Partite fantasma

Partite fantasma

Navigando in internet con scopi vari mi è capitato più di una volta di imbattermi in database scacchistici che non disdegnano di prestare attenzione anche a un giocatore obsoleto come me. Evidentemente c’è qualcuno che si dà da fare per mettere insieme più partite possibili di tutti i giocatori che in un qualche momento della loro carriera hanno avuto un sia pur modesto – come nel mio caso – profilo internazionale. Come e dove le mie partite siano state trovate non sempre mi è chiaro. Mi è abbastanza chiaro, invece, il criterio di selezione: l’apparente casualità della scelta si deve semplicemente al fatto che gli anonimi raccoglitori hanno potuto riportare solo le partite pubblicate. La stragrande maggioranza di queste partite appartengono a un passato abbastanza remoto, ossia al decennio 1970/80, con cui si inizia e – praticamente – si chiude la mia carriera di scacchista. Altre partite sono prese dai tornei internazionali che ho giocato sporadicamente in seguito (più o meno uno all’anno, nel periodo delle vacanze). Ma in realtà non è tutto. Con l’interruzione di un solo anno, ho sempre regolarmente giocato un certo numero di partite nei tornei a squadre, Campionato lombardo (poi chiamato Trofeo Lombardia) e Campionato italiano. La maggior parte di queste partite, non ufficialmente valide per le variazioni elo e mai pubblicate da nessuna parte, vivono solo nella mia incerta memoria come pallidi fantasmi, che a volte neppure i formulari (orrendamente scarabocchiati; il che ha dato origine a parecchi episodi buffi: di cui però un’altra volta) riescono a riportare in vita. Bene che vada, mancano quasi sempre il luogo e la data (e per fortuna spesso li aggiungeva mio padre, solerte e affettuoso curatore di tutte le mie cose scacchistiche). Tra queste partite ve ne sono alcune che forse meritano almeno un’occhiata e che dunque vorrei sottrarre per un attimo alla polvere dei cassetti, per proporle ai lettori, spero pazienti, di SoloScacchi. Poi la rete, sovrana anche qui come altrove, mi dirà se posso continuare o se è meglio che smetta. Nessuno si aspetti però dei commenti tecnicamente precisi; mi manca il tempo, e lo scopo è un altro (quattro chiacchiere tra amici, alternando scacchi e ricordi). Andiamo dunque a incominciare.

Trabattoni – Contini, Trofeo Lombardia

Luogo ignoto, data incerta. Ma saranno stati più o meno i primi anni ’80. Luca Contini è stato per me un carissimo amico, ed è in generale una persona fantastica. Per anni ha guidato la squadra di Corsico nei tornei a squadre, e credo di averci giocato contro una decina di volte. Peccato che da un po’ ci siamo persi di vista.

1.e4, c5; 2. Cf3, Cc6; 3.d4, cd4; 4.Cd4, Cf6; 5.Cc3, e5; 6.Cf5

Posizione dopo 6.Cf5

Posizione dopo 6.Cf5

L’idea di giocare questa mossa contro la Sveshnikov me l’aveva data Ratti (lui sì che studiava le aperture; io quasi per niente).

6…d5; 7.ed5, Af5; 8.dc6, bc6

L’idea è che se il nero cambia le donne il bianco (riprendendo con il cavallo, che poi si piazzerà in e3) potrebbe ambire a un microscopico vantaggio nel finale (soprattutto dopo un eventuale cambio degli alfieri campochiaro), perché il nero ha case e pedoni più deboli del bianco. Ma si tratta di minuzie. Così invece si mantiene la tensione.

9.Df3, Dc8;

Più usuale, e credo migliore, è 9…Dd7

10. Aa6!, Ag4; 11.Dd3, Dc7; 12.Ag5

Posizione dopo 12.Ag5

Posizione dopo 12.Ag5

L’unica partita che ho trovato nel mio database, vinta poi dal bianco, qui ha 12.0-0

12…Td8;

Credo che fosse meglio 12…Ae7. Ora il Re nero sarà più o meno costretto a restare al centro.

13.Dg3, Af5; 14. Af6, gf6; 15.0-0, Ac2.

Posizione dopo 15...Axc2

Posizione dopo 15…Axc2

Apparentemente temeraria. Ma Contini è un giocatore serio; e un giocatore serio rinuncia a un pedone solo se vede chiaramente le controindicazioni. Se non le vede lo deve prendere; e sei poi gli è sfuggito qualcosa, pazienza. L’alternativa è darsi al tressette, o alla scopa d’asse.

16.Ta-c1, Ag6; 17.Df3, Ag7; 18.Cb5, Dd7; 19.Tf-d1.

Posizione dopo 19.Tfd1

Posizione dopo 19.Tfd1

Ebbene, e adesso? Sembra che il nero stia per pagare immediatamente il fio della sua ingordigia. Apparentemente non gli resta che abbandonare. Senonché:

19…Ae4!;

Sarebbe troppo comodo se a questo punto vi dicessi: “il nero credeva di cavarsela con questa mossa intermedia; ma io avevo visto più lontano”. In realtà non avevo visto niente, e infatti ho iniziato a sobbalzare sulla sedia.

