Corrispondenze corrisposte

Scritto da:  | 6 Febbraio 2014 | 21 Commenti | Categoria: Partite commentate, Zibaldone
Francobolli di scacchi 2
Premetto che odio le partite lampo, semplicemente non le considero partite di scacchi.
Ogni volta che muovo un pezzo sulla scacchiera mi piace dedicarci il tempo necessario che per quanto mi riguarda non è mai troppo…
Non sono un agonista, analizzando alcune mie partite a tavolino ho avuto la sensazione che ad un certo punto giocassi contro i miei stessi pezzi invece che contro quelli del mio avversario: magari sono anch’io da analizzare sotto un altro aspetto….
Ho deciso tempo fa di iniziare l’esperienza del gioco per corrispondenza convinto che le sue caratteristiche potessero sposarsi meglio col mio carattere.
Purtroppo ho dovuto constatare che molti scacchisti hanno dei pregiudizi su questo tipo di cadenza, primo tra tutti quello di pensare che sarebbe il programma di gioco a giocare la partita al posto dei giocatori.
Niente di più falso!
Francobolli di scacchi 1Comunque ci sarebbero siti dove si gioca senza l’ausilio di motori ma, anche con l’uso dei motori, quando si analizza una posizione col pc, di solito ti vengono suggerite 5-10 mosse tutte più o meno giocabili: l’abilità del giocatore consiste nello scegliere e “verificare” la mossa più coerente al proprio piano di gioco….e vi assicuro che non è affatto facile!
Per eliminare ogni pregiudizio basterebbe pensare che se fosse sufficiente far giocare il computer, presupponendo che tutti più o meno abbiano i migliori software, ogni partita finirebbe patta.
Nonostante l’alto numero di patte ad alti livelli ci sono tanti risultati decisivi che testimoniano che uno dei due contendenti ha compreso meglio e più a fondo la posizione rispetto all’avversario.
Personalmente  preferisco giocare in siti dove è vietato l’utilizzo di programmi (Gameknot.com e Chess.com) ma sono stato iscritto anche all’ASIGC (Associazione Scacchistica Italiana Giocatori per Corrispondenza) ed ho avuto la possibilità di disputare un preliminare di Coppa del Mondo organizzato dall’ICCF (International Correspondence Chess Federation) dove sono giunto quinto.
Inutile dire che è stata una bellissima esperienza anche se non sono riuscito a qualificarmi per le semifinali.
A titolo di informazione l’ASIGC e l’ICCF sono le pietre miliari del gioco per corrispondenza: L’ASIGC raccoglie ufficialmente tutti i giocatori italiani ed è affiliata all’ ICCF che opera ed organizza a livello mondiale i vari tornei assegnando i titoli ufficiali.
Quella che segue è una mia partita (con appunti presi mentre la giocavo che poi ho trasformato in commento) contro un IM brasiliano giocata nel preliminare di Coppa del Mondo: in quell’unico torneo da me disputato il mio Elo ICCF  è “schizzato” (da 1800 Elo di partenza) a 2184!

 separator4

IM Ricardo Ernesto Rain (2220) vs. The Dark Side of the Moon (1800), ½-½
ICCF Diamond Jubilee World Cup, 2011

1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 d5 4.Ag5 Ae7 5.e3 O-O 6.Cf3 h6 7.Ah4 b6

RainDarkSide1

Posizione dopo 7…b6

Gambetto di donna rifiutato: difesa Tartakower ECO: D58

8.Ae2 Ab7 9.Axf6 Axf6 10.cxd5 exd5 11.b4 c6 12.O-O Te8 13.Db3 a5 14.bxa5

Posizione dopo 14.bxa5

Posizione dopo 14.bxa5

l’alternativa era 14.b5,c5 15.dxc5, bxc5 16.Tad1

14…Txa5 15.a4 Cd7 16.Tfe1 Da8 17.Ad3 c5!?

Posizione dopo 17...c5!?

Posizione dopo 17…c5!?

alternativa interessante all’unico precedente trovato nel database e finito col risultato di patta: Ulko J. (RUS) – Zakharevich I. (RUS) 1/2-1/2 17…,Aa6 18.Af5,Ac4 19.Db2,Td8 20.Axd7, Txd7 21.e4,b5 22.axb5,cxb5 23.exd5,Axd5 24.Txa5,Dxa5 25.Cxd5,Txd5 26.Te8+,Rh7 27.Dc2,g6 28.h4?!,Td8?! 29.Txd8,Dxd8 30.h5,Axd4 31.Db3,Rg7 32.Dxb5 e patta. 17…,c5 potrebbe sembrare una mossa poco posizionale visto che il nero concede l’avamposto in b5 al bianco, ma non ci sono varianti pericolose per sfruttarlo.

