora… 😉
Il secondo potrebbe essere Eric Lobron e il terzo Curt Hansen.
Ramon è in pausa pranzo e poi andrà alla partita (non chiedetemi quale partita). Lo sostituisco io alla consolle per un po’.
Bravissimo Massimiliano Orsi con il GM tedesco Eric Lobron, più volte campione nazionale e titolare fisso, alcuni anni fa, della sua squadra olimpica.
Con 16 punti incamerati vai a 54, in scia ai primi. L’altro, però, non è Curt Hansen.
Mi dispiace anche per “ricardo soares”: infatti la quarta foto non è di Ramon e neppure del famoso torero Manolete.
Il quarto è Neri Marcorè?
No, ma per il quarto raffigurato la strada è quella.
Il terzo potrebbe essere un Passerotti d’annata. 😉
No, non è lui, non è un italiano, e neppure il primo è italiano.
Il quarto potrebbe essere Bruno Cirino (pseudonimo). Un grande attore degli anni ’70, deceduto prematuramente a 45 anni. E’ stato un ottimo attore di teatro, diplomato all’Accadmia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, lavorando con Eduardo, Zeffirelli e Patroni Griffi; al cinema è stato diretto da Bologbini e dai Fratelli Taviani. Il grande pubblico l’ha conosciuto nella fortunata serie televisiva “Diario di un Maestro” (Regia di Vittorio De Seta), recentemente riproposto su “Rai Storia”, ambientato nella scuola delle borgate romane degli anni ’70. Non so se sia lui ma mi ha fatto piacere ricordare un grande attore che la brevità vita ha impedito di esprimersi adeguatamente.
Sì, Bruno Cirino fu davvero un grande attore e anch’io sono felice che ce lo hai ricordato. Vedi che Ramon ci azzecca sempre con i suoi personaggi?
Non è comunque lui, quello della quarta foto, ma era napoletano come lui.
Certo che con questo “aiutino” caleranno un po’ i punti.
Nessuno più azzarda sul primo e sul terzo? Aggiungiamo allora che si tratta di due giocatori centroeuropei … e non tra i più noti, specialmente il primo.
Ricomincio da…4: l’immenso Massimo Troisi.
No, Mongo, fuochino ancora, uno sforzo in più, pensa anche al titolo scelto da Ramòn.
Certo che Ramòn stavolta ha fatto sul serio. A proposito, dove sarà? L’avranno mica arrestato nei tumulti del dopo-partita?
Approfitto della sua assenza per darvi qualche altro aiutino (non ditegli nulla, eh?).
Il terzo è stato più d’una volta campione del suo paese (che non è il Liechtenstein!), ma pare che da qualche tempo abbia lasciato gli scacchi per buttarsi sul poker. Beh, vi ho detto quasi tutto …
Il primo è tosto da riconoscere, a meno che non l’abbiate personalmente incontrato in qualche open di frontiera …
Non l’ho mai visto in foto né tantomeno dal vivo, ma dopo quello che ha scritto Marramaquis mi azzardo a proporre per la terza foto il nome di Josef Klinger.
No, Prugno, lui è un altro scaccopokerista. Credo che sia stato uno scacchista di ben più alto livello di Klinger, in quanto sul finire degli anni 90 navigava intorno ai 2600 punti Elo, che erano un bel po’.
OK, dopo un “assist” del genere accetto qualsiasi decurtazione in termini di punteggio ma non posso lasciare il discorso a metà strada: stavolta sono andato anche a guardare le foto in rete e sono praticamente certo che si tratti di Matthias Wahls, grande esperto della Difesa Scandinava!
E’ proprio Wahls! Affondato anche il numero 3 da Prugno, che muove le parti alte della nostra classifica (Ramon deciderà stasera i punti). Manca solo il numero 1, il meno celebre di gran lunga, e qui eccovi allora un altro assist: il nome è quello di uno dei più forti giocatori del primo Ottocento.
Certo!
Gaetano Savio (Totò Savio) degli “Squallor” è il 4°.
Vorrei ricordare anche Giancarlo Bigazzi, deceduto quest’anno a Viareggio, storico paroliere del gruppo e rappresentante importante della musica italiana.
Bravo Zenone! Preso il numero 4.