20.Dh5

Posizione dopo 20.Dh5

Posizione dopo 20.Dh5

Se il bianco cambia le donne guadagna un pedone (20.Td7, Axf3; 21.Txd8+ Rxd8 22.Ca7, Ae4; 23.Cc6) ma la situazione che risulta non mi sembrava molto chiara.

20…Ad5;

Se 20…Ag6, il bianco gioca 21.De2! e il nero è di nuovo nei guai. Ma dopo 20…Ad5, che cosa faccio? Però, guardando bene…

21.Td5!, cd5; 22.Tc7, De6;

Posizione dopo 22...De6

Posizione dopo 22…De6

Fin qui tutte forzate. Ma come si prosegue? Non sembra che il Bianco abbia fatto scoppiare solo un fumoso petardo? No:

23.Ac8!, Tc8; 24.Tc8, Re7?

Posizione dopo 24...Re7?

Posizione dopo 24…Re7?

Naturalmente il nero avrebbe dovuto dare la donna con 20…Dc8; 21.Cd6, Re7; ma nonostante i forti pedoni centrali non credo che sarebbe bastato, a causa della cattiva collocazione dell’alfiere e della generale mancanza di coordinamento dei pezzi neri. Così però si perde subito:

25.Tc7+, Re8?

Posizione dopo 25...Re8?

Posizione dopo 25…Re8?

Se 25…Rf8, seguiva 26.Cd6, mentre dopo 25…Rd8, Il bianco può proseguire con 26.Tf7, Dc6; 27.Tc7!, Db5; 28.Df7, De8; 29.Dg7, Tg8; 30.Dh7, Th8; 31.Dc2; oppure se 28…Te8; 29.Dg7. In nessuno dei due casi il nero riesce a sopravvivere.

26.Tf7, Df7; 27.Cd6, Re7; 28.Df7, Rd6; 29.Dg7 1-0.

Alla prossima.

avatar Scritto da: FM Franco Trabattoni (Qui gli altri suoi articoli)


53 Commenti a Partite fantasma

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    Jas Fasola 2 Marzo 2013 at 23:07

    Un’altra partita fantasma di quegli anni e’ anche la Buzzi-Lanzani, Camp. Milano(?)che continuo’ con 10. … Dxa6?! 11. Dxf5 Ad6? (Ae7) 12. Ah6! 0-0 13. Axg7 1-0

    Ma sicuro che questa partita ando’ proprio cosi’? Su 11. … Dxa6 il Nero non rimane con un pezzo di vantaggio?

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      Joe Dawson 3 Marzo 2013 at 00:02

      Sì, scusate: il garzone che corregge le bozze in luogo di 11.Dd3 aveva erroneamente confuso con 11.Dg3 Cosa facciamo?!? gli diamo ancora una possibilità o lo licenziamo in tronco?? 😉

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      Franco Trabattoni 3 Marzo 2013 at 00:16

      La tua domanda si riferisce alla mia partita? In questo caso, poiché il bianco ha la donna in d3, 11…Dxa6 non è possibile. Ma il tuo commento mi fa venire in mente una cosa. La brillante 12.Ah6 della partita Buzzi-Lanzani, che tu mi hai fatto ricordare, è un parto di Ratti, che c’è la mostrò in anteprima; prima, si intende, della sua comparsa nei libri di aperture (il primo, se non sbaglio, fu Kasparov, nella sua “enciclopedia”;).

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        Franco Trabattoni 3 Marzo 2013 at 00:23

        Mamma mia: nel mio ultimo testo c’è un orribile errore di ortografia. Prima che si cominci a sparare a zero sulla classe insegnante, preciso che la colpa ė dell’ipad (che se non stai più che attento fa di testa sua).

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          Joe Dawson 3 Marzo 2013 at 00:29

          il “c’è” ?? …basta semplicemente che specifichi ufficialmente che non intendevi alludere all’eroe di Rosario che altrimenti al Mongo gli piglia una sincope… 😉

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            Mongo 3 Marzo 2013 at 16:50

            Beh, tu l’hai chiamata e lei è puntualmente arrivata, ma anche ‘sta volta il nostro eroe l’ha scampata!! 😎

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          alfredo 3 Marzo 2013 at 02:43

          caro Franco , un mio caro amico ( tra l’altro il ” padre” del web in Italia , un fisico che l’anno scorso è stato premiato con il piu’ importante riconoscimento scientifico inglese , direttamente dalla regina ) scrive come un bambino somaro di seconda elementare e purtroppo mi ha influenzato non poco . sostiene che oramai l’orografia ,la sintassi la forma etc non contano piu’ nulla . l’importante è che l’altro capisca . sarebbe molto compiaciuto del tuo errore , ancora di piu’ se fosse vero e non un errore della macchina . a differenza del mio fratello acquisito ( anche lui fisico , a sua volta ” padre ” della fibre ottiche superveloci e latinista) che a volte disquisisce ore su un punto e virgola . io sarei dalla parte del fratello ma le loro ” dispute ” sull’argomento sono di quanto piu’ divertente uno possa immaginare

