Grand Prix CIA 2013

Scritto da:  | 20 Novembre 2013 | 11 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati Italiani, Nazionale

La svolta 2

Quella di quest’anno sarà un’edizione del campionato italiano assoluto di scacchi particolarmente interessante per diversi motivi.

Innanzi tutto, si disputerà in un periodo in cui molto probabilmente avremo un nuovo campione del mondo: Magnus Carlsen. Un giovane talento norvegese che con la sua età, le sue vittorie, la sua forza di gioco, la sua sfrontatezza e la sua presenza scenica potrebbe far sì che riaccada quanto avvenuto quarantuno anni fa in scia alla celebre sfida Spassky-Fischer, ossia l’interessamento e l’avvicinamento agli scacchi in grandi proporzioni e su scala mondiale da parte di persone che prima non si interessavano a questo splendido gioco. Non tanto sull’onda del match attualmente in corso a Chennai (India) con l’indiano detentore del titolo Viswanathan “Vishy” Anand quanto per quello che potrebbe seguire, soprattutto in relazione alle prossime olimpiadi scacchistiche che si svolgeranno nella prossima estate proprio in Norvegia. Se ben gestito, tale evento potrebbe infatti rappresentare una miscela esplosiva di cose e situazioni di forte richiamo per un grande pubblico. Non si pretende e non si desidera che questo gioco divenga sport di massa e da ultras bensì che sia un po’ più conosciuto e ancor più apprezzato.

Un secondo, un terzo ed un quarto motivo per cui il torneo che inizierà domani è a mio parere da seguire con particolare attenzione sono:

  • i dodici contendenti sono quasi quanto di meglio, ovviamente con eccezione di Fabiano Caruana che non parteciperà, stia offrendo il panorama nazionale in questo periodo;
  • potremo assistere ad un interessante scontro generazionale tra i maturi e i giovani rampanti;
  • non c’è un favorito netto; in merito a quest’ultimo punto e facendo un irriverente paragone con l’ippica di un certo livello, sarà come quando viene corso un Gran Premio di prestigio in cui non c’è un cavallo favoritissimo a 2/10 e nemmeno uno brocco a 50 a 1 ma gli iscritti sono tutti competitivi e in un range di quota tra il 3 a 1 e il 15 a 1.

Infine, un quinto motivo è rappresentato dal fatto che l’assenza di un giocatore di gran lunga superiore come Caruana in uno con gli elementi appena sopra elencati farà sì che il vincitore del titolo potrà in un certo qual modo sentirsi a buon diritto importante. Insomma… dopo SuperFab c’è lui!

La svolta 3

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11 Commenti a Grand Prix CIA 2013

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    alfredo 20 Novembre 2013 at 20:11

    un pronostico , Sabrina ?
    io dico Dvirny .

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      Sabrina 20 Novembre 2013 at 23:31

      Non vorrei pronunciarmi ma per non apparire spocchiosa rispondo alla domanda: tiferò Michele anche se punterei sulla vittoria di Axel. Anche il tuo favorito ha ottime possibilità. Però tutto può succedere e al di là dei pronostici, sempre coinvolgenti, gustiamoci questo torneo sotto ogni profilo!

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    Jesper 20 Novembre 2013 at 21:53

    Penso che sarà un campionato estremamente equilibrato e la zampata del leone la darà Godena a due turni dalla fine!

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    INSALA' 20 Novembre 2013 at 22:58

    …dispiace dirlo ma siamo alle solite: l’unica e sola miscela esplosiva per gli scacchi è rappresentata da GIOCATORI che coltivano il gioco e non l’ELO.E, poi, Carlsen non ha nulla a che vedere con Bobby e Boris questi ultimi pur con stili diversi, sono gli unici UNIVERSALISTI tra i Campioni del Mondo. Quando

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      INSALA' 20 Novembre 2013 at 23:07

      …Quando Magnus avrà la capacità di non aver timore dei troppi pezzi sulla scacchiera e smetterà di risolvere le posizioni con il metodo da “videogame” (sfrondando l’albero dalle mosse migliori!) allora, forse, ne riparleremo. Ma al momento è solo un ottimo atleta (nel vero senso della parola)e un record-man. Saluti. P.S. scusate per il doppio post ma la tastiera sta facendo le bizze!!

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        Giangiuseppe Pili 21 Novembre 2013 at 00:16

        Sono sostanzialmente d’accordo sulla perversione dell’ELO. Essa impone un fatto naturale nell’essere umano: quello di associare una quantità ad una qualità che si assume come stima di massima. Anche fondando un punteggio nel miglior modo possibile, rimarrebbe sempre un punteggio e niente di più. Ma come si osserva nel mondo di certe riviste, basta anche un granello di interesse per scatenare faide. Per questo il punteggio ELO è un sistema psicologico vincente: esso è soltanto un numero, niente di più. Ma aumentarlo fa piacere e diminuirlo procura dolore. Io so quanto da fastidio perdere ELO… Io che non ne ho mai avuto molto. Ma più si va in su e più rode l’idea di perderlo: conosco maestri che non giocano più per non mettere in palio il proprio punteggio. Come certi professori che nessuno conosce perché avere un pubblico potrebbe ridimensionare molto la loro autorevolezza (magari si scopre che non valgono niente). Appunto perché gli esempi si sprecano rimane un fatto: che gli uomini hanno bisogno di qualifiche, e che sia una categoria (GM, come un tempo si usava assegnare solo per mezzo di tornei) piuttosto che un punteggio, piuttosto che i soldi (perché magari un giorno il punteggio ELO diventerà moneta corrente!) rimane lo stesso fatto. Agli uomini non piace la pianura e vogliono delle vette da contemplare. Per quanto a me non piaccia, temo che non esistano rimedi per un male che nasce direttamente da quell’egoismo che la natura (o chi per lei) stabilì che doveva avere l’essere umano.

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          Vito 24 Novembre 2013 at 21:38

          Bella la presentazione ma quello su cui mi trovo maggiormente d’accordo è sul “danno” che rappresenta l’elo per il giocatore medio come Giangiuseppe ha magistralmente evidenziato.
          Alla fine solo un numerillo di cui si diventa schiavi e che fa perder tutto il vero gusto del gioco, triste vero?

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    Mongo 20 Novembre 2013 at 23:41

    Io punto su Brunello… E se a vincere sarà proprio Sabino, mi sa che porterò in vineria la nostra Sabrina. 😉

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    Luca Monti 21 Novembre 2013 at 00:37

    Io sarei lieto se vincesse Simone De Filomeno; è una persona che mi è simpatica.
    Anche Sabino Brunello ha il mio gradimento. Che sarebbe l’ora di rinverdire i fasti di Bruno Belotti.
    Vada come vada, spero in una edizione avvincente del campionato.

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    Mongo 21 Novembre 2013 at 14:09

    Anand – Carlsen: 3 – 6… E mancano solo più 3 partite. Solo un miracolo potrebbe consentire all’indiano di arrivare allo spareggio.
    Ma dico io, come ha fatto a non vedere De1!!, l’ultima mossa del nero.

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      Renato Andreoli 21 Novembre 2013 at 22:37

      Come ha fatto? Come facciamo sempre tutti noi: stava guardando l’albero e non ha visto la foresta.
      Simpatico quel tuo “solo più”, Mongo. Se non si sapesse la tua provenienza geografica, la rivelerebbero chiaramente quelle due paroline che fanno tanto vecchio Piemonte!

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