La posta dei Lettori

Scritto da:  | 9 Giugno 2013 | 63 Commenti | Categoria: La posta dei Lettori

Inauguriamo da quest’oggi una nuova rubrica il cui titolo dice, secondo noi, già tutto: “La posta dei Lettori”. Una sorta di casella postale a cui i nostri Lettori possono inviare le loro considerazioni, idee, spunti, proposte o critiche, sempre in ambito scacchistico, che pubblicheremo a cadenza regolare. L’indirizzo a cui recapitare la corrispondenza è quello della nostra redazione: soloscacchi@gmail.com

Ecco le prime due lettere recentemente pervenuteci. Chi ha piacere ad esprimere i propri commenti al riguardo, nei soliti modi civili e cortesi che costituiscono l’emblema del nostro sito, è sempre invitato a farlo.

La posta dei Lettori 29 giugno 2013

Mi è sempre piaciuto poco l’ambiente scacchi, sapete? Porcherie succedevano anche ai miei tempi, partite vendute, accomodate eccetera. Oggi con queste polemiche che leggo sugli aiuti “esterni” nei tornei, poi …che schifezze.

Non sono più andato a vedere una partita di calcio da quando, un giorno, all’ingresso dello Stadio Olimpico, fui perquisito. Oggi sento che anche negli scacchi bisogna lasciare a casa il cellulare e altro. Mah!

Altra cosa. Ci sono nel mondo 1.300 circa grandi maestri, mi pare.

Non saranno un po’ troppi? Quanti ce n’erano sessant’anni fa? Non basterebbe chiamarli maestri e lasciare il “grande” ai primi 50 o 100? Fra poco ce ne saranno 5.000 e allora per diventarlo basterà battere in torneo il numero 4.600 o 4.850 ….., e così via fino ad averne 30.000. Boh? Questo aiuta, dicono, la diffusione del gioco. Può essere ma non mi piace.
Lettera firmata
La posta dei Lettori 1
9 giugno 2013
Spettabile redazione SoloScacchi
Sono un giocatore appassionato di scacchi e frequentatore di siti on-line dove si può giocare e fare esperienze valide molte sono buone altre non tanto.
Ecco proprio per questo ho deciso di scrivervi perché come ben sappiamo ci sono molte persone che non abusano sul gioco e altre che purtroppo non si fanno scrupoli pur di riuscire con l’inganno usando nel gioco di partite virtuali mezzi impropri come motori.
La FIS sembra si sia mobilitata facendo la cosa egregia di promuovere un sito: FSI Arena dove promuove nel gioco un sistema, come immagino sappiate, Anticheating che a quanto si dica scopre chi gioca con supporti non consentiti, ma ad oggi i dubbi restano anche se gli Admin fanno forza di persuasione per tranquillizzare i frequentatori dell’Arena allora vi chiedo come si può ovviare a questa perenne dubbiosità sul gioco on-line ammesso che ne abbiate! Grazie
Lettera firmata
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63 Commenti a La posta dei Lettori

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    paolo bagnoli 9 Giugno 2013 at 22:16

    Una cinquantina di anni fa il grande Petrosjan si lamentava del fatto che quasi cento GM fossero troppi. Troppi o pochi non saprei dire (anche se a me sembravano “giusti”;); resta il fatto che la politica della FIDE si è orientata, da parecchio tempo, verso la selvaggia proliferazione di GM, e pare che a tale proposito non ci sia ormai niente da fare. Forse era giusto il suggerimento dato da Short anni addietro: “Basta con questi stupidi titoli!”.
    Il cheating è un prodotto inevitabile degli attuali e futuri mezzi informatici. Costretto come sono a giocare unicamente su Internet, ho trovato avversari che, con mezzi a me sconosciuti, lasciano trascorrere il proprio tempo fino allo scadere per poi scoprire che… IO HO PERSO PER IL TEMPO !

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    blade 10 Giugno 2013 at 07:46

    Su FSIArena io devo essere stato fortunato: ho giocato circa 200 partite e non ho mai avuto il sospetto che dall’altra parte qualcuno imbrogliasse. Su altri siti di gioco online (sui quali saltuariamente gioco ancora) l’impressione è ben diversa. Questo per dire che forse i sistemi anticheating qualcosa fanno.
    Simpatica questa iniziativa della “Posta dei Lettori”: complimenti!

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    Roberto Messa 10 Giugno 2013 at 08:12

    Credevo che il dato di 1300 grandi maestri fosse esagerato, così sono andato a controllare per mezzo delle funzioni di ricerca della lista Fide (http://ratings.fide.com/ cliccando su”advanced search” si possono reperire tutti i dati, paese per paese, per fasce Elo ecc.) e ho scoperto che ad oggi i GM sono più di 1400!
    Circa 850 sono quelli con più di 2500 punti Elo, circa 250 con più di 2600.
    Effettivamente sembrano un po’ troppi… ma come risolvere il problema considerando che oggi i giocatori molto molto forti sono almeno decuplicati rispetto ai tempi di Petrosjan?
    Sbaglierò ma io credo che uno come Axel Rombaldoni – letteralmente “ultimo arrivato” tra i GM – farebbe polpette di una buona parte di quei cento GM degli anni Sessanta, e non solo per via della naturale evoluzione tecnica, dei database per studiare le aperture ecc.
    Del resto ricordiamo che anche Tatai giocava alla pari con quei 100 GM, esclusi quei 30 o 40 fuoriclasse che esistevano allora come ora.

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      Marramaquis 10 Giugno 2013 at 09:42

      Lungi da me voler contraddire un esperto come te, Roberto. Anzi, condivido in linea di massima queste tue affermazioni.
      Però lasciami dire il mio pensiero. Certo, in qualunque campo e in qualunque sport oggi sono numericamente cresciuti i più forti rispetto a 50 o 100 anni fa.
      Faccio l’esempio del tennis. Oggi il n.200 al mondo farebbe, sì, probabilmente polpette anche di Rod Laver o Adriano Panatta, ma lo stesso n.200 al mondo (dovremmo chiederci) cosa avrebbe fatto al tempo di Laver o Panatta, con le racchettine che avevano Laver e Panatta? Magari avrebbe cambiato sport!
      Nel tennis oggi non c’è un maggior numero di giocatori “titolati” (grandi maestri?) rispetto a 50 anni fa: è da sempre uno solo, uno solo ogni anno, il vincitore di Wimbledon o del Roland Garros. E questo accade per ogni altro sport, mi sembra (magari girano più quattrini, questo sì).
      Ecco perché non dovrebbero aver significato alcuno i titoli onorifici, almeno a parer mio, ma soltanto i tornei, i punteggi, le classifiche: perché tutto dovrebbe essere naturalmente commisurato al tempo in cui si vive e agli strumenti che la tua epoca ti mette (o non mette) a disposizione.
      O forse Vettel e Alonso sono “più forti” di Fangio o Nuvolari?