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            alfredo 3 Marzo 2013 at 03:12

            dal momento che una volta parlai di mio fratello e fu dileggiato e irriso da uno che non ebbe il coraggio di firmarsi , per evitare un ulteriore mortificante incidente , chi vuole , puo’ chiedere a Martin Eden che ha visto parte del suo lavoro e che ha gli strumenti per giudicare , quale sia il suo ” spessore”

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              Nessuno 4 Marzo 2013 at 20:54

              Egregio signor Alfredo, sarei curioso di sapere chi ed in quale occasione si è permesso di dileggiarla e irriderla su questo forum quando ha parlato di suo fratello.
              Possibilmente la prego di fornire una risposta supportata da fatti, grazie.

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                alfredo 4 Marzo 2013 at 20:56

                acqua passata ….
                no ho nessuna intenzione di ritornare su questo argomento .
                buona serata

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                  alfredo 4 Marzo 2013 at 21:19

                  anzi sono profondamente dispiaciuto di avere aggiunto questo inciso in quanto non ce n’ era alcun bisogno . per me la cosa è strachiusa . non ho voglia di dar adito a polemica alcuna , in nessun modo.

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                  Nessuno 4 Marzo 2013 at 21:25

                  Eppure non è la prima volta che coglie l’occasione per tornare vagamente su questo argomento.
                  La curiosità rimane…
                  Buona serata a lei.

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                Un lettore che non ne può più... 4 Marzo 2013 at 21:32

                oh benedetto Pedone Avvelenato, perché invece di tirar fuori la sua aggressività, attaccando ora l’uno, ora l’altro dei tanti lettori, non fa come tutti gli altri qui dentro e propone qualcosa di costruttivo e di interessante?
                Siam tutti certi che l’apprezzeremmo e vedrà che si sentirà meglio anche lei.
                Cordialità 🙂

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                  Nessuno 4 Marzo 2013 at 21:49

                  Se lei ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome, domani stesso invio alla redazione il primo articolo.
                  Ma non credo che avrà il coraggio di farlo…. 😉

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                  Ramon 4 Marzo 2013 at 22:39

                  Io sarei per comporre civilmente e pacificamente ogni polemica. Ognuno qui è libero di esprimere le proprie idee e portare i propri contributi in modo appunto costruttivo e stimolante. Se Nessuno ha piacere di farlo lo faccia e saremo lieti di ospitarlo come facciamo per tutti, altrimenti pazienza: si può leggere quello che scrivono gli altri anche senza aggredirsi come cavernicoli… dai, aspettiamo allora questo pezzo di Nessuno e direi davvero di metterci, una buona volta, una pietra sopra per sempre. Grazie. 🙄

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                  Nessuno 5 Marzo 2013 at 00:17

                  Non credo di aver mai aggredito nessuno come un cavernicolo, ne tantomeno di aver attaccato o mostrato aggressività verso chicchessia in questo forum.
                  Se qualcuno pensa (e scrive) il contrario o è pazzo o è in malafede. A meno che non argomenti con i fatti le sue accuse.
                  Continuo a leggere con estremo piacere ed interesse gli ottimi articoli sulla storia degli scacchi pubblicati su questo sito (molto più dei commenti, spesso strumento di sfogo di esibizionisti senza alcuna modestia e millantatori spudorati alla ricerca continua di approvazione da parte degli altri) e continuerò a farlo in futuro.
                  Mi piace la profondità di pensiero di Pili e la grande competenza tecnica di Jas Fasola, Trabattoni e altri.
                  Mi piacerebbe leggere molto più di scacchi e meno di argomenti che con essi poco o nulla hanno a che fare. Soprattutto leggere qualcosa di nuovo sugli scacchi, qualcosa che non è possibile trovare sui soliti libri e manuali, qualcosa che aiutasse ad aprire la mente sulla comprensione dell’essenza più intima del nostro nobile gioco.
                  Attendo con ansia la pubblicazione del trattato di Pili sulla teoria matematica l gioco degli scacchi, tanto per fare un esempio.
                  A qualcosa del genere sto lavorando anche io nel tempo (per la verità più sulla “geometria” della scacchiera) ed in passato sono stato in corrispondenza con l’autore di Rybka, Vas Railich, a cui ho inviato alcuni scritti sulle funzioni di valutazione delle posizioni approfondendo il lavoro di Shannon attraverso l’uso della statistica.
                  Mi piace pensare di aver contribuito, seppure in maniera infinitesima, allo sviluppo di uno dei più potenti motori scacchistici della storia.

                  Non pubblicherò nulla su questo sito se prima la redazione (che possiede il mio indirizzo email e numero di telefono) non mi comunica nomi e cognomi.
                  Io non parlo con degli pseudonimi.

                  Saluti

                  Massimo Benedetto.

