Stimolato in questi termini da Fasola ecco un altro tassello per gli elogi lottiani.
In questo mondo votato al tornaconto personale (vedete un po’ cosa succede in politica, tanto per dirne una) dove conta solo l’”utile”, inteso nel senso di malloppone dollaroso, che una bella trenata di capoccioni così (ho allargato le braccia) difenda l’inutile ci fa un enorme piacere. Dove si pesca, si pesca bene. Per esempio partendo da Montaigne per cui “Non c’è niente di inutile, neppure l’inutilità stessa” (evviva!). E già Dante e Petrarca avevano condannato gli pseudo-letterati che scrivevano con l’occhio fisso al guadagno, mentre il disprezzo per il vile denaro, e di conseguenza l’elogio di ciò che era considerato inutile, lo si trova bello tosto nella letteratura rinascimentale dell’Utopia con Tommaso Moro, Campanella, Bacone e compagnia bella.
Lo stesso Shakespeare immagina un regno fuori dalla logica del profitto affermando che “non è tutto oro ciò che luccica”, e se poi ci si mette anche Kant per cui “il gusto del bello è un piacere disinteressato e libero” siamo con le spalle al sicuro. Aristotele formula con chiarezza l’idea che la conoscenza ai livelli più alti non è “una conoscenza produttiva”, Ovidio confessa apertamente di coltivare l’inutile, il nostro Leopardi condanna l’utilitarismo di un “secol superbo e sciocco”. “Essere un uomo utile mi è sempre sembrato una cosa squallida” dichiara Baudelaire e Théophile Gautier rincara “Ciò che è utile è brutto” come “il cesso” e la pazzia di Don Chisciotte si ispira, come sappiamo, solo agli ideali nudi e puri.
Ma il problema dell’inutilità, che non è per niente inutile, era già stato affrontato in un saggio di Zhuang-Zi addirittura nel IV° secolo a.C.! Se poi c’è qualcuno come John Locke che ce l’ha fina, per esempio, con la poesia e con quegli impegni mentali che non siano pragmatici e utili ce ne faremo una ragione.
E gli scacchi cosa c’entrano? C’entrano, eccome. Non vi sembrano inutili tutte quelle teste fisse per ore ed ore su un pezzo di legno quadrettato dove zampettano inutilmente pezzi e pedoni? E non vi sembrano inutili tutti quelli come me che discettano di cose inutili?
E allora W l’inutile!
P.S. Non voglio farmi bello con le penne altrui. Le citazioni sono tratte dal libro L’utilità dell’inutile di Nuccio Ordine, Bompiani 2013 (costo 9,00 euro), che vi consiglio caldamente.
Caro Fabio, aggiungo alle tue citazioni quella – a mio avviso immortale – di Wilde: ” Toglietemi tutto, ma non il superfluo”.
Comprando quel libro hai confermato l’utilita’ dell’inutile. Bravo!
Abbandonando il piano nobile della gran compagnia di poeti,filosofi e uomini di lettere
citati da Lotti,mi ricordo che anche Francesco Guccini dedicò una delle sue tante canzoni riuscite(Inutile)a questo argomento.
Inutile ribattere
E’ chiaro non rispondo:
la poesia non serve.
A questo nuovo affronto
non so trovar la verve
Davanti alla scacchiera,
tu cerchi d’ingannarmi
e penso alla maniera
d’agir senza sbagliarmi
Ma certo, ora ci sono,
il mio pensier è duttile,
di S.Valentino il dono:
ribatterti è inutile!
Zenone
Bene, bene oggi abbiamo costituito il primo gruppo di studio dell’inutile… 🙂
Il fine ultimo di tutto ciò che è utile è l’inutile.
Tutte le azioni utili e importanti, il lavoro, gli oggetti solidi e concreti, e perfino il denaro, si nobilitano quando raggiungono il livello di “cultura”, vale a dire un perfetto grado di inutilità.
…”ma non si combatte solo per vincere.No,è assai più bello quando è inutile! Vi vedo. Quanti siete? Mille? Vi riconosco , ci siete tutti,tutti i miei vecchi nemici! La menzogna? (tira colpi di spada nel vuoto). Tieni! Prendi! Il compromesso, il pregiudizio, la viltà…(duella). Volete che venga a patti? Mai!….Ah, eccoti anche te, la stupidità!….Lo so che alla fine l’avrete vinta voi, ma non m’importa:io mi batto! mi batto! mi batto!” (Cyrano de Bergerac)
Nella famosa Cacopedia di Eco, Bartezzaghi e C. venivano citati alcuni argomenti (uno per tutti, l’Idrografia Lunare) assolutamente “inutili”, ma io mi sono rotolato per terra dalle risate…!
Caro Lotti,
il tuo “inutile” articolo mi piace.
Provo a scrivere qualcosa, ma guarda che vado “a naso”: a ramble.
Tu scrivi:“Non vi sembrano inutili tutte quelle teste fisse per ore ed ore su un pezzo di legno quadrettato dove zampettano inutilmente pezzi e pedoni?”
Gli scacchi inutili?
Probabimente si, o forse no, ma per noi dilettanti sono solo un gioco .
Tuttavia si dice anche che gli scacchi sono come la vita, assomigliano alla vita e, per alcuni, sono addirittura “la vita”.
La vita inutile? Chissà? Scacchi inutili = vita inutile: non so se vale qui la proprietà transitiva.
Però, a proposito della vita, mi piace iniarti una frase di Pirandello.
Pirandello ha scritto da qualche parte(non ricordo da quale sua opera)che “la vita è un gioco, dove si gioca a fare sul serio”.
Ti piace? Ma la frase è in tema con quanto scrivi?
Bah! non lo so.
Volevo solo comunicarti il detto di Pirandello.
Con simpatia 🙂
Buona serata
IEP
Caro Ivano
il tutto era un po’ paradossale. Penso si sia capito. E quindi ci si può inserire quello che ci pare. Tanto è inutile… 🙂
Ricambio la simpatia.
Lo spazio è ancora utile per aggiungere il mio commento inutile, il più inutile fra quelli che ho scritto fino ad oggi. Ciao.
Ricordo a tutti http://luciusetruscus.altervista.org/citascacchi/scacchi.htm di Lucius Etruscus che è stato aggiornato.
Per gli amici scacchisti-giallisti uscite le letture di marzo http://theblogaroundthecorner.it/category/ospiti/letture-al-gabinetto/
Letto con piacere… 😛
Purtroppo ho sul comodino una 50ina di libri che, annaspando nella polvere, attendono il loro turno e per questo non posso dedicarmi alla lettura di nuovi gialli… Li leggerò quando saranno ormai dei vecchi gialli!! 😉
Sono contento anche della sola visita. Però mi manca, caro Mongo, un tuo contributo come ha fatto Zenone e non ti lascerò in pace fino a quando non me lo mandi.
@Fabio Lotti: lo avrai!
Finalmente!… 🙂