18.Ab5 c4

una alternativa interessante poteva essere: 18…,Td8 19.Axd7,Txd7 20.Dxb6,Ac6 21.Tab1,c4 e il nero ha la coppia di alfieri per il pedone.

19.Dc2 Te7

Posizione dopo 19...Te7

Posizione dopo 19…Te7

l’alternativa era: 19….,Ac6 e qui il Bianco avrebbe potuto giocare: a)20.Cxd5!?,Axd5 21.Axd7,Te7 22.Ab5,Axf3 23. gxf3,Dxf3 24.Dxc4,Dg4+ 25.Rf1,Dh3+ 26Re2,Dh5+ 27.Rd2,Ta8 28.Te2,Td8 29.Tc1, Dxh2 = b)20.Tab1,Axb5 21.axb5,Ta3 22.e4,dxe4 23.Cxe4,Dd5 24.Cc3,Txe1+ 25.Txe1, Dd6 = c)20.Axc6,Dxc6 21.Tab1,Ad8 22.e4,dxe4 23.Cd2,e3 24.Txe3,Txe3 25.fxe3, Ag5 26.Te1 = In tutti e tre i casi la partita sarebbe ancora da giocare anche se le posizioni sono pari, nella mossa del testo invece si forza il finale visto che sono previsti molti cambi. Ho scartato infine l’ipotesi di giocare 19….,Td8 per il seguito 20.Tad1,Ae7 21.e4,dxe4 22.Cd2,Ab4 23.Db2,Axc3 24. Dxc3,Ad5 25.Tc1,Cf6 26.Cxc4,Axc4 27.Dxc4 e anche se per il pc la posizione è pari mi sembra che il bianco sia preferibile per l’iniziativa.

20.Tad1 Cf8 21.e4 dxe4 22.Cd2 Ce6 23.Ccxe4 Axe4

Posizione dopo 23...Axe4

Posizione dopo 23…Axe4

serie di cambi forzati che dovrebbe portare ad un finale patto. L’alternativa era: 23….,Cxd4 24. Cxf6+,gxf6 25.Dxc4,Txe1+ 26.Txe1,Cxb5 27.axb5,Ta1 28.Txa1,Dxa1+ 29.Cf1,De5= Posizione pari per il pc ma teoricamente preferibile per il Bianco: D+C vs D+A con pedoni su ambo i lati è favorevole a chi ha il Cavallo. Più complesso per il Nero il seguito: 23….,Axd4 24.Cxc4,Ta7 25.Ccd6,Aa6 26.De2,Axb5 27.Cxb5, Tad7 28.Cxc4,Cxd4 29.Cf6+,gxf6 30.Dg4+,Rh7 31.Txe7,Txe7 32.Dxd4,Dc6=

24.Cxe4 Cxd4 25.Cxf6+ gxf6 26.Dxc4 Txe1+ 27.Txe1 Cxb5 28.axb5 Ta1 29.Dc3 Txe1+ 30.Dxe1 Dd5

patta inevitabile, come da previsione.

1/2-1/2

dedicato a Paco che non è più tra noi… 

Paco

avatar Scritto da: The dark side of the moon (Qui gli altri suoi articoli)


21 Commenti a Corrispondenze corrisposte

  1. avatar
    Mongo 6 Febbraio 2014 at 23:30

    Avevo abbandonato l’ASIGC per l’eccessivo uso di softwares da parte mie e dei miei avversari. Dopo un lungo periodo ‘disintossicante’ ho deciso quest’anno di riprovare a giocare per ‘corrispondenza’. 😛

    • avatar
      The dark side of the moon 7 Febbraio 2014 at 09:31

      Bravo Mongo!
      Sono sicuro che non te ne pentirai.
      Come ho detto nell’articolo, oggi, il gioco per corrispondenza offre diverse varianti: ci sono siti dove è vietato l’uso di softares, partite tematiche dove si inizia a giocare partendo da una certa posizione etc.
      Penso comunque che sia sciocco far giocare il pc senza capire nulla della partita, non servirebbe a niente per migliorare il proprio gioco e personalmente non mi interesserebbe niente vincere una partita dove l’unica cosa che faccio è trascrivere le mosse del programma di gioco.
      Uno degli aspetti fondamentali di questo gioco è migliorarsi avendo a disposizione più tempo per analizzare aperture, varianti etc.
      Il giocatore per corrispondenza tende ad essere un perfezionista, è animato dallo spirito di riuscire a padroneggiare delle situazioni di gioco andando alla ricerca della mossa più forte e per fare questo impiega parecchio tempo perché è convinto che ci sia sempre una mossa migliore di quella che ha appena trovato.
      Teoricamente questo comporta una crescita di livello anche nelle partite a tavolino dove comunque ci sono anche altre caratteristiche differenti di riuscita.
      Mi piacerebbe sapere il parere di altri lettori al riguardo perché a volte, come detto, mi sembra di percepire qualche pregiudizio al riguardo.

