WYCC: il mio diario dagli Emirati

Scritto da:  | 31 Dicembre 2013 | 11 Commenti | Categoria: Attualità, Campionati, Internazionale

 il mio diario dagli Emirati 24 il territorio degli Emirati Arabi Uniti: Al Ain è all’interno, a pochi chilometri dal confine con l’Oman

Ciao! Vorrei parlarvi ancora di WYCC, ovvero dei mondiali giovanili e delle nostre giornate negli Emirati, ad Al Ain, da dove, per continuare in rima dopo gli articoli di Ragonese e di Marramaquìs, siamo usciti un poco scassati erattoppati (almeno noi adulti e genitori) e affamati (tutti quanti), e non mi riferisco per niente ai risultati, i quali, in esperienze importanti come queste, in fondo passano in secondo piano. Infatti è stata un’esperienza unica, dodici giorni da raccontare e ricordare. Anzi, indimenticabile. E perciò ve la racconto.

18 dicembre: accoglienza e prime battute del torneo

La manifestazione si svolge ad Al-Ain, nel campus universitario, un territorio enorme con varie strutture: una palestra, una piscina, tante costruzioni per gli studenti. Quindi, in pratica, stiamo nella casa dello studente. Appunto, per uno studente il posto potrebbe essere perfetto. Ma per noi? Per le famiglie e gli accompagnatori? Pensate che ognuno di noi ha una stanza comunicante con un’altra, con un unico bagno nel mezzo. Ecco, immaginatevi che il primo giorno, appena arrivati, alla nostra delegazione càpita di accorgersi che una ragazza deve condividere il bagno con un ragazzo (ed io stessa lo condivido con un altro ragazzo). Dopo un paio di giorni le cose le abbiamo per fortuna aggiustate, ma …. strane abitudini.

Ogni tanto appare qualcuno nelle stanze. Non sono fantasmi, sono di solito gli addetti alla pulizia, per la maggior parte asiatici, rapidissimi e scattanti, con le mascherine sulla bocca, che puliscono o fanno finta di pulire, mettendoci per ogni stanza tre secondi, poi tornando per altri tre secondi, poi cambiando gli asciugamani sporchi con altri ancora più sporchi, poi tornando dopo tre secondi con altri asciugamani, forse gli stessi di prima. Durante il giorno, ma qualche volta anche di notte, appaiono altre figure misteriose a controllare se c’è elettricità (di notte!) o se le sedie sono buone. Prendono nota di quello che non va e trascrivono il numero della stanza… Se chiedi loro qualsiasi cosa, ti rispondono subito, con tanta gentilezza, ti assicurano che provvederanno subito. Sì, ma quella cosa la vedi poi dopo due giorni … strane abitudini.

In compenso in questi primi momenti regna il caos totale in sala gioco: il primo turno è iniziato con tre ore di ritardo, con gli abbinamenti sbagliati e con tante scacchiere con un solo giocatore seduto: “chi è e dov’è il mio avversario?”

il mio diario dagli Emirati 14mio figlio Edoardo, U12, col nero, gioca qui con un bambino austriaco

il mio diario dagli Emirati 21oggi è di nero anche sua sorella Désirée, U14

il mio diario dagli Emirati 12il nostro albergo

20 dicembre: ora va meglio

Dopo il primo turno, negli abbinamenti va un po’ meglio, ma i disguidi ci sono sempre. Piuttosto volevo mandarvi subito delle foto, ma il problema è che Internet qui funziona a singhiozzo. Per due giorni non ha “aperto” niente, mentre le mails apparentemente spedite non arrivano a destinazione, o arrivano il giorno dopo. Con mio marito, che è a casa, comunico col telefono.

Non riusciamo però ancora ad intenderci con il personale, che irrompe nelle stanze ad ogni minuto, con le più svariate scuse, manco le stanze fossero un porto o un ristorante.

A proposito di ristorante. La nota più dolente qui è il mangiare e tutto ciò che lo riguarda. Le code in mensa bisogna farle tre volte al giorno, quindi, in totale, ciascuno di noi perde circa due ore della propria giornata soltanto per stare in paziente fila.