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      alfredo 10 Giugno 2013 at 16:19

      caro Roberto ricordo che all’inizio degli anni 70 feci una mia lista, con i pochi mezzi che avevo a disposizione dei GM . secondo la mia ricerca vi erano circa 150 GM di cui la metà russi
      ho sttomano la classifica fide del 1 gennaio 1978.
      elenco i nomi e il punteggio elo del primo e dell’ultimo di questa lista
      Karpov ( 2725) Korcnoy (2665) , Mecking , Portisch, Spasski , Tal , Larsen , Petrossian, Polugayevsky , Romaninischin , Ljuboievic, Hubner ( 2595…;), Balashov, Geller, Ribli, Timman , Panno , Gulko, Smyslov , Sosonko, Uhlmann, Bronstein , Czeskovsky,Kavalek, Vaganian , Glihoric, Miles , Svesnikov , Savon , Tukmakov , Kochiev , Liberzon . Smejkal, Vasjiukov , Byrne, Dorfman , Krogius, Sax, Andersson ,Beljavski, Lombardy , Lutikov , Parma , G. Garcia, Kuzmin , Malich ,Suetin , Evans , Kupreicik , Kurajika , Olafsson , Pfleger , Taimanov , Timoshenko ( 2530)
      il primo italiano era Toth con 2480 seguito da Mariotti , Tatai e dal nostro Franco con un ragguardevolissimo 2435.
      ebbene il 55 giocatore al mondo aveva un elo di 2530 e il nostro primo italiano era a soli 50 punt sotto
      e già allora si iniziava a parlare di inflazione di GM e del punteggio Elo!
      trattasi solo di spunto di riflessione statistico e storico , non altro

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        alfredo 10 Giugno 2013 at 16:32

        comunque a suo modo usando una sorta di rasoio di Occam scacchistico il terribile Viktor aveva già risolto la feccanda da par suo , stabilendo una linea di demarcazione tra i super GM e i GM normali ( che spesso non avevano affatto una forza superiore ai MI di prima fascia come Tatai e Toth)
        a un GM di fresca nomina che oso’ chimarlo ” collega” il grande Viktor rispose : ” tu sarai collega di Damjanovic , non MIO! ”
        Mi sembra che il GM ex jugo Damjanovic fosse un buonissimo giocatore e non so quale fosse il motivo per cui Korcnoy lo ritenesse una sorta di discrimine tra i super giocatori e gli umani .
        Ma una cosa del genere ritengo succeda anche oggi .
        Ritengo che i top players si considerino una casta a sè stante in cui viene ammesso si è no uno o due giocatori all’anno ( fortunatamete ora nella casta c’è anche il nostro meraviglioso Fabiano)
        Ma fa un po’ impressione vedere che tra che so? Ivanchuck e Anand siano state giocate 150 partite (butto li’ un mumero senza controllare ma non mi sembra lontano dal vero) e che questi giocatori ( se non forse in qualche turno iniziale delle Oimpiadi) non si ” mischino ” neppure ai GM con 2600 .
        di fatto quindi una seprazione tra Super GM e GM di prima , seconda e forse terza fascia esiste già
        per fortuna il nostro è un gioco molto democratico e nessuno puo’ impedire a un giocatore di entrare tra i TOP . è quello che auguro anche al neo GM Rambaldoni , ovviamente. Di tutto cuore

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          alfredo 10 Giugno 2013 at 17:20

          per dare una idea di quanto oramai anacronistico il sistema ELO basti pensare che Timman allora in strepitosa ascesa aveva lo stesso punteggio o quasi ( 2585) di quello suo attuale ( 2581)
          trattasi di fenomenale giocatore ovviamente ma ora ultrasessantenne e quasi pensionato
          e lo stesso giochetto penso si possa fare con altri giovani di 35 anni fa e ora piu’ o meno baldi sessantenni ( sax , Beliavsky )
          Forse anche il 67 enne Hubner ha ora un punteggio Elo piu’ alto di allora .

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          Roberto Messa 10 Giugno 2013 at 17:26

          Carissimi, sull’impossibilità di fare confronti validi in epoche storiche diverse sono d’accordo, ma resto dell’idea che i vari Vocaturo, Rombaldoni e Brunello farebbero polpette dei “normali” GM d’antan anche a lampo, semilampo e… quadriglia 😉 e che mi sembra logico che il numero dei grandi maestri oggi sia molto superiore perché ci sono molti più agonisti di GRANDE talento in Europa, in Asia (Cina, India, Vietnam…;), Americhe. La stessa Unione Sovietica (che con l’Ungheria e poco altro era l’unico posto al mondo dove si giocava a scacchi seriamente) avrebbe potuto avere almeno il triplo dei GM se non avesse deliberatamente chiuso le frontiere e gli orizzonti agonistici a centinaia di suoi fortissimi giocatori rimasti misconosciuti. Di Vocaturo e Brunello voglio ricordare i successi a Wijk aan Zee che all’epoca sarebbero bastati per renderli delle star di secondo livello e che Sabino oggi è ufficialmente un concorrente per il titolo mondiale.
          Comunque penso che abbia ragione Mongo: a questo punto si dovrebbe elevare la soglia Elo per la ratifica del titolo da 2500 a 2600, che poi è grosso modo l’Elo attuale di Brunello e sarà l’Elo di Rombaldoni tra un paio d’anni. Scommettiamo?