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                  Un lettore che tende la mano... 5 Marzo 2013 at 07:15

                  …in segno di amicizia! 😛
                  Caro Massimo, stretta di mano e si riparte?
                  Mi chiamo Ercole Lodati e sono un grande appassionato di scacchi. Anche a me non piacciono le polemiche e propongo di piantarla qui ancor prima di iniziare. Tante scuse per esser stato frainteso. Leggerò con immenso piacere i suoi articoli, non ne dubiti.
                  Con amicizia
                  Ercole

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            un fan di soloscacchi 3 Marzo 2013 at 15:33

            Stimatissimo Signor Alfredo, leggo sempre con interesse i suoi interventi su questo sito ed ho nel tempo imparato ad apprezzarla non solo per l’entusiasmo che dimostra in ogni occasione ma proprio per quello che racconta: una vera miniera di episodi poco noti o del tutto inediti.
            Per quanto riguarda l’importanza dell’ortografia, della sintassi è chiaro che il contenuto è ciò che conta, mi trova sostanzialmente d’accordo: un abito indosso ad un manichino, per quanto elegante e seducente, è solo un bell’abito senza materia.
            Trovo tuttavia importante l’aspetto formale proprio anche per una sorta di rispetto alla nostra lingua, alle lingue in generale, senza di essa non avremmo avuto poeti e letterati, la lingua è la penna dell’ingegno, strumento indispensabile per comunicare nel modo migliore idee, concetti e valori… proprio come fate, con innegabile successo, su questo stupendo sito, unico nel suo genere.
            Con simpatia.
            Felice B.
            [non me ne voglia, la prego, se non mi firmo per esteso, i gestori del sito, sono chiamati a far da garanti in caso di necessità]

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              alfredo 3 Marzo 2013 at 17:40

              Gentile signor Felice avevo scritto una risposta piuttosto ben argomentata e ” formalmente” corretta .
              un improvviso black out pero’ se l’è portata via .
              comunque la ringrazio molto e mi riprometto di risponderle appena posso . Nel frattempo la invito a leggere la mia poesia su Bobby Fischer pubblicata su questo sito . sono in fondo un ” poeta” anch’io e ho il massimo rispetto degli aspetti formali
              se vuolepossiamo pure comunicare in privato . Chieda pure la mia mail agli amici di soloscacchi
              con stima e simpatia
              ringrazandola di nuovo
              Alfredo

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        Yanez 3 Marzo 2013 at 00:26

        Penso di poter confermare io per Jas: c’era un refuso (11.Dg3 al posto di 11.Dd3 con palese controllo sull’Alfiere in a6). Ora dovrebbe esser tutto a posto, ci scusiamo ancora con tutti per il quiprocuocolo e… io voto per il licenziamento senza appello del garzone responsabile dell’errore! 😕
        By the way: molto interessante la partita!! 😎

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          Mongo 3 Marzo 2013 at 23:45

          Sempre lui!!! Mo non gli avevamo già mozzato ‘na mano? 😉

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        alfredo 3 Marzo 2013 at 03:05

        Se Ratti avesse giocato seriamente cosa sarebbe mai diventato ????

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    Cardillo - Cordiferro 3 Marzo 2013 at 09:11

    Dicono che la qualità di una partita si misuri dagli errori dell’avversario ed in questa sembra davvero che il Nero non ne abbia commessi, almeno di particolarmente rilevanti. In effetti non è facile capire ove la partita gli sia sfuggita di mano. Mi vien da pensare, così sui due piedi che sia la cattura del Pedone in c2 ma non ne sarei troppo certo, e comunque il merito va evidentemente ricondotto all’abilità del Bianco, davvero bravo!

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      Aldebaran 3 Marzo 2013 at 15:38

      Quoto in toto 😯
      9…Dd7 forse appare più in linea con le esigenze posizionali del Nero ma la partita, a quel punto, è comunque ancora tutta da sviluppare. Complimenti per la scelta, e anche le annotazioni sono eccellenti.

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    Contini 4 Marzo 2013 at 17:05

    Ottimo articolo e un tuffo piacevole nel passato :mrgreen:

    Completo con qualche informazione mancante:

    Partita del 2° turno del Trofeo Lombardia (1a scacchiera)
    Elo Bianco: 2305
    Elo Nero: 1800
    Incontro: Hotel Selide – G. Ferraris Juniores
    Luogo: Desio (Hotel Selide)
    Data: 7 gennaio 1984

    Ai “vecchi” ricordo che il buon Trab all’epoca scriveva qualche articolo gustoso su “L’Arcimatto”. A chi conserva quelle preziose copie suggerisco la lettura dell’articolo intitolato “L’errore, questo sileno di segno inverso” in cui viene presentato un frammento della partita Ouchtati-Trabattoni, (Tunisi, aprile 1979, incontro a squadre Tunisia-Italia, 2a scacchiera) questa sì veramente inghiottita dalle spire del tempo. Per la cronaca il nostro guadagnò un pezzo con un noto trappolone d’apertura e “Ouchtati traccheggiò ancora sino alla quarantesima per puro dovere di squadra prima di arrendersi all’evidenza”.

