il mio ricordo di Alvise Zichichi

Scritto da:  | 17 Giugno 2013 | 20 Commenti | Categoria: C'era una volta, Italiani, Personaggi

zichi inizio 

Fra pochi giorni (il 21 di giugno) ricorrerà  il decennale della scomparsa di un indimenticabile personaggio della storia degli scacchi italiani, un amico comune a tanti di noi. Anzi, potrei dire, un poco scherzando,  che Alvise sia stato uno dei milanesi più cari a noi romani. Lo scorso anno gli dedicai alcune pagine, che potrete trovare sotto la data del 27 gennaio 2012, col titolo “Ad Alvise Zichichi”. Tornerà fra qualche giorno qui a  parlarci di lui anche il grande Stefano Tatai.

Nella località marina di Ladispoli, a pochi passi dalla città, è sorto da qualche tempo, con sede nei locali della Biblioteca Comunale “Peppino Impastato”,  un circolo scacchistico intitolato appunto ad Alvise Zichichi. SoloScacchi ha chiesto loro, visto che lì tutti lo conoscevano abbastanza bene, se qualcuno avesse voglia di scrivere un altro ricordo del maestro. Richiesta prontamente raccolta dall’amico Giuseppe Arabito, altrimenti noto come “Il Custode”.

Lo ringraziamo. E veniamo a pubblicare le sue personalissime e simpatiche memorie, avvisando lui e i lettori che esclusivamente a causa di “motivi tecnici”, e soltanto per alcuni giorni, l’articolo non potrà apparire a firma dell’autore che è, appunto, Giuseppe Arabito. Di lui qualcuno forse ricorderà un altro lavoro, uscito nel marzo 2007 su “Torre & Cavallo” e dal titolo “Ricordo di David Bronstein”, uno scritto che senz’altro Vi ripresenteremo con piacere anche su queste colonne.

(introduzione di Marramaquìs)

(Vincere o perdere con un sorriso: Af6 scaccomatto. Zichichi-Vitali 1-0)

(Vincere o perdere con un sorriso: Af6 scaccomatto. Zichichi-Vitali 1-0)

Attilio Sacripanti, autore del libro Il Gambetto Morra e mio mentore scacchistico, mi aveva invitato a cena casa sua. “Ci sarà una sorpresa!”

Giungo all’ora stabilita, curioso di sapere che sorpresa avrei mangiato.

Entriamo in sala da pranzo e trovo… Alvise Zichichi presente a cena! “Ma come – mi fa ridendo Attilio – non ti avevo detto che Alvise è stato compare d’anello alle mie nozze?”

La cena fu ottima. Spaghetti alla bottarga, una monumentale mozzarella, contorni vari. E il Maestro si rivela simpatico e conviviale! Dopo il caffè, naturalmente, appare dal nulla una scacchiera. E che potevo mai fare, in mezzo a tanta sapienza scacchistica? Avevo pure bevuto dell’ottimo Greco di Tufo…

Allora i due, consci della situazione, prendono una copia fresca di stampa di Esteban Canal e Alvise sceglie un paio di partite, fra cui una Canal-Capablanca, e comincia a illustrarcele per intero, commentando… i suoi stessi commenti fino all’una di notte!

Una serata memorabile. Credo sia stata davvero meritoria, fra le tante, la riproposta di Zichichi di un talento dimenticato come Canal.

Alvise aveva grande passione per ogni aspetto culturale degli scacchi, e una notevole attitudine didattica. Qualche anno dopo, verso il 2000, organizzò un ciclo di lezioni presso l’Accademia Scacchistica Romana, nella vecchia sede di Piazza Bologna, alla quale partecipammo sia io che Salvatore Attanasi, rispettivamente il vecchio e il nuovo presidente del Circolo di Bracciano-Ladispoli.

Il Maestro tenne una serie di sei lezioni di un paio d’ore ciascuna, su un argomento strategico adatto a noi giocatori di circolo. Conservo ancora gli appunti: egli spiegò in modo approfondito gli aspetti positivi e negativi del pedone di Donna isolato. Poi illustrava i temi combinativi connessi, e ci poneva dei quiz tattici.

Il tutto al modico costo di… zero lire. Era questo, il suo atteggiamento nei confronti del dilettantismo.