Il guaio è che la pazienza non è ripagata dai risultati: colazione, pranzo e cena sono perfettamente identiche, il cibo, normalmente poco appetitoso, è servito in quantità mini, la colazione è razionata con porzioni da neonati e con scarsissima scelta; è inevitabile che la maggior parte degli ospiti abbiano già qualche problemino … Ma il peggio avviene quando le partite si allungano fino alle cinque ore: in mensa alla sera non si trova quasi più niente. Forse gli organizzatori pensavano che ci saremmo accontentati di mangiare pedoni e cavalli … strane abitudini.

Ma su, su, adesso devo smetterla di vedere il bicchiere mezzo vuoto! Passiamo alle cose positive, che sono tantissime: anzitutto ci sembra di aver prolungato l’estate di due settimane, e poi i bambini stanno facendo un’esperienza importante, e non mi riferisco solo al torneo. Infine le persone: qui tutti sono veramente molto gentili e disponibili, come di rado può capitare. Purtroppo siamo molto distanti da Dubai, che probabilmente visiteremo solo il giorno di Natale, quando è previsto giorno di riposo. Io e i ragazzi non vediamo l’ora di andarci.

il mio diario dagli Emirati 16a colazione: “in fila per sei col resto di due”

22 dicembre: “miss”, dame nere e adattatori

Oggi è domenica, la partita incomincia alle 16.00. I miei ragazzi sono sempre tra gli ultimi a finire, generalmente la loro partita dura cinque ore. Qui non mi pare che facciano qualcosa di speciale per la domenica, che è una giornata identica alle altre, anche per gli ospiti. Nel territorio del campus non ci sono ristoranti, bisognerebbe prendere un taxi e uscir fuori per andarci. Fa niente, lo faremo il 25 dicembre, quando avremo la gita.

Fa piuttosto caldo, i ragazzi stanno bene, hanno fatto un bel gruppetto, ovviamente si lamentano per il mangiare, soprattutto si avverte la mancanza di pasta. Quest’ultima ci sarebbe, ma sembra sempre scotta, mal condita e “riciclata” dai pranzi e dalle cene di tutti i giorni: è sempre la stessa, come del resto tutto quanto.

Ah, non vi ho ancora detto che i primi giorni abbiamo avuto dei problemi anche con gli adattatori per la presa elettrica, che è un po’ particolare qua: infatti era stata la prima cosa che avevamo chiesto alle due “miss” vestite di nero che ci hanno accolto all’arrivo. La risposta era stata immediata e gentile: “ve li procuriamo subito, domani mattina arriva un cartone per tutti”. Siamo rimasti colpiti da questa cortesia e premura. La mattina scendiamo giù e troviamo altre due “miss”, diverse dalle prime, che non sapevano niente e che ci rassicurano subito sul cartone di adattatori “entro l’ora di pranzo”. Arriva il pranzo, c’è altro cambio di personale, altre due “miss” nere, che ovviamente non sanno niente ma che, gentilissime, ci dicono che dovremmo prendere il taxi e cercare qualcosa fuori dal campus.

Nel pomeriggio passa la voce che gli adattatori li stanno vendendo nel palazzetto accanto al nostro. Mi precipito lì, con altre mamme: è vero! Gli adattatori giusti ci sono …. ma c’è un piccolo problemino: non abbiamo la moneta locale e qui non accettano nient’altro. Una “dama nera” si offre di accompagnarmi in una banca vicina per cambiare il mio denaro. Niente da fare, non si può. Torniamo indietro e la dama mi dice che non mi devo preoccupare, che entro mezz’ora mi avrebbe portato lei l’adattatore. Passano più di due ore, rivedo la stessa dama e le chiedo della spina. Mi dice di stare tranquilla, prende il numero della mia stanza, il mio telefono, il mio nome …. non l’ho più rivista, né lei né l’adattatore. Però mi era parsa di una cordialità incredibile, squisita…

Per fortuna il terzo giorno tutti quanti riusciamo a cambiare i soldi al kiosk vicino all’albergo e quindi ad acquistare l’adattatore. Finalmente possiamo ricaricare i cellulari e il computer ma … sorpresa! tutti quelli che hanno un PC “Windows 7” sono in difficoltà: internet non c’è!

Un’altra notte passata davanti al computer nel disperato tentativo di farlo partire, finché una mamma più tecnologica delle altre trova miracolosamente il modo per risolvere il problema di tutti. Magnifico. Ora possiamo tornare a comunicare e a raccontare. Anche perché è quasi Natale … strane abitudini.

Siccome le partite cominciano di solito alle 16, la giornata si conclude sempre molto tardi, torniamo in albergo verso le 22.00 e perciò è tutta una corsa. Ogni tanto qui cambiano gli orari di tutto, ma ormai, per continuare in rima, ad essere tartassati siamo … abituati!

il mio diario dagli Emirati 22“Partita con vista”

24 dicembre: blitz e scorrettezze

Oggi ci svegliamo presto, perché sarà una giornata intensa e difficile: si gioca al mattino, alle 9,00, poi alle 17,00 c’è il blitz, e quindi alla sera mia figlia Désirée dovrebbe suonare il flauto traverso al Concerto di Natale.

Qualcosa intanto è cambiato in meglio, per esempio sono finalmente sparite le code in mensa, mentre gli orari per i pasti sono diventati molto più elastici. Nessuna novità, tuttavia, riguardo il cibo: tutto è come prima.

Ora si comincia ad avvertire una certa stanchezza nei ragazzi. Spesso le partite sono difficili, sofferte e lunghe, il livello di gioco (almeno così dicono gli esperti) è molto elevato. Ci sono i bambini più piccoli qui, soprattutto quelli della Mongolia, che giocano fino a sei ore e alcuni, stranamente, fanno, per un numero elevato di mosse, le prime scelte del motore!  Bambini prodigio? Mah! O meglio, sì, qualche prodigio c’è davvero fra i più piccoli, e la prima a cui si pensa è la canadesina Harmony Zhu, pianista e scacchista, che stamattina vince la sua partita e che non è troppo lontana da una delle medaglie.

il mio diario dagli Emirati 15Matteo Pitzanti U12, Edoardo Di Benedetto U12 e Francesco Rambaldi U14 in “sala analisi”

il mio diario dagli Emirati 13Matteo, Edoardo e Marianna

Ma arriviamo alle disavventure della vigilia di Natale, una vigilia caotica. Nonostante le partite difficili del mattino, la maggior parte dei nostri ragazzi vuole comunque partecipare al torneo “blitz”. Il torneo è anticipato alle ore 17.00 Ci presentiamo puntuali, anzi un po’ prima, e ci sembra di rivivere il primo giorno del campionato: il caos, la folla, il ritardo, in questo caso di un ora e mezza, problemi con abbinamenti, un’ora fra un turno e l’altro. Alla fine si fanno le nove di sera e si è arrivati appena al quinto turno. Quindi interrompono tutto e le ultime due partite si giocheranno solo dopo la fine della manifestazione principale. E questo potrebbe anche starci.

L’aspetto più sgradito, però, è che durante il blitz ci sono molte scorrettezze. A Edoardo buttano un pezzo via dalla scacchiera e mentre lo raccoglie gli scade il tempo, pure Francesco ha dei fastidi e così anche altri bambini più piccoli. Insomma, stanchi e sconcertati torniamo in albergo troppo tardi, e pertanto anche la prevista partecipazione di Desi al Concerto di Natale deve saltare. Un vero peccato.

Nonostante qualche antipatica disavventura, non dimentichiamo che siamo pur sempre alla vigilia di Natale. Ci riuniamo tutti nella hall. Alcune mamme hanno preparato i dolci, spumante e tutto l’occorrente, ed arriva pure…Babbo Natale arabo (per la cronaca è il papà di Maria Palma vestito con il costume tradizionale arabo). Meno male che il nostro gruppo è molto unito, i ragazzi e i genitori sono eccezionali! Così ci divertiamo ugualmente e non ci manca la gioia e la serenità, malgrado gli eventi della giornata, la lontananza da casa e … il caldo! A proposito di bravi genitori: in tutti questi giorni in tante occasioni ci ha aiutati la mamma del nostro Ieysaa Bin Suhayl, che ci ha fatto da interprete, un’interprete sempre sorridente e spiritosa.

25 dicembre: Broccoli ad Abu Dhabi

Finalmente arriva la gita di Natale a lungo desiderata. Alla fine abbiamo scelto la visita ad Abu Dhabi, più semplice di Dubai. Non avendo a disposizione molto tempo, si è andati su un percorso preciso. Una breve visita al centro commerciale e poi qualche ora sul lungomare, a divertirsi con le bici e i risciò dei bambini (e dei meno bambini). Un allenamento atletico intensivo! Speriamo che ci sia utile per gli ultimi tre turni!

Siamo o non siamo sportivi? E infatti l’appetito non si fa attendere. Chiediamo di portarci da qualche parte e finalmente: … pizzaaa! Ma che strano: la pizzeria si chiama “Broccoli“. Sarà mica un’allusione?!

il mio diario dagli Emirati 23pizza o videogioco?

La tappa successiva è il Palazzo dell’Emiro. Purtroppo non ci fanno entrare (non abbiamo la prenotazione) e così ci accontentiamo di fare foto all’esterno. Il resto del pomeriggio è dedicato alla visita della Gran Moschea dello sceicco Zayed. E’ stupenda! Alle donne tassativamente viene messo lo hijab, che soprattutto alle nostre ragazze sembra calzare a pennello! Si potrebbero trascorrere ore in questo posto magnifico, al quale, chiaramente, le nostre fotografie non renderanno giustizia. Insomma, questa giornata ci voleva, ci ha ricaricato tutti di entusiasmo e ci ha dato un po’ di linfa vitale per poter affrontare al meglio il rush finale.

il mio diario dagli Emirati 18La Grande Moschea

26 dicembre: house keeping!

Oggi è Santo Stefano, e l’alba ha la voce fine di un’asiatica : “house keeping!”. Alle 6,40?? Ormai, qui gli orari non esistono. Ti possono bussare alle sette di mattina per portarti dell’acqua o alle ventidue per fare il cambio degli asciugamani. Però è proprio vero che solo in certi casi esce fuori tutto l’ingegno umano! Esempio: la doccia allaga tutto il bagno? Bene, una mamma ci ha insegnato un trucco: ha tagliato il fondo di una bottiglia di plastica e lo ha infilato a mo’ di tubo nella doccia! Brava, tutto sistemato.

Nel pomeriggio di oggi si gioca il nono turno. La sosta di Natale e l’allenamento intensivo di ieri con le bici hanno fatto bene ai maschietti, che vincono tutti, o almeno pareggiano, mentre le femminucce forse si sono rilassate un po’ troppo, e così la maggior parte di loro oggi perde. Pazienza.

Ormai sono rimasti soltanto due turni. Già sentiamo avvicinarsi il momento della partenza, qualcuno già parla delle valigie, altri del pulmino di ritorno. Ma qualcuno ancora non ha rinunciato a tentare di organizzare all’ultimo minuto il viaggio a Dubai, visto che si partirà solo a tarda notte: certo sarebbe bello poter visitare questa splendida città!

Ora si va a dormire, e mi auguro di non sentire nessuno bussare alla porta stanotte: infatti sto per affiggervi un foglietto con un po’ di nastro adesivo, con sopra scritto “don’t disturb”!  Funzionerà?

27 dicembre: quasi “alla frutta”

Adesso sembra tutto scivolare verso la fine: siamo “alla frutta”. Infatti il cibo è ancor più immangiabile di prima. Mio figlio Edoardo, a forza di nutrirsi con ketchup e patatine fritte (peraltro pure gommose), ha messo su un’inconsueta faccina rotonda. Certo, la materia prima qui non manca, ma il problema vero è la materia “finita”, la materia “utile”! Prendete le scacchiere elettroniche: ne hanno mille a disposizione, ma solo un quarto funziona e metà di quel quarto di solito già dalle prime mosse è in tilt. Perfino l’albergo sembra essersi stancato della nostra presenza: il soffitto nella stanza di Francesco gocciola, gli asciugamani non ce li cambiano da giorni e per reperire la carta igienica devi essere fortunato!

Insomma, qual è il problema di questa parte del mondo? Per fare un esempio, sarebbe un po’ come se (per assurdo) io fossi proprietaria di una Ferrari, di una Maserati e di una Porsche e poi non avessi la patente di guida, non avessi un autista per andare a spasso e non avessi un meccanico in grado di capire perché la Ferrari, la Maserati e la Porsche non si mettono in moto. Allora che ce l’ho a fare la Ferrari, la Maserati e la Porsche? Per tenerle ferme in garage? Come dite? Meglio che niente?

il mio diario dagli Emirati 11massima categoria donne: U18, Elisa Chiarion

Torniamo in sala gioco, dai. Oggi, prima dell’inizio del penultimo turno, sentiamo l’arbitro annunciare una modifica agli orologi. Ma c’è parecchio rumore in sala e nessuno di noi capisce bene di cosa si tratta. Un gruppetto di russi ritiene che dopo le 40 mosse non diano più l’incremento di 30 minuti ma i 30 minuti li daranno solo quando il tempo va a zero. Altri hanno capito che tutto rimane come prima ma ai 30 minuti si aggiungono anche 30 secondi a mossa. Risultato? Naturalmente numerosi disguidi e contestazioni nelle partite e tanti orologi “impazziti”! Strane abitudini ….

Finalmente questa sera rivedo, in albergo, la dama nera del primo giorno, quella che mi aveva promesso l’adattatore. Si accorge che ho già (sic!) provveduto e si congratula con me. Meno male!

Più tardi entrano altre tre dame, a controllare ogni stanza e ogni cosa. Prendono appunti su dei fogli. Forse pensano che potremmo portarci via qualche armadio? Forse. Domani si gioca alle 9,00: coraggio, l’ultimo sforzo, ragazzi!

il mio diario dagli Emirati 20Désirée con Daniel Contin

il mio diario dagli Emirati 19“Eccoci qui tutti quanti!”

28 dicembre: fine dello stress, domani si parte

L’ultimo turno, mattutino, è per tutti noi un po’ stressante. La partita di Francesco è attribuita ad un’altra scacchiera elettronica, gli orologi di altre partite sono sballati, l’orologio di Edoardo si ferma sullo zero per una decina di mosse e lui, in difficoltà, muove veloce, pensando di perdere per il tempo. Certo, cambiare l’impostazione degli orologi a due turni dalla fine è stato abbastanza strano. Tra l’altro dal quarto turno hanno variato anche le impostazioni del tie-break.

Più tardi, i ragazzi, mai sazi, vogliono concludere anche gli ultimi due turni del blitz: sono altre due ore di gioco, dove non mancano contestazioni e si sfiora persino una rissa. Ma in questi due ultimi turni del blitz c’è il vuoto: almeno metà degli iscritti sono già spariti.

In compenso è apparso Garry Kasparov, l’ex campione del mondo, venuto a far visita ai ragazzi e, ritengo, per la cerimonia di chiusura.

il mio diario dagli Emirati 17

Torniamo finalmente in albergo, con i nostri bambini e con i nostri pensieri. Sicuramente i luoghi sono belli e tutto poteva essere meraviglioso, ma l’aspetto organizzativo e logistico è stato insufficiente, anzi tanto deludente.

Domani mattina è domenica: si parte, si va a Dubai, un giro veloce in città e per la notte ci aspetta l’aereo che ci riporterà tutti a casa. Buon Anno da Ekaterina!

(P.S.: alcune foto, anche quelle del precedente articolo di Marramaquís, non sono mie, ma della mamma di Marianna, del papà di Maria e della mamma di Elisa, che ringrazio e che mi hanno autorizzato alla loro pubblicazione) 

,

avatar Scritto da: Ekaterina (Qui gli altri suoi articoli)


11 Commenti a WYCC: il mio diario dagli Emirati

  1. avatar
    Ragonese 31 Dicembre 2013 at 20:05

    cara Ekaterina
    Ho letto di un fiato!
    BRAVA
    Aggiungo quello che abbiamo vissuto noi, da casa, nel vedere in diretta la strabiliante vittoria dell’ultimo turno di Edoardo contro l’americano n.1 del tabellone elo 2291.
    Vittoria che si è trasformata in uno stranissimo finale concluso con una patta.
    Il motore dava + 5.00 poi l’orologio, come hai spiegato nell’articolo, ci ha messo del suo – ma non da casa non credevamo ai nostri occhi!
    Bravi tutti e complimenti per aver superato l’esame del “corso di sopravvivenza”

  2. avatar
    Jas Fasola 31 Dicembre 2013 at 20:10

    Grazie per avere condiviso con noi questo diario.
    Per il 2014 fra Georgia (europei) e Sud Africa (mondiali) speriamo vada meglio.
    Buon Anno a tutti!

  3. avatar
    Jas Fasola 2 Gennaio 2014 at 15:57

    Un paio di domande, se posso. Che contatti ci sono stati tra i ragazzi italiani e gli altri al di fuori delle partite? Hanno fatto qualche amicizia?
    E con i polacchi nessun contatto? Sicuramente non eravate vicini (stavano insieme a canadesi e armeni) e forse non c’e’ stata nemmeno una partita tra italiani e biancorossi.

    • avatar
      Ekaterina 3 Gennaio 2014 at 15:17

      Gentile Jas, eccomi direttamente da Sholkaskiy.
      Riguardo alle amicizie con ragazzi e ragazze straniere, devo dire che dopo ogni competizione a cui hanno partecipato ragazzi italiani, lo spettro delle conoscenze si è allargato sempre di più. Questa volta sono rimasta colpita dalla tenerezza che ha legato mia figlia Désirée alle ragazze armene, tra cui l’avversaria del primo turno, in cui Dési aveva perso che, a sua volta, ha incoraggiato mia figlia per tutto il campionato. Purtroppo non ci sono capitati avversari polacchi.

      • avatar
        Jas Fasola 3 Gennaio 2014 at 15:44

        Molto bello, speriamo in una rivincita quest’anno 🙂

  4. avatar
    Marramaquìs 2 Gennaio 2014 at 21:10

    Jas, ciao. Ekaterina, da quel che so, dovrebbe essere in questi giorni nella impossibilità di accedere ad internet. Qualcuno dice che sia a bordo della “Sholkaskiy”, la nave russa bloccata dai ghiacciai in Antartide. Pazienta un poco per la risposta, intanto cercheremo di avvisarla.

    • avatar
      Jas Fasola 2 Gennaio 2014 at 21:19

      Grazie 🙂

  5. avatar
    alfredo 3 Gennaio 2014 at 18:16

    in margine ai bei resoconti ho visto che De Filomeno e Caprio sono tra i top 100 under 20 . Non male . In prospettiva vedo un buon futuro per lo scacchismo italiano .Non saremo ancora la Francia o l Inghilterra ( due nazioni che hanno avuto il loro primo GM ben dopo noi , comunque) ma qualcosa si muove 😀

    • avatar
      Jas Fasola 3 Gennaio 2014 at 18:45

      non siamo la Francia o l’Inghilterra ma qualcosa si muove? Certo, l’Italia è assai meglio (almeno in questi mondiali giovanili). La Francia con ben 27 (ventisette) partecipanti ha portato a casa un quattordicesimo e un venticinquesimo posto ( ❗ ), mentre gli inglesi con 24 (ventiquattro) partecipanti un undicesimo e addirittura un 47esimo posto ❗ ❗ ❗
      Gli italiani devono guardare, rimanendo in Europa, verso est, ma non troppo 😉

      • avatar
        Jas Fasola 3 Gennaio 2014 at 18:47

        temo per l’incolumità fisica del coach inglese 🙁

  6. avatar
    alfredo 3 Gennaio 2014 at 19:08

    caro Jas non mi riferivo a questo campionato ma diciamo cosi’ alla nostra possibile futura nazionale .
    il mio ” qualcosa si muove” era volutamente riduttivo .
    come mi ha scritto un mio amico canadese ( in una lettera che ho poi postato nell’articolo del maestro Pipitone) sembra che l’Italia scacchisticamente stia vivendo il suo “rinascimento ” scacchistico .
    E oltre a questi nomi ne vorrei fare un altro di un ragazzino di cui esperti di valore assoluto mi hanno parlato molto bene : Luca Moroni ( che abbiamo visto in azione recentemente a Padova)
    Spero che il coach inglese sia robusto :mrgreen:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


CLICCA QUI PER MOSTRARE LE FACCINE DA INSERIRE NEL COMMENTO Locco.Ro

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

La Palestra dei Finali

Chess Lessons from a Champion Coach

Torre & Cavallo - Scacco!

Strategia di avamposti

I racconti del Grifo

57 Storie di Scacchi
2700chess.com for more details and full list

Ultimi commenti

Problema di oggi