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            alfredo 10 Giugno 2013 at 17:47

            caro Roberto , hai assolutamente ragione e in quanto alla scommessa ti piace vincere facile eh 😉
            in effetti la Russia per motivi politici ( ma anche razziali purtroppo) non fece uscire dal suo territorio giocatori fortissimi . due di quelli compaiono anche nella lista che ho riportato sopra ( Gulko e Liberzon che quando vidi comparire e vincere a Venezia nel 74 mi sembrò quasi un marziano. Mi sembra sia stato il primo GM ebreo-russo a emigrare in Israele)
            In effetti oggi , grazie anche a Internet il gioco è piu’ universale , le possibilità di apprendimento enormente superiori e molto altro ancora .
            ma al di là di un numero che indichi il punteggio Elo o il posto in classifica ci sarà sempre un ” X factor” per cui noi rimarremo appasionati a questo gioco e ” tiferemo” per un giocatore rispetto ad un altro
            io che ho sempre seguito da appassionato ” esterno” il gioco non posso che gioire dei risultati dei giocatori che hai citato
            ancora 15 anni fa non ci avrei creduto .
            ma è vero forse che un po’ di “ordine” debba essere fatto e mi piacerebbe che i giocatori della ” casta” fossero un po’ meno casta .
            Un saluto a tutti gli amici di soloscacchi
            PS : ma che cosa è la quadriglia?

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              Roberto Messa 10 Giugno 2013 at 18:07

              Alfredo, non hai visto le foto della coppia Aronian-Caoili vs coppie varie a Porto Mannu?
              E non dirmi che non hai mai visto giocare, nei circoli o ai tornei quando si tira tardi, quel gioco in cui quando catturi un pezzo lo passi al tuo compagno che lo può paracadutare in qualsiasi punto della sua scacchiera?
              Q… come quadriglia!

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                alfredo 10 Giugno 2013 at 19:34

                le foto le ho naturalmente viste e ho iniziato forse a capirci qualcosa
                ma il mio sogno ( e ne avevo arlato anche con un ex presidente fsi) sarebbe un altro
                una combinata ” scacchi-ciclismo” .
                avevo anche pensato a una ” formula” che equilibrasse le maggiori o minori predisposizioni delle due specialità
                chissa … in futuro 🙂

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            Marramaquis 10 Giugno 2013 at 17:58

            Eh, qui no che non scommetto contro di te, Roberto. Vocaturo, Brunello e Rombaldoni sono fortissimi e sono anch’io convinto che la loro classifica crescerà parecchio nei prossimi anni.
            Anzi, azzardo un pronostico: alle prossime Olimpiadi la squadra italiana potrebbe essere la sorpresa più grande di segno positivo.

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    Gabbiere di parrocchetto 10 Giugno 2013 at 08:53

    Per ridare credibilità e fascino ai cosiddetti titoli basterebbe poco. Su questo stesso sito sono state avanzate diverse proposte, anche originali e fattibili (qui per un excursus storico e qui per qualche spunto).
    Probabilmente la resistenza da parte dell’establishment è il vero ostacolo, basti pensare a come, in epoca di informatizzazione spinta, tanti miglioramenti al calcolo del rating siano tutti lì prender polvere sugli scaffali degli uffici preposti…

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      alfredo 10 Giugno 2013 at 16:35

      molto , molto interessante !

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    Martin Eden 10 Giugno 2013 at 09:54

    Debbo anch’io ammettere che il ragionamento di Marramaquís non fa una piega… pensiamo per esempio ad un’altra analogia che semplifica ancor meglio l’idea.
    Prendiamo per esempio il ciclismo… al giorno d’oggi qualunque cicloamatore fa delle medie superiori a quelle di Bottecchia ma davvero qualcuno oserebbe affermare che questi che vanno in bici oggi sono più forti di quei campioni del passato solo perché vanno più veloci?!?
    Migliorano gli strumenti a disposizione, le tecniche di allenamento, i materiali, le strade e tutto… ma il confronto, ammesso che abbia senso, va rapportato secondo i giusti criteri, no?

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    Mongo 10 Giugno 2013 at 14:10

    Si dovrebbe rilasciare il titolo di GM solo al superamento dei 2600 punti Elo, dopo aver comunque conseguito le canoniche 3 norme, aumentando la media Elo degli avversari da incontrare per ottenerne la norma; il tutto magari in un arco di tempo di soli 5 anni, con al superamento del quinto anno la cancellazione della norma ormai scaduta.

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      Roberto Messa 10 Giugno 2013 at 18:19

      In effetti oggi i GM con più di 2600 sono 250, sarebbe un numero ben contenuto, tenendo conto dell’estensione planetaria dell’agonismo di alto livello nel terzo millennio.
      Per cominciare si potrebbe elevare la soglia a 2550, per non svantaggiare troppo (anche professionalmente) chi sta per conquistare il titolo adesso rispetto ai tanti che lo hanno preso negli ultimi anni con 2500 punti.

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    lordste 10 Giugno 2013 at 18:49

    Ragazzi, i discorsi sull”inflazione” dell’ELo (come fatto notare anche da Macieja) sono fondamentalmente campati in aria. Semplicemente perchè sono completamente diverse la PREMESSE che ci stanno dietro.
    Negli anni 70, l’Elo FIDE era riservato a pochissimi giocatori, in quanto LIMITATO INFERIORMENTE a 2200 punti. Nel corso degli anni tale limite inferiore è stato progressivamente abbassato di un migliaio di punti, rendendo molto più accessibile l’ingresso per molti giocatori, e modificando quindi i parametri di distribuzione dei valori.
    COnsiderando che a tutt’ora i parametri sono in via di modifica, è matematicamente assurdo fare paragoni tra liste Elo di periodi diversi :il sistema è tuttora in fase di assestamento! e comunque, era ed è sempre stato pensato per avere termini di paragone tra giocatori CONTEMPORANEI.
    (se non siete d’accordo, vi iscrivo ufficialmente al club degli onanisti mentali che al bar sport discutono chi era meglio tra maradona, Pelè e Messi, oppure tra Coppi e Merckx, o tra Lauda e Schumacher, o tra….Alekhine, Fischer e Kasparov!)
    :mrgreen:

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    alfredo 10 Giugno 2013 at 19:31

    caro Lordste d’accordo su quel che dici
    avevo infati estratto dei dati di 35 anni fa solo per stimolo di discussione
    per quanto riguarda all ‘onanismo da bar ecco quello sarebbe un club a cui mi iscriverei con molta molta soddisfazione , viste le beghe che la vita quotidiana riserva a me , come alla maggioranza degli amici di soloscacchi , credo

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    Massimo 10 Giugno 2013 at 19:44

    Ho iniziato comprando negli anni 70 una rivista scacchistica che usciva in edicola si chiamava TUTTOSCACCHI ora compro tutti i mesi diligentemente sempre in edicola TORRE&CAVALLO,(contribuisco al bene degli scacchi)Pago regolarmente tuti gli anni la tessera FSI se continua questa stupida disputa giuro smetto!!!
    Basta con ELO non se ne può più.
    L’importante è giocare a scacchi a tutti i livelli.