Alcuni anni fa, in ottemperanza ai dettami CONI, la Federazione impose ai circoli uno statuto-tipo, e la denominazione di “Associazione Sportiva Dilettantistica”. Fu in quel momento che io e Salvatore pensammo: “Ecco, è venuto il momento di fare noi qualcosa alla memoria di Alvise!”. E decidemmo il nostro nuovo nome: “Circolo Scacchistico Alvise Zichichi”.

Quando seppi della sua improvvisa scomparsa, il mio pensiero andò alla prima volta che giocai con lui in simultanea, alle Giornate Scacchistiche Romane del 1990 (la stessa manifestazione in cui conobbi Bronstein…)

Qualche giorno dopo il torneo, era stata organizzata una gigantesca simultanea al Palazzetto dello Sport. Vennero molti grandi maestri. Innanzitutto Kasparov. Poi c’era Botvinnik, il patriarca. Infine altri che avevano partecipato alle Giornate (Miles, Bronstein, Smyslov…). Fra i maestri italiani, c’era l’infaticabile Alvise Zichichi.

I VIP toccarono d’autorità a Kasparov, mentre noi comuni mortali effettuammo un sorteggio per sapere contro quale maestro giocare. E a me toccò Alvise.

Ero un Seconda Nazionale alla mia prima simultanea. Nel primo giro mi viene incontro il Maestro, mi stringe la mano e apre di Cavallo. Comincio a giocare, tenendo l’attenzione al massimo e spiandolo con la coda dell’occhio. Sta aprendo alternativamente di Re, di Donna e di Cavallo. “Così i giocatori non copiano!” penso divertito. Il giro che deve fare è ancora lungo…

Dopo una quindicina di mosse, però, ci sono le prime defezioni e le cose diventano problematiche. Ho bisogno di più tempo per pensare! Ma nel frattempo il giro si è accorciato, e Zichichi lascia meno tempo. Comincio a capire qual è il vantaggio del maestro in simultanea. E intanto mi difendo. La posizione traballa, ma resiste.

Al giro appresso Zichichi minaccia la mia Regina. “Accidenti, col suo Alfiere mi sta attaccando la Donna!” Dove spostarla? In quel labirinto di pezzi, pedoni, colonne aperte ci sono poche vie di fuga per lei. Le esamino tutte, ma con orrore vedo che, una per una, sono precluse! Guardo con l’occhio laterale… e Zichichi sta già arrivando! “Presto, devo togliere la Donna. Dove metterla, dove? Ah, ecco trovata l’unica! Finalmente!”. Il Maestro è già di fronte ed io effettuo la sospirata fuga: arretro la Donna di molte caselle.

L’espressione di Zichichi, da seria e concentrata, diventa sorridente. Anzi, non trattiene una risata bonaria. Mi guarda con occhi scintillanti… e non muove! Un brusìo alle spalle. Non capisco che succede! Che avessi fatto una mossa illegale? Riabbasso lo sguardo sulla scacchiera.

No, nessuna mossa illegale. Alvise prende il suo Alfiere, percorre lentamente l’intera diagonale… lunghissima… da g2 fino alla… mia Regina… e la cattura!

Avevo allontanato la Donna sì, ma lungo la stessa diagonale! Alle mie spalle ridono divertiti. La sua risata è contagiosa! Sorrido anch’io, tutto rosso in faccia, e stringo vigorosamente la mano che lui mi porge.

Ecco. Quel sorriso e quella risata bonaria – la sua tipica risata! – non li dimenticherò.

"Contro lo Ziki era meglio perdere in 30 mosse piuttosto che in 60. Così avevi almeno la soddisfazione di mettergli a disposizione l'altra metà del formulario per il suo gigantesco autografo.  Qui questo onore toccò nientemeno che all'ex Responsabile della sezione scacchi della Banca Nazionale del Lavoro di Roma, Omero Placchetta" (n.d.r.)

Contro lo Ziki era meglio perdere in 30 mosse piuttosto che in 60.
Così avevi almeno la soddisfazione di mettergli a disposizione l’altra metà del formulario per il suo gigantesco autografo.
Qui questo onore toccò nientemeno che all’ex Responsabile della sezione scacchi della Banca Nazionale del Lavoro di Roma, Omero Placchetta” (n.d.r.)

