Da Pulsano ad Alma-Ata e ritorno: esperienze dalla terra dei Cosacchi

Scritto da:  | 14 Ottobre 2012 | 7 Commenti | Categoria: Internazionale, Tornei, Zibaldone

Partiamo da casa alle 05.15 del 26 settembre e, dopo un viaggio di 24 ore circa e grazie a 3 voli, arriviamo ad Almaty alle 04.30 del giorno dopo. Riusciamo a piombare nei nostri letti in albergo al quarto piano senza ascensore; i 4 fusi orari in più incidono moltissimo sui nostri ritmi biologici: la sveglia delle 8 mi ricorda che a casa il sole non è ancora sorto e la nostra solita colazione mattutina si trasforma nel “lunch” delle 13. Dopo una giornata per adattarsi ai nuovi orari (impresa impossibile, vi assicuro), per formalizzare le iscrizioni e per la riunione dei Capitani delle Delegazioni, alla Cerimonia di Apertura del 28 settembre splende un sole insolito per queste parti. Sfilano 22 Paesi, mi commuovo guardando Antonio con la maglia dell’Italia e, dopo le foto di rito, riesco ad immortalare una stretta di mano tra lui e Kirsan Ilyumzhinov, Presidente della FIDE!

Nel pomeriggio alle 15 è previsto l’inizio di tutti i tornei… mi affaccio in sala e non vedo niente di pronto, anzi in un turbinio di mani che segnano agitate noto che nessuno riesce a settare i DGT. Mi avvicino e ne prendo uno in mano, tutti mi guardano sollevati e iniziano a portarmi uno dopo l’altro gli orologi del torneo: 50 DGT2010 nuovi di zecca per i tornei Assoluto Maschile, Femminile, per i Sordo-Chiechi, per l’Open che iniziano con un’ora di ritardo, mentre Ilyumzhinov fa bella mostra di sé nella partita inaugurale contro il GM israeliano Gruenfeld, il più quotato del torneo. Salgo al sesto piano, dove sono gli Juniores e le Girls, e guardo con terrore gli orologi spenti sui tavoli con i ragazzi già seduti: sono circa 30 DGT XL che aspettano, insieme agli occhi speranzosi dei ragazzi, di mettersi in moto. Il tempo passa senza trovare una via d’uscita finché si trova un giovane professore russo con cui riusciamo a settarli: i tornei dei ragazzi partono finalmente alle 17. Dopo aver cercato, inutilmente, di spiegare agli assistenti di sala come si interveniva sugli orologi in caso di mossa irregolare, sono rimasta a disposizione per eventuali chiamate. 130 giocatori disposti in 4 sale su 2 piani differenti, un FA principale kazako (onore al merito!) e 3 assistenti arbitro… il giorno seguente ho dato la mia disponibilità ad arbitrare, accolta con sollievo dal Direttore del Torneo.

Facciamo il punto della comunicazione fra i giocatori e gli arbitri:

  • i giocatori sono sordi e “segnano” con la LIS, il Linguaggio Internazionale dei Sordi, mentre parlano le loro lingue naturali, se riescono;
  • gli assistenti arbitri parlano LIS e russo (la lingua madre universale per loro);
  • io non conosco né la LIS né il russo.

Conclusione: ho imparato velocemente qualche segno fondamentale della LIS e abbiamo organizzato una catena di comunicazione russo-inglese-italiano condita con la LIS. Fondamentale la presenza del MI Gojko Laketic, trainer di Antonio, che parla russo, inglese e italiano :)

Una esperienza travolgente: sono Arbitro in un Mondiale! Mi assegnano all’Assoluto Maschile, all’Assoluto Femminile e al torneo dei Sordo-Chiechi.

Quando posso faccio una capatina veloce al sesto piano, al torneo juniores in cui è impegnato Antonio.

Il torneo Juniores si snoda in 7 turni di un girone all’italiana, le giornate scorrono veloci, Antonio vince i primi 3 turni, i ragazzi sono forti anche se senza rating, tra loro il campione Junior nazionale russo. Quando il torneo si sposta alla mattina i giocatori europei risentono del fuso orario e giocare il pomeriggio sarebbe l’ideale… Il primo giorno di ottobre è di riposo, si va in escursione in montagna ma non saliamo fino a settemila metri, non siamo attrezzati e preferiamo tornare in albergo. Siamo in un Sanatorio alla periferia di Almaty, la vecchia capitale del Kazakhstan, una città permeata di estremi contrasti: quartieri nuovissimi che sorgono in ogni dove e case fatiscenti in quartieri ai limiti della vita civile. Ma non abbiamo tempo di visitare la città: le enormi distanze e gli spazi che occupa non ci permettono di dedicarci ad altro se non al torneo. Si riprende con il 4° turno, Antonio affronta il primo dei suoi diretti avversari a pari punti, un ucraino, ottenendo un evidente vantaggio in finale e poi un finale vincente con un Alfiere migliore del Cavallo avversario.