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      Jas Fasola 10 Giugno 2013 at 20:33

      Concordo. I siti di scacchi sono pieni di queste discussioni “inter nos” che non dicono nulla di nuovo, non risolvono niente e fanno solo perdere tempo. 👿

      Bisognerebbe invece sviluppare argomenti costruttivi (nel senso che si impara qualcosa) o anche ludici (nel senso che ci fanno passare piacevolmente il tempo) 😉 .

      Quindi, anziche’ buttarsi su discussioni bibliche, bisognerebbe prima porsi gli obiettivi (che cosa vogliono i Lettori di SoloScacchi?) e dopo averli ben chiari darsi da fare in quella direzione 😎 .
      Percio’, ad esempio, come e’ stata aperta questa rubrica – cosa buona e giusta se la risposta e’ breve – se ne potrebbe aprire un’altra indicando le varie sezioni o articoli e chiedendo ai Lettori di mettere un post con il loro pensiero su quali sezioni interessano di piu’ e possibilmente qualche informazione su di loro che ci permetta di capire meglio chi sono i nostri Lettori “piu’ o meno regolari”.

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      alfredo 10 Giugno 2013 at 21:50

      i 13 numeri di Tuttoscacchi li ho ancora , rilegati
      li guardo ancora con piacere
      era veramente una bella rivista
      Peccato sia durata poco ( come altre due che nacquero sull’onda del match del 72 che pure presi ma che non ho purtroppo conservato )

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      Marramaquìs 10 Giugno 2013 at 22:07

      Perdoni, Massimo. La ringraziamo, tuttavia non vediamo nulla di “stupido” nello scambiarsi con educazione, in questo spazio che è a disposizione di tutti, le proprie opinioni, interessanti e valide (o meno) che esse ci appaiano. Nessuno, del resto, è obbligato a leggerle, e, nello stesso tempo, tutti, a partire da Lei, sono liberi di intervenire apportando argomenti e idee che si ritengano meno stupide di quelle che sono state lette.

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    alfredo 10 Giugno 2013 at 19:46

    e faccio quindi ammenda per aver definito anacronistico il sistema elo
    diciamo che è ” sincrono” con i tempi .
    o no?
    PS : comunque Maradona è stato il piu’ grande e il piu’ forte di tutti
    Coppi il piu’ grande ma Maerck il piu’ forte .
    in quanto a Alekhine Fischer e Kasparov trattasi di artisti
    per cui sarebe come dire se è stato piu’ grande Picasso Miro’ o Kandinsky …

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    Marramaquis 10 Giugno 2013 at 20:11

    Mi sembra, tuttavia, che il primo dei due nostri lettori si sia riferito esclusivamente alla valenza e al significato del titolo di “Grande Maestro” e non abbia parlato affatto di punteggio Elo. In realtà in ogni sport individuale esiste un ranking atto a quantificare i mutamenti nelle classifiche mondiali e ad attribuire un livello di punteggio alla prestazione di ogni sportivo. Ed è normale che sia così. Poi, nessun sistema di punteggio è perfetto, ovviamente, e se ne può discutere a lungo. Oppure per niente.
    Mi chiedo, invece (e penso che a questo volesse soprattutto alludere lo sconosciuto lettore, ma io vorrei andare ben oltre) se sia necessario od opportuno accompagnare il ranking con un “titolo” (a meno che il titolo, o categoria, serva ad individuare giocatori con un determinato punteggio).
    Nel tennis, che prima ho portato ad esempio, esiste il ranking, ma mica esiste il titolo di “Grande Tennista” o “Tennista Internazionale” o “Tennista ITF” o “Tennista WTA”.
    L’attribuzione di certe categorie o titoli, in specie quando i medesimi restano per tutta la vita, non fa che aumentare quelle distorsioni da “casta” cui accennava prima Alfredo.
    Ricordo quanto mi disse Enrico Paoli (cfr. mia intervista ripubblicata nel febbraio scorso): “Quando io ero giovane c’erano i circoli, e basta. Oggi sentiamo qualunque salame dire “no, io non gioco il torneo sociale perché sono di seconda nazionale” e crede di essere chissà chi! Qual è, invece, la base di una società? E’ la famiglia scacchistica, cioè il circolo. Non che io non sia d’accordo con i tornei “open”, è che non sono d’accordo con le categorie”.
    Perfetto. Bravo Paoli! Nemmeno io (per quello che può pesare il mio personalissimo parere, cioè zero) sono d’accordo con l’esistenza delle categorie, e tutte, da Grande Maestro a Terza Nazionale. Non servono (a che servono?) e possono essere soltanto dannose, talora favorendo, tra l’altro, risultati non veritieri.

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    paolo bagnoli 10 Giugno 2013 at 21:38

    Bella la discussione, e tutt’altro che oziosa! Ho letto parecchie cose “giuste” ed altrettante “discutibili”, ma 1400 GM sembrano decisamente troppi, così, istintivamente. Non credo che l’istituzione di un nuovo titolo come SuperGM possa servire a qualcosa. Se la memoria non mi inganna, la soglia di 2600 già esisteva qualche era geologica fa, l’abbassamento a 2500 ha provocato (anche solo come concausa) l’inflazione del titolo, ma comunque non se ne viene fuori.
    L’apparizione dei computer ha sicuramente alleggerito la “ricerca” ed arricchito (o ampliato, se volete) la teoria delle aperture, ed a tale proposito non dobbiamo dimenticare che Alekhine (o Fischer) hanno avuto idee scaturite dai propri cervelli e non da allora inesistenti mostri al silicio.
    E’ per il suddetto motivo che trovo stantìa la disputa sul “più grande”; tutto è inevitabilmente correlato alle diverse epoche.