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      Franco trabattoni 4 Marzo 2013 at 19:48

      Vediamo se ho capito. Sei Luca Contini in persona? Che piacere…Ma sei sicuro dei dati della partita? La data mi torna, ma il resto un po’ meno. A me pare che fossimo a Corsico, che tu giocassi già in prima squadra, e che fossi un po’ più navigato. Ma probabilmente mi sbaglio. Un carissimo saluto.

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        Contini 5 Marzo 2013 at 01:21

        Si certo, sono proprio io :)
        Anche se gioco poco ormai, ho mantenuto il “vizio” di essere maniacale nella cura dei formulari e i dati sono corretti. Eravamo ancora sotto il nome di Galileo Ferraris, siamo diventati Corsico solo a fine 1988.
        Tra l’altro in quell’epoca in cui non avevo nè PC nè database, annotavo (come potevo) le mie partite in un diario e posso essere ancora più preciso:

        Hotel Selide – G. Ferraris Jr 4-0
        (la squadra di casa giocava col B in prima in quegli anni)

        1a sc. Trabattoni – Contini 1-0
        2a sc. Ratti – Del Medico (*) 1-0
        3a sc. Chilese – Aiello G. 1-0
        4a sc. Quinto o Crippa – Cervesato 1-0

        (*) Purtroppo scomparso molto prematuramente qualche anno fa

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    Silversurfer 4 Marzo 2013 at 20:09

    Ciao Franco,
    letto tutto il bell’articolo e devo dire anche con molto piacere!

    Un sacco che non si ha occasione di vedersi spero ce ne sarà occasione in futuro 🙂

    Se hai occasione viene a trovarci a Bratto dal 27 aprile al 01 maggio per il 45°Campionato Italiano a Squadre Master (sempre che tu non voglia giocare addirittura l’Amateur…magari mi impreziosisci l’albo d’oro!). Mi farebbe molto piacere.

    Un saluto affettuoso,

    Matteo (Zoldan)

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      Contini 5 Marzo 2013 at 01:25

      A proposito di Bratto,
      visto che a Franco piacciono gli aneddoti, ricordo che dopo la sua partecipazione al festival di Bratto 1984 (dove spicca una vittoria in QUINDICI mosse col N contro il forte Sibilio, partita che si è perduta nei meandri della storia ma che fortunatamente possiedo), prese un’accorata difesa dei giocatori italiani contro i furbetti dell’elo francese con l’eloquente titolo (sull’Italia Scacchistica!) di “Ils s’en fouttent” (scusate gli errori eventuali), un j’accuse agli organizzatori del’epoca. :mrgreen:

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        Franco Trabattoni 5 Marzo 2013 at 01:55

        Carissimo Luca,
        anzitutto buon giorno (visto che sono quasi le due). Ora che ci penso, ricordo bene la tua cura maniacale dei formulari. Ma devo anche aggiungere che hai (anche tu!) un’ottima memoria. Da dove diavolo hai ripescato quell’articolino per l’Arcimatto? Esattissimo, pure, il tuo ricordo di Bratto. Ero rimasto particolarmente scottato da quell’episodio (verificatosi nel torneo di prima classe) perché aveva danneggiato in modo decisivo una persona a me molto vicina. Di Del Medico ricordo il nome e nient’altro. Ma mi dispiace molto che non ci sia più, anche perché, se voi eravate il Ferraris jr., doveva essere molto giovane. Quanto alla mia partita con Sibilio, beh, si vede che non sei un attento lettore di “soloscacchi”. Se vai a guardare il recente pezzo di Jas Fasola dal titolo “Tappa italo svizzera”, trovi un paio di mie foto mentre sto giocando, a Bratto, proprio contro Sibilio, e anche la partita medesima, pescata da Alfredo in uno dei tanti database sulla piazza. Forza, Luca, rifatti vivo almeno nei tornei a squadre (io ci sono sempre, anche se dopo lo scioglimento dell’Hotel Selide gioco con Ceriano). Da quando non giochi più il tuo circolo non è più lo stesso…

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          Contini 5 Marzo 2013 at 02:51