Segue un turno di riposo, mentre si affrontano gli altri due favoriti: l’ucraino e un ragazzo polacco, temuto avversario del torneo, che pattano fra loro. La patta rilassa Antonio, a cui adesso basta una patta per diventare il Campione del Mondo. Arriva lo scontro al vertice: una partita tesa. Antonio è sempre sotto stress durante la partita finché il sogno si infrange. Sono accanto a lui quando stringe la mano all’avversario e non trovo le parole per consolare il mio ragazzo che sognava di diventare il Campione del Mondo. Ci abbracciamo e piangiamo insieme, facendo progetti per il futuro. Antonio cerca il suo Maestro, lo abbraccia forte e soffrono in silenzio. Questo ragazzo è un puro di cuore e non merita di essere trafitto da un dolore così grande, ma si cresce affrontando le difficoltà quindi dobbiamo andare avanti…

L’ultimo turno scorre senza grosse difficoltà, ma ancora disturbato dal ricordo della sconfitta precedente, un vantaggio immediato e costante anche se la mente vaga verso un immaginario viaggio indietro nel tempo…

La premiazione, le foto, la cena di chiusura, i saluti, l’aeroporto e i voli che iniziano alle 5 del mattino della Domenica 7 ottobre; recuperiamo le 4 ore di fuso ma il rimpianto per quello che è sfuggito rimane, insieme al proposito di fare meglio la prossima volta.

Guardo il mio ragazzo con la sua medaglia d’argento al collo e lo ricordo bambino di fronte ad una scacchiera in plastica. Sono fiera ed orgogliosa di quello che è diventato e di quello che farà in futuro. Sono la mamma del VICE CAMPIONE DEL MONDO!

avatar Scritto da: Rosa Erminia De Luca (Qui gli altri suoi articoli)


7 Commenti a Da Pulsano ad Alma-Ata e ritorno: esperienze dalla terra dei Cosacchi

  1. avatar
    fds 14 Ottobre 2012 at 15:53

    Complimenti all’amica e collega Rosi, che da turista si è trovata catapultata a risolvere problemi fondamentali per la migliore riuscita dell’evento.
    E complimenti pure ad Antonio che, quando sarà passata l’amarezza iniziale, apprezzerà meglio l’ottimo risultato conseguito.

  2. avatar
    Andrea Beretta 14 Ottobre 2012 at 18:14

    I più vivi complimenti ad Antonio, orgoglio del nostro Circolo!

  3. avatar
    Uno a cui Piace ogni tanto giocare 14 Ottobre 2012 at 21:23

    Complimenti Antonio! Grande risultato e di sicuro foriero di altri importanti traguardi!
    Bello leggere le imprese di Fab Fab, giocare ogni tanto on line ed ancor meglio dal vivo, vedere appassionati divincolarsi tra scacchiere, commentare atteggiamenti corretti, strani, sentirsi gloriosamente invincibili e poi dannarsi sconsolati per banali errori quando gli scacchi dispiegano la loro forza attraverso il tuo avversario ma anche un racconto così (scusate so che è un campionato MONDIALE!) mi fa sentire fortunato di appartenere un po’ a questo mondo … ho meno di 40 anni ma ogni volta che anche un ragazzino mi batte, mi chiedo: è ancora un gioco da adulti? tutte scuse: perdo o vinco o pareggio la libertà che quasi sempre mi sento su quella scacchiera è inimagginabile, qualunque sia il mio avversario, qualunque sia il posto della battaglia …
    Grazie Antonio, per avermi dato, attraverso la condivisione di quest’esperienza, è una mia osservazione personalissima, un po’ di questa senzazione …
    Signora Rosa,complimenti anche a lei,ovviamente,… mi ricordo la sua energia positiva (non penso fosse un’organizzatrice) in un torneo di qualche tempo fa: impagabile!

  4. avatar
    Uno a cui Piace ogni tanto giocare 14 Ottobre 2012 at 21:27

    inimmaginabile … :oops: :oops:

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    Alessadro Granaldi 16 Ottobre 2012 at 22:50

    Rosy, mi hai fatto commuovere. Dividetevi la coppa, perche’ il merito e’ anche il tuo! Augurissimi ad antonioooooooo

  6. avatar
    stefanodegiorgi 17 Ottobre 2012 at 22:26

    Antonio ha la capacità di vivere gli scacchi con la testa e con il cuore come nessun altro. La testa è tutta sua , ma nel suo gran cuore il posto più importante è per Rosy, la sua regina insostituibile!!

  7. avatar
    Uno a cui Piace ogni tanto giocare 22 Ottobre 2012 at 00:17

    sensazione … :oops: :oops: ho riletto meglio 😉

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