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      Franco Trabattoni 10 Giugno 2013 at 23:09

      Intervengo su un paio di punti che sono stati toccati nei commenti qui sopra:
      1) Passato e presente. Come ho già avuto occasione di dire su Soloscacchi, io non ho dubbi sul fatto che si giochi meglio oggi (se giocare meglio significa giocare in maniera più precisa e più esente da errori in vista dell’obiettivo) che trenta o quarant’anni fa. Ma questo non significa, come pure ho detto, che gli scacchisti di oggi siano migliori di quelli di allora. Per capire come sia possibile questa discrepanza basta riflettere sul fatto che gli scacchi non sono un’arte, anche se possono avere un indubbio, per quanto accidentale, valore estetico (dico “accidentale” per le seguenti ragioni: la bellezza estetica di una combinazione è un effetto collaterale del fatto che quella combinazione sia vincente; se infatti la combinazione non è vincente, l’aspetto estetico magicamente sparisce; e una sequenza di mosse vincente è sempre la migliore anche se non ha un particolare valore estetico). Gli scacchi costituiscono piuttosto un vero e proprio campo di indagine scientifica, in cui è del tutto normale che la ricerca faccia dei progressi, anche grazie al perfezionamento degli strumenti tecnici (telescopi, microscopi…software scacchistici). Per cui è evidente che i frutti della ricerca di Kasparov, ossia le sue partite, siano più avanzati in rapporto alla scienza in oggetto (gli scacchi) dei frutti della ricerca di Lasker; più o meno così come è ovvio che i frutti della ricerca di Einstein siano più avanzati, per quanto riguarda la fisica, dei frutti delle ricerche di Galileo. Detto questo, non ha ovviamente nessun senso dire che Kasparov è uno scacchista migliore di Lasker esattamente come non ha senso dire che Einstein fu un fisico più bravo di Galileo.
      3) Categorie. Il mio primo commento è: “che cosa importa”? Chi gioca per puro piacere non è ovviamente disturbato né dalle categorie né dal punteggio elo. Se viceversa le categorie costituiscono per molti un incentivo al gioco e all’agonismo (e indubbiamente lo sono, inutile negarlo), che fastidio danno? E che fastidio dà l’inflazione del titolo di GM? Per sapere quali sono i giocatori più forti c’è l’elo. Aggiungo una cosa. Se guardate l’attuale lista elo della fide scoprite che il mio rating (come quello di tanti altri modesti spingilegno) è scandalosamente superiore a quello di Mariotti. Però accanto al suo nome si legge la sigla GM. L’elo coglie la forza attuale del giocatore, la categoria certifica il livello raggiunto in un certo momento della carriera. Nella fattispecie, la sigla GM accanto al nome di Mariotti e la sigla FM che sta accanto al mio aprono uno spiraglio sul fatto che in un certo periodo della sua carriera (più o meno breve) Sergio ha giocato alla pari contro giocatori ai quali io non sono mai stato nemmeno degno di sciogliere i calzari. Vi sembra che non significhi niente?

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        Doroteo Arango 10 Giugno 2013 at 23:33

        Opinione personalissima e pertanto opinabilissima: gli scacchi non sono né un’arte né una scienza. E, detto per inciso, me ne dolgo grandemente considerato l’amore che nutro per questo gioco unico e meraviglioso.

        Non sono un’arte (pur racchiudendo degli aspetti estetici di indubbio valore) perché forniscono soddisfazione spirituale esclusivamente per lo scacchista. Esempio: l’uomo della strada, l’ignorante per eccellenza (il sottoscritto se volete) può provar qualcosa, emozione e gioia interiore di fronte ad un grande dipinto, ad una scultura o per un motivo musicale, difficilmente, senza conoscere almeno i rudimenti del gioco, per una grande partita di un Tal o di un Kasparov.

        Non sono una scienza (pur costituendo nella sua essenza un problema di logica) perché la scienza produce beneficio per l’umanità (almeno idealmente). Matematica, fisica, medicina, diritto, filosofia e la scienza tutta è fatta di applicazioni volte a migliorare la vita umana, misurandone il progresso in termini di conquiste tecnologiche che, almeno idealmente, ripeto, purtroppo spesso solo idealmente, ci migliorano la vita, di tutti e non solo di coloro che ne coltivano la disciplina (per il nostro gioco tale presunto ‘progresso’ sarebbe limitato esclusivamente a noi scacchisti).

        Fatte quindi le suddette premesse, gli scacchi sono a mio modestissimo modo di vedere solo e semplicemente un gioco, stupendo, meraviglioso e probabilmente uno dei più belli mai inventati dall’uomo, ma solo un gioco… con tutti i connotati positivi che il concetto di ludus rappresenta per l’uomo: gioia, soddisfazione, svago e aspirazione. Purtroppo non sono né scienza né arte, pur condividendone marginalmente alcuni aspetti.

        Scusate l’intrusione e complimenti a tutti per il sito.

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          Franco Trabattoni 11 Giugno 2013 at 00:09

          Non volevo dire che gli scacchi sono una scienza a tutti gli effetti. Volevo dire che la ricerca riguardo gli scacchi è pienamente paragonabile a quella che fanno le scienze, perché in entrambi i casi c’è un dominio di cose da conoscere, e se si lavora bene le cose prima sconosciute poi diventano note. I softwares hanno permesso di scoprire, ad esempio, l’esistenza di posizioni in cui la manovra vincente ha bisogno più di 50 mosse senza catture e senza spostamenti di pedoni; il che ha costretto a modificare una regola del gioco. Insomma, con l’informatica è stata scoperta una cosa che prima non si sapeva, esattamente come con il telescopio si sono scoperti pianeti di cui prima si ignorava l’esistenza. In altre parole, la conoscenza di quell’oggetto che è il “gioco degli scacchi” con il tempo fa dei progressi, esattamente come la conoscenza della fisica, della chimica, dell’astronomia, ecc. Né volevo certo rispolverare la noiosa questione “arte o scienza” (tutto dipende da come si intendono questi termini).

