David Andrew Mitchell

Scritto da:  | 13 Novembre 2012 | Un commento | Categoria: C'era una volta, Personaggi, Stranieri
David Andrew Mitchell nacque a Philadelphia il 27 dicembre 1883. La sua forza di gioco a tavolino potrebbe essere paragonata a quella di un odierno Maestro, il che fa di lui un buon giocatore e nulla più, ma questo gli fruttò una convocazione alla redazione del Ledger , il cui direttore aveva deciso di pubblicare una rubrica settimanale dedicata agli scacchi.
La rubrica venne affidata a Mitchell nel 1912; a ventinove anni, infatti, egli era già noto come compositore di problemi e di studi, ed aveva una precedente esperienza di redattore scacchistico fatta presso il Courant di Hartford. Nello stesso periodo, Mitchell curò anche la rubrica scacchistica del Country Life di Philadelphia.
 
Molto rapidamente, Mitchell divenne famoso negli ambienti scacchistici americani per alcune pubblicazioni  per principianti, tra le quali la Mitchell’s Guide to the Game of Chess, del 1915, e Chess, di due anni dopo.
Per dare un’idea dello stile letterario-didattico dell’autore, riporto alcune righe della prefazione della sua Guide:
Giovane Studente, consentimi di presentarti l’anziano signor Scacchi, ma, prima di farlo, ti avviso che il vecchio gentiluomo apparirà a volte molto complicato e molto difficile da conoscere (…) Nei tanti anni che ho trascorso col signor Scacchi ho apprezzato la sua amicizia più di ogni altra. Oltre ad avermi aiutato a superare amarezze, immaginarie o reali, mi ha condotto nel gruppo di amicizie sparse per tutto il mondo, al quale gruppo soltanto coloro che lo conoscono hanno accesso.
La sua “Guida” non era un capolavoro, ma era molto semplice ed accurata., pur contenendo consigli abbastanza opinabili come il seguente: “Nel dubbio, muovi il Re”.  Tarrasch veniva definito come “il più grande tra tutti i commentatori” ed il volume si chiudeva su sette composizioni – sei delle quali dello stesso Mitchell – destinate a suscitare l’interesse del lettore e ad affinarne le doti tattiche.
La “Guida” avrà parecchie ristampe (fino agli Anni ’40), e Mitchell venne anche incaricato, nel 1917, di redigere un testo “coretto” del famoso Common Sense in Chess del grande Lasker.
Nel gennaio del ’17 Mitchell prende moglie, con rito luterano,  nella persona della signorina Hannah Williams di Philadelphia, “la conclusione di un idillio iniziato quattoridici anni fa” scriveva il Bulletin.
Negli anni della sua notorietà scacchistica, Mitchell organizzò anche una mastodontica simultanea  di Marshall (26-27 dicembre 1916) presso l’Auditorium di Philadelphia, dove il grande campione americano ottenne il risultato di +97 =23 – 9. Nel suo Chess Mitchell osserverà che nel corso di questa simultanea Marshall “adottò il Gambetto Danese su ogni scacchiera dove esso fu possibile”.
Poi, fino al 1926, nessun episodio degno di rilievo, a parte alcuni soggiorni nel New England ed alle Bermuda per “motivi di salute”. E’ appunto nel ’26 che sorge il piccolo mistero: il quotidiano di Philadelphia Evening Ledger, in data 2 giugno, scrive: “D.A.Mitchell, scrittore di libri scacchistici, scompare – Northport, Maine, 2 giugno (AP) – David A. Mitchell, un tempo abitante a Philadelphia, ed autore di parecchi testi scacchistici, è scomparso dalla sua residenza estiva di Temple Heights da domenica sera. Una squadra di ricerca è stata organizzata dallo sceriffo Frank Littlefield dopo che uno scritto fu ritrovato nella casa. Il signor Mitchell, si venne a sapere, era andato a trova re un vicino la sera di domenica lasciandogli un assegno di 25 dollari, dicendo che era tutto ciò che aveva e che non avrebbe più avuto bisogno d’altro. Era tornato il 15 marzo dalle Bermuda, dove aveva trascorso l’inverno. Il signor Mitchell era stato scrittore di scacchi per oltre otto anni per alcuni giornali di Philadelphia. Parecchi anni fa era stato costretto a trasferirsi a Raymond, nel New Hampshire, dove aveva vissuto in un bungalow prospiciente un lago Veniva considerato una delle maggiori autorità scacchistiche del Paese (…)”
Il giornale Inquirer di Philadelphia, in data 3 giugno, scriveva: Una persona di Philadelphia è scomparsa – Le ricerche vengono svolte nei boschi del Maine – Belfast, Maine, 2 giugno – Lo sceriffo Frank Littlefield ed una squadra stanno cercando nei boschi del monte Percival il signor David A. Mitchell, un giornalista di Philadelphia, che negli ultimi anni ha abitato una casa nei pressi della montagna. Mitchell fu visto per l’ultima volta la sera di domenica quando, ad alcuni visitatori, disse che era l’ultima volta che lo vedevano e che aveva disturbi mentali. Aveva parlato di sentire una musica bella ma misteriosa, e in un biglietto trovato sulla sua scrivania c’era scritto: ‘Se lui non f erma questo congegno diventerò pazzo’. Mitchell aveva trascorso l’inverno scorso alle Bermuda, tornando a Northport in marzo, e si dice che fosse depresso per la morte della madre, avvenuta pochi mesi prima. (…) La casa era in perfetto ordine, non mancava alcuno dei suoi effetti personali, e si teme che si sia gettato nella baia di Penobscot”.
 
Che fine ha fatto Mitchell?
avatar Scritto da: Paolo Bagnoli (Qui gli altri suoi articoli)


Un Commento a David Andrew Mitchell

  1. avatar
    Ivano E. Pollini 16 Novembre 2012 at 06:25

    Caro Bagnoli,

    ho trovato molto interessante la tua presentazione di David Andrew Mitchell.

    Oltre alla sua “Guide to Chess” sarebbe interessante poter vedere il secondo libro “Chess” che hai citato. Le foto d’epoca mi sono piaciute.

    L’ ho anche cercato sul mio libro dei Campionati americani (1845-1996), ma non l’ho trovato.

    La sua (tragica) storia mi colpisce e cercherò sue notizie sul Web.

    Intanto ti dico Bravo! e complimenti per l’articolo.

    Con stima

    Ivano E. Pollini

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