Questa volta ho cercato di catturare con la mente le espressioni di certi spettatori che osservano le partite e vedere l’effetto che fa, come canta una canzone di Iannacci (al quale va il mio sincero saluto).
Una sala da gioco ricca di spettatori, mentre si svolge un torneo, è un bel punto di osservazione per scoprire i tanti volti della personalità umana. Lo spettatore, infatti, è una fonte inesauribile di emozioni e di reazioni rispetto all’andamento del giuoco che sta seguendo.
Gli atteggiamenti sono infiniti: c’è chi sta fermo e immobile, imperterrito di fronte anche alle battaglie più travolgenti, chi trilla come un bambino davanti alla torta di cioccolato, c’è chi si sposta in continuazione da un tavolo all’altro alla ricerca di una situazione a lui più congeniale, e poi ci sono tutte le variazioni possibili del corpo umano: smorfie, sorrisetti, battute sottovoce, labbra che si chiudono ad “o”, gomitate alla persona accanto per metterla al corrente della propria fantastica idea, scuotimento negativo di testa, assenso positivo sempre con la testa, grattata di cocuzza, fregata di mano, toccata e fuga veloce nelle parti basse, morsetti nervosi alle dita, lingua di fuori, occhi strabuzzati, alzata sui piedi per vederci meglio, alzata di spalle e via e via e via.
Se arriva l’arbitro per qualsiasi motivo ecco la massa che pencola, urta, sbalza, risale, prende vento (una stronzata poetica lasciatemela, via), insomma si apre per lasciarlo passare, qualcuno disapprova mugugnando sulla sua decisione, altri, invece, che approvano convinti e comunque tutti lì pigiati come sardine a vedere l’effetto che fa.
A fine partita via come fulmini in sala analisi. Chi guarda in silenzio, chi dice umilmente la sua con il viso leggermente arrossato, chi, invece, vuole mostrare urbi et orbi la sua splendida cazzata, il conduttore dei bianchi ha sbagliato lì, alla trentesima, no alla ventinovesima, insomma ad un certo punto avrebbe dovuto mangiare il pedone e invece…che errore, io sarò pure una schiappa ma non ci sarei cascato, risatine di compatimento, mani sulla fronte, sguardi al cielo, imprecazioni varie. Poi saluti, strette di mano, pacche sulle spalle e tutti a casa.
Che simpatica famiglia!
P.S. Per le osservazioni sull’ambiente ed i giocatori rimando qui (quelle sugli spettatori sono molto brevi).
Poiché da tempo non gioco, mi sono sentito chiamato in causa come spettatore:
Lo spettatore
Com’ogni spettator sa molto bene,
intorno alla scacchiera vò girando
in preda alla tarantola guardando
or questa or quella bella posizione.
Intorno stanno stretti altri gemelli,
che insieme a me aleggiano incombenti,
più vicini per rimirar l’eventi
per romper a’ giocatori li corbelli.
Infine giunge rapido e squassante
l’intervento dell’arbitro solerte,
in mischia si butta a braccia aperte,
volendo far respirar il duo giocante.
Lo spettator di scacchi va sembrando
il pensionato che nulla ha da fare,
sta lì, tediando tutti, a criticare
color che nel cantier stan lavorando!
Zenone
Grande Zenone! Sentivo da un po’ di tempo la tua mancanza.
Per i giallisti scacchisti come te http://theblogaroundthecorner.it/2013/05/letture-al-gabinetto-di-fabio-lotti-maggio/ . Sempre gradito un saluto.
Ho notato dalla foto che la famiglia è aumentata, quindi bis-nonno!
Congratulazioni!
Batto Fabio 3 a 2 ! Per quanto riguarda la fauna scacchistica e para-scacchistica, si potrebbero scrivere interi volumi, ma la figura che più mi affascina è il kibitzer “da circolo”, che in genere non gioca mai ma che ha un intero arsenale di commenti a disposizione (molti dei quali a sproposito), e che provoca generalmente il fastidio, poi l’irritazione, poi la stizza, ed infine l’esplosione dei giocatori.
Ne ho conosciuti alcuni: sono personaggi eccezionali!
Spero di raggiungerti, Paolo!
Sui vari personaggi che frequentano i nostri circoli ho già scritto qualcosa in “Partita a scacchi con il morto” e ce ne sarebbero altri ancora da aggiungere. Comunque chi vuole può trovarne alcuni qui. Mi scuso per le autocitazioni.
Mi rivolgo a Zenone e a Paolo Bagnoli, ma l’invito è esteso agli altri lettori. Se avete voglia di spedirmi un breve intervento su un libro in generale che vi ha particolarmente colpito sarei onorato di pubblicarlo sulla mia rubrica mensile citata in precedenza. Così potrei far conoscere i vostri eventuali lavori e nello stesso tempo fare pubblicità al nostro blog SoloScacchi. I pezzi potrebbero passare attraverso la Redazione se questa è d’accordo.
Fatemi sapere.