          • avatar
            Doroteo Arango 11 Giugno 2013 at 00:14

            Sì, mi scusi… non mi riferivo alle sue considerazioni, Signor Franco, le mie erano riflessioni personali, diciamo pensieri ad alta voce fuori dal coro…
            Leggo e apprezzo molto i suoi interventi e mi auguro di leggerla ancora presto su questo sito.
            Saluti cordialissimi

            • avatar
              Franco Trabattoni 11 Giugno 2013 at 01:01

              Carissimo Doroteo, anzitutto, se sei d’accordo, io preferirei darci del tu. Poi, una cosa che mi sono dimenticato di dire. Perché hai parlato di “intromissione”? Questo sito è bello perché ci collaboriamo tutti. Io ho cominciato per caso (l’ho visto, mi è piaciuto, perché non metterci lo zampino, mi sono detto?), e poi gli amici di soloscacchi molto gentilmente mi hanno messo tra gli autori, per così dire, abituali. Ma davvero, e sono sicuro di interpretare anche il pensiero delle eminenze grige di questo sito, scrivi le tue opinioni tutte le volte che ti va. Anch’io ti leggerò molto volentieri.

          • avatar
            Mongo 11 Giugno 2013 at 11:17

            Oh Franco, mi hai fatto prendere un colpo! Poi con calma ho controllato il regolamento che dice: “The game is drawn, upon a correct claim by the player having the move, if:
            a. he writes his move on his scoresheet and declares to the arbiter his intention to make this move, which shall result in the last 50 moves having been made by each player without the movement of any pawn and without any capture, or
            b. the last 50 consecutive moves have been made by each player without the movement of any pawn and without any capture.”
            Il numero delle 50 mosse senza catture e/o senza movimenti di alcun pedone è tutt’ora una delle regole FIDE che gestiscono, in una partita a scacchi, le condizioni di pareggio.
            Tutto questo per la chiarezza.

            • avatar
              Franco Trabattoni 11 Giugno 2013 at 11:55

              Grazie, Mongo. E’ chiaro che ricordavo male (i neuroni, si sa, non si riproducono). Mi ricordo (o meglio, mi pare di ricordare) che la questione era stata posta, per certi finali di R+CC contro R+P.

              • avatar
                fds 11 Giugno 2013 at 12:30

                Confermo che qualche anno fa la questione era stata posta causa certi finali particolari, alla luce delle nuove scoperte teoriche ottenute con l’ausilio del computer.
                Per esempio recentemente in una posizione con 7 pezzi si è dimostrato che esiste il matto forzato in poco più di 500 mosse (attuale record).
                Per praticità, infine si stabilì di lasciare il regolamento inalterato.

                • avatar
                  Mongo 11 Giugno 2013 at 15:21

                  Orpo!!! Ed io che pensavo che il finale di R+C+A vs R fosse uno dei più lunghi da memorizzare, una 50tina di mosse.
                  500 mosse sono una decina di formulari segna mosse. 💡

            • avatar
              alfredo 11 Giugno 2013 at 15:49

              è quello che sucede a Ljubo in questa partita mi sembra
              la mossa dopo sarebbe stata vinta!
              ma sarebbe stata la 51 esima
              dalla 70 esima alla 120 mossa nessuna cattura.
              eppure il B riesce a manovrare in modo da ottenere una posizione vincente.
              http://www.chessgames.com/perl/chessgame?gid=1092549

              • avatar
                Jas Fasola 11 Giugno 2013 at 16:34

                mi sa che Hjartarson decise di prendere per il cuore Ljubo giocando 117. … Db7+?? invece di De1, Db1, Rc8, Rb7 e Rc7 – insomma pattava tutto ma sai che gusto appena prima di prendere il matto dirgli “patta, mitchko 😆 !!”

                • avatar
                  alfredo 11 Giugno 2013 at 16:57

                  hai ragione ….Db7 è un ovvio errore.
                  ricordavo di averlo visto ai tempi in cui il finale fu pubblicato (proprio su Torre e Cavallo)
                  forse una sottile forma di sadismo scacchistico
                  Misteri della psiche scacchistica.

                • avatar
                  alfredo 11 Giugno 2013 at 17:17

                  caro Jas
                  sono andato a vedermi il finale su T e C del gennaio 92 .
                  sai chi era il commentatore ?
                  il nostro Roberto Messa
                  117 ) .. Db7 è considerata ?!
                  e il commento di Messa è
                  ” Il nero aveva altre possibilità ma il suo traguardo è vicino”
                  Boh .
                  vuoi dire che tutte queste cinquanta mosse sono state un raffinato esempio di sadomasosochismo scacchistico davvero ?
                  certo che mi sarebbe piaciuto vedere le facce dei due alla 120 .
                  interessante “esibizione” da un punto di vista psicologico comunque

                • avatar
                  Jas Fasola 11 Giugno 2013 at 18:43

                  devo replicarmi da solo perche’ ad Alfredo non si puo’ replicare :mrgreen:
                  Db7 e’!! la mossa piu’ forte psicologicamente.
                  Immagino il finale D+C vs D, Hjartason per 46 mosse continua a guardare Ljubo aspettando che gli offra la patta ma quello niente, continua a giocare, in hotel chiudono il ristorante, salta la cena 😕 allora ad un certo punto Hjartason si inca…
                  e dice… vuoi vincere, Mitchko? adesso ti accontento io 😆

  13. avatar
    alfredo 11 Giugno 2013 at 08:39

    pur avendo apprezzato i contributi di tutti che mi hanno aiutato a capire meglio e liberarmi di alcuni pre-giudizi devo dire che ancora una volta , a mio parere , Franco ha visto meglio e piu’ lontano di tutti
    il suo essere un gran giocatore e la sua ” forma mentis” gli forniscono sicuramente una marcia in piu’
    ma mi lasci almeno l’illusione che gli scacchi , per chi come me non è giocatore attivo ( se non molto estemporaneamente) possano contenere arte .Essere arte
    e mi verrebbe da citare ancora l’aforisma di Gesualdo Bufalino
    uno che la sapeva lunga .
    e mi associo al suo invito di scrivere comunque , di contribuire.
    anche la apparentemente piu’ balzana delle “idee” o delle ” opinioni” puo’ contenere un utile spunto di riflessione e di dibattito .

