Fischer a Tamaras

Scritto da:  | 5 Luglio 2013 | 8 Commenti | Categoria: Luoghi degli Scacchi

Forni di Sopra è membro di due club molto esclusivi: quello dei “Borghi autentici d’Italia” e quello delle “Perle delle Alpi” di cui fanno parte solo 28 località delle sei nazioni che, dalla Francia alla Slovenia, condividono le montagne più belle d’Europa.

Forni di Sopra 03

A volte, nonostante mia moglie cerchi di impedirmelo, parto a piedi da casa mia, con pedule, zainetto, borraccia ed abiti da montagna, e mi addentro nel bosco in direzione degli stavoli di Tamaras.

Da solo!

Con il rischio di incontrare l’orso!

Ci mancherebbe anche quello: l’anno scorso mi hanno punto una ventina di vespe di terra, ma mi ero addentrato in uno sperduto bosco a cercar funghi e se ora incontro anche l’orso sono finito: come potrò giustificarmi con mia moglie che é sempre più convinta del fatto che gli scacchi, i quali in fondo in fondo hanno a volte un po’ condizionato la nostra, comunque piacevole, esistenza, siano ora la cosa più saggia che io possa fare piuttosto che gironzolare da solo per boschi, stavoli abbandonati e vecchi sentieri.

In realtà io nel bosco ci vado senza la scacchiera (…non sempre), ma non senza gli scacchi.

Forni di Sopra 06

Perchè gli stavoli di Tamaras sono il luogo ideale per invitare i miei amici a passeggiare con me.

A dir la verità il buon vecchio Steinitz (Praga, 18 maggio 1836 – New York, 12 agosto 1900) fa un po’ fatica, soprattutto all’inizio quando si deve risalire il bel sentiero che da Forni di Sopra porta verso la casera Montemaggiore. Purtuttavia la sua innata capacità di giocare a scacchi alla cieca, cioé senza la scacchiera, lo rende uno dei compagni di risalita più graditi: e via con i ricordi perchè, si sa, i vecchi vivono spesso di ricordi. E quando usarono per la prima volta nel 1883 a Londra l’orologio meccanico, e quando vinse il titolo di campione del mondo, e quando poi perse con Lasker.

Bel personaggio Lasker (Berlinchen, 24 dicembre 1868 – New York, 11 gennaio 1941), innanzitutto un signore! Osserva con un’attenzione quasi morbosa che Steinitz non finisca nelle fauci dell’orso mentre saliamo. Ci verrebbe a mancare un importante compagno d’avventura.

Io ho sempre voluto un gran bene ai giocatori che ho battuto, meglio se più forti di me, e Lasker non é da meno: vuole un bene dell’anima a Steinitz che lui ha battuto nel famoso match in 19 partite nel 1894.

E intanto si sale e si raggiunge dopo circa un’ora, camminando tranquilli, la sommità del primo bosco da dove si può osservare dall’alto il paese di Forni di Sopra, piccolo piccolo e circondato dalle dolomiti orientali.

Forni di Sopra 09Forni di Sopra 05Forni di Sopra 04

Beh, non abbiamo fretta, manca ancora mezz’ora circa, sempre procedendo piano, per raggiungere il bivio che poi ci porterà a Tamaras dove ci aspetta Fischer seduto sulla panca fissata alla parete anteriore dello stavolo principale.

A questo punto, in questa specie di staffetta scacchistica, Steinitz non è che riesca tanto a parlare, in fondo ha una certa età, ma viene degnamente sostituito da Lasker il quale, da buon filosofo e matematico, ma soprattutto da abile psicologo qual’é (famosa la sua capacità di applicare la psicologia agli scacchi) ci racconta di quando sceglieva una mossa teoricamente inferiore pur di rendere scomodo il gioco dell’avversario.

Una bella scuola di vita, ed anche di scacchi: peccato che quando, nel bel mezzo di una partita mi son detto “adesso debbo ragionare come Lasker”, ho fatto anch’io la mossa inferiore…ma non ho vinto la partita, comunque almeno mi son creato con me stesso una bella scusa per la sconfitta.

Intanto si procede e si arriva (in agosto però) nella zona dei lamponi: il più ghiotto é Capablanca (L’Avana, 19 novembre 1888 – New York, 8 marzo 1942) che, nel frattempo, ci ha affiancati. Ancorché egli sia uomo di mare (cubano), ha un invidiabile fisico adatto alla montagna: un grande scacchista, il campione del mondo che ha battuto Lasker, ma anche “il dongiovanni del mondo scacchistico”. Si procede bene con lui, simpaticissimo affabulatore e talento naturale incredibile. Ho letto da qualche parte che dichiarava di non aver aperto neppure un libro sul gioco degli scacchi, che aveva appreso dal padre.

Forni di Sopra 02

Siamo al bivio per Tamaras. Se proseguissimo sul sentiero principale arriveremmo alla malga Montemaggiore, altro luogo splendido, ma meno frequentato dagli scacchisti campioni del mondo che amano questa passeggiata a Tamaras perchè si arriva in una vecchia piccola malga abbandonata dagli anni 60 dove il silenzio e la solitudine sono pari solo a quelli che si trovano in una partita di scacchi.

