Un Mistero in Bianco e Nero

Scritto da:  | 26 Novembre 2012 | 5 Commenti | Categoria: Libri

Camminando sulle scale della vita ho avuto il privilegio di conoscere il giovane filosofo Giangiuseppe Pili. E’ successo casualmente, come d’altronde avviene nelle occasioni veramente importanti: navigavo su Internet e mi imbattei, per inspiegabili ragioni, in un suo articolo sulla Teoria ingenua degli Scacchi. Decisi così di scrivergli, complimentandomi; lui mi ringraziò e mi invitò a leggere i suoi studi più recenti. Dopo averli esaminati, le sue analisi e i suoi pensieri mi hanno persuaso, fino a concludere che egli possiede non soltanto cultura, talento e creatività ma, soprattutto, una grande audacia. Una sorpresa, poi, fu dovuta alla lettura, in anteprima, del saggio conclusivo di questo libro, L’amore in Bianco e Nero.
La filosofia degli scacchi. Durante la lettura del breve saggio avvertii leggeri tremori e principi di vertigine. Forse fui colpito da qualcosa di simile
ad una lieve Sindrome di Stendhal. Mai mi era capitato di vedere esplicitate con tale esattezza e profondità psicologica le mille emozioni che si vivono durante una partita di Scacchi.
Pili è un cigno nero che, percorrendo sentieri inesplorati, ha trovato nuovi filoni nella miniera degli Scacchi. La sua giovane età strabilia, l’elegante intelligenza s’impone così come la sua sicurezza intellettuale.
Garbatamente invita tutti i lettori volenterosi ad esplorare l’infinita galassia scacchistica, offrendosi ora come bussola, ora come pungolo per nuove più ardite riflessioni. Le sue analisi conducono lontano, le mosse laterali da lui effettuate possono produrre smarrimenti e i suoi pensieri richiedono elevati ragionamenti per essere compresi.
Il suo merito principale è di aver per primo edificato un’armoniosa architettura filosofico-scacchistica, grazie alla quale ogni amante del “nobile gioco” può trarre nuove ispirazioni, per comprendere meglio lo spazio infinito che non si racchiude in sole sessantaquattro caselle.
Ma Pili è riuscito, forse, in un’impresa ancora più importante: ha dimostrato l’inesauribilità degli Scacchi, smentendo, così il grande genio Johann Wolfgang von Goethe, secondo cui tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati.
Grazie agli sforzi della ragione di Giangiuseppe Pili una nuova stella si è accesa nella Via Lattea del Gioco degli dei.

“Un Mistero in Bianco e Nero” di Giangiuseppe Pili si può ordinare online qui.

avatar Scritto da: Carlo Alberto Cavazzoni (Qui gli altri suoi articoli)


5 Commenti a Un Mistero in Bianco e Nero

  1. avatar
    Evi 26 Novembre 2012 at 22:49

    Ho letto e apprezzato i precedenti articoli di Giangiuseppe Pili, direi che per Natale mi son già scelto il regalo! 😆

  2. avatar
    Giangiuseppe Pili 27 Novembre 2012 at 13:59

    Carissimi tutti,

    Colgo l’occasione di ringraziare pubblicamente Soloscacchi (citato esplicitamente nel libro) per tutto l’appoggio, diretto e indiretto, che mi hanno dato in questi tre anni. Voglio pubblicamente ringraziare Martin Eden per le cornici editoriali sempre eccezzionali, che hanno migliorato sensibilmente i miei lavori. Così come ringrazio i miei lettori, per tutti gli stimoli e osservazioni che hanno sempre condotto ad una maggiore presa di coscienza dei miei limiti, per tentare costruttivamente di migliorarli.
    Qui, poi, vorrei ringraziare pubblicamente il mio carissimo amico Carlo Alberto Cavazzoni, grazie al quale riesco a trarre fiducia nei momenti di buio che, nell’esistenza, passano anche troppo spesso a inficiare la nostra ricerca della felicità.