  14. avatar
    Roberto Messa 11 Giugno 2013 at 09:13

    Mi allineo sostanzialmente con le tesi di Franco, aggiungendo un’ultima riflessione. Prendiamo il caso di Godena: è un grande maestro stimato e rispettato da tutti i “colleghi”, perfino il terribile Viktor in un’occasione espresse ammirazione per Michele, dicendo se non ricordo male che era un giocatore eccellente per strategia e inventiva… ma avrebbe dovuto migliorare la gestione del tempo.
    Con il criterio dei 2600 punti Godena non avrebbe mai meritato il titolo, per contro nella sua carriera ha dimostrato di poter vincere e pattare con relativa facilità con tutti i 2600 e non pochi 2700, inoltre ha partecipato al campionato del mondo, ovvero è entrato per una volta nei primi 100 del mondo, non per Elo ma per meriti sportivi conquistati nei tornei di selezione al mondiale (gli zonali).
    In definitiva credo che oggi con 250 GM (solo gli over 2600) si escluderebbero molti che si fregiano di questo blasone più che degnamente, ma 1400 mi sembrano davvero troppi. Al bar sport darei questi numeri: tra 500 e 700.

  15. avatar
    Andrea 11 Giugno 2013 at 10:10

    Un buongiorno a tutti. Un commento di lettore [sono un amatore con circa 1800 su chesscube e 1600 su scacchisti.it].
    A mio parere gli scacchi sono un gioco.
    L’arte si caratterizza esternamente per il modo in cui si esprime: letteratura, pittura, scultura.
    La scienza per la sua strumentalità ed applicazione a fini pratici.
    Gli scacchi sono un gioco che non esclude la bellezza, come una bella triangolazione con gol nel calcio, o una smorzata con la racchetta vicino alla linea nel tennis.
    “Grandi Maestri” dovrebbero essere in pochi, ma è un titolo roboante e anacronistico.
    Sono rimasto colpito dalla campionessa Ushenina che ha pattato quel finale cavallo e alfiere contro re.
    Un cordiale saluto.

  16. avatar
    Jas Fasola 11 Giugno 2013 at 11:53

    Fa sempre piacere vedere come questo sito sia visitato da tanti personaggi illustri 😯 . Last but not least Doroteo Arango, l’odiato da migliaia e amato da milioni Pancho Villa. Benvenuto! :mrgreen:

    • avatar
      alfredo 11 Giugno 2013 at 15:10

      caro Jas
      e quel satanasso di Adamski che ne dice della questione dell’inflazione titoli e punteggio Elo?

      • avatar
        Jas Fasola 11 Giugno 2013 at 15:21

        penso non gliene importi molto… e’ piu’ impegnato a vendere libri e dare lezioni :mrgreen:

        • avatar
          alfredo 11 Giugno 2013 at 15:30

          che libri vende ?
          vende anche libri di scacchi d'”epoca”?
          PS: comunque ho visto alcune sue partite molto belle davvero!

          • avatar
            Jas Fasola 11 Giugno 2013 at 15:41

            libri e riviste polacche.

  17. avatar
    Franco Trabattoni 11 Giugno 2013 at 12:27

    Caro Jas, al tuo confronto la Sibilla Cumana dettava filastrocche per bambini.

  18. avatar
    Franco Trabattoni 11 Giugno 2013 at 20:10

    Faccio ammenda per l’ignoranza e la sbadataggine. Ignoravo il vero nome di Pancho Villa. Certo fa impressione vedere che un rivoluzionario come lui si chiamava come una melliflua corrente democristiana.

    • avatar
      Doroteo Arango 11 Giugno 2013 at 20:58

      Già… per una curiosa ironia della sorte pare che noi messicani non abbiamo troppa fortuna coi nomi di battesimo. Mi risulta infatti che anche l’antroponimo di quella gloriosa figura di Juárez sia stato infangato per sempre da un sudicio criminale…

      Meno male che la fanciulla a cui dedicò i suoi versi immortali il grande figlio del Conte Monaldo era di Recanati (e non mi riferisco evidentemente a Nerina) così che non si può pertanto ipotizzare una trilogia…

  19. avatar
    paolo bagnoli 11 Giugno 2013 at 21:06

    Franco. sei…… “pungente”!

  20. avatar
    Franco Trabattoni 11 Giugno 2013 at 23:08

    Doroteo: accidenti se sei sottile. Meno male che questa volta, prima di avventare sciocche domande sul web, mi sono preso una pausa di riflessione. Ed è stata utile: ora posso dire trionfalmente di aver capito tutto. Così mi sono anche evitato un’altra figura di m….

  21. avatar
    Alessandro 22 Giugno 2013 at 10:08

    Ciao,
    vorrei fare un piccolo commento su quanto scrive Roberto Messa.
    Concordo sul fatto che Rombaldoni,Vocaturo ecc. Ecc farebbero polpette dei cari GM del passato…ok…
    Ma credo,anzi ne sono sicuro,che se LORO,i GM “antichi” venissero portati al nostro tempo,quindi dando a loro i mezzi di oggi,beh,penso che in poco tempo tornerebbero ad occupar le prime posizioni mondiali.
    I mezzi informatici,lo sviluppo del gioco,non è’ legato al talento.
    È’ una cosa in più,che oggi esiste,allora no….Non è questione di ELO ma di forza di gioco,un 2580 degl anni 70 oggi varrebbe 2700.
    O qualcuno pensa che un certo Bobby con i mezzi di oggi sarebbe ancora fermo a 2780?

