Tra le onde del Mediterraneo

Scritto da:  | 21 Marzo 2013 | 3 Commenti | Categoria: Attualità, Zibaldone

Crociera di pochi minuti tra i porti (scacchistici) del nostro mare…

Tra le onde del Mediterraneo 1

E’ preciso e pertinente l’invito del Direttore Messa prima e di Trabattoni poi a non spostare il confronto tra lo sviluppo del nostro movimento scacchistico e quello dei paesi a noi vicini, in particolare quelli del bacino del Mediterraneo, ovvero Spagna, Grecia e Francia (significativa e particolarmente illuminante, a questo proposito, la scelta fotografica di Messa relativamente a preparazione e partenza di una gara olimpica disputata a Parigi in occasione degli ormai lontanissimi Giochi parigini del 1900).

Ecco, se mi permettete, solo due modeste, personali e opinabilissime riflessioni in calce ai già esaustivi e illuminanti interventi suddetti.

Quijote

Partirei dalla Spagna, che per tanti aspetti, soprattutto politici, economici e sociali, delle tre nazioni citate è forse quella che presenta più somiglianze ed analogie con la nostra. Arturo Pomar SalamancaHanno avuto anche loro una dittatura ed un potere forte in ambito religioso, eppure a differenza di Italia e Francia, sono riusciti, dapprima a sfruttare il fenomeno “Arturito Pomar” per proporre -d’accordo, a fini di mera propaganda di regime- una presunta superiore propensione iberica per il gli scacchi (non disgiunta dall’aver potuto in qualche modo sfruttare la presenza nella penisola di Alekhine negli anni dal ’43 al ’45), e poi, sempre durante il franchismo, a mantener viva l’attenzione per il gioco anche organizzando tornei di sicuro richiamo nelle più svariate località balneari della costa mediterranea. Di fatto tutto questo ha costituito il terreno su cui impiantare un movimento scacchistico sano e robusto che, a partire dagli anni ’80, grazie anche agli esempi di Illescas prima e Shirov successivamente, ha contribuito alla proliferazione del gioco.

Grecia: esempio di democrazia fin dall’antichità è stato il primo paese europeo che, a partire dagli anni ’80, ha istituito un fondo economico pubblico per sovvenzionare il sostentamento dei migliori professionisti e, quando altrove nei paesi del Mediterraneo, i Grandi Maestri si potevano contare sulla punta delle dita, in Grecia i vari Kotronias, Skembris, Halkias e adelfoi vari, già costituivano un gruppo solido e rappresentativo di un movimento scacchistico particolarmente significativo.

Evzones

L’arrivo sotto il Partenone di Short in anni più recenti, il trasferimento della sede della Fide, pur se provvisorio e di fatto pressoché simbolico, e l’affaire Makropoulos, son stati altri tasselli che hanno contribuito, in modi diversi a mantener costante vivace la crescita degli scacchi nel paese nostro vicino di Ionio…

Asterix

Francia: come lasciato intuire in modo efficace da Messa e Trabattoni non son state certo le presenze sul suolo transalpino di Alekhine in un primo momento (al di là degli imbarazzi politici pre e post-bellici suscitati) e di Tartakower e Rossolimo nei decenni successivi, a decretare la svolta decisiva per la crescita del movimento scacchistico francese, pur ritenendo innegabile il favorevole supporto implicito e silenzioso di presenze tali “dietro le quinte”, e probabilmente neppure l’arrivo degli “esuli” Spassky e Sokolov a cavallo degli anni ’80 e ’90 son stati i fattori decisivi per il sorpasso nei nostri confronti giustamente ricordato dal Professor Trabattoni. Ritengo invece fondamentali gli investimenti pubblici a favore della cultura, in questo caso scacchistica, del governo francese a livello sia nazionale che locale. Le Olimpiadi di Nizza del 1974, i tornei di Montecarlo, l’enfant prodige Bacrot son stati poi i punti cardine sfruttati con precisione per far crescere in modo rilevante il movimento scacchistico transalpino.

Gondolieri

E noi? Ne avete già parlato con maggior dovizia di informazioni voi, nei vostri interventi qualificati e competenti, ma gli aspetti da discutere e approfondire sono ancora molteplici. Occorre il contributo costruttivo di tutti, senza reticenze e false miopie dettate da utilitarismi momentanei.

Scuola, editoria e cultura, sono a mio modesto parere le zolle ancora fertili ove è fondamentale seminare…

separator4Ah, dimenticavo… altri tre punti del nostro concorso per chi indovina (senza gugglare, senza scartabellare e senza altri trucchi da italiani) il famoso personaggio al timone dello yacht nella prima foto…

avatar Scritto da: Ramón (Qui gli altri suoi articoli)


3 Commenti a Tra le onde del Mediterraneo

  1. avatar
    Mongo 21 Marzo 2013 at 12:28

    Gran bel pezzo questo di Ramon.
    Per il concorso ci sono: Don Chisciotte, Sancho Pansa, Asterix, Obelix, Idefix e il timoniere che è Schettino. E continuando a ‘lumare’ la fanciulla davanti a lui, farà fare all’imbarcazione la stessa fine fatta fare alla Concordia sugli scogli dell’isola del Giglio!! 🙄

  2. avatar
    Luca Monti 8 Agosto 2013 at 11:21

    Signor Enrico Cecchelli,la sua serietà nella ricerca storica,le precise fonti documentali che sempre esibisce,sono viva testimonianza della sua passione e valore.
    La ringrazio per gli scritti e per avere scelto SoloScacchi come strumento per la
    conoscenza e diffusione di alcuni tra i suoi pregevoli lavori.Se me lo permette,la inviterei a procedere per il futuro con riconfermata determinazione per quanti ,al mio pari, vedono in Lei un imprescindibile punto fermo del sito.Il suo valore è fuori discussione per me;che lo sappia.Con stima.Luca Monti.

    • avatar
      Enrico Cecchelli 8 Agosto 2013 at 13:50

      Carissimo Luca, sono onorato e confuso per le parole di stima che comunque è reciproca ( anche se sono vostro ospite da poco tempo sono andato a rileggere i magnifici articoli su Canal) e sarei felice potessimo darci del tu. Per il resto non è difficile continuare la collaborazione con “SoloScacchi” in considerazione dell’altissimo valore assoluto di tutti i redattori e soci fondatori oltre che di tutti gli articolisti in generale. Grazie a te e….a “SoloScacchi”
      ( P.S. ho già qualcosa in programma )

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