      • avatar
        Giorgio Gozzi 10 Febbraio 2014 at 17:55

        Perfettamente d’accordo con te con l’utilità di giocare per corrispondenza per migliorare anche a tavolino. Ci ho giocato per 3-4 anni soprattutto per costringermi a studiare le aperture in profondità su mille testi (soprattutto il Porreca). Una volta usciti dall’apertura utilizzavo il metodo “brute force” segnandomi tutte le mosse possibili nella posizione presente (e quando dico tutte dico anche i pezzi in presa senza motivazioni) poi scartavo prima le mosse assurde poi mano a mano quelle che ritenevo dubbie fino a concentrarmi su alcune mosse candidate. Alla fine ne rimaneva solo una. E in tutto questo processo il computer (allora c’erano il Kasparov Stratos ed il Sargon-Chess di Vic20 :-)) non metteva piede mai (e che senso avrebbe avuto?) I benefici nel gioco a tavolino erano poi evidenti. Oggigiorno che percentuale ci sarà di giocatori che non dà nemmeno una occhiatina al software prima di “mollare” la mossa? Parlando con altri giocatori di quel lontano periodo ricordo che più di un giocatore alla domanda “ma tu usi il computer?” la risposta era del tipo “e sai, almeno un occhio solo per vedere che non abbia fatto una cappella…”(???:-)

  2. avatar
    Luca Monti 7 Febbraio 2014 at 09:53

    Bene questo primo passo dell’autore;il ghiaccio è rotto.
    Vorrei domandare se la partita oggi pubblicata,comporterebbe la futura pubblicazione
    di tante altre prodezze giocate da The dark side of the moon.Sarebbe un ottimo modo per farsi ulteriormente conoscere ed apprezzare dagli utenti di SoloScacchi. Complimenti
    davvero.Cordiali saluti.Luca Monti.

    • avatar
      Luca Monti 7 Febbraio 2014 at 10:34

      Con “primo passo” mi riferisco alla prima partita pubblicata.Non all’articolo
      che risulta essere il secondo edito dall’autore.

    • avatar
      The dark side of the moon 7 Febbraio 2014 at 11:13

      Ne ho diverse commentate, se volete posso pubblicarle in altri articoli che seguiranno questo sull’argomento.
      Tra l’altro ho pubblicato solo una patta…. 😉

  3. avatar
    Luca Monti 7 Febbraio 2014 at 12:07

    L’articolo pubblicato oggi,direi che sancisce in maniera inequivocabile l’interesse
    di SoloScacchi verso le tue partite. Altre persone tengono delle rubriche “fisse”: il
    Marramaquìs con Illo Tempore,il grande Mongo con la Palestra Scacchistica,il Claudio
    con il Concorso Fotografico,lo Jas Fasola con quella sui finali e forse altri che adesso non ricordo.Concordando modi e tempi con la Redazione,potresti fare altrettanto
    in prima persona,magari intitolando il tuo album : Le mie migliori partite oppure Le
    mie partite.
    Per cui,benevolmente,ti esorterei a considerare questa possibilità.Sicuro come sono
    che nella redazione di Soloscacchi troverai alleati fedeli ed entusiasti.
    Ogni bene.
    Luca Monti

  4. avatar
    Jas Fasola 7 Febbraio 2014 at 13:12

    Sono anch’io ansioso di vedere altre partite di Dark Side, suggerirei qualcosa di misto, quindi anche partite a tavolino, piu’ umane e forse per questo piu’ intriganti (no mistakes no party ;-))

  5. avatar
    The dark side of the moon 7 Febbraio 2014 at 20:15

    Ok, ma vi ricordo che a tavolino sono una 3N e quindi non c’è molto da vedere….
    Comunque vedrò di mandare qualcosa di “misto” come suggerito da Jas (comprese partite per corrispondenza senza l’ausilio di motori).
    Magari posso organizzarmi con la redazione e seguire il consiglio di Luca Monti.
    Per il momento ringrazio chi ha fatto uscire questo articolo per aver deciso di metterci la foto del mio amatissimo cane che purtroppo è venuto a mancare poco tempo fa in circostanze tristissime.
    Per me e la mia famiglia è stata una perdita grandissima 😥