    Un caro saluto

    Ale

    • avatar
      Roberto Messa 22 Giugno 2013 at 10:40

      Sicuramente Fischer non si sarebbe fermato a 2780, perché era un lavoratore instancabile, ma molti altri GM del passato sarebbero rimasti più o meno dov’erano perché non avevano alcuna attitudine o forza di volontà per prepararsi duramente, sistematicamente, quotidianamente come fanno oggi i vari Caruana, Gelfand e Anand.
      Lo stesso Spassky in certi periodi era molto pigro: i testimoni raccontano che nel suo ritiro pre-match del 1972 trascorse quasi tutto il tempo giocando a tennis e rilassandosi in vario modo, spiegando allo stuolo di GM che gli avevano messo a disposizione che per lui il miglior modo di prepararsi era di “sgomberare la mente” per le buone idee che avrebbe trovato poi alla scacchiera…

      • avatar
        Jas Fasola 22 Giugno 2013 at 16:32

        … rilassandosi in vario modo 😆
        quando Averbach lo ando’ a trovare per esercitarsi con lui nei finali lo trovo’ a leggere “Playboy”. Spassky alla sua vista tiro’ fuori una bottiglia di whisky… (a quei tempi…;)

  22. avatar
    Ale 22 Giugno 2013 at 20:37

    Roberto,
    se parliamo di Caruana,Carlsen e compagnia belle posso essere concorde.
    Ma sono stati paragonati Vocaturo,Brunello ecc ecc a dei mostri sacri come Spassky,Averbak,e via dicendo….sentenziando che i nostri GM farebbero polpette di coloro…..mmmmhhhhh….no no….io penso che i signori d’un tempo,avessero un talento smisuratamente più grande dei nostri ragazzi o di qualunque GM intorno ai 2600….stiamo parlando,nel caso di Boris,di un genio della scacchiera,un campione del mondo!!
    Penso che un Vocaturo,con tutto il rispetto ovviamente,in un match di “fantasia” incrociare i pezzi con Spassky,diciamo ambedue nel pieno delle loro forze,beh,una patta forse la porterebbe a casa….Daniele intendo 😉

    Saluti

    • avatar
      Roberto Messa 22 Giugno 2013 at 21:46

      Ma io non ho detto questo! Letteralmente ho scritto che “farebbero polpette dei “normali” GM” non dei campioni o aspiranti campioni del mondo. E poi ho fatto l’esempio di Godena che pur essendo attualmente al 741esimo posto nella graduatoria mondiale è conosciuto e riconosciuto come valido grande maestro anche dai suoi colleghi con 2700+. Oggi, dal Vietnam all’Italia, passando per tutti i paesi e continenti, ci sono non poche decine ma migliaia di giovani e meno giovani che grazie al loro talento e al duro lavoro raggiungono un livello di assoluta eccellenza. Questo A PRESCINDERE dal diverso contesto storico e tecnico. Quarant’anni fa i talenti in circolazione erano 1 a 10 rispetto a oggi, e a molti di loro difettava la forma mentis dell’atleta costante, capace di duri sacrifici ecc.

  23. avatar
    Roberto Messa 22 Giugno 2013 at 23:03

    Intanto…
    Primo posto con performance 2624 per Danyyil Dvirnyy alla quarta edizione del Festival internazionale di Forni di Sopra, che si è svolto dal 15 al 22 giugno in questa località dolomitica nella provincia di Udine.

    Dvirnyy, classe 1990, ha chiuso con 7 su 9 precedendo per spareggio tecnico il MI canadese Hambleton. Dvirnyy ha vinto le prime cinque partite del torneo e ha pareggiato le ultime quattro, peccato solo che questa prova non gli valga come norma GM, avendo incontrato due GM contro i tre richiesti.
    Norma MI conquistata invece dal giovanissimo Federico Boscolo di Chioggia (classe 1996) con una performance da 2503.

    Buon numero di partecipanti con 72 al via nell’Open A, 47 nell’Open B (1°Gianluca Ottaviani 6,5 su 8), 14 nell’Open C (1°Lorenzo Ranellucci 6 su 8).

    Sperando che qualcuno dei partecipanti ci voglia raccontare con parole, immagini o partite la “sua” storia dell’evento, riporto la parte alta della classifica:

    7 IM Dvirnyy Danyyil 2540
    7 IM Hambleton Aman 2461
    6,5 IM D’Amore Carlo 2485
    6 IM Tania Sachdev 2408
    6 M Pancevski Filip 2513
    6 GM Sundararajan Kidambi 2428
    6 GM Lazic Miroljub 2467
    6 GM Moskalenko Viktor 2536
    6 IM Bruno Fabio 2422
    6 FM Altini Nicola 2323
    6 GM Garcia Palermo Carlos 2468
    6 FM Rambaldi Francesco 2340
    6 IM Laketic Gojko 2410
    6 IM Vezzosi Paolo 2274
    5,5 FM Boscolo Federico 2314
    5,5 GM Horvath Csaba 2516
    5,5 — Albano Marco 2256
    5,5 FM Cocchi Andrea 2304
    5,5 — Tonon Alessandro 2218
    5,5 — Basso Pier Luigi 2231

    • avatar
      alfredo 24 Luglio 2013 at 17:57

      mi “aggancio” qua , non trovando altro punto, per ringraziare il direttore della pubblicazione di una delle immortali di Belotti .
      ricordo di averla vista ai tempi e di esserne stato colpito
      nella mia mente un po perversa mi faceva venire in mente un po’ la D. Byrne – Fischer , un po per il sacrificio di Donna un po’ per il gioco degli alfieri che ne scauriva . adesso devo rivedere la mia personalissima classifica dlle migliri partite giocate da italiani .
      una delle perle di Bratto comunque
      a Bratto ricordo di aver visto anche una bellissima Mrdja Lanzani che fu poi commentata su T e C .
      una Schliemann che poi si evolve in un furibondo attacco contro il RN e una caccia spietata .
      Una partita come quella avrebbe meritato di essere menzionata tra le 10 migliori dell’Informatore
      e la mossa … dx c3 vale da sola , forse , ua carriera scacchistica

  24. avatar
    Mongo 23 Giugno 2013 at 01:25

    Complimenti a Federico Boscolo e, ovviamente, alla ‘mia’ Tania.

  25. avatar
    alfredo 26 Giugno 2013 at 12:47
  26. avatar
    Laura Buccino 28 Gennaio 2014 at 02:42

    buon giorno. io non gioco a scacchi, non potrei mai, mi manca la forma mentis. Cerco il signor Federico Braunberger che ha scritto Come giocare a scacchi e vincere, se non ricordo male. è di Milano ed ha 56 anni
    Mi dite come posso contattarlo?
    sono Laura Buccino, la mia mail è
    lehararosaq@gmail.com
    spero di poterlo contattare
    grazie comunque

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