Premessa
L’altro ieri riunione di tutti i collaboratori in redazione. Prende la parola Martin Eden: “Per celebrare la nuova proprietà, oggi organizziamo un torneo di spelling… Al vincitore andrà un bellissimo premio!”.
Uno più agguerrito dell’altro, ci presentiamo a turno sul palco… Cadono le prime teste.
Nei quarti di finali mi tocca affrontare Ramón, autentica rivelazione; essendo lui latino-americano, l’italiano non è il suo piatto preferito… Infatti cade sulla parola “Casal Pusterlengo”, dimenticandosi di segnalare lo spazio tra la ‘l’ e la ‘P’. Esulto ed attendo il sorteggio della semi-finale.
L’abbinamento mi favorisce ancora; il mio avversario sarà Joe Dawson. Le difficoltà aumentano, la parola da sillabare è “Supercalifragilistichespiralidoso”. Provateci anche voi… Joe si inceppa e vinco io per tempo.
Sono in finale. Il mio avversario è il favorito, avendo vinto le ultime 5 edizioni di questo torneo redazionale.
Ecco Martin Eden: “La finale di quest’anno vede di fronte due pilastri di questa redazione: Mongo e Marramaquís. La parola che dovete sillabare è: ‘Prisencolinensinainciusol’… Inizia il Marramaquís.”
Marramaquís va in tilt dopo aver sillabato giustamente solo l’inizio, ‘P-r-i-s-e-n-…’.
Piove sul bagnato, è una delle canzoni del Molleggiato che preferisco e sillabarne correttamente il titolo per me è un gioco da ragazzi.
Martin Eden: “Il vincitore è il… Mongo!”.
Marramaquís: “Condoglianze, amico mio…”.
Mongo: “Graz… Cioè, che vuol dire?”.
Marramaquís: “Aspetta di vedere il premio e capirai…“.
Martin Eden mi consegna una busta ed io la apro con un po’ di tremarella…
“Lei vince una visita, irrinunciabile, al torneo di Thessaloniki. Spese di viaggio e di soggiorno sono, ovviamente, a suo carico. Buon divertimento!”.
Thessaloniki
Volo charter della nota compagnia ‘Su&Giù Air Lines’, l’aereo è un Sopwith Camel del 1917, ratapezzato alla bene meglio. Il pilota, psicopatico, ogni due miglia impreca all’interfono contro il Barone Rosso… Mi ricorda qualcosa, ma al momento spero solo di rientrare nelle preghiere, di arrivare sano e salvo, del mio vicino di posto, che sta snocciolando il rosario sin dalla partenza.
Il volo prevedeva un solo scalo ad Atene, ed invece… Atene, Entebbe, Jaffna, Ulan Bator, Ankara e, finalmente, Salonicco.
Atterro sano e, credo, anche salvo ma da due dettagli mi sembra immediatamente di percepire che qualcosa forse non è come mi avevano garantito… Sulle prime stento infatti a riconoscere Paolo Bagnoli che mi aveva promesso di venire ad aspettarmi all’aeroporto… “non ti puoi sbagliare, sono quello che sventola la bandiera Ellenica…”
mentre l’altro dettaglio che mi lascia perplesso è il suo infallibile sistema per nascondere ai doganieri di Patrasso i bottiglioni di Ouzo senza i quali ogni viaggio in Maggiolino mi assicura esser un’autentica tortura…
Mah… sarà… io ho i miei dubbi, comunque alla fine, tra un palloncino e l’altro, riesco incredibilmente a raggiungere l’Hotel prenotatomi da Martin: una topaia di quelle dove persino le pantegane hanno paura ad entrare. Educatamente saluto e scappo via in cerca di una pensioncina che non mi faccia spendere molto.
“Camera 21“, mi fa educatamente il proprietario del motel che ho trovato e, per fortuna, non molto lontano dalla sede di gioco del torneo di scacchi.
Doccia e pisolino sono d’obbligo dopo un viaggio così tormentato.
Mi sa tanto che il Chucky verrà multato dagli oganizzatori; conciato così è talmente irrispettoso del Dress code che forse una multa è troppo poco.
Come non detto!!
Ehi, ma questo è uno dei tre ex-campioni del mondo presenti qui, Ponomariov. Chi sono gli altri due? Rapido consulto telefonico con l’amico Jas Fasola e scopriamo che sono: Topalov e Kasimcomecavolosiscrive.
Ops, ma stavo sognando…
Devo correre, il primo turno sta per iniziare…
Chissà se gli occhiali di Caruana sono stati acquistati dal nostro sponsor? Buon torneo Fabiano.
Signori e signore: Ivanchuck lavato e stirato!
Ecco tutti i risultati del primo turno:
Il premio per la miglior cappella del giorno va, ahimé, al cubano Dominguez Perez:
Foto di Anastasiya Karlovich tratte dal Sito Ufficiale e liberamente adattate
E invece t’invidio, ora che ho saputo che ti sei fatto un giretto col mitico Sopwith Camel del 1917! Ce ne mandi una foto, col prossimo servizio? Ma Dominguez, da Cuba, deve aver viaggiato assai peggio di te per combinare quello che ha combinato ieri…
Caruana solo con quegli occhiali dovrebbe incutere paura all’avversario… 🙂
Certo che Casalpusterlengo scritto in quel modo non lo avevo mai visto. Ma voi ne sapete una più del diavolo 😯
Ecco come quel satanasso del Martin Eden ha fatto per fregarmi…
‘spetta che torno dall’Ellenia e vedi che gli fo’!! 👿
(Pare che il nome derivi da Casale Pistorus in quanto in epoca romana furono costruiti dei forni per la panificazione; per la precisione a Roma c’è via Casal Pusterlengo, e nessuno si è mai lamentato. 😉 )