Il quarto personaggio è sicuramente Cesare detto “Er Teverone”, noto playboy delle borgate fluviali di Roma, ricercato dalle milizie fasciste per aver tentato di adescare la moglie del Commissario Basettoni. Rifugiatosi in Estonia nella seconda metà degli anni Venti, visse nell’oscurità gestendo il più luccicante bordello di Tallinn, nei pressi della chiesa di Sant’Olav. Cacciato a colpi di forcone dalle sue stesse ragazze, che si ostinava a pagare in natura trattenendo gli ingenti guadagni per sé, si trasferì a Mosca dove aprì una distilleria illegale sulla Tverskaja. Visse in relativa tranquillità versando ettolitri di vodka alla milizia cittadina, fin quando non fu costretto a darsi alla macchia per aver recapitato al poliziotto di quartiere una damigiana di acqua per errore. Catturato e deportato a Odessa, scappò miracolosamente al plotone di esecuzione insieme a Osip Bernstein, che gli insegnò il gioco degli scacchi. Completamente riabilitato, tornò a Mosca dove frequento il locale Circolo degli scacchi, distinguendosi come intrattenitore ufficiale di tutte le mogli dei frequentatori assorti in partite di torneo. Dopo qualche anno di semianonimato, ebbe una relazione segreta con Nadežda Allilueva, segretaria di Lenin e poi moglie di Stalin. Alla morte di lei, fu ricercato dalla Ceka quale principale sospetto dell’omicidio dopo che la sua amante, moglie del portiere dello stabile ove viveva, portò alla polizia il revolver che Er Teverone teneva nascosto tra le scacchiere da collezione. Fuggì a gobba di cammello in Turkmenistan, dove visse sotto mentite spoglie con il nome di Kaiser Bolshoj Idel. Quivi fu successivamente immortalato con un copricapo locale mentre – con l’ausilio di un compare di stesso copricapo vestito – superava in simultanea Mikhail Botvinnik che, intorno alla 25a e in posizione vincente, non trovò più la propria donna sulla scacchiera. Infuriato, il Patriarca si rivolse alla NKVD per ottenere giustizia (e la restituzione del punto). Pressata dal Cremlino, la KNVD si mise sulle tracce der Teverone affidando la ricerca alle “Pantegane del Volga”, la spietata ala muliebre della polizia politica sovietica. Il Nostro nel frattempo era fuggito però all’Avana dove, accomunato dalla passione per gli scacchi e le donne, entrò in contatto con la leggenda nazionale José Raúl Capablanca y Graupera. Convertitosi ben presto allo stile di vita cubano, abbandonò definitivamente gli scacchi per dedicarsi esclusivamente alle donne. La fotografia lo ritrae in tipica postura Capablanchiana mentre, alla Bodeguita del Medio, insidia la prima moglie del grande cubano, Gloria Simoni Beautucourt. Inseguito anche dalla milicia cubana, allertata da Fulgencio Batista in persona dopo che questi aveva ricevuto una lamentela ufficiale dal sindaco di New York Fiorello La Guardia, a sua volta interpellato da Maurice Wertheim presidente del Manhattan Chess Club al tempo frequentato dall’invivibile macchina scacchistica, salpò a bordo della “Abuela Grande” di cui si persero le tracce nel triangolo delle Bermuda. I suoi resti non furono mai trovati.
Diavolo d’un YG! Un’avvincente trama, ma da indovinare c’era il primo …. so che per te è troppo facile anche il primo e che ti astieni per non bruciarci il concorso! Dico bene?
per il primo ci provo: il MI Markus Klauser
Peccato! Ci sei vicinissimo, Claudio, il più vicino di tutti.
Ma ricordate l’assist delle 17,30 di ieri.
Il primo è Henry Grob.
Speriamo che Ramòn non s’accorga di questa risposta, sennò ti toglie i punti che hai.
riprovo poi…cedo: Jean-Marie Dubois
Ma se prima eri vicinissimo! Ora non più (il nostro non è MF come Dubois, ma MI).
Altro aiutino, anzi aiutone (poi farò i conti con Ramòn): almeno una volta ha vinto anche contro Korchnoi.
il n° 1 è il MI Alexandre Domont
Ahi, ahi! Adesso dobbiamo fare i conti con Ramòn tutti e due: io perché aiuto troppo, tu per i punti di penalità.
Facciamo una cosa: tu quanti te ne assegneresti dei 16 previsti inizialmente?
12 punti, ok? Non era facile…