          Grazie Franco,
          non sono inattivo, gioco a squadre esclusivamente (siamo sempre il Corsico, cambiato negli elementi ma grossomodo lo stesso; l’anno scorso siamo andati a giocare la A1 nella sede di Imperia ma siamo retrocessi dopo un rocambolesco e drammatico ultimo turno) dove ho ceduto il passo (era ora!) e la 1a scacchiera a gente ben più giovane e di belle speranze rispetto a me. Quanto a Solo Scacchi ne ho colpevolmente scoperto l’esistenza solo oggi dopo segnalazione di un amico e riguardante proprio questo tuo articolo, e quindi ne approfitto per cercare quanto da te segnalato.
          Di quel Bratto 1984 forse avranno caricato di recente le partite sui database (all’epoca, se ti ricordi, c’era un “rivoluzionario” bollettino giornaliero [curato da Lazzarato, che venne apposta per questo compito] creato con una stampante a 9 aghi…;) ma io ricordo un’atmosfera oggi irripetibile, dove essere MF o MI aveva una sua bella dignità e dove l’unico GM presente (Janosevic) era un fenomeno da guardare (oggi non se lo cagherebbe nessuno coi suoi 2425 elo).
          L’articolo dell’Arcimatto l’ho ripescato dalla… biblioteca dove conservo ancora alcuni numeri della rivista (devo anche avere una vecchia Italia Scacchistica, credo del 1973 o giù di lì, dove fu pubblicata una tua foto in cui, giovanissimo, hai vinto il torneo di 3a classe di Catanzaro [sul posto non sono sicuro]).
          Allora tiro fuori un ricordo di una tua partita, questa sono sicuro che sia inedita: qualche tempo dopo la partita sopra presentata, siamo venuti (questa volta come Corsico Scacchi) alla vecchia sede dell’Hotel Selide. Credo fosse il 1988 o il 1989 e Ratti giocava con me in prima e tu, in 2a scacchiera, vincesti in…10 mosse col N contro Visentin (CM) infilandogli D e A con la tua 10…,Aa6 :mrgreen:

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            alfredo 5 Marzo 2013 at 10:50

            Beh dovrebbe essere Franco a precisare, ma forse non lo fa per modestia: nel ’73 era già un giocatore fortissimo ed a Catanzaro ’73, da CM, arrivò 7 – 10 nel magistrale. Di questo torneo abbiamo già parlato a commento di un articolo precedente. Il torneo venne vinto da Toth (che quell’anno fu un ‘cannibale’ come Merckx) e la partita decisiva la Toth – Holm (MI danese, terza scacchiera alle olimpiadi ) fu poi studiata e permise ad un mio amico (che arrivò secondo nel terza nazionale) di vincere un premio di bellezza a un campionato giovanile a squadre europeo, a Graz, nel ’74 (torneo in cui gioco’ anche Trabattoni). Ho pubblicato questa partita come post omettendo per motivi di ‘delicatezza’ il nome del giocatore italiano, visto che ora è scomparso (da molti anni oramai). Ricordo anch’io L’arcimatto (con ‘Pedoncino’;) che era fatto con grande passione e abilità anche da alcuni miei amici. Purtroppo ho perso i numeri (e non ho più contatti con gli amici di quel tempo), ma vi erano partite commentate molto bene e articoli ‘tecnici’ di ottimo livello.

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            Franco Trabattoni 5 Marzo 2013 at 11:36

            Fino alle due di notte ho retto il colpo. Poi però sono andato a dormire (tu, Luca, non so; ma io al mattino talvolta mi alzo presto per andare al lavoro). Certo, ricordo bene anche la partita con Visentin. La tua mail mi fa venire in mente un sacco di cose. Di Catanzaro (la foto di cui parli risale al 1970) spero di avere occasione di parlare più avanti in questo sito. Taccio anche altri particolari, che riguardano il nostro mondo piccolo, ma che dubito siano di primario interesse per i lettori di queste colonne. Solo una cosa. Il ricordo più divertente che ho di te risale al 1990, campionato italiano semilampo vinto inopinatamente proprio dal sottoscritto (ci credi? ho incassato incredulo un milione e mezzo delle vecchie lirozze…che tempi!). Il torneo era molto forte, e dunque a uno come me non poteva capitare di vincere se non con una dose abbondante di fortuna. Orbene, volle il caso che questa dose mi sia stata dispensata per intero nella partita contro di te. A un certo punto, pur avendo il bianco, mi sono trovato con un pezzo di meno e con un ritardo sull’orologio di quasi 10 minuti. Senonché: con uno dei trappolozzi che allora erano il mio forte (e di cui andavo molto fiero), credo uno strano cambio di Donne con promozione annessa, sono riuscito a incassare il punto. Accidenti, uno zero in in momento cruciale del torneo, e maturato in modo tanto fastidioso, avrebbe fatto innervosire chiunque. Tu, viceversa, mentre mi tendevi la mano sorridente, mi hai detto: “Tu non sei uno scacchista, sei un grassatore”. O gran bontà de’ cavalieri antiqui!

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              Contini 5 Marzo 2013 at 14:31

              Sono un lavoratore notturno: non avendo altra scelta che lavorare in partita IVA, almeno mi scelgo io gli orari in cui operare :mrgreen:
              Hai una memoria mica da ridere: “grassatore” è una mia tipica espressione!