   

avatar Scritto da: Giuseppe Arabito (Qui gli altri suoi articoli)


20 Commenti a il mio ricordo di Alvise Zichichi

  1. avatar
    Omero 17 Giugno 2013 at 10:12

    Un simpatico e tenero ricordo di Alvise Zichichi.
    Per me suo coetaneo appassionato di scacchi come sport é stato
    un impareggiabile “Vorbild”. Grazie ad Arabito e Marramaquis.
    Omero

  2. avatar
    Fabio Lotti 17 Giugno 2013 at 11:21

    Mio ricordo di Zichichi al torneo di San Martino di Castrozza del (?). Stesso albergo, camera accanto alla mia e me lo ritrovo la mattina in terrazza a fare ginnastica in mutandoni. Saluto e sorriso da gentleman, come sempre… 🙂

  3. avatar
    MAURIZIO D 17 Giugno 2013 at 13:41

    Purtroppo non ho mai conosciuto di persona Zichichi ma ricordo che il mio amore per gli scacchi iniziò verso la metà degli anni ’80 con il 3°(forse 2°) match Kasparov-Karpov e grazie soprattutto alla bellissima trasmissione in rai Replay (non esisteva internet e i quotidiani italiani non è che seguissero il match con grande interesse, eccetto Adolivio Capece ne il Giornale di Montanelli e poc’altro). Ebbene in quella trasmissione erano ospiti fissi Stefano Tatai e Alvise Zichichi, entrambi bravissimi e simpaticissimi (io avevo un debole per Karpov e se non ricordo male Zichichi ne riproduceva le mosse delle partite più interessanti della settimana di gara appena trascorsa). A quel tempo non conoscevo nulla o quasi degli scacchi e furono proprio tali approfondimenti fatti con garbo e professionalità che accesero il mio interesse per tale meraviglioso gioco (e per la sua appassionante storia).Da lì in poi ho sempre seguito con interesse ogni articolo di (o su) Zichichi. Grazie per il ricordo

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    Tamerlano 17 Giugno 2013 at 22:00

    Quanti ricordi mi tornano alla mente: la simultanea di Latina dei primi anni ’90, gli incontri casuali con i suoi cordialissimi saluti ad alcuni suoi ex-colleghi partecipanti alle riunioni problemistiche dell’A.R.P.A. presso l’Accademia Scacchistica Romana (prima in Via Re Tancredi e poi in Via Pulci), la vendita di librin e riviste “pro-Accademia”, ecc. Un grazie all’autore per il pezzo e per aver ricordato anche la sua bella e coinvolgente risata di Alvise: INDIMENTICABILE…

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    Roberto Messa 18 Giugno 2013 at 08:10

    Davvero sono già passati 10 anni? Mi sembra ieri…
    Quante cose avrei da scrivere sul caro Alvise, sul Campionato italiano di Arcidosso del 1985, sul periodo dell’AMIS (l’Associazione Maestri), sulla sua presidenza in FSI e di quando, soprattutto grazie a lui, si costituì ufficialmente presso la Biblioteca Comunale di Sarezzo una “biblioteca scacchistica nazionale” con centinaia di volumi.
    Spero di avere un giorno il tempo di farlo. Voglio dire di farlo bene, altrimenti farei solo torto alla sua memoria.
    Intanto grazie a Giuseppe Arabito per questa bella pagina.

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  6. avatar
    Andrea61 27 Giugno 2013 at 10:51

    Era il 1973. Avevo dodici anni. In occasione dei Campionati a squadre di Tivoli venne a Roma Nona Gaprindashvili, all’epoca Campionessa del Mondo femminile. Diede credo due simultanee ad una delle quali, quella all’Accademia nella sua sede storica di Viale Giulio Cesare, riuscii a partecipare. Ero il partecipante più giovane. C’era un folto pubblico. Dietro di me si piazzò proprio Alvise Zichichi. Nona aprì 1. e4. Io scelsi una Alechin, ma mi confusi ed uscii malissimo dall’apertura: posizione persa dopo venti mosse scarse, morale a terra. Zichichi, che mi conosceva, era rimasto zitto fino ad allora e di fronte a quello scempio disse una frase che ancora oggi ricordo, disse “A tutti può capitare di giocare una brutta partita, ma solo un bravo giocatore sa quando è il momento di abbandonare”. Lì per lì ci rimasi male, ma poi in un lampo capii. Quando Nona arrivo davanti alla scacchiera le allungai la mano, lei mi guardò sorpresa, mi fece un sorriso, mi strinse la mano e passò alla scacchiera successiva. Credo che quella frase, quel messaggio che Zichichi mi mandò, rimase una delle più grandi lezioni di scacchi e di vita che abbia mai avuto.