    Il libro è l’estensione in lunghezza e (spero) in profondità di tanti temi trattati. Sono convinto che chi ha apprezzato alcuni miei lavori (tre ripresi e rivisti in molti sensi da quanto avevo precedentemente scritto), possa trarre ragione di soddisfazione ancora maggiore dalla lettura del libro, che è costato due anni di lavoro, tra stesura e revisione. Augurandovi buona lettura, ringrazio ancora tutti per il grande sostegno del quale mi sono sempre sentito e più ancora oggi mi sento onorato di avere.

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    MB 29 Novembre 2012 at 21:34

    E’ effettivamente un giovane filosofo di brillante intelligenza, con un futuro luminoso davanti a se.
    Speriamo solo che questo paese canaglia che è l’Italia non lo lasci scappare via, come tanti giovani talenti, per andare ad arricchire il patrimonio intellettuale di Inghilterra, Francia o Stati Uniti.

  4. avatar
    Giangiuseppe Pili 30 Novembre 2012 at 01:43

    Ringrazio per le belle parole di incoraggiamento! Però, bisogna pur dire che, stante le cose come stanno, il rischio di dovermi unire, presto o tardi, alla via oltreoceano o oltremanica è veramente concreto. Purtroppo, il sostegno della società civile è assente. Moltissime persone, a iniziare da amici stretti, sono vinte dal cinismo, dall’abbandono ad ogni forma di spregiudicatezza in nome di un pragmatismo molto illusorio ma molto dannoso. Spero anche io di poter presto non dover temere di cercare strade oltralpe!
    Per il momento, un grazie di cuore!

  5. avatar
    Ivano E. Pollini 17 Gennaio 2013 at 08:23

    Un mistero in Bianco e in Nero
    Giangiuseppe Pili

    E’ uscito recentemente il libro del filosofo Giangiuseppe Pili:”Un mistero in bianco e in nero /La filosofia degli Scacchi”, Le Due Torri, Bologna, 2012.

    Un libro originale e interessante, ma anche difficile. Da una rapida scorsa all’Indice e alla Bibliografia il lettore è subito confrontato con la ricchezza e complessità dell’argomento trattato dall’autore (Pili è filosofo e scacchista), dove oltre all’aspetto più propriamente filosofico chi legge è sollecitato a verificare la propria conoscenza in altri ambiti che vanno dalla logica simbolica, alla teoria del linguaggio, alla matematica, intelligenza artificiale ed anche un po’ di psicologia. Questi argomenti sono in parte accennati, ma vengono approfonditi in alcuni capitoli centrali del libro (Capitoli 5-9), e sono trattati dall’autore con sicurezza e perfino con un’audacia che stupiscono il lettore e che presuppongono in lui un’ampia cultura non dissimile da quella di chi scrive. Questo potrebbe essere un limite del libro oppure una sua virtù in relazione all’approccio del lettore.

    Il libro è dunque difficile, anche se si sente l’impegno dell’autore per facilitarne la lettura.

    Il libro appare adatto a quei lettori che abbiano già una buona conoscenza delle tematiche scacchistiche (gioco di posizione, strategia e tattica, teoria degli scacchi e analisi degli errori) e una discreta (almeno elementare) conoscenza della storia della filosofia. Tuttavia il lettore è implicitamente invitato a proseguire da solo questo viaggio culturale, che, partendo dagli scacchi e dalla filosofia, estenda i propri confini in altri ambiti. L’ampia Bibliografia del libro è sicuramente un valido mezzo per intraprendere questo cammino per chi lo desideri o lo senta necessario. Dunque un libro euristico: avanti allora !, ma come ben dice Pili:” Accidenti il tempo!”….

    Questo aspetto è anche in linea con la mia personale convinzione che la stesura di un libro (articolo, racconto o poema che sia) sia responsabilità dell’autore fino al momento della pubblicazione del lavoro, ma che dopo la responsabilità della lettura e la comprensione di un lavoro letterario, di qualunque forma sia, ricade sui lettori, nella cui mente i vari aspetti devono trovare coesione e coerenza.

    In conclusione non posso che invitare fortemente alla lettura di questo notevole libro, colto e istruttivo nel più alto significato del termine. ❗

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