Chess Portraits

Scritto da:  | 15 Ottobre 2013 | 11 Commenti | Categoria: Cultura e dintorni

“Spesso pulsioni contrapposte coesistono in ognuno di noi e luci e ombre si alternano nel nostro animo. Bianco e nero. Bene e Male. Le figure degli scacchi diventano occasione per esplorare questo dualismo, archetipi in grado di evocare aspetti diversi della natura umana, di evidenziarne luci e ombre. Bianchi e neri.”

Chess Portraits - Queen White

E’ un vero piacere poter presentare su un sito prestigioso quale SoloScacchi il mio progetto di ritratto “Chess Portraits” che, come il nome lascia facilmente intuire, è una serie fotografica ispirata al gioco degli scacchi.
L’idea ha sicuramente radici profonde, così come il mio legame con gli scacchi. Ricordo infatti come da bambino mio padre mi insegnasse le regole del gioco, e con lui trascorressi alcune serate di fronte alla scacchiera. Da sempre sono quindi un appassionato giocatore, anche se non posso certo definirmi un esperto (e in questa sede poi!).
In realtà, oltre a questo personale legame con gli scacchi, il progetto ha preso forma e si è sviluppato grazie alla possibilità di esplorare luci ed ombre dell’animo umano. La divisione in Bianchi e Neri che il gioco propone e i 6 diversi archetipi che lo compongono (re, regina, alfiere, torre, cavallo, pedone), sono infatti un’occasione unica per cercare di rappresentare questo dualismo che spesso convive in ognuno di noi. E’ stato quindi questo il vero punto di partenza di tutto il progetto.
Grazie ad un lungo casting, ho potuto selezionare i visi e le fisionomie che ritengo incarnassero meglio le varie figure della scacchiera. Giocando poi, come detto, con la possibilità di ritrarre lo stesso personaggio in due differenti e opposte caratterizzazioni: luci ed ombre, bianchi e neri. Aspetti diversi e contrapposti della nostra natura umana, di volta in volta evidenziati dai diversi personaggi.
L’intero progetto ha richiesto 9 mesi (tra ideazione, casting, produzione dei costume e degli oggetti, scatto e postproduzione) per essere portato a termine. Un grazie particolare va a tutto il team di persone che ha lavorato al progetto, ognuno con le sue competenze specifiche e professionalità, e che ha permesso che questa idea si realizzasse.
Ho così voluto dedicare un sito web al progetto, dove poter vedere tutte le immagini realizzate e qualche ulteriore dettaglio. Se voleste dare un’occhiata eccolo qua: www.chessportraits.com
Chess Portraits - King WhiteChess Portraits - King BlackChess Portraits - Bishop WhiteChess Portraits - Bishop BlackChess Portraits - Queen Black

Ah, dimenticavo… ecco il video del backstage! 😉

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avatar Scritto da: Francesco Ridolfi (Qui gli altri suoi articoli)

www.francescoridolfi.com


11 Commenti a Chess Portraits

  1. avatar
    INSALA' 15 Ottobre 2013 at 15:16

    … adoro giocare con il Nero e mai sacrificherei questa bellissima e fascinosa Regina Nera. 😉 Complimenti per il progetto.

  2. avatar
    Mino 15 Ottobre 2013 at 21:33

    Bellissime le foto e anche il backstage: la mano del professionista si vede anche dai dettagli…

  3. avatar
    Mongo 15 Ottobre 2013 at 22:03

    Oggi, su RAI Sport 1, si è parlato di scacchi con Capece e la Panella.
    Questo il link del video, a noi interessa dal punto 1:33:56 (il mondo degli scacchi).
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5a067c05-df0c-4523-a76f-157fafd763b4-raisport.html#search=true&name=Pomeriggio+da+Campioni&q=&id=Category-e1824f8c-8387-431e-82a6-fe1d374e086f&page=

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      Mr Fly 16 Ottobre 2013 at 08:06

      Questa parlata romana accidenti…
      Voto 5 a Fiammetta e ai due conduttori (lui giusto un filino meglio di lei) e 7,5 a Capece, IMHO.

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        Filologo 16 Ottobre 2013 at 11:06

        A me sembra che la Panella non se la sia cavata male, peccato solo per tutto il tempo dedicato a Fischer, che ormai è lontanissimo da ciò che sono diventati gli scacchi, e soprattutto per la mai abbastanza deprecata abitudine di far passare gli scacchi come un gioco per disadattati (terapeutico? Ma che vuol dire?). I due conduttori penosi, ripetevano a pappagallo cose di cui non avevano alcuna idea, ma vero, lui comunque meglio di lei.

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          Mr Fly 16 Ottobre 2013 at 11:16

          Mmm forse la Panella non è riuscita a dare il meglio a causa di come è stata impostata l’intervista da parte dei due presentatori ma lei era comunque ben disposta, va riconosciuto.

          • avatar
            Riccardo Musso 16 Ottobre 2013 at 11:25

            L’ideale sarebbe avere un canale televisivo/web h24 italiano tipo chess.tv con persone appropriate a condurre.
            Immagino servano molti soldi per realizzarlo (di qualità) ma ora che c’è a disposizione (e lo sarà per lungo tempo) il traino-Caruana ci sarebbe entro breve il ritorno economico.
            Secondo me vale senz’altro la pena di provarci!

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              INSALA' 16 Ottobre 2013 at 15:33

              Bravo, ben detto!!Questa è la strada da seguire non per rendere popolare gli scacchi (spero di no!) ma per abbattere i tanti luoghi comuni che danneggiano il nostro amato mondo.Non serve nessun traino e nessun Caruana di turno trasformato in fenomeno da baraccone, perchè è la subliminalità del gioco che lo rende accattivante…P.S. su Fischer si può dire quello che si vuole ma, sino ad ora è l’unica vera STRAORDINARIETA’ comparsa nel mondo degli scacchi dai tempi di Morphy e per questo merita di essere tramandata.Ancor oggi (2013) l’eccezionalità di Bobby (un autodidatta!) è capace non solo di reclutare nuova “gens” al nobil giuoco ma permette anche di abbattere il famoso “muro” contro cui qualsiasi giocatore deve fare i conti.Lo studio ponderato del suo famoso “60 partite da ricordare” ha permesso a molti MI di aumentare la propria forza di gioco.

  4. avatar
    Arturo R. 18 Ottobre 2013 at 09:27

    Trovo tutti i ritratti veramente espressivi ed originali e spero sinceramente che Francesco continui ad apparire ancora su SoloScacchi con tanti bei ritratti scacchistici …e non solo! 😉

  5. avatar
    lordste 18 Ottobre 2013 at 16:07

    Galleria fotografica molto interessante.
    Ineccepibili e impeccabili re, donna, alfiere; direi valido anche il pedone (anche se avrei preferito la foto con l’elmo piuttosto che quella con il berretto).
    Ho avuto invece un po’ di perplessità sul “cavallo/amazzone” e sulla irriconoscibile torre/guerriero, non per i personaggi in sè ma appunto perchè non è per nulla immediata la caratterizzazione (se mi avessero detto che il personaggio/torre era invece il cavaliere – the knight, in inglese – non avrei battuto ciglio).

  6. avatar
    Ricardo Soares 22 Ottobre 2013 at 22:14

    Oggi Francesco Ridolfi alla ribalta con i suoi “Chess Portraits” anche sulla prima pagina del sito de “La Repubblica”. L’avete veduto? Eccolo qui!

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