              Aggiungo qualche dettaglio:
              Il Campionato Italiano 15′ da te citato si è svolto a San Giorgio su Legnano domenica 29 aprile 1990 su 9 turni. Tu hai vinto con 7,5 su 9 per spareggio tecnico su D’Amore e Mantovani. Io sono finito a 7 e mi sono portato via 300mila lire (che farebbero comodo persino oggi!!).
              La tua “grassata” è avvenuta al 6° turno (mia unica sconfitta, ma devo dire che all’8° ho grassato io il povero Redo, che è così uscito dai premi in denaro) e, dal momento che io sono pazzo e mi segno anche tutte le mie partite semilampo, ecco le prime mosse:

              Trabattoni-Contini
              1.e4, Cf6 [Io non gioco assolutamente l’Alechin: la giocavo esclusivamente contro di te perché, parole “traditrici” del tuo compagno Ratti, era la difesa contro la quale avevi il repertorio meno aggressivo] 2.e5, Cd5 3.d4,d6 4.Cf3,g6 5.Ac4,c6 6.0-0,Ag7 7.ed6,D:D6 8.b3,0-0 9.Aa3,Dd8 10.Te1,Te8 11.Dd2,Cd7 12.Cc3,C7b6 13.Af1,Af5 14.Ce4,A:e4 15.T:e4,e6 16.Td1,Dd7 17.Dg5?,Cc3 (-+)
              si tratta di una qualità, non di un pezzo secco (curiosamente ricordo una cosa simile nella Trabattoni-Belotti sempre del famoso Bratto 1984) ma la partita è scivolata via verso un finale sempre meno chiaramente vincente finché, credo complice anche il tempo, sono capitolato alla 64a :oops:

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      Franco Trabattoni 5 Marzo 2013 at 23:35

      Ciao Matteo, che piacere. Ti giuro, verrei di corsa a Bratto; ma questo non è proprio periodo, per me, di prendermi una vacanza. Ci saranno altre occasioni. Ricordo sempre con gratitudine le cose che tempo fa hai scritto di noi dell’ (ormai purtroppo ex) Hotel Selide in un altro blog (di cui ora non ricordo il nome).
      Un abbraccio

      Franco

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        Silversurfer 6 Marzo 2013 at 23:09

        Grazie Franco,

        spero che in futuro torneranno i tempi migliori e di rivederti in giro!
        Come dissi con altre parole allora è stato vedendo giocare tanti forti giocatori degli anni 80’/90′ che trovai la spinta emulativa per provare a superare i miei limiti.

        Anche io come voi sono parte di quella generazione, una delle ultime, che ha giocato con le buste di aggiornamento, che si è formata autodidatta che non aveva chessbase, che doveva inseguire o aspettare i tornei in giro per l’Italia e soprattutto che quando tornava a casa dopo una partita, anche dopo giorni, non sapeva con sicurezza se a gioco corretto sarebbe stata vinta, persa o altro.

        Tanta magia persa a vantaggio di maggiore volume ed efficienza, ma qualcosa manca…e difficilmente potrà tornare.

        Salutoni alla prossima!

        Ultima chicca del Hotel Selide mi è capitato di di giocare in pensata contro tutti (Quinto, Passoni l’unico con cui ho uno score negativo anche se di una sola partita, Crippa, Bozzi, Botta, l’altro che giocava in 4° di cui ora mi sfugge il nome) eccetto che con te 🙂

        Matteo

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          alfredo 2 Aprile 2013 at 21:58

          Quagliarella forse ?

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    Franco Trabattoni 5 Marzo 2013 at 15:47

    Chapeau! (avete visto, amici della redazione, che bel tipino ho tirato dentro soloscacchi?) Sì, con Belotti a Bratto a un certo punto ho spinto il pedone in e4, lasciando scoperta la casa d3, in cui lui ha subito piazzato un cavallo, con doppio a Donna e Torre (non senza, prima, avermi fissato a lungo negli occhi con fare interrogativo; e io pensavo, inebetito: ma cos’ha da guardare?). E comunque il Ratti, per essere un amico, era anche un bello s… (si può usare, sia pure amichevolmente, questa parolina in rete?)

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      Jas Fasola 5 Marzo 2013 at 18:27

      Davvero grazie! Anche un mio conoscente, che viene ogni tanto a trovarmi a Varsavia, Zaninotto, mi ha detto che ha di Luca un bel ricordo, anche se forse ci ha giocato una sola volta, una patta in un semilampo a Corsico, anni ’80. Chissa’ se anche quella partita e’ stata messa in archivio ❓

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        alfredo 5 Marzo 2013 at 18:58

        jas dove abiti a Varsavia ?

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          alfredo 5 Marzo 2013 at 19:12

          ci ho giocato addirittura anche io contro quel Zaninotto piu’ di 20 anni in un lampo a Ceriano Laghetto , mi sembra . se lo incontro mi faccio autografare i suoi libri . era una delle colonne dell’arcimatto che nasceva al circolo della Bovisa ( non ricordo la via . mi ricordo che era la via in cui aveva la sua gioielleria il povero Torregiani , ucciso dal criminale Cesare Battisti che ora se ne sta bello tranquillo in brasile ) . un’altra colonna era un mio amico che si chiama come un ex ministro italiano ma di cui non ho piu’ nessuna notizia dal 1982 .comunque ti invidio molto Jas, Varsavia è splendida

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            Ferdinand Personne 5 Marzo 2013 at 20:24

            A proposito dei libri di Zaninotto… ho acquistato quelli della Mursia sulla Alapin e la variante Tarrasch della Francese e devo dire che son ottimi libri. Me li ha consigliati Martin Eden che di libri, a detta di tutti, decisamente se ne intende: gli chiedo spesso suggerimenti e consigli e, oltre a parlarmene decisamente bene, quello che mi ha convinto di più è stato sapere che di entrambi ne possiede due copie (“una di lavoro” -cito le sue testuali parole- “ed una di riferimento”), più che sufficiente direi… 😉

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          Jas Fasola 5 Marzo 2013 at 19:14

          a 20 minuti in tram dal centro. Non c’e’ niente di particolare qui vicino ma e’ una zona abbastanza verde.