    • avatar
      Giangiuseppe Pili 7 Febbraio 2014 at 20:39

      Articolo interessante. In altro loco avevo portato come dimostrazione del fatto che gli scacchi non sono esauriti dalla tattica e dal calcolo dei software proprio il gioco per corrispondenza. Come dice giustamente l’autore, se fosse vero che basta usare i software per vincere, di fatto i grandi e piccoli giocatori non farebbero altro che seguire le indicazioni del computer. Cosa che non è sufficiente. Io stesso, ad esempio, mi ero reso conto che se sei dominato dalla macchina finisci per perdere. Sembra un paradosso ma solo se non si tiene conto che i computer hanno un effetto orizzonte e non sono calcolatori perfetti, cioè non sono in grado di esaurire tutto l’albero di una variante. Sicché, nonostante tutto, per i volenterosi il gioco per corrispondenza rimane una realtà.

    • avatar
      Martin Eden 7 Febbraio 2014 at 20:45

      Un ringraziamento anche da parte mia a Dark Side sia per questo suo contributo al nostro sito che (e ci tengo particolarmente a sottolinearlo) per la sensibilità dimostrata verso i nostri migliori amici…

  6. avatar
    nikola 11 Febbraio 2014 at 13:48

    intervengo solo ora in un articolo che ho letto e considerato interessante alcuni giorni fa. non voglio fare il bastian contrario ma non ho una grande considerazione del gioco per corrispondenza con l’ausilio del computer. anzi, vorrei vivere in un epoca priva di cervelloni elettronici proprio per poterlo praticare nella sua purezza. per mia esperienza personale l’utilizzo del pc nelle analisi depotenzia le mie facoltà analitiche e decisionali (in pratica è come se mi lasciasse in parte ‘nudo’ nei tornei a tavolino) e toglie quello che reputo in parte il sale degli scacchi, ovvero l’uscire dalle vie certe, lo scegliere una mossa imperfetta che poi apra strade desuete. le mie parole non vogliono essere polemiche ma anzi mi piacerebbe un ulteriore scambio di opinioni e sono pronto a ricredermi in qualunque momento. nonostante la mia recente discesa nell’agone agonistico prediligo lo studio con libro e scacchiera a quello davanti allo schermo, forse i miei risultati non miglioreranno nel breve tempo ma il mio percorso sarà di sicuro di altro tenore.

  7. avatar
    The dark side of the moon 11 Febbraio 2014 at 23:51

    Ciao Nikola, anch’io prediligo lo studio con libro e scacchiera piuttosto che quello davanti al pc.
    Ma purtroppo la questione è altra.
    Se vuoi studiare a fondo una apertura o capire certe posizioni che si vengono a creare sulla scacchiera l’aiuto del pc è fondamentale.
    Puoi sviscerare migliaia di varianti con un semplice clik, puoi semplicemente studiare una strategia e verificarla tatticamente sul pc risparmiando parecchio tempo etc.
    Pensa che tutti i giocatori professionisti ne fanno uso, tempo fa un giornalista domandò a Carlsen se per allenarsi usava la classica scacchiera da tavolo o il pc.
    Magnus rispose che a casa sua l’unica scacchiera presente forse era riposta in cantina…
    Purtroppo e sottolineo PURTROPPO, che piaccia o no, anche negli scacchi l’uso dei software è prevalente per la preparazione agonistica.
    Bisogna prendere la “parte buona” di tutto ciò e farne tesoro perché la realtà è questa.
    Forse l’eccessivo uso di motori potrebbe depotenziare il fattore creativo nei processi decisionali…insomma, a mio parere la discussione in merito ha dei pro e dei contro: ti ripeto, basta, come in ogni cosa, prenderne la parte positiva a seconda delle proprie caratteristiche 😉

    • avatar
      nikola 12 Febbraio 2014 at 13:28

      forse con il mio commento ho spostato un po’ il punto della situazione. studio a parte (anch’io utilizzo il pc per analizzare le partite che gioco, molto di meno per prepararle) i miei dubbi erano rivolti agli scacchi per corrispondenza praticati con l’ausilio della macchina. oltre a togliere il fascino che una volta questa pratica aveva credo che il rischio sia di appiattire (di sicuro verso l’alto) la qualità delle partite. non sono due giocatori con le loro peculiarità quelli che si scontrano ma due buoni gestori delle risorse e delle varianti che il programma vaglia e pone loro davanti. se ci rifletto un po’ penso che tale pratica non porti sempre ad una crescita del livello di gioco, quando ci si ritrova in un torneo non si ha l’ausilio del pc ed il primo processo di analisi e di scelta delle varianti te lo devi fare da solo. ribadisco che la mia non vuole essere una presa di posizione ma una considerazione pronta a qualsiasi revisione.