Ancora circa 20 minuti (siamo partiti con passo leggero da meno di due ore) e Tamaras é li davanti a noi. Salutiamo Bobby Fischer (Chicago, 9 marzo 1943 – Reykjavík, 17 gennaio 2008) il quale non ci risponde in quanto sta pensando sicuramente ad una sua partita.

Quando vinse il titolo mondiale nel 1972 a Reykjavík in Islanda, ci fu il pranzo di gala con la cerimonia di premiazione e dicono che, durante il pranzo, mentre tutti gli altri mangiavano e chiacchieravano fra loro, Fischer stesse esaminando con una scacchierina portatile discretamente tenuta sulle gambe la sua ultima partita con l’avversario.

Si fermano tutti li, purtroppo, i miei amici scacchisti, e se andate a Tamaras li trovate e dovete proprio salutarmeli.

Io intanto scendo attraverso uno splendido e comodo sentiero che dopo una breve risalita, taglia in costa la montagna parte nel bosco e parte in zone con splendida vista sulle dolomiti orientali.

Forni di Sopra 08Forni di Sopra 01

Sono solo, con l’orso il quale, purtuttavia non ha coraggio di aggredirmi e non perché abbia paura di mia moglie, ma perché a forza di frequentare Tamaras ha trovato un punto di intesa con Fischer e pare che stia anche, piano piano però, imparando gli scacchi.

Dopo circa mezzora, finita la traversata della montagna (rischio zero in quanto non ci sono zone esposte), mi ritrovo sul sentiero che da malga Tragonia porta a Forni di Sopra: un’altra oretta e sono in paese.

In tutto, a passo lento, sono circa quattro ore, quattro ore da sogno!

Forni di Sopra 07

avatar Scritto da: Francesco Gabassi (Qui gli altri suoi articoli)


8 Commenti a Fischer a Tamaras

  1. avatar
    Enrico Cecchelli 5 Luglio 2013 at 09:07

    Dopo questo articolo mi sà che bisognerà aumentare il numero delle panchine lì a Tamaras!
    Speriamo che gli scacchisti/visitatori non diano sfoggio della loro peggiore abitudine (il gioco blitz e la relativa “caciara”;) in quell’oasi di pace ! Ciao! Complimenti!

  2. avatar
    Jas Fasola 5 Luglio 2013 at 09:49

    Abbiamo anche un reporter dall’Altro Mondo, stupendo! 😯

    Ho cercato scioccamente su internet Tamaras (e anche stavoli) e non li ho trovati… solo in un secondo momento ho capito perche’ :mrgreen:

  3. avatar
    Mongo 5 Luglio 2013 at 11:15

    Faccio sovente questa stupenda ‘camminata’ in compagnia di Bronstejn e dei suoi meravigliosi aneddoti.

  4. avatar
    Alessio 5 Luglio 2013 at 11:48

    Ma che bella compagnia e che luoghi evocativi.

  5. avatar
    Lina 5 Luglio 2013 at 12:38

    Complimenti per il tuo racconto. 🙂
    Per me è sempre un piacere leggere tutto ciò che scrivi.

    “..durante il pranzo, mentre tutti gli altri mangiavano e chiacchieravano fra loro, Fischer stesse esaminando con una scacchierina portatile discretamente tenuta sulle gambe la sua ultima partita con l’avversario…”

    Scommetto che durante il torneo di Forni di Sopra facevate altrettanto:
    tu, Ceschia e Capaliku approfittavate della tovaglia a quadretti per discutere le mosse delle vostre partite!! 😆 😆

    So che il Torneo è stato come sempre un successo e indubbiamente i posti incantevoli e rilassanti di Forni di Sopra hanno contribuito non poco.
    Buona giornata!
    Lina Cortese

  6. avatar
    Enrico Cecchelli 5 Luglio 2013 at 12:39

    Carissimo Mongo piacciono anche a me le meravigliose storie
    di Bronsrtejn e ho proprio recentemente ripreso in mano il suo
    poco conosciuto ( almeno qui in Italia )” 200 Open Games ” dove
    se ne trovano di inedite e meno conosciute. Per chi non lo conoscesse:
    ogni pagina viene presentata una partita senza commenti.
    La partita è presentata in metà pagina ( in genere ) dove si trovano
    spessissimo gustosi aneddoti suoi o sull’avversario oltre a note tecniche.
    L’opera è del 1970 quindi chi non è adatta per chi cerca segreti
    sulle aperture ma è gustosissimo per le storie e la vita di quel monumento
    degli scacchi che è Bronstejn. Peccato non sia stato tradotto in italiano!

  7. avatar
    Marramaquis 5 Luglio 2013 at 20:26

    Meravigliosa montagna. Qualcosa poi mi dice che in quella trattoria di Forni di Sopra (nell’ultima cartolina) si doveva (si deve?) mangiar benone ….. ma mi auguro non bistecche d’orso!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Ultimi commenti

Problema di oggi