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    alfredo 27 Giugno 2013 at 16:52

    Sulla rivista TUTTOSCACCHI comparve una foto di Nona durante questa simultanea. Vi si riconoscono circa 20 giocatori, tra cui Ennio Morricone.
    Conosci questa foto?
    Magari ti potresti riconoscere alla prese con la tua Alekhine … 😉

    Mi piace 1
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    Andrea61 28 Giugno 2013 at 12:38

    Avevo la rivista Tuttoscacchi completa e sicuramente ricordo delle foto di quell’evento (ne comparve una anche sul Paese Sera) ma ora che ci penso mi accorgo che sono anni che non me la ritrovo. D’altra parte dopo 6 traslochi tra Roma, Boston e Torino è fatale che qualcosa vada perduto…

  9. avatar
    alfredo 28 Giugno 2013 at 13:00

    se vuoi la sottoporrò a scansione e te ne faro’ avere una in privato.
    contatta pure , per la mia mail, gli amici di soloscacchi
    ciao !
    Alfredo

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    Rossella 30 Dicembre 2013 at 00:14

    E’ possibile imparare 😛 a giocare a scacchi con voi? Da sola non riesco ad imparare.Avrei bisogno d’imparare la tattica. Grazie per la risposta. Rossella

    • avatar
      Enrico Cecchelli 30 Dicembre 2013 at 09:51

      Per poterti aiutare penso sia necessario sapere qualcosa di più sul tuo livello di gioco… così è un pò vago. Ad es. hai bisogno del titolo di un libro su cui studiare l’aspetto tattico combinativo o proprio di imparare ancora anche i fondamenti? Ciao

    • avatar
      Mongo 30 Dicembre 2013 at 14:54

      @Rossella: Per restare sul ‘pezzo’ c’è: ‘Lezioni di Scacchi’ dello stesso Alvise Zichichi.

  11. avatar
    alfredo 30 Dicembre 2013 at 13:31

    grazie al post 😛 di Rossella ho aperto di nuovo questa pagina .
    Davvero Alvise è una persona che manca tantissimo .
    Quando mori’ ( e mi dispiacque molto non potere andare ai suoi funerali)Adolivio mi chiese di scrivere un suo ricordo per l’ IS . non scrissi nulla di particolare , avevo un gran dispiacere dentro .
    una volta scrissi sempre per l’ IS un articolo trovando una analogia piuttoso interessante tra la sua partita contro Hort a venezia 1971 e la partita kurajjica – Karpov WAZ 1993 ( mi sembra). Adolivio lo intitolo’ ” slalom parallelo” .
    Fu una grande soddisfazione vedere l’articolo ripreso ( oppure semplicemente poteva avere avuto la stessa intuizione ) da Keene nella sua rubrica per un quotidiano inglese , circa un mese dopo .
    Lo stesso Kuraika mi fece sapere , attraverso la figlia , ( ma come si scrive iesattamente??? )che non conosceva la partita Zichichi Hort e che era molto interessante la analogia.
    strano , perchè la partita fu pubblicata su l’informatore con note dello stesso Hort (ai tempi uno dei piu’ forti giocatori del mondo ).
    postero’ le due partite … appena potro’
    penso sia una delle piu’ belle partite di Alvise . solitamente viene ricordato per la sua vittoria contro Spassky a reggio ma sicuramente non fu una partita straordinaria anche se un TG diede la notizia addirittura in apertura .
    Tanti auguri di buon anno , caro Enrico,e a presto rivederci , spero !

  12. avatar
    alfredo 30 Dicembre 2013 at 14:43

    @Rossella
    il libro del nostro direttore Roberto Messa non è male , anzi ❗

    • avatar
      Roberto Messa 30 Dicembre 2013 at 19:12

      Per la tattica: 1001 esercizi per principianti (ediz. Le due Torri)
      Per Alfredo: grazie dell… “assist” e auguri per l’anno che verrà.

      • avatar
        alfredo 30 Dicembre 2013 at 19:16

        Un augurio anche a te , Roberto 🙂

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