Martin e sua moglie dopo cena son soliti tirar fuori la scacchiera e fare qualche partitina sorseggiando un limoncello. Capita che l’altra sera il nostro direttore sia più taciturno e meditabondo del solito.
Un vago pensiero forse gli sovviene quando aggrottando improvvisamente la fronte chiede, con tono preoccupato, alla consorte:
“Cara, ma se un giorno io non ci sarò più tu cosa farai? Magari ti sposerai di nuovo e la mia GranCabrio la guiderà il tuo nuovo marito?!?”
“Certo, non vorrai mica che rimanga lì ad arrugginire in garage? Lo sai, io poi non ho neppure la patente…”
Martin perplesso fa qualche mossa in silenzio e dopo poco, con voce ancor più abbacchiata, le domanda: “…e nella piscina della nostra villa a Portofino sarà lui a tuffarsi dopo il cocktail con gli amici?!?”
“Certo, non vorrai mica che diventi uno stagno di foglie marce, qualcuno dovrà pur godersela, sai benissimo che io non so neppure nuotare…”
Martin visibilmente scosso, con la fronte imperlata di sudore riesce appena a muover le labbra per balbettare infine agitatissimo…
“e… e la mia biblioteca di scacchi?? che ne sarà? …la sfoglierà senza alcun riguardo lui??”
“oh no… sta tranquillo, non te la toccherà nessuno, lui gioca a bridge…”
Visibilmente rincuorato Martin tira un grosso sospiro di sollievo ritrovando tutto d’un tratto il sorriso di sempre… 😉
Simpatico… 🙂
Ecco… uffa!! La fatica che avevo fatto per tenere segreta la relazione con la compagna del Martin e… e arriva Santiago che vanifica il tutto. 😕
Caro Martin Eden, nè che dici ai killers che hai assoldato per farmela pagare di passare prima da Santiago. Grazie. 😉
Che spasso! Ottimo anche il corredo fotografico; cosa non darei per averne anch’io una di quel livello… (credetemi, proprio non sto parlando della biblioteca scacchistica).
Complimenti per l’articolo. Molto interessante. Continuate così, io sono un assiduo lettore!