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            alfredo 5 Marzo 2013 at 19:20

            ci sono un sacco di nuove architetture una ottima , alcune discutibili ( parere di esperta) ma la cosa piu’ emozionante per me è il museo dell’insurrezione .

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              alfredo 6 Marzo 2013 at 11:10

              il tempo che passa… Mi ricordo che giocai contro Zaninotto in un torneo a Ceriano Laghetto, dopo il lavoro. Il torneo era inserito in una festa dell’Unità nell’epoca in cui esisteva ancora il PCI e ricordo di aver incontrato anche, ironia del caso, un “Berlusconi”. :mrgreen:

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                Jas Fasola 31 Marzo 2013 at 21:38
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                  alfredo 31 Marzo 2013 at 22:26

                  penso di si… il problema è che dovetti abbandonare dopo cinque turni con mio grande dispiacere. ero reperibile in ospedale , allora non c’erano ancora i cell per cui dovetti chiedere a un signore di una casa vicina se potevo dare il numero per essere trovato in caso di reperibilità. cosa che avvenne subito dopo il qumito turno … me la sentivo. mi dispiacque molto anche per aver in qualche modo sfalsato il torneo. avevo avvisato prima l’arbitro che mi disse gioca e speriamo bene … vedrai che non ti chiamano. invece 😐

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        Contini 5 Marzo 2013 at 19:23

        Colpa mia che non ho mai messo in un database le mie partite, così mi devo affidare alla memoria e alle montagne di appunti cartacei. Ricordo vagamente quella patta al semilampo ma non riesco a “collocarla” temporalmente: Corsico “nasce” nella tarda estate del 1988, ma non ho trovato record in quegli anni. Prima invece potrebbe: la sede sarebbe quindi quella del vecchio circolo Galileo Ferraris, cercherò di approfondire la ricerca.

        Aneddotino sul Galileo Ferraris:
        A metà degli anni ’80 si fece a Milano un circuito di tornei lampo da 5′ con classifica che comprendeva i 3 migliori piazzamenti in tornei organizzati, a turno, dal Galileo Ferraris, dalla Milanese, dal Circolo Bovisa e dal circolo Filologico (forse c’era qualche altro circolo che non ricordo). Una delle ultime tappe fu organizzata proprio al Ferraris e, proprio perché si trattava di una delle ultime occasioni di migliorare la classifica finale, partecipò proprio tutta la Milano scacchistica (Caselli, Buzzi, Lanzani e il compianto M° Bonfioli, solo per citare qualcuno). Con sommo stupore di tutti il torneo fu vinto, per spareggio tecnico, da Adolivio Capece. L’avvenimento inatteso e inaudito “costrinse” l’arbitro del torneo, Walter Ravagnati, a esclamare le fatidiche parole all’atto di consegna della coppa per il primo posto: “Oggi Capece ha mostrato al mondo che anche gli scacchi sono rotondi!”

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    radics 27 Marzo 2013 at 08:32

    Una gioia leggere i pezzi del Trab! Quel pochissimo che capisco di scacchi lo devo a lui e ai suoi “trattamenti” in quei meravigliosi e fumosi sabati lampo all’Hotel Selide! Che menar di ferula! Spero di rivederti presto! Un abbraccio, Luca

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      Franco Trabattoni 28 Marzo 2013 at 21:58

      Accidenti, rieccoti. Anch’io spero di rivederti presto.

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    alfredo 31 Marzo 2013 at 22:31

    voglio salutare anch’io ” radics ” che era mio amico su fb .
    buona pasquetta oramai !
    PS : andai a quella vendita di lbri che era stata annunciata nella sede del circolo scacchistico monzese. Suonai tutti i campanelli ma non mi risposero nè scacchisti nè alpini nè scacchisti – alpini .
    se lo vedi ancora salutami ancora il buon pierino di cui conservo un buonissimo ricordo
    un aspirante filosofo anche lui , mi sembra .
    un giorno lo vidi addirittura a ” forum” poi mi raccontò che tutto era combinato . come già sapevo d’altra parte !

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      radics 1 Aprile 2013 at 14:47

      Quella vendita di libri ci fu, non so sinceramente che campanelli hai suonato perché noi eravamo lì e le porte erano aperte!

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    alfredo 2 Aprile 2013 at 20:18

    sai che temo FORTEMENTE di avere semplicemente sbagliato giorno ? 😐

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