  8. avatar
    The dark side of the moon 12 Febbraio 2014 at 19:54

    “Non sono due giocatori con le loro peculiarità quelli che si scontrano ma due buoni gestori delle risorse e delle varianti che il programma vaglia e pone loro davanti”.
    E’ qui che secondo me nasce l’equivoco.
    Non puoi essere gestore delle varianti che ti propone il pc se non capisci a fondo la posizione.
    Esiste quello che si chiama “effetto orizzonte” che consiste tecnicamente nel verificare ad un certo punto che il pc ti cambia radicalmente valutazione alla fine di una variante che giudicava buona 10-15 mosse prima.
    Ti assicuro che se ti affidi totalmente ai motori, magari molte partite non le perdi, qualcuna ne vinci ma comunque ne perderai parecchie con giocatori più quotati di te come succede a tavolino.
    Molti dei più forti giocatori per corrispondenza non a caso hanno il grado minimo di CM a tavolino: mi riferisco ai vari Riccio, Petrolo, Cardelli etc…

    • avatar
      alfredo 2 Marzo 2014 at 08:29

      e alcuni dei migliori giocatori per corrispondenza oggi sono stati dei fortissimi giocatori a tavolino .
      il Super GM Ulf Andersson , il povero Umansky
      e tutti sanno che dietro a van osteroom c’è il GM piket

  9. avatar
    INSALA' 12 Febbraio 2014 at 21:25

    …Siamo nell’età della tecnica, anche se la maggior parte degli individui non ne è del tutto consapevole e pensa di vivere ancora in un mondo umanistico, dove l’uomo è il soggetto e il responsabile delle proprie decisioni e delle proprie azioni. La TECNICA non è l’insieme degli strumenti, come solitamente si crede. Questa semmai è la tecnologia. La tecnica è la forma più alta di RAZIONALITA’ raggiunta dall’uomo ed è stata definita “strumentale” perchè consiste nel raggiungere il massimo degli scopi con l’impiego minimo di mezzi. A questa razionalità siamo tutti sottomessi ma in un sistema regolato dalla razionalità tecnica l’identità di ciascuno è data dal proprio ruolo. Quindi,per ricacciare nell’oblio la mediocrità della “gestione delle risorse” sarebbe bene richiamare ai chess players le parole del filosofo Gunther Anders:” la vera domanda non è cosa possiamo fare noi con la tecnica, ma che cosa la tecnica può fare per noi”…tradotto…a esorcizzare la fondata paura di assomigliare a una macchina, basta, comunque la storia: la scienza del numero è sempre servita, fin dai tempi più remoti, a parlare dell’uomo e del suo posto nell’universo. Gli algoritmi sono formule morte ma è la nostra intelligenza, la nostra storia , la passione e la sensibilità che li trasforma in creature vive, reattive e piene di sorprese!!

  10. avatar
    Andrea Tamburrini 1 Marzo 2014 at 21:52

    E’ vero che la tattica non è complementare alla strategia ?

    Non riesco a trovare una definizione soddisfacente della strategia e della

    tattica…

    • avatar
      nikola 1 Marzo 2014 at 21:59

      tampo fa lessi in un libro, di scacchi se non ricordo male, che: la strategia è lo scegliere il cosa fare, la tattica il come.

  11. avatar
    alfredo 2 Marzo 2014 at 08:26

    a mio buono di vedere ne dà una buona definizione Paoli all’inizio del suo libro ” strategia e tattica del gioco degli scacchi”
    Libro che io ancora consiglio a chi si vuole avvicinare al nostro gioco

  12. avatar
    Pasquale 6 Novembre 2014 at 22:58

    Ragazzi, l’argomento ancorché annoso è di indubbia attualità: vi segnalo, al riguardo, un articolo apparso ad inizio anno su T&C con mia intervista al C.I. per corrispondenza in carica.
    Per il resto, se volete telegiocare senza l’ausilio di motori, vi segnalo la nuova associazione ASIAS, dove si gioca completamente free (per ora solo via e-mail), sito